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Adolescenti: quando tua figlia sceglie la scuola superiore

 

 

Quando tua figlia sceglie la scuola superiore, il percorso scolastico che vorrà fare, sai che sta delineando il suo futuro.

E’ la sua prima scelta importante, perché in precedenza qualcuno ha sempre scelto per lei, o le scelte erano dettate dagli obblighi.

Quello è il primo momento in cui è lei che deve sentire quello che le piacerebbe fare, quello che la ispira o la impressiona. E deve farlo all’oscuro, senza esperienze per valutare, senza poter confrontare e stabilire cosa le potrà piacere. Scegliere solo con la sua immaginazione.

Puo’ anche scegliere di farsi ancora guidare o consigliare dai genitori. Perché, puo’ essere facile, a  13 anni, sapere cosa ti piace o non ti piace in base a quello che conosci, riconosci o in base all’istinto, o all’emozione del momento. Ma è piuttosto raro avere già delle passioni, sapere quello che si vuole, quello che si vorrebbe fare, o anche solo riuscire a sentire e decidere. Se solo si riesce a percepire o cogliere qualcosa, e a seguirlo, è già una fortuna.

E intanto tu sai che, da questa prima scelta, lei sta iniziando la “sua” vita. Per come la sogna, per come cerca di immaginarla, o forse semplicemente con l’incoscienza della sua età. Che è giusta, l’incoscienza, perché c’è tutto il tempo di scegliere bene o di sbagliare e, nel caso, di cambiare strada.

Sai che, come nel film “Sliding doors “, e come per tutte le scelte, scegliere un percorso o un altro, significa andare per certe strade, conoscere certe persone, inserirsi in un certo ambiente, far accadere una serie di eventi, che sarebbero diversi, modificando solamente la scelta iniziale.

Sai che sta andando verso il suo destino. E incroci le dita, sperando che sia il piu’ propizio possibile.

Sai che sta cominciando a prendere le distanze. Che non sarà piu’ completamente sotto il tuo controllo. Che comincerà ad aumentare lo spazio tra te e lei.

Andrà a scuola da sola, lontano da casa, in un’altra città. Non piu’ nel piccolo paesino, dove conosci tutti.

Non saprai piu’ chi incontra, con chi parla, la strada che fa.

Dovrai darle fiducia, mentre sta spiegando, per la prima volta, le sue ali.

Dovrai dialogare, inizialmente, con la tua ansia, nel vederla andare sola. Nel vedere che si sta conquistando la sua autonomia.

Spererai che ti racconti cosa succede e cosa le succede.

Spererai che quello che hai fatto, insieme a suo padre, crescendola, sia abbastanza, o almeno sufficiente, per proteggerla.

Spererai che i tuoi errori non incidano troppo, sul suo percorso.

Spererai che ci sia sempre qualcuno, da qualche parte, in vostra assenza, che la protegga.

 

Spererai.  Non potrai fare altro.

 

 

Foto di Patrizia Pazzaglia

(Aprile 2018)

 

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.