Dentro e fuori
Accanto alle mie riflessioni piu’ profonde, che mi portano nell’intimo, nelle viscere e a sviscerare, ci sono i momenti in cui, con leggerezza, guardo l’esterno.
E vedo la bellezza. La bellezza del mondo, appunto.
Si apre allora un circolo virtuale, dalla vita esterna porto la vita all’interno, dalla bellezza che vedo fuori, riscopro la bellezza che c’è anche dentro.
E questa altalena è quella di cui ho bisogno. Perchè, se non posso evitare di elucubrare, di riflettere, di elaborare, di perlustrare i miei spazi interiori, di entrare anche nel buio di un tunnel, devo avere almeno anche la possibilità di vedere e assaporare la bellezza, per restare in equilibrio.
Entrare ed uscire. Senza cristallizzarsi. Andare tanto in fondo, fino a toccarlo, per poi rimbalzare fuori, e riportare dentro. Non farsi catturare ne dal baratro, ne dalla superficie.
Questo è il senso.
Questo lega i viaggi mentali e i viaggi nel mondo. Un’onda che è vitale, e che permette, da una parte o dall’altra che si guardi o che si legga, di andare a fondo e riemergere, portando i doni preziosi che ci sono, da ambo le parti, per integrare.
(foto di Patrizia Pazzaglia)