Seychelles
Seychelles: in bicicletta verso le spiagge paradisiache di La Digue
Se Praslin mi ha ricordato per certi tratti i Caraibi, e per altri la Thailandia, a La Digue mi sono ricordata di essere in Africa.
Per me non sarebbero esistite le Seychelles senza La Digue, attratta da quest’isola dove non circolano auto, ma si gira solo in bicicletta. L’ho sempre sentita vicina alla mia energia, convinta che mi sarebbe piaciuta.
E così è stato. La mia preferita.
Quando stiamo per entrare nel porto, dopo un viaggio da Praslin ben traballante, anche se breve, -15 minuti -, alla vista dei massi granitici, biglietto da visita di queste isole, e del suo mare di un celeste acceso, mi sale un’emozione: da quanto tempo l’ho sognata! Sono certa che sia nelle mie corde.
La Digue non è più come un tempo, quando la studiavo, con solo i carretti coi buoi per portare i turisti: ora ci sono auto che fanno da taxi e mezzi di lavoro, ma la bici resta il mezzo per tutti gli altri spostamenti sull’isola. Vediamo però che sono arrivate anche qui alcune bici elettriche!
A noi le bici le ha procurate Aldo, proprietario del self catering Ylang Ylang, che ho trovato su Booking con uno dei prezzi più bassi, e di cui mi ricordavo l’esistenza già una decina di anni fa, quando l’avevo puntata e nell’isola ce n’erano ancora pochi. Leggendo una recensione su TripAdvisor ho inviato un messaggio a un turista che c’era stato, come spesso faccio: mi risponde subito dicendo che il proprietario Aldo è amico dello zio cosi, mi fornisce il numero per contattarlo direttamente, cosa che faccio e mi accordo con lui per la prenotazione.
All’alloggio andiamo a piedi, sono 700 mt dal porto e con i trolley ce la possiamo fare.
Allinizio della via c’è un comodo tale away, dove spesso prenderemo il cibo
La strada va verso l’interno, ma è molto alberata. Non troppo ordinata, alcuni cantieri, depositi
guesthouse, case di locali, dove vediamo anche le mucche in giardino, viste molto genuine
Vediamo l’insegna dello Ylang Ylango e entriamo in un giardino bellissimo, pieno di piante fiorite, dove ci sono i 4 chalet e la casa di Aldo.
Le nostre bici sono già disponibili; alla mia devo abbassare il sellino, ho dimenticato di dire che.. ho bisogno di una bici piccola :) , meno male che tocco terra :) ! Ha un manubrio che mi pare di essere su una Harley e appena ci salgo e cerco di riscendere, mi ribalto sulla bici stessa.. cominciamo bene, penso :). Quando ci avviamo, non sono neanche fuori dal vialetto che i pantaloni (troppo lunghi e larghi) si impigliano nella catena.. e con anche la guida a sinistra, mi viene da pensare: “Io speriamo che me la cavo!”
Tornando allo chalet, è semplice ma grazioso; ben fornito di tutto anche per cucinare, una camera e un bagno ampio, e un terrazzino con sdraio per rilassarsi. Una soluzione autonoma e intima, nella natura, che a noi piace molto.
I dettagli qui.
Il paesino di La Passe, centro dell’isola e punto di arrivo dei traghetti, è vivace e grazioso, con alcuni negozi di souvenir e tanti piccoli market, e il grande supermercato Gregorie’s, che rimane un po’ fuori, e che ha di tutto.
La sera è poco illuminato e non c’è nulla, a parte un paio di ristoranti: ho visto solo i ragazzi locali ritrovarsi, la domenica sera, con un camion, da cui proveniva musica, e una birra, di fronte al porto.
La strada, dal porto, sulla destra, va verso la zona di Reunion, in direzione del nostro alloggio, dove si trova anche l’ospedale
e più avanti continua parallela al mare, e c’è la chiesa
e la scuola
Oltre, si trova l’eliporto, e si arriva al parco della Union Estate.
Altre strade vanno verso l’interno, è un piacere percorrerle: io pensavo di trovarle non asfaltate, ma sono tutte asfaltate e ben tenute, anche se strette: del resto prevalentemente circolano biciclette!
Le spiagge di La Digue
Anse source d’argent, la spiaggia delle pubblicità
Con una bella pedalata nella strada litoranea, passando dalla scuola e dalla chiesa di La Digue, si arriva in poco tempo al parco della Union Estate, per accedere alla famosa spiaggia Anse Source D’Argent.
Il parco ha un costo di ingresso di 10 euro, è bellissimo, con tante palme. Ci sono piantagioni di vaniglia
tartarughe giganti con i cuccioli,
e una fattoria.
Già dove ci sono le tartarughe si intravedono le stupende rocce granitiche
Si arriva a un punto dove si lasciano le biciclette, e si prosegue fino ad avere una tale visione
Stiamo camminando sulla famosa spiaggia della pubblicità della Bilboa!!
E’ anche meta frequente della celebrazione di matrimoni, infatti ne abbiamo visti almeno 3!
Noi ci accontentiamo di una foto nella stessa posa di quella fatta nel nostro viaggio di nozze in Polinesia
trova le differenze, :).. quasi 20 anni dopo!
Un sentiero, dietro alla spiaggia, con tanti alberi, ottimo per chi come noi cerca l’ombra, con qualche chiosco che vende bibite e frutta sulla spiaggia, porta ad altre baie, dietro le rocce. Ognuna riserva angoli da incanto.
Qua gli enormi massi granitici assumono le forme piu svariate, e i colori dal marrone, al bronzo, all’argento fino al piombo, anche a seconda dell’orario.
Nella nostra estate è difficile trovare il mare piatto e cristallino, che da il massimo risalto alle sue sfumature, perché spesso c’è vento e onda, ma i colori sono comunque una delizia per gli occhi.
Per pranzo mangiamo i panini che abbiamo preparato a casa, tonno e formaggio spalmabile, e beviamo il nostro caffè, sulla spiaggia sotto gli alberi, mentre ci fa compagnia Jack, un dolcissimo cane, che aspetta di condividere un po’ di cibo con noi. Ovviamente noi non gli resistiamo! (Jack ce lo ritroveremo, con nostra sorpresa, al take away la sera dopo, e il giorno successivo alla spiaggia di Anse Reunion!!)
All’ora del tramonto sembra che un faro illumini la spiaggia, bianchissima da un lato e dorata dall’altro, e il panorama tra i massi e le palme è davvero spettacolare.
Anse Source D’Argent è molto frequentata per cui si trova più gente rispetto ad Anse Coco, ma l’impressione non è che ci sia folla: le persone si disperdono, e vanno e vengono, considerato che arrivano anche i turisti delle escursioni giornaliere da Praslin.
Comunque, una spiaggia spettacolare!
Grande Anse, Petite Anse, Anse Coco
Se Anse Source D’Argent è molto scenografica e facilmente raggiungibile, entrando nel parco de la Union Estate, Anse Coco te la devi conquistare.
Ma quando arrivi, davvero vedi quello che nell’immaginario collettivo sono le Seychelles, le immagini da cartolina o delle pubblicità: una spiaggia meravigliosa con dei massi granitici enormi, di una bellezza sconvolgente.
Dopo una pedalata di circa mezz’ora in mezzo al bosco,
tra discese e salite
su belle strade, che mostrano anche l’interno splendido di La Digue,
passando anche da una chiesetta costruita nella roccia granitica
si arriva a Grande Anse, dove c’è un ristorante e dove si possono lasciare le bici all’ombra.
Grande Anse è.. grande..
spiaggia bianchissima, onde prepotenti, in questa stagione. Colori pazzeschi.
Si prosegue poi per un sentiero nel bosco, dove si vedono incantevoli paesaggi
frutti e fiori strani
e dopo una ventina di minuti si intravede Petite Anse, anche questa stupenda, come la prima ma … più piccola
Raggiunta la spiaggia si prosegue
si sale, si scende, per circa un’altra mezz’ora: il trekking è molto bello, tra altissime palme e alberi, scalini di roccia e sentieri di terra, piuttosto faticoso
E finalmente si giunge ad Anse Coco!
E che visione!
