Viaggi di testa e viaggi nel mondo

CATANIA, Acitrezza, Acicastello e TAORMINA

 

Catania

 

 

Era la nostra seconda visita a Catania con la famiglia (non per mio marito che ci ha trascorso innumerevoli estati, nella sua infanzia, presso i parenti): eravamo già venuti esattamente 3 anni fa, nello stesso periodo, trovando un meteo non troppo a favore.

A questo link trovate quello che avevamo visto all’epoca in città, inclusa l’imperdibile l‘escursione sull’Etna.

 

 

 

Ecco, rivedere Catania, che mi era comunque piaciuta anche allora, con il sole, me l’ha fatta apprezzare ancora di più.

 

 

La prima cosa che abbiamo fatto, all’arrivo in città, è stato fiondarci a far colazione con la granita con brioche piu’ buona mai assaggiata: al Cafè del Duomo, con vista sulla Cattedrale di Sant’Agata e sulla piazza dell’Elefante. La granita di Catania è per me la migliore di tutta la Sicilia!

La Cattedrale barocca, con la luce del sole, assume dei bellissimi toni di azzurro

 

 

La sorpresa che abbiamo trovato girovagando per le vie del centro, sono stati i vivaci addobbi nei vicoli, che da edificio ad edificio, colorano strade e palazzi: ombrelli, girandole, cappelli, ecc..

 

 

Passando dalla fontana dell’Amenano, abbiamo rivisto il mercato del pesce, e le bancarelle delle vie attigue, dove di nuovo abbiamo comprato origano e condimenti a base di spezie.

 

 

Abbiamo piacevolmente passeggiato per via Etnea, la via del passeggio e dei negozi, arrivando fino a piazza Stesicoro, alle rovine dell’anfiteatro teatro romano risalente al II sec. d.c., e facendo anche un giro nel mercato di fronte.

 

 

Poco oltre il duomo, si trova il bar Prestipino, in via Etnea, quasi di fronte a Piazza Università, dove vale la pena fermarsi per gustarsi buonissimi cannoli ripieni, e altri dolci dall’aspetto super invitante, o un aperitivo con stuzzichini di arancini o cartocciata. Veramente da sballo!

 

 

 

Catania by night

 

Il centro di Catania di notte è meravigliosamente illuminato e riempie di fascino la città.

 

 

 

Piazza Bellini, col Teatro illuminato e le vie laterali sono splendide, come le viuzze che si trovano davanti all’improvviso adornate

 

 

Per non parlare di via dei Crociferi

 

 

Abbiamo avuto anche occasione di ammirare anche il Castello Ursino, vicino al ristorante dove siamo andati a cena.

 

 

 

Cena a Catania

Per la cena siamo andati al ristorante Borgo di Federico, in piazza Federico di Svevia, vivace locale con specialità siciliane, porzioni enormi e ottimi prezzi, dove abbiamo gustato la tipica pasta alla norma e una buona grigliata di pesce.

 

 

Segnalo anche, per chi si trovasse a Catania Playa o nelle vicinanze dell’aeroporto, l’ottimo ristorante Lido Arcolbaleno, sulla spiaggia, dove abbiamo mangiato degli ottimi  calamari arrosto, fritto misto di pesce e linguinee allo scoglio.

 

Il nostro alloggio a Catania

A Catania abbiamo alloggiato al bed and breakfast Terrazza Sangiuliano, al quarto piano di un vecchio palazzo, in via Sangiuliano appunto, perpendicolare a via Etnea e molto vicino al duomo, molto elegante e raffinato, con una splendida terrazza vista mare e vista Etna, dove consumare la colazione o andare per un momento di relax.

 

 

Le camere sono nuove, la nostra era la suite con vetrata sul bagno con doccia e vasca. Il b&b aderisce al circuito HCR, che garantisce un ottimo riposo su materassi in lattice naturale ecosostenibile.

 

 

Per colazione, oltre ai consueti biscotti, fette biscottate e marmellate, si può scegliere, il giorno precedente, tra squisite brioches della pasticceria siciliana, con ripieno di ricotta, pistacchio, crema, o cioccolata. Il proprietario, Vincenzo, è molto attento alla cura del suo b&b, e offre anche servizio di noleggio auto a prezzi concorrenziali, o transfer da e per l’aeroporto.

Il tramonto sulla terrazza è meraviglioso.

 

 

A fianco al b&b, si trova Via Rapisardi, un vero e proprio salotto, circondata da bei palazzi, che porta a Piazza Bellini, su cui affaccia l’omonimo teatro, zona stupenda di giorno

 

 

e di sera.

