Adolescenti: gli anni delle superiori
Sembra ieri che mia figlia, in terza media sceglieva la scuola superiore e io scrivevo, e provavo, questo:
Quanta tenerezza per le paure e le speranze che avevo in quel momento!!!
E come è passato (ora mi pare) velocemente, il tempo, cinque anni, in cui è successo tanto.
Sono passati 11 buchi nelle orecchie, 2 piercing, un tatuaggio, e robe di cui manco conoscevo l’esistenza, e che quindi non mi sono neanche accorta che avvenissero. Sono passate treccine, tagli e colori di capelli improponibili, scarpe e vestiti enormi, o striminziti.
Sono passati progetti, disegni bellissimi, e creazioni in ceramica. Passioni coltivate, cambiate, tempo perso e disperso, occasioni non colte; concerti, spesso di gente strana o mai sentita, musei, disordine, altalene di umori, legami intessuti, relazioni finite e riprese, pianti inconsolabili, questioni di principi🙄, impuntature, scelte a prescindere, divieti, e trasgressioni. Insofferenza, indifferenza, apatia, oziosita.
Sono passati musi lunghi, discussioni, urla, contrasti, chiusure, cose fatte senza pensare troppo, e conseguenze.
Cambiamenti inimmaginabili, segreti scoperti, porte chiuse, il minimo indispensabile, -che sembra uno spreco, quando ci potrebbe essere un mondo alla portata.
Il momento in cui ti senti un taxista, una colf, una bisbetica petulante, una all’antica😱, una che si arrovella per capire cosa frulla in testa, cosa stia succedendo, e che è lasciata fuori da tutto.
Paure, timori, la sensazione che non sia tua figlia, di non capire da dove sia uscita, e dove sian finiti i valori che si è cercato di trasmetterle.
E la consapevolezza, però, che non ci si possa lamentare.. anzi..
E quindi anche le soddisfazioni: di vedere la crescita, l’acquisizione di un senso critico, l’espressione di idee,che anche se paiono balzane o dettate dalla gioventù, sono idee, il tentativo di differenziarsi dagli altri, pur nella ricerca dell’appartenza, la voglia di trovare un proprio stile. E pure il desiderio di conquistarsi l’autonomia, che è importante, e le lezioni imparate dalle delusioni.
Viaggi e vacanze da sola, la maggiore età, la patente (e le nuove angosce), la fine di un ciclo, lo smarrimento per le nuove scelte da fare, a conclusione di un percorso.
Che tenerezza quando il pensiero era che sarebbe andata a scuola da sola!
Ma sempre, come allora, sento che vale quel che scrivevo:
Sai che sta andando verso il suo destino.
E incroci le dita, sperando che sia il piu’ propizio possibile…
Spererai che ci sia sempre qualcuno, da qualche parte, in vostra assenza, che la protegga…”
E, come allora, so che dovremo sperare e non potremo fare altro.. se non esserci sempre, quando, e se, ci verrà a cercare.
giugno 2023
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