Ma la cosa più bella è andare fino alla fine della spiaggia, dove c’è un gruppo di massi granitici e un’insenatura che forma una laguna, e qui si può fare il bagno in sicurezza.
Irresistibile andare su e giu per i massi
Che dire! uno dei posti più belli mai visti. Restiamo a bocca aperta per molti minuti!
Qui le foto si sprecano.
Non posso aggiungere tante parole.
La cosa bella di questa spiaggia è che non c’è tanta gente, probabilmente perchè è piuttosto faticoso arrivarci, ma se si va presto ci si può conquistare un posto nella rara ombra. Davvero merita tantissimo sia il percorso che la spiaggia, per me la più scenografica delle Seychelles!
Anse Severe, la spiaggia della tranquillità
Se Anse Coco è raggiungibile dopo un lungo percorso, ed Anse Source D’Argent ha l’ingresso a pagamento, la spiaggia che per me rappresenta il relax e la tranquillità è Anse Severe.
Poco distante dal porto di La Passe, con una piacevole pedalata si raggiunge questa grande spiaggia che è attaccata alla bella strada, all’ombra della vegetazione. Piacevoli chioschi colorati vendono frutta e bibite, ci sono rustici tavoli in legno, amache, dondoli e anche 2 tartarughe giganti che abitano su un tratto della spiaggia e si fanno accarezzare
Animali stupendi!
Stare sdraiata davanti al mare, all’ombra dei grandi alberi su questa grande spiaggia di sabbia corallina, mi ha ricordato molto le Maldive!
Le altre spiagge della costa est
Proseguendo la strada, dopo Anse Severe si trovano gli hotel Ocean e Patatran Village, in una posizione deliziosa davanti al mare e alle rocce. Proprio sotto al Patatran c’è una spiaggia favolosa davvero: Anse Patate
Questa spiaggia scompare con l’alta mare e ricompare con la bassa, è davvero una delle più belle dell’isola scenograficamente, seppure piccola.
Proseguendo la strada tra salite e discese, zone d’ombra e sotto il sole, si costeggiano Anse Gaulettes, Anse grosse Roche
e Anse Banane, dove c’è un ristorante che dicono essere ottimo, Chez Jules.
Lungo questa via, si incontrano pochissime abitazioni e qualche guesthouse (ma sono davvero in una zona remota!). La strada poi termina ad Anse Formis, dove, volendo, si potrebbe prendere un sentiero per Anse Coco.
Parte di questo percorso l’ho fatto da sola, in quanto il resto della famiglia era troppo stanco, ma io volevo vedere tutto!!!
Anse Reunion
L’ultima mattina ci regaliamo ancora qualche ora sulla spiaggia: scegliamo Anse Reunion, proprio vicina al nostro alloggio, appena dopo il porto, dalla parte opposta di Anse Severe, che nessuno suggerisce, e non ne capisco il motivo. Forse perchè è una spiaggia più convenzionale rispetto alle altre.
Ma convenzionale o no, a noi ci lascia ancora una volta senza parole: è la classica spiaggia tropicale, con sabbia bianchissima e palme e arrivandoci con la bassa marea, ha un mare da favola!
Io adoro le spiagge di questo tipo!
C’è da dire che le spiagge qui cambiano molto aspetto con la bassa marea, quando la marea è alta tendono ad esserci le onde.
A un certo punto arriva un cane, ma guarda! e poi arriva anche Jack, il cane che abbiamo incontrato a Anse Source d’Argent e poi davanti al take away, un cane vagabondo che sembra cerchi la nostra compagnia. Oltre alle stesse persone sull’isola (incontrate sulle altre isole) si incontrano anche gli stessi cani.
Su questa spiaggia c’è un resort con camere molto particolari che sembrano capanne di lusso, con un ristorante proprio sulla spiaggia, il La Digue Island Lodge, che ha una location davvero invidiabile. Diciamo che si contende il primato per bellezza con Le Domaine de L’Orangeraie Resort & Spa, poco oltre la cittadina di La Passe, sul mare, che sembra davvero incantevole.
Dobbiamo salutare La Digue, è quasi ora di partire. Ringraziamo anche questa bella spiaggia per averci donato dei bei momenti!
Torniamo allo Ylang Ylang per lasciare le bici e prendere le valige, salutiamo Aldo e la figlia Stefania, e questo posto che ci ha accolto e regalato la sua bellezza.
Facciamo a piedi con i trolley il tratto fino al porto, e andiamo a pranzo da Glorious bakery, un posto dove siano andati più volte a prendere torte e paste per la colazione, e anche ottimi gelati, che fa buonissimi hamburgher e ha anche prezzi piu bassi rispetto ad altri, e uno spazio per fermarsi a mangiare davvero carino.
Alla partenza, vedere allontanarsi il catamarano dal porto dell’isola mi fa salire un groppo alla gola. al pensiero di non vedere piu questo posto, vissuto così intensamente. Mi sembrano passati mesi dai giorni trascorsi a Praslin invece è meno di una settimana: il catamarano fa una fermata, e tutto riaffiora, vorrei scendere e ricominciare tutto daccapo!
Invece ci aspettano gli ultimi giorni a Mahe.
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Seychelles: un assaggio delle bellezze del sud di Mahè
Arriviamo al porto di Mahé, mi sembra passata una vita da quando siamo giunti, pochi giorni fa. So che tra poco quando torneremo mi sembrerà che il tempo sia volato: è sempre cosi, la percezione del tempo è davvero una cosa strana, come scrivo qui.
Ritirata l’auto al porto, ci dirigiamo verso il sud di Mahè, seguendo il consiglio di viaggiatrici che me ne hanno parlato con entusiasmo, è grazie a loro che non abbiamo saltato l’isola, anche se le dedicheremo soltanto 2 giorni.
Uscendo dal porto della capitale Victoria, lungo la via riconosco la famosa Torre dell’orologio e il Bicententary monument, di cui avevo visto le foto.
Percorriamo la strada sotto la pioggia, purtroppo non possiamo godere dei panorami che offre il percorso che costeggia il mare, ma pian piano che ci avviciniamo al sud, l’isola si presenta con una folta e bellissima vegetazione.. solo la strada mette piuttosto ansia, in quanto priva di parapetti, a volte stretta, con salite e discese, e le auto e i bus dalla parte opposta che arrivano troppo veloci..
Arriviamo al nostro alloggio, Yellow Petals, un gruppo di appartamenti in 3 graziose villette Seychellesi. Avevo letto nelle recensioni di salite molto ripide per arrivarci, ma non immaginavo tanto! Ci vogliono parecchie manovre, e per fortuna l’auto ha il cambio automatico per arrivare all’ultima villetta, e 2 rampe di scale poi, ma quando entriamo…
..restiamo a bocca aperta dallo spettacolo! La casa è bellissima, 2 camere, 2 bagni, un soggiorno, e un grande balcone con una vetrata e una vista strepitosa su Anse la Mousche!
Da entrambe le camere da letto abbiamo la vista mare. E pensare che è l’alloggio che ho pagato di meno! Tutti i dettagli qui
Ormai è sera, usciamo per procurarci qualcosa da mangiare; la zona non è per niente turistica e piove, troviamo a pochi km un chiosco con seychellesi che stanno suonando tamburi e cantando, di fronte a un chiosco dove fanno un barbecue di pollo.. è perfetto e si dimostrerà anche buonissimo. Ci fermiamo anche in un negozietto moltooo locale, a comprare biscotti per la colazione, pane in casetta, uova, poi ne troviamo un altro che ha qualcosa di più, dove compriamo anche succhi e gelati.
L’indomani mi sveglio presto, come al solito, il panorama è da urlo man mano che il sole da i suoi colori al mare sottostante..La colazione davanti a questa vista non può essere più gustata..
Le spiagge del sud di Mahè
Per le spiagge da visitare abbiamo dovuto fare una scelta per il poco tempo a disposizione, e abbiamo optato per le vicine Anse Petite, spiaggia dell’hotel Four Seasons. che mi avevamo consigliato, davvero notevole, Anse soleil, molto vicina a questa, piccola, con grandi onde e molto selvaggia, e Anse La Mouche, baia molto ampia che ha sempre il mare calmo e colori meravigliosi, che vediamo dal nostro balcone, e dove si possono fare lunghe passeggiate
Petite anse
Per l’unico giorno pieno che abbiamo, decido di scegliere di andare Petite Anse, che mi hanno fortemente consigliato e poco distante. Prima di andare alla spiaggia ci fermiamo nel paese di Baie Lazare, dove ci sono un paio di negozi..