 

 

All’angolo tra Piazza Duomo e via Etnea, a Catania, si trova la fermata dell’autobus turistico, che percorre tutti i punti più importanti della città, ed arriva fino ad Acicastello ed Acitrezza: abbiamo deciso di prendere questo mezzo della Tourist Dream, che con 10 euro ci ha consentito di vedere zone di Catania che non saremmo riusciti a visitare a piedi, di ammirare anche la bella costa cittadina e di visitare le due stupende località della Riviera dei Ciclopi, che si trovano a pochi chilometri.

 

Acitrezza e Acicastello

La Riviera dei Ciclopi è il nome di quella parte di territorio che va da Acicastello ad Acireale, caratterizzata da scogliere a picco e formazioni rocciose nel mare, create nei secoli dalle colate laviche dell’Etna. Il nome “Riviera dei Ciclopi” è dovuto alla leggenda secondo la quale i ciclopi avrebbero abitato in queste zone.

Ad Acicastello abbiamo deciso di fare una sosta di un’ora, vedendo all’arrivo il bel panorama dei resti del castello di roccia nera sul mare.

 

 

Il castello normanno, risalente al 1076, fatto di roccia lavica, si racconta che un tempo fosse staccato dalla terra, ma che la lava di eruzioni vulcaniche successive l’abbia collegato alla terraferma. Ai giorni nostri è sede del museo civico. Il panorama dalla sua piazza e dalla terrazza sul mare è splendido, come incantevole è girovagare per le strade cittadine.

 

 

Acitrezza è un borgo marinaro famoso per essere stato oggetto di ambientazione del romanzo di Verga “I malavoglia”. Qui, abbiamo fatto una sosta di 15 minuti, (ma volendo potevamo anche prendere il bus successivo). Passeggiando sul lungomare, si possono ammirare i faraglioni, che contraddistinguono il suo paesaggio, scogli di roccia lavica che spuntano sul mare.  Secondo la leggenda, sarebbero stati scagliati dal ciclope Polifemo contro Ulisse, nel tentativo di bloccare la sua fuga, dopo essere stato acceccato.

 

 

 

Taormina

Un’ora di viaggio con l’autobus delle linee Etna trasporti  (qui si possono consultare anche gli orari) e siamo arrivati a Taormina.

Partenza dall’autostazione di via Archimede (e acquisto biglietti nell’adiacente via D’Amico).

A 10 minuti a piedi dal capolinea si giunte a Porta Catania, l’ingresso alla città.

Il tempo purtroppo non era dei migliori.

 

 

Abbiamo camminato lungo il Corso Umberto, passando dalla chiesa di Santa Caterina, guardando a destra e a sinistra i bellissimi vicoletti colorati che ci si presentavano

 

 

incluso il famoso Vicolo Stretto..che è veramente strettissimo.

 

 

Lungo la via, al nr. 75, abbiamo trovato un negozio che vendeva lo stecco artigianale a tutti i gusti possibili, e garantisco che ho mangiato il piu’ buono in assoluto mai assaggiato: gusto fragola, con colata di cioccolato bianco e granella di pistacchi!

 

 

La sorpresa arrivando a Piazza IX aprile è una enorme terrazza sul mare, col pavimento a riquadri bianchi e neri e la chiesa di Sant’Agostino, ora adibita a biblioteca.

 

 

Qui sembra di essere in un salotto e c’è una vista spettacolare: nonostante il tempo variabile, che ci ha fatto anche tirare fuori l’ombrello, ci è piaciuta veramente tanto.

 

 

La chiesa barocca di San Giuseppe, con la doppia rampa di scale, che guarda sulla piazza, corona il paesaggio.

 

 

A fianco c’è a Torre dell’Orologio, chiamata anche Porta di Mezzo, uscendo dalla quale si arriva a Piazza del Duomo, e da li’ proseguendo si arriva a Porta Messina e si esce dal centro storico.

Dato il poco tempo a disposizione e il meteo non proprio a favore, non siamo entrati a vedere il teatro di Taormina, abbiamo preferito prendere la funivia per Isolabella. Ecco, questa non è stata una buona idea, perchè, a mio parere, almeno in questa stagione, Isolabella è piu’ bella vista dall’alto, che vissuta dal basso

 

 

La spiaggia di sassi (che non amo particolarmente) era troppo affollata, non essendo anche molto grande.

 

 

Taormina, a mio parere, vale sicuramente la pena di essere vista: a sorpresa, è stata la città che piu’ è piaciuta in questo tour della Sicilia Orientale a nostra figlia adolescente.

 

 

Ahinoi, non avendo un auto a disposizione per questo tour, abbiamo dovuto rinunciare alle Gole dell’Alcantara, per i rari bus che da Taormina portano al sito, e questo mi è dispiaciuto molto! D’altronde mi consolo col fatto che il tempo non era bello per quell’escursione. Vorrà dire che dovremo tornare, visto che mi hanno detto essere splendide!

 

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

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Perchè la vita è un gran bel viaggio.