Consigli di viaggio
Consigli di viaggio
Peloponneso ed Atene: organizzare la vacanza
Le tappe del nostro tour in Grecia di luglio, nel Peloponneso, più visita ad Atene, della durata di 11 giorni sono state le seguenti:
PELOPONNESO
Canale di Corinto, visita dal ponte al canale
Monemvasia 1 notte
Elafonisos chiamata anche Cervi 7 notti
Gythio, giro sul lungomare dove ci sono i polpi appesi, poi penisola del Mani, Peloponneso sud orientale (secondo “dito”)
PENISOLA DEL MANI
Limeni, visita con pranzo alla Taverna O Takis con vista tartarughe
Areopoli, visita al tramonto con cena
Gerolimenas 1 notte
ATENE
Atene centro, visita città 2 notti
✈Volo
Ryanair da Bologna ad Atene.
Più breve il viaggio per Elafonisos sarebbe con volo su Kalamata, che ha partenza solo in estate da Bergamo (noi abbiamo preferito viaggiare in Grecia piuttosto che in Italia😄)
Percorso
Da Atene ci sono 4 ore di auto fino a Monemvasia e un’altra ora per Elafonisos –
Da Kalamata ci sono poco più di 3 ore di auto per Elafonisos (naturalmente in questo caso si salta Corinto e Monemvasia)
Mezzi
Autonoleggio
Grekostar, (uno dei pochi che consente trasferimenti in ferry ed isole e senza supplementi..Attenzione perché la maggior parte delle persone non sa che non si possono traghettare le auto a noleggio sulle isole o non si è coperti; oppure spesso in caso di possibilità deve essere richiesta autorizzazione per scarico responsabilità o supplementi)
noleggio 9 giorni, da Atene aeroporto, riconsegna ad Atene centro (hotel Ederlezi)
Traghetto
da Pounta a Elafonisos, durata 10 minuti, frequenza ogni mezz’ora/ora, non occorre prenotare
Alloggi
–> Monemvasia o Malvasia, 1 notte da Kellia guesthouse, all’interno del castro, in piazzetta vista mare, camera caratteristica, set di cortesia, Malvasia offerto in camera, con super colazione. Prenotato dal sito
–> Elafonisos, 7 notti da Domatia Me Thea, monolocale nei pressi di Simos Beach con vista mare Simos e spiaggia di Lefki. Funzionale ed arredato con mobili di pregio e particolari deliziosi, cambio lenzuola e asciugamani ogni 2 giorni, host gentilissimo, che ama il suo lavoro, con grande attenzione per il cliente
Da qui la spiaggia è raggiungibile anche a piedi in una ventina di minuti, la cittadina di Elafonisos e la spiaggia di Kato Nisi sono a 4 km di auto. Prenotato via mail
Elafonisos ha un mare davvero con colori caraibici. L’isola è solo 20 km, ha 4 spiagge, e una cittadina col porto molto carina.
Le spiagge distano 4 km dalla cittadina (e viceversa😆).
–> Girolimenas, 1 notte da Laoula luxury guesthouse, balcone proprio sul mare, camera ampia e bellissima con particolari di pregio, ottima colazione con prodotti fatti in casa, lettini a disposizione sulla roccia e scaletta privata di accesso al mare. Prenotato via mail
Il Peloponneso mi ha stregato, non avrei immaginato, ho anche pensato che mi piacerebbe ritirarmi lì (quando si dice: voglio scappare su un’isola deserta😄, in quel senso), una gran pace con la sua natura aspra e selvaggia.
–> Atene, 2 notti, Ederlezi boutique hotel, zona Psirri/Ermou, camera bella e spaziosa con mobili in legno, ottima insonorizzazione, bottiglia di vino come benvenuto, terrazzo sul tetto. Molto supporto dall’host per informazioni su parcheggio, ristoranti, prenotazione taxi. Prenotato via mail
Atene ovviamente è stupenda con la sua storia e i suoi monumenti, ma c’è un gran caos, è molto vivace, con locali bellissimi in ogni angolo!
PREZZI
La Grecia ormai non è più la meta economica che era in passato.
In questo viaggio incide molto la spesa del noleggio auto.
I prezzi degli alloggi non sono bassi ma rispetto alla qualità sono molto meglio di quelli in Italia.
I prezzi per mangiare nelle taverne non sono bassi ma sono inferiori a quelli in Italia, anche nelle location più belle vicino o sul mare. Quelli dei market sono leggermente superiori a quelli in Italia.
Costo di ombrelloni e lettini a Elafonisos: 30 euro a Simos, 20/25 a Kato Nisi.
Noi abbiamo poi optato per l’acquisto di spiaggine a 20 euro l’una, visto che l’host ci ha prestato un ombrellone, e in questo modo potevamo metterci dove c’era davvero poca gente, o a volte nessuno
Segnalo che in Grecia c’è un’ora in più rispetto all’ Italia
Luglio 2023
tutti gli articoli sulla vacanza in Grecia
7 cose utili in vista di un viaggio
Eh si, qualcuno dice che sono fissata, maniacale, pesante .. ma alcune cose per me sono importanti durante l’organizzazione e prima di un viaggio, ed è indispensabile considerarle.
Ne ho individuate almeno 7 e qui le condivido!
7 cose per me utili da considerare nell’organizzazione di un viaggio
– fare una o più liste delle cose da portare
A dire il vero, una lista preconfezionata ce l’ho gia😁, con l‘elenco di tutte le cose che trovo sempre utile portare ad ogni viaggio, e la tiro fuori ogni volta che si avvicina una partenza. Da quella base, in funzione della destinazione, inserisco degli aggiornamenti.
Qualche tempo prima, poi, comincio a fare un altro elenco relativamenteal l’abbigliamento da portare, che viene modificato fino alla partenza🙄.