Qui non ci sono i supermercati grandi come quello di La Digue, sono proprio piccoli negozietti.
Il primo dove ci fermiamo ha dei samosa, triangoli di una specie di pasta sfoglia fritta, ma più dura, ripieni di verdure, pesce o carne, che già avevo assaggiato in Kenya. Prendiamo anche dei dolci tipici fatti con farina e zucchero. Nell’altro negozio vediamo delle torte interessanti che torneremo a prendere per la colazione dell’indomani.
Petite Anse è all’interno del resort Four Seasons. Qui non bisogna prenotare, e parcheggiata l’auto in strada, occorre lasciare i dati, e poi fare una lunga camminata, che ora è in discesa, ma dopo sarà, ahinoi, in salita!
Arriviamo alla spiaggia ed è spettacolare!! Un mare azzurrissimo, palme, sabbia come borotalco.. meraviglia!
Ci accomodiamo sotto una palma, lontano dai lettini degli ospiti del lussuoso resort da oltre 1000 euro a notte, poi io vado ad esplorare fino al limite della spiaggia, dove ci sono anche qui i massi granitici.. un punto stupendo!
Mi faccio alcune foto con l’autoscatto e l’aiuto di un cocco, che vengono anche meglio di quelle che mi fa il marito! ma devo correre prima dello scatto e faccio anche un bel volo per terra!
Faccio un bagno in solitaria, il mare è un po’ mosso, ma nei momenti in cui si calma è stupendo, il bagno migliore di tutta la vacanza..anche se all’improvviso mi arriva un onda, faccio a tempo a girarmi per prenderla da dietro ma mi butta sotto!
Pranziamo all’ombra, poi sollecito i miei, perchè vorrei vedere almeno un’altra spiaggia, la vicina Anse Soleil.
Fortuna vuole che all’inizio della salita, un gentile dipendente con la macchinina da golf ci carica risparmiandoci una bella fatica (e le numerose lamentele nei miei confronti)!
Anse Soleil
Le ultime ore del penultimo giorno le trascorriamo ad Anse Soleil, una spiaggia selvaggia, che con le sue onde a volte impetuose, da proprio l’idea della potenza della natura.
Come in altre spiagge, arriva un cane e si mette vicino a noi, all’ombra di una palma reclinata. Vita da cani, ma che vita questa in un posto così bello a rimirare il mare! In un’altra vita voglio nascere cane alle Seychelles!
In questo viaggio ho letto due libri, l’ultimo l’ho concluso proprio in questo posto dove la vita si fa sentire, come nel libro, con le lacrime che sgorgano dai miei occhi. Uno è l’opposto dell’altro: “Vivere a squarciagola” di Gio Evan, che ho incontrato pochi giorni prima di partire a Bologna, dove il protagonista cambia la sua vita partendo per un intenso viaggio in India ed inizia a vivere veramente; l’altro, “Se i gatti scomparissero dal mondo”, dove un uomo che ha condotto una vita piatta e banale, scopre di avere pochi giorni di vita, giorni in cui riesce a rendersi conto delle cose importanti, cerca un senso e di compiere l’incompiuto, per quel che può e gli resta, e di pacificarsi soprattutto con se stesso.
Anse La Mouche
Lasciamo la spiaggia quando il tramonto si avvicina e ci dirigiamo verso Anse La Mouche, cercando un posto dove prendere la cena per la sera. Ci fermiamo all’Anchor Cafè, un ristorante sul mare davvero carino, che fa anche take away: non abbiamo voglia di fermarci e tornare col buio.. e poi con la vista che ci troviamo, casa nostra è il posto migliore dove cenare! Ordiniamo fish and chips, che si rivelano i migliori mangiati qui alle Seychelles e mentre attendiamo che ce li cucinino, il tramonto da il meglio di sè.
L’ultimo giorno mi sveglio con un panorama meraviglioso, la vista che vorrei vedere ogni mattina!
Abbiamo a disposizione solo fino a pranzo e poi dobbiamo andare in aeroporto.
Decidiamo di goderci Anse La Mouche, che è l’unica spiaggia della vacanza dove abbiamo visto mare calmo e liscio come l’olio, durante la bassa e l’alta marea.
I colori del mare ogni mattina mi lasciano incantata. Ci avviamo verso la spiaggia proprio quando diventano più intensi.
La baia è enorme, ci fermiamo in un punto ombreggiato da grandi palme e alberi di takamaka ed iniziamo a passeggiare sul mare. La bassa marea crea quelle increspature sulla sabbia che adoro, quelle che ho amato alla follia a Zanzibar, e mi rilassa camminare per metri e metri sull’acqua bassa.
Il mare è azzurro ma guardando verso la costa, con la rigogliosa vegetazione assume una colorazione verde, che mi ricorda le isole del golfo della Thailandia.
Dopo Praslin e La Digue, anche Mahè non ci delude, sono molto contenta di non averla saltata.
Ci godiamo la passeggiata, mentre sale la marea, poi ritorniamo a casa per l’ultimo pranzo, ringraziando davvero per tutto questo ben di Dio che abbiamo avuto il coraggio di permetterci.
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4 giorni a Praslin, 4 giorni in cui il suono del mare nelle orecchie non ci ha mai abbandonato.. o forse si, nelle ore in cui abbiamo attraversato la Valle del Mai, splendida e lussureggiante antica foresta di palme con altissimi fusti, e frutti e foglie giganti.
4 giorni in cui il verde e l’azzurro hanno fatto da padroni, ma anche il rosso di terra d’Africa nell’Oceano Indiano.
A Praslin abbiamo visto solo le cose principali, non abbiamo partecipato ad escursioni, come quella a Curiouse island, dove ci sono le tartarughe giganti (che comunque avremmo poi visto a La Digue); o a Ile St. Pierre, Coco e Felicitè per lo snorkeling.
Quattro giorni non sono tanti, e io i luoghi voglio viverli.
Non voglio correre per vedere avidamente, voglio fermarmi e gustare, fare le cose che mi permettono di assaporare i momenti, che mi rilassano: leggere, scrivere, ammirare.
E anche ripetere e rivedere ciò che mi piace.
Voglio farmi casa sotto una palma guardando il mare; voglio desiderare di alzarmi presto al mattino per andare a passeggiare, e respirare tutta la vita che c’è attorno quando non c’e ancora nessuno.
Voglio attardarmi finché la luce sparisce, contenta e grata del giorno appena trascorso.
Voglio ascoltare il mare e non fare nulla, senza desiderare altro perché questo ho tanto desiderato.
Quando sono in vacanza voglio ore che passano lente, piene di poco.
Quel poco che permette di vedere tanto.p.s. Vacanza: plurale sostantivato di vacans, participio presente di vacare, essere vuoto, essere libero.(Forse dovrei chiamarmi “Un’anima in vacanza”?)
Baia Saint’Anne, e Anse Volbert
Il catamarano per Praslin arriva a Baia Saint’Anne, che è un grazioso paesino dove si trova di tutto ma, privo di spiagge di sabbia.
Il paese successivo a Baia Saint’Anne, nella parte est dell’isola, è Anse Volbert su quella parte di costa di sabbia bianchissima che si chiama Cote D’Or.
La cittadina di Anse Volbert mi ha ricordato un po’ alcuni paesi caraibici, come Exuma, anche se non con tutti i colori dei Caraibi, quelli dove davvero c’è poco. Si sviluppa principalmente sulla strada, dove c’è qualche negozio, dei market, dei take away, pochi ristoranti, chioschi che vendono frutta, la banca e poco altro. La sera non c’è nullla, nemmeno l’illuminazione!
La strada di Anse Volbert finisce poco prima della nostra guesthouse, Rosemary’s, due edifici carini e ben tenuti per le 8 camere in affitto, la casa dei proprietari e un pergolato per la colazione.
La guesthouse non è lussuosa, le stanze sono molto semplici, ma con ogni comodità, e in un bel giardino fiorito. La location è straordinaria, direttamente sulla spiaggia, e sono a disposizione lettini e una doccia esterna. La nostra camera è nell’edificio principale a piano terra, col vantaggio di uscire direttamente dal balcone per la spiaggia. La vista è sul mare, e insieme al rumore delle onde, nel buio della sera, è tutto quello che posso desiderare.
Passeggiare alla mattina sulla spiaggia o restare fino al tramonto è davvero un lusso impagabile per me..
Il prezzo è assolutamente onesto.
Sulla spiaggia si trovano resort e chalet molto graziosi (Village du Pesceur, proprio adiacente a Rosemaary’s, Acajou, Beraya, Cote d’or footprints, Cote d’or chalet, l’Arcipel..), di là dalla strada invece si trova l’Hirondelle, con una bella vista mare, tutti a prezzi molto diversi, e l’economica Villa Bedier. Di fronte a Rosemary’s, senza la vista mare, il bellissimo resort Les Lauriers, costruito principalmente in legno, con attenzione all’ecosostenibilità.
Di fronte alla guesthouse si trova un market e un take away dove abbiamo spesso comprato cibo: ha buona scelta, abbondanti porzioni, e prezzi adeguati, fish, o chicken, and chips a 50/65 rupie (4‐5 €), pesce o carne con riso, involtini o insalate.
Le spiagge di Praslin
Anse Volbert
Anse Vobert è una immensa e bellissima spiaggia, che con la bassa marea diventa ancora più ampia.
Io l’ho adorata.
Il mare durante la nostra estate puo’ non essere cristallino, ed essere agitato, ma i colori sono bellissimi. All’inizio della Cote d’or, proprio all’opposto di dove alloggiavamo noi, all’altezza del resort l’Arcipel si trova un gruppo di massi granitici tipici delle Seychelles, un punto davvero meraviglioso. I primi massi granitici visti nella vacanza!!!
Proseguendo, la spiaggia costeggia la strada, che si vede in alcuni tratti liberi dalla vegetazione, fino ad arrivare al paese di Anse Volbert, e per poi proseguire per un altro tratto dove si trovano alcune palme piegate che conferiscono al paesaggop le tipiche caratteristiche dei luoghi tropicali, proprio vicino alla nostra guesthouse!
Quello è stato il primo punto dove ci siamo appoggiati su una spiaggia delle Seychelles: ho amato quel tratto di spiaggia, al mattino durante le mie passeggiate, e alla sera, quando il sole andava dietro alla montagna, lasciando una luce meravigliosa!
Anse Lazio
Arriviamo con l’auto a Anse Lazio da una strada bellissima davvero, che si inoltra in una foresta di palme lussureggiante, tra un saliscendi di strade e di viste mare pazzesche.
Non consiglio il bus, la fermata è davvero lontana, la strada da fare per raggiungere la spiaggia è tanta.
Arrivando presto si può trovare parcheggio proprio poco prima dell’ingresso.
Alla vista noi siamo rimasti senza fiato: la spiaggia è molto più grande di quanto me la aspettassi, e a quell’ora è deserta; la sabbia è bianchissima e fine, c’è tanta ombra, per le palme e gli altri alberi; ai lati ci sono i famosi massi granitici che ti fanno dire,” sì è vero sono alle Seychelles”, e un mare non cristallino in questo periodo, ma dai colori unici. Diverso dall’azzurro di Exuma o delle Maldive, più tendente al verde, stupendo. Questo posto mi ha ricordato vagamente Shark baby a Koh Tao.
Sono voluta andare verso la parte destra, dove ci sono i massi più grandi.
E poi ho passeggiato fino all’estremità opposta. Il tempo era variabile, ma quando il sole usciva, mamma mia che spettacolo!
Peccato che stiano costruendo edifici, probabilmente un resort, proprio sulla spiaggia.
Abbiamo lasciato Anse Lazio dopo un bel bagno vicino ai massi, dove si vedono anche dei pesci girovagare, e proprio nel momento in cui iniziava a piovere: giusto in tempo per tornare alla nostra guesthouse in 15 minuti, mangiare qualcosa ed uscire di nuovo per andare alla Valle del Mai, che si può visitare anche con la pioggia, visto che gli alberi della foresta fanno da riparo.
Anse Georgette
Anse Georgette è una spiaggia all’interno di un lussuoso resort, il Costance Lemuria, al nord di Praslin, sulla parte opposta della costa rispetto a dove eravamo noi.
Per arrivarci abbiamo passato il paese di Grande Anse, che è forse più carino di Anse Volbert, ma che dicono che nella nostra estate non abbia un bel mare a causa delle alghe.
Per entrare ad Anse Georgette occore la prenotazione, anche se la spiaggia non è a pagamento: è un modo, per il resort ,di contenere il numero degli ospiti. Io ho scritto direttamente a loro una settimana prima di partire e mi hanno risposto subito confermandomi l’ingresso. Dopo aver parcheggiato fuori dall’hotel, nel parcheggio riservato, fanno compilare un modulo con i propri dati e poi si può iniziare la camminata, che in una ventina di minuti porta alla spiaggia, passando per i campi da golf e in mezzo al bosco.
La passeggiata è molto bella, con una piccola deviazione si riesce anche a vedere un bel panorama dall’alto
Anse Georgette è ampia e con angoli suggestivi, che diventano dei set fotografici:
tutti all’assalto dell’angolo più bello per farsi centinaia di foto in tutte le pose!
Beh, vogliamo essere da meno? :)
Sìììì, nel senso che poi noi vogliamo rilassarci e goderci lo spettacolo, rigorosamente sotto (o sopra) alle palme e vicino ai massi!!
Sulla spiaggia non c’è alcun servizio, per cui noi ci siamo presi da mangiare dal take away, e portati acqua, e rigorosamente il nostro termos di caffè!
Anse Georgette è davvero molto bella, anche se quella che a prima vista mi ha fatto dire “wow” è stata Anse Lazio.
La valle del mai
La Valle del Mai è una foresta primordiale, che si può visitare con un bel trekking, dove si possono vedere enormi palme di diverso tipo (alte anche oltre 40 metri, alcune di oltre 800 anni di età). Tra queste, c’è quella che produce il Coco de mer, il frutto più grande al mondo, che può raggiungere anche i 20 kg di peso, presente solo a Praslin, e diventato il simbolo delle Seychelle.
Dista circa una ventina di minuti d’auto da Anse Volbert e si raggiunge comodamente anche col bus nr. 61 o 62. Anche se il piano iniziale era di andare col bus, il meteo incerto ci ha fatto decidere di affittare l’auto per un giorno in più, e così dopo essere andati al mattino ad Anse Lazio, quando poi ha iniziato a piovere, siamo andati alla Valle Del Mai.
La strada per arrivarci è bellissima, praticamente ci si inoltra già nella foresta.
All’ingresso ci chiedono 1000 rupie per essere accompagnati da una guida: avevo letto di meno, e mi sembra troppo quindi decidiamo di visitarla da soli. Si può scegliere il percorso interno o quello esterno più lungo, ben segnalati e con pannelli esplicativi: noi decidiamo di fare un mix tra i due.
Il sentiero si addentra nel bosco dell’antica foresta che ricopriva l’isola un tempo, e che oggi è patrimonio UNESCO.
Vediamo subito il coco de mer, che ha davvero una forma singolare, giudicate voi!
Ha una grande somiglianza al bacino femminile e lo si trova come gadget dappertutto. Praticamente, culi ovunque :) !! perfino sul timbro del passaporto !!
Vediamo palme dalle diverse foglie enormi, alcune endemiche, fusti altissimi e strani, sentiamo, il canto di uccelli che vi abitano, tra cui il pappagallo nero delle Seychelles, vediamo gechi, ricci, e anche gamberi neri in un corso d’acqua, e sembra davvero di essere nella foresta magica!
Il sentiero a volte è in salita, a volte in discesa, talvolta in piano; restiamo un paio d’ore per passeggiare con calma nella foresta, dove spesso siamo solo noi,.
E’ davvero un posto da non perdere a Praslin!
La partenza
E’ venuto il momento di lasciare Praslin; passeggio ancora una volta, due, tre, sul mio tratto di spiaggia, che mi infonde pace e che amo, teatro delle mie passeggiate mattutine, che mi mancheranno. Siamo diretti all‘isola di La Digue a 15 minuti di catamarano di distanza.
Guardo il pontile di Baia Saint’Anne dove arrivano e partono i traghetti; il mare è di un verde azzurro carico, e anche questa immagine mi portero’ nel cuore, punto di partenza dell’avventura alle mie Seychelles, che già ho iniziato ad amare.
giugno 2022
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SEYCHELLES: un sogno a lungo cullato
E poi ci sono giorni in cui ti svegli proprio dove vorresti, nel posto che hai a lungo sognato.
Spiaggia bianca, mare azzurro, verdi palme e alberi di takamaka, Quelle viste, quel profumo e quel rumore del mare che ti riempiono l’anima di gioia e bellezza.
Quei giorni dove i piedi scalzi sentono sotto la sabbia, gli occhi si riempiono di meraviglia, il profumo dei fiori, di mare e di foresta inebriano, l’umidiccio si sente nella pelle, il vento spettina portando via i pensieri.
Arrivare alle Seychelles mi è costato fatica, la fatica -ma anche il piacere– di organizzare un viaggio.
Mi è costato ansia, l’ansia -ma anche la voglia- di ripartire per un luogo lontano in periodo ancora di Covid.
Mi è costato dubbi, dubbi -ma anche il desiderio- di tirare fuori un sogno da un cassetto..
La spinta a voler vedere la bellezza di un’altra parte di mondo, e a condividerla con la mia famiglia, ha avuto la meglio su tutto.
Le Seychelles non sono solo mare.
Sono principalmente mare sì, azzurro e verde, tranquillo o impetuoso, ma anche foreste selvagge in cui addentrasi.
Sono incontri improvvisi. Una tartaruga gigante per strada, volpi volanti che si spostano nel cielo, amichevoli cani in spiaggia che cercano compagnia, mucche in un cortile, il temporale che sorprende mentre sei in giro, alberi sotto cui trovare riparo.
Gli elementi della natura qui travolgono e stravolgono, nel loro inverno, per quanto visto, e magari anche nella loro estate.
Sono colori saturi e forti, bellezza straripante da ammirare con gli occhi sgranati dallo stupore.
Sono l’odore dei tropici e dell’umidità dell’estate.
Sono il profumo intenso dei fiori che arriva quando gli si passa accanto.
Sono tonificanti camminate, pedalate e fatica.
Sono rocce granitiche, come giganti che fan da guardia alla spiaggia, calde e attraenti
Da toccare, da sdraiarsi, da guardare, con l’ impossibilità di staccare lo sguardo.
Sono paesaggi che spettinano come il vento, e che risuonano ad anime tormentate o inquiete, o alla ricerca di una bellezza unica e ricercata, o di una pace agognata.
Sono l’ombra in spiaggia, col desiderio che il tempo si fermi, i pensieri vaganti, la voglia di associazioni futili, date da quello che arriva ai sensi: visioni, profumi, suoni, il sole, l’aria, l’umido, l’acqua sulla pelle. O il gusto di un semplice panino tonno e formaggio e un caffè. buonissimi. sotto quel cielo, davanti a quel mare.
Sono giornate intere col rumore del mare all’orecchio. O quando non c’è quello, con la voce possente del vento tra gli alberi, o il verso di qualche uccello sconosciuto, dei grilli, o di una miriade di uccellini che abitano un grande albero e decidono di farsi sentire prima di sera. Sono bianchi uccelli eleganti, con le ali e il becco appuntiti.
Sono il canto dei galli che si passano voce quando fa ancora notte, che ti svegliano e che continuano a cantare ad ogni ora. Gioia o semplice vita. O il buffo verso dei gechi. O due tartarughe giganti che si accoppiano rumorosamente.
Sono la vanità delle persone di riprendersi in mille pose plastiche, dinanzi a tanta bellezza, o per conservare ricordi.
Le mie Seychelles sono una guesthouse sulla spiaggia a Praslin, uno chalet nel bosco a La Digue, una casa arroccata con ineguagliabile vista mare, nel sud di Mahè.
Sono un sogno diventato realtà.
Una realtà che ho deciso che mi potevo meritare. Perchè ognuno di noi merita la bellezza. E può avere il coraggio di andare a prendersela.
Prima di passare al racconto e ai dettagli voglio fare l’elenco di alcune delle cose che non dimenticherò delle mie Seychelles
I galli che cantano a tutte le ore
Il gattino Miagolo che arriva nostro chalet
I cani sulla spiaggia che vengono a cercare compagnia. In particolare Jack, a La Digue
Le tartarughe giganti sulla strada
La vista di Anse la Mouche dal nostro balcone e quella da Rosemary’s guesthouse
La spiaggia di Anse Volbert deserta al mattino
Le pedalate a la Digue
La potenza delle onde del mare, che ti sbattono a terra se gli volti le spalle
La bellezza dirompente di Anse Coco, una volta che te la sei conquistata
Il bagno nell’azzurro di Petite Anse a Mahé
Il coco de mer a forma di culo :) (che ho anche sul timbro del passaporto)
Le palme giganti nella foresta della Valle del Mai
Gli angoli paradiaci e la sensazione di pace.
Seychelles: le incantevoli spiagge e l’antica foresta di Praslin
Seychelles: in bicicletta verso le spiagge paradisiache di La Digue
SEYCHELLES: organizzare un viaggio fai da te
Premessa:
Organizzare un viaggio alle Seychelles risulta piuttosto impegnativo. Ho dovuto dall’Italia :
-prenotare 1 volo (Ethiopian da Milano)
-prenotare 1 traghetto tratta Mahé – Praslin
-prenotare 2 taxi (aeroporto – jetty Mahé, jetty – guesthouse Praslin)
-prenotare 2 nolo auto (Praslin e Mahé facendo anche un cambio con altra compagnia prenotata in precedenza)
-prenotare 3 alloggi (con 3 prenotazioni cambiate strada facendo)
-prenotare1 spiaggia (anse Georgette a Praslin all’hotel Lemuria)
-prenotare 1 parcheggio (a Milano)
-compilare form governativi per ciascun passeggero, per autorizzazione ingresso Seychelles (sul sito, 10 euro l’uno con possibilità di chat online in caso di problemi), dove devono essere caricati: green pass e certificati di guarigione, passaporti, copia delle prenotazioni degli hotel. Organizzazione super che fa risparmiare tempo all’arrivo.
-acquistare 2 assicurazioni (Columbus annuale l’avevamo già, Worldwide Ensure per 2 franchigie auto). E’ obbligatoria per l’ingresso (a giugno 2022) assicurazione che copra il Covid
Ovviamente per fare tutto questo ho scritto e chattato con “n” persone!
Anche il viaggio per arrivare a destinazione non è una passeggiata.
Abbiamo preso
-auto per andare a Malpensa
-2 voli con transito di 3 ore ad Addis Abeba
-1 taxi dall’aeroporto di Mahé per il porto
-1 catamarano da Mahè per Praslin
-1 taxi dal porto di Praslin alla guesthouse
La vacanza non si può dire che sia riposante, bensì impegnativa: non è stanziale, le cose da vedere e fare sarebbero molte -le diverse spiagge, i trekking nella foresta per raggiungerle, le biciclettate, le attrazioni naturali, le escursioni- cose che sarebbe un peccato tralasciare ..
Volendo si può anche prenotare un resort e stare sulla bellissima spiaggia, ma quanto si perderebbe!
Ci vorrebbero davvero almeno 15 giorni per fare tutto con calma e concedersi un po’ di relax: noi, poichè di giorni ne avevamo soltanto 10 e volevo vedere tutte 3 le isole, Praslin, La Digue e Mahè, abbiamo tralasciato qualche escursione e qualche spiaggia, anche perchè non ci piace di fare le cose di corsa: vogliamo godercele e assaporarle fino in fondo!
Leggo di molti che hanno fatto l’isola di La Digue solo in giornata: per me è un delitto! E’ l’isola più particolare, il mezzo di trasporto è la bicicletta e le spiagge sono una diversa dall’altra! Ci sarebbe da andare alle Seychelles solo per La Digue!
In definitiva: faticoso ma rifarei tutto!!!!
AlCUNE INFORMAZIONI PRATICHE SULLE SEYCHELLES
115 ISOLE nell’Oceano Indiano.
STORIA: Scoperte nel settimo secolo dagli arabi, rimaste disabitate fino al 1600, furono dominate dai Francesi nel settecento, dagli inglesi nell’ottocento, fino al 1976 quando acquisirono l’indipendenza. Dai colonizzatori furono portati schiavi dall’Africa e dall’India.
LINGUE PARLATE: ufficiali francese, inglese e crelo.
DIMENSIONI E ABITANTI:
Mahè 28X8 km, 95000 abitanti – capitale Victoria
Praslin 10×3,7 km, 8600 abitanti
la Digue 5×3 km, 2900 abitanti
FUSO ORARIO: 2 ore in più dell’Italia quando c’è l’orario legale
Di seguito vi racconto come ho fatto ad organizzare il viaggio.
VOLO PER LE SEYCHELLES
Periodo: 15-27 giugno 2022.
Prenotato soltanto 15 giorni prima della partenza per le incertezze dovute alla pandemia, e quindi non tanto prima di quanto sono solita fare, abbiamo pero’ trovato un volo a un prezzo simile a quello a cui avremmo potuto acquistarlo ad inizio anno, periodo delle offerte: poco più di 600 euro a testa. Bisogna dire che per le Seyschelles non ho mai visto delle offerte a prezzi di molto inferiori. Poichè ci sembrava accettabile, abbiamo deciso per questa meta, che era da tempo nella mia wish list.
Le date con i prezzi più bassi erano davvero poche, visto che eravamo flessibili ci potevamo adeguare ad esse. Inizialmente avevo adocchiato un ottimo volo con Turkish da Bologna, quindi comodissimo per noi, con transito lungo in andata a Istanbul, durante il quale era possibile fare un tour della città gratuito, cosa che mi allettava alquanto. Ma essendoci solo una data a buon prezzo, quando abbiamo deciso di prenotare, i posti a quella cifra non erano più disponibili. Abbiamo ripiegato su Ethiopian airlines, con volo da Milano e orari abbastanza buoni (notturni), che si è rivelata un’ottima compagnia. Noi l’avevamo già testata per il Kenya ma all’epoca non ci arrivò una valigia a destino se non dopo 2 giorni.
La compagnia offre la possibilità di fare check in on line per diminuire le code in aeroporto, e nel prezzo è inclusa una assicurazione per il Covid.
SPOSTARSI TRA LE ISOLE
Una volta giunti all’aeroporto di Mahè, se si vuole raggiungere Praslin, si può andare con un volo della durata di 15 minuti, oppure con il catamarano in circa 1 ora e 15. Ovviamente il costo è diverso per le due opzioni, ma molti scelgono la prima che, oltre a mostrare un panorama favoloso, evita il mal di mare, molto frequente con il traghetto.
Noi abbiamo optato per la soluzione più economica del catamarano, assumendo una pastiglia di Xamamina mezz’ora prima dell’imbarco: è andato tutto bene, non siamo stati male, ma garantisco che le onde sono belle alte e si balla molto! Il personale comunque passa con i sacchetti per il vomito :) !
Il catamarano per Praslin prosegue poi per La Digue e la raggiunge in 15 minuti.
Io ho prenotato da casa soltanto il biglietto Mahè-Praslin dal sito della compagnia Cat Cocos, che aveva le migliori condizioni previste per eventuale cancellazione, rispetto agli intermediari. Ho acquistato a Praslin i biglietti per La Digue un giorno prima, il servizio è effettuato da un’altra compagnia, e quelli da La Digue a Mahè alla biglietteria del porto di La Digue, in funzione degli orari a noi più consoni. Il costo della tratta più lunga, La Digue – Mahè è attualmente di 60 euro.
IL METEO ALLE SEYCHELLES a giugno (e in estate)
Il periodo in cui siamo andati, la nostra estate, è inverno alle Seychelles. E’ il periodo secco (anche se l’umidità arrivava anche all’80%, figuriamoci nella stagione umida!) e va da maggio a settembre, ma possono esserci temporali di breve durata e giornate ventose. L’inconveniente è che il mare può non essere calmo come da novembre ad aprile, ma mosso con onde, che nulla toglie comunque alla bellezza dei colori, ma penalizza un pò i bagni.
Durante i nostri primi giorni a Praslin, una giornata di sole pieno e sereno non l’abbiamo mai avuta. A volte il tempo era nuvoloso o variabile, talvolta è venuto qualche temporale, spesso notturno per fortuna, o di breve durata, e poi tornava il sole. Il tempo cambia velocemente, nel bene e nel male, e in definitiva direi che abbiamo preso tempo buono.
A Praslin in una giornata di pioggia si può approfittare per visitare la Valle del Mai, come è successo a noi: il bosco di palme protegge dalla pioggia.
A La Digue abbiamo girato in bicicletta anche in un pomeriggio piovoso, indossando i kway (e avevamo portato un utile copri zaino).
Consiglio comunque di portare un ombrello richiudibile, anche se negli alloggi sono quasi sempre disponibili.
NOLEGGIO AUTO E BICICLETTE
Auto
A Praslin, alloggiando su una delle spiagge più belle e comode dell’isola, Anse Volbert (con mare migliore rispetto alla costa opposta nella nostra estate, dove si trova Grande Anse), nel lato est chiamato Cote d’or, avevamo inizialmente pensato di affittare l’auto per un solo giorno, per recarci nel punto più lontano rispetto alla nostra guesthouse (la spiaggia di Anse Georgette, che si trova all’interno del resort Costance Lemuria). Poi, in loco, abbiamo richiesto di tenerla un giorno in più, per l’incognita meteo -per spostarci più agevolmente in base alle condizioni atmosferiche- ed inoltre in quanto avevamo letto di orari non rispettati dai bus (la fermata del bus era vicina alla nostra guesthouse, e alla Valle del Mai il bus si ferma davanti all’ingresso, ma per Anse Lazio la camminata da fare per raggiungere la spiaggia abbiamo constatato poi essere piuttosto lunga e faticosa, quindi è stata una saggia decisione).
A Mahè è d’obbligo l’auto; noi, poi alloggiando, al sud, l’abbiamo noleggiata per entrambe le 2 giornate in cui siamo rimasti.
La guida è a sinistra alle Seychelles: per questo motivo e per le pendenze, RACCOMANDO DI RICHIEDERE AUTO CON CAMBIO AUTOMATICO, che ha un supplemento, ma è sicuramente più semplice da guidare.
I prezzi migliori che ho trovato per affittare l’auto sono stati:
-50 euro al giorno a Praslin, dove ho richiesto alla guesthouse il suggerimento per un autonoleggio affidabile, e ho preso accordi con questo tramite WhatsApp dall’italia. Pagamento anche in contanti.
Contatto: Steven +248 2532590
-65 euro a Mahé, dove potevo trovare anche a meno, ma ho preferito un autonoleggio locale con buone recensioni per i seguenti motivi:
1 – per avere un’interlocutore in loco, se necessario (avevo prima prenotato con Sixt ma ultimamente ho avuto problemi a contattarli via telefono e non mi sono fidata)
2 – ho trovato un autonoleggio con cancellazione fino all’ultimo, e che non richiedesse carta di credito
3 – l’autonoleggio ha prontamente risposto con professionalità a tutte le mie mail
Ci aspettavano alla consegna e alla riconsegna dell’auto e le pratiche sono state sbrigate molto velocemente.
Contatto: Paparentalcar: email booking@papacarrental.com
In entrambi i casi, nessuna quota trattenuta su carta di credito.
CONSIGLIO: FARE SEMPRE LE FOTO ALL’AUTO ALLA CONSEGNA E COMPILAZIONE CONTRATTO, PER EVITARE ADDEBITI PER DANNI NON DOVUTI ALLA RICONSEGNA.
Noi avevamo fatto l’assicurazione Worldwide Ensure per l’annullamento franchigie, come di consueto, che prevede rimborso per danni (anche gomme e cristalli) dietro presentazione della documentazione.
E’ utile, se non indispensabile scaricarsi le mappe google consultabili off line, di tutte e 3 le isole.
Biciclette
Il proprietario dell’alloggio a La Digue, ci ha chiesto alla prenotazione se volevamo le biciclette e ce le ha fatte trovare all’arrivo agli chalet, al prezzo di 6 euro/giorno/bicicletta, molto buono rispetto a quanto avevo letto in giro. Le bici hanno sempre un comodo cestino portaoggetti (le nostre avevano i cestini che si trovano per la spesa eni supermercati!)
In giro per l’isola sono comunque presenti molti rent a bike.
TAXI
Dall’Italia ho prenotato un servizio di taxi
-che ci portasse dall’aeroporto di Mahè al porto di Victoria per prendere il jetty per Praslin
Taxi a Mahe: Mahe Cab <brandon@seychelleservices.com>
-che ci portasse dal porto di Praslin alla guesthouse
Taxi a Praslin: Laurent’s Taxi Service <803115c3-4628-4fad-a7d6-a72b63db0947@ascend.wix.com>
Ho trovato i contatti cercando su Tripadvisor: avevano ottime recensioni, ho preso accordi con loro, e ritengo di aver ricevuto un ottimo servizio, prima via mail, per le informazioni e le quotazioni ricevute, e poi in loco, dove si sono presentati puntuali, con macchine in ordine e modi gentili.
Il taxi dalla guesthouse al jetty a Praslin me lo ha chiamato il gentile proprietario della guesthouse (20 euro).
TELEFONI E WIFI
All’arrivo all‘aeroporto di Mahè si trova il corner per acquistare una SIM locale, ma poichè noi dovevamo prendere il traghetto al porto poco dopo l’atterraggio, siamo andati direttamente all’appuntamento con il taxi prenotato. Al porto di Victoria non ci sono negozi che vendano SIM.
All’arrivo a Praslin, da quel che avevo letto da turisti, dovevano trovarsi facilmente le SIM nei market, ma ad Anse Volbert, dove alloggiavamo non le vendono più, possono solo fare le ricariche, per cui per l’acquisto occorre recarsi all’ufficio Cable & Wireless di Baia Sant’Anne, dove arrivano i traghetti o a Grand Anse. Poichè non avevamo ancora l’auto, e i giorni successivi era festa nazionale, e gli uffici sarebbero stati chiusi, abbiamo usato soltanto il wifi della struttura. Da Rosemary’s Guesthouse il wifi era traballante in camera, ma buono vicino alla reception, per cui, tolto il roaming, abbiamo inviato messaggi e chiamato via whatsapp. Dopo aver affrontato i giorni col wifi a Praslin, poichè le altre 2 strutture a La Digue e a Mahè avevano un’ottima copertura wifi e una buona velocità, abbiamo pensato che avremmo potuto fare a meno della scheda telefonica.
Comunque mi ero informata per le eventuali offerte dati da acquistare qui calble and wireless dove se avessi letto più attentamente c’era anche l’informazione di dove vendono le schede.
E’ utile, per chi ha figli adolescenti come noi, scaricare da casa film, serie e musica, per non aver bisogno di internet.
MONETA E CAMBIO
La moneta delle Seychelles è la Rupia SCR. Attualmente il cambio è di circa 0,07 euro per una rupia, ovvero per 1 euro ti danno 4 rupie. Noi non abbiamo cambiato nulla perchè vengono accettati da tutti gli euro, ricevendo come resto rupie, anche se talvolta col resto arrotondano a loro favore. Ci sono comunque ATM un po’ ovunque, dove cambiare con la carta di credito, e la carta di credito viene accettata anche nei piccoli negozi (esclusa American Express).
GLI ABITANTI DELLE SEYCHELLES
Tranne che a Praslin, dove abbiamo trovato persone o molto disponibili e carine o proprio indifferenti e sgodevoli, a La Digue e a Mahè le persone sono state con noi cortesi ed accoglienti.
SITUAZIONE COVID
Riguardo al Covid, alle Seychelles hanno ancora l’obbligo di mascherine nei luoghi chiusi, sui mezzi pubblici e privati, e sui luoghi di lavoro (a giugno 2022), pena sanzioni salate.
Per l’ingresso è attualmente richiesto il green pass e l’eventuale certificato di guarigione, ma è opportuno consultare sempre il sito di Viaggiare Sicuri
ALLOGGI
Abbiamo fatto 4 notti a Praslin, 4 a La Digue e 2 a Mahè
Alloggio e mangiare a Praslin
ROSEMARY’S GUESTHOUSE prenotato da Booking.com.
Guesthouse “storica”, nel senso che la avevo già adocchiata nel 2015 quando mi informavo per le Seychelles.
Abbiamo optato per Rosemary’s guesthouse, nonostante la nostra preferenza per i self catering che consentono di farsi da mangiare in autonomia avendo la cucina, per la sua posizione strepitosa sulla meravigliosa spiaggia di Anse Volbert (a circa 10 minuti dal porto di Baia Sant’Anne)
La spiaggia è la classica spiaggia tropicale dell’immaginario
La guesthouse ha accesso diretto, dal bel giardino fiorito, ha 4 camere vista mare (e in un altro stabile ha camere più modeste) e un ottimo rapporto qualità prezzo.
Camera e bagno sono ampi, puliti, semplici, ma con tutto quel che serve, bollitore, frigorifero, aria condizionata e ventola (e anche il bidet!).
Abbiamo potuto comunque mangiare sul nostro balcone il cibo comprato dai take away
La colazione era inclusa: un bel piatto di frutta, pane tostato, burro e marmellata, frullato di frutta, te o caffè, per chi volesse uova.. A voler essere pignoli, per chi non ama la marmellata, mancava qualcosa tipo torta o brioche. Il tutto sotto un gazebo in legno vista mare.
Herbert, il proprietario è un po’ sbadato, ma tanto carino, simpatico e disponibile per ogni esigenza e aiuto.
La posizione è ottima anche perchè la guethouse si trova nel centro del paese, di fronte a un ottimo take away, a un negozio di alimentari, è vicina a 2 ottimi ristoranti, e a 500 mt c’è la fermata del bus. La strada finisce poco dopo la guesthouse, ed è su un un bellissimo punto mare (attenzione che altri alloggi ad Anse Volbert molto belli sono lontani dal centro, e quindi possono essere scomodi senza auto).
Alzarsi la mattina presto, vedere il mare dal balcone ed uscire a passeggiare sulla spiaggia di Anse Volbert, mentre la famiglia stava dormendo.. per me è stato impagabile.
Alcuni simpatici cani gironzolavano sulla spiaggia, specialmente al mattino quando era deserta
o venivano per conoscerti.
La sera il tramonto offriva una visione magnifica.
Per mangiare abbiamo spesso preso dei piatti da MA S take away, di fronte a Rosemary’s. Il cibo è vario e buono, i prezzi si aggirano dai 5 ai 6 euro, con possibilità di prendere porzione piccola o grande, di pesce, pollo, maiale, fritti, grigliati, o con salse, o fagottini di chapati, tortini, insalate e anche dolci. Poiché forniscono contenitori e posate, abbiamo potuto consumare il cibo comodamente anche nella nostra gh. Abbiamo provato anche il truck food Tasty bites, vicino allo svincolo del paese per andare a Anse Lazio, pollo e pesce ottimi.
Ad Anse Volbert abbiamo provato 2 ristoranti: ci era stato consigliato da Herbert La Goulue ma era chiuso fino a luglio e quindi al nostro arrivo siamo andati a La Pirogue, molto carino e ottimi piatti di pesce al curry, smoked fish e fritto di pesce
e l’ultima sera al ristorante Les Lauries, in un bellissimo resort di fronte a Rosemary’s (non sul mare ma che mi sentirei di consigliare per il soggiorno perchè stupendo) tutto in legno, elegante e con piscina, assaggiando polipo al curry, pescato del giorno, tempura di gamberi.
Prezzi, per entrambi, attorno ai 70 euro in 3, per 3 portate in totale, inclusa acqua.
Alloggio e mangiare a La Digue
YLANG YLANG prenotato contattando direttamente Aldo via WhatsApp
Leggendo le recensioni su TripAdvisor, come spesso mi capita di fare, dopo aver visto da Booking che era una delle sistemazioni più economiche dell’isola in self catering (quindi con cucina), e aver contattato altre strutture, ho fatto una domanda ad un viaggiatore che era stato allo Ylang Ylang. Mi ha risposto immediatamente che era stato benissimo, che il proprietario, Aldo, italiano con la figlia seychellese, era amico dello zio e mi ha dato il suo numero di telefono. Inviato messaggio ad Aldo, mi ha subito richiamato su WhatsApp e ci siamo accordati per la prenotazione dell’alloggio e delle biciclette.
Anche lo Ylang ylang è una struttura storica, nel senso che l’avevo individuata parecchi anni fa, quando le gh erano proprio poche a la Digue, mentre ora ce ne sono tantissime e tanti altri edifici sono in costruzione.
Si trova a circa 700 mt dal porto di La Passe dove arrivano i traghetti, che noi abbiamo percorso tranquillamente a piedi coi trolley. Si trova all’interno, verso la boscaglia, su una strada tra un, per noi comodo, take away e un meccanico.
La strada è parecchio ombreggiata; attualmente ci sono alcuni cantieri, case in costruzione o in ristrutturazione, e si percorre poi agilmente in bicicletta.
Il self catering Ylang Ylang a La Digue è composto da 4 chalet molto graziosi, in uno splendido giardino di alberi fioriti, pieni di uccellini canterini e di volpi volanti, che si vedono volare in alto nel cielo.
Gli chalet evidenziano un po’ i segni del tempo in alcuni particolari, ma sono davvero comodi, la cucina è fornita di tutto: bollitore, microonde, frigorifero, addirittura il cuociriso
La camera è spaziosa e con l’aria condizionata, e il bagno è enorme e con bidet, e il wifi è nelle camere, per cui la ricezione è ottima.
Cambio asciugamani e pulizie giornalieri.
Il patio esterno per rilassarsi è provvisto di sdraio e tavolino.
Il posto non è adatto a chi non gradisce cagnolini che vengono a curiosare e gattini che si intrufolano all’ora dei pasti: noi per questo ci sentivamo a casa!
Biciclette pronte davanti a casa al nostro arrivo, fornite a un ottimo prezzo, un piatto di banane per noi sul tavolo, bevande di benvenuto in frigorifero e una bottiglia d’acqua.
Ecco: particolarità di La Digue, o credo dei posti più arretrati rispetto alla cittadina di La Passe, i galli, che cantano ad ogni ora del giorno.. e della notte passandosi la voce!
Aldo e la figlia Stefania sono persone cordiali, gradevoli e disponibili: sicuramente è un posto dove tornerei!
Anche qui, svegliarsi al mattino, rimirando quella florida natura, sentire i profumi e i suoni è un incanto!
Per mangiare abbiamo comprato spesso pesce cucinato in vari modi, o pollo con riso o patatine fritte da Julie’s take away, in fondo alla nostra strada; abbiamo provato il take away di fronte, Le Bon coin & bar, dove ho assaggiato un ottimo involtino di chapati con gamberi e verdure; una volta siamo andati da Gala take away, che ha più varietà e prepara anche cocktail, e abbiamo assaggiato i noodles. Mentre ottimi hamburger di carne e pesce li abbiamo mangiati da Glorious bakery, vicino al porto, che ha sul retro un locale proprio carino e nuovo dove consumare, e dove spesso abbiamo comprato torte e muffins per la colazione e anche gelati.
Prezzi dai 3 ai 7 euro per piatto unico.
Per la spesa ci sono tanti piccoli market sulla strada principale; poi c’è il grande Gregories’s, dove si trova di tutto, noi ci abbiamo comprato dalle torte per colazione, al pane in cassetta, al tonno e spalmabile per fare panini, al buonissimo burro salato, al latte e i succhi di mango in lattina..e perfino una gomma da cancellare. Prezzi allineati all’Italia, qualcosa in più sulle marche italiane.
Ci sono due ristoranti molto carini, sul mare attaccati al porto, Fish Trap e Tarosa, ma non ci è venuta voglia di andare, men che meno alla pizzeria italiana: dopo le lunghe giornate al mare preferivamo non tornare ad uscire col buio, nonostante ci fossimo attrezzati con fanalino per la bicicletta e torcia da fronte Decathlon, portati da casa.
Alloggio e mangiare a Mahè
YELLOW PETALS prenotato da Booking.com
Questo alloggio è al sud di Mahè, a mezz’ora di strada costiera, tra Anse la Mouche e Anse Boileau, ed è costituito da alcuni appartamenti in 3 casette, arroccati su diversi livelli non distanti dalla strada e dal mare, e mi ha letteralmente stregato! Non riuscivo a togliere gli occhi dalla vista dal balcone sul mare!
Le salite per giungere all’ultima villetta sono davvero ripide e difficoltose al primo impatto, bisogna davvero essere dei bravi autisti per percorrerle. Ma entrati nel nostro appartamento, al piano più alto, la meraviglia!!
Entriamo in una grande sala splendidamente arredata,
cucina attrezzata a vista
e un grande balcone con un panorama su Anse la Mouche e i suoi colori da urlo!
2 camere con vista mare
un bagno grande e uno piccolino di servizio
E questo è l‘alloggio che ci è costato meno, 92 euro a notte in 3 persone!! Non potevo crederci: un prezzo così, con tale vista, alle Seychelles!!
La baia davanti è enorme, si accede andando verso Anse La Mouche, ed è l’unico punto in cui abbiamo visto un mare così piatto e calmo (anche quando in altre baia limitrofe ci sono le onde), e molto soggetto alle maree, tanto che mi ha ricordato Zanzibar. Passeggiarci è una favola!
L’host, Sydna, è molto gentile. Certo per raggiungere un take away o uno dei negozietti che vendono alimentari, ci vuole l’auto per spostarsi nel paesino di Baia Lazare, o ad Anse La Mouche o Boileau, ma questa zona ci è piaciuta davvero tanto! Una natura rigogliosa, spiagge bellissime, turisti non pervenuti, o chiusi nei pochi resort, tanta atmosfera locale. Mi ha anche ricordato per certi aspetti il nord di Mauritius.
Sicuramente avrebbe meritato più dei 2 giorni che siamo rimasti, anche perché le spiagge da vedere e che avevo in nota, sarebbero davvero tante, Anse Tatamaka (vista solo di passaggio), Anse Intendanse, Anse Royal, Port Launey più a nord.
L’unico inconveniente è la strada che viene dall’aeroporto, bellissima ma che mette un pò d’ansia per la mancanza di parapetti e profondi canali ai lati, oltre che per la guida dei veloci bus ed auto che si incontrano.
Per mangiare abbiamo fatto la spesa nei market locali. Una sera, nel buio, abbiamo trovato ad Anse Boileau, sotto la pioggia, sulla strada davanti al mare, un chioschetto dove grigliavano pollo, molto buono; un altro giorno abbiamo comprato dei samosa al market, triangolini di pasta fritta con all’interno pesce (che avevamo già assaggiato in Kenya), o purea di vegetali. L’ultima sera ci siamo fermati in un locale davvero carino nella baia di Anse La Mouche, Anchor Bar, davanti ad uno splendido tramonto
a prendere il migliore fish and chips mangiato alle Seychelles (per 7 euro), che abbiamo rigorosamente gustato davanti al nostro panorama dal balcone, che davvero vorrei vedere ad ogni mio risveglio!
Conclusioni:
Con l’aumento dei prezzi in Italia e in Europa, questo viaggio ci è costato meno che altre mete più vicine.
Non siamo stati in strutture lussuose ma semplici, con ottima ubicazione, spendendo in media 109 euro in 3.
Abbiamo mangiato con una media di 26-36 euro al giorno, (ristoranti esclusi) sempre in 3.
Diciamo che è possibile fare un viaggio alle Seychelles senza spendere una fortuna!!!
Le tre isole visitate, Mahè, Praslin e La Digue, sono bellissime, consiglio di non lasciarne indietro nessuna delle 3.
Ho cullato per tanto tempo il desiderio di andare alle Seychelles. L’ho custodito nel mio cuore, finalmente sono riuscita ad andare, e non sono rimasta delusa: la mia faccia felice lo diceva in ogni momento!
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Seychelles: le incantevoli spiagge e l’antica foresta di Praslin
Seychelles: in bicicletta verso le spiagge paradisiache di La Digue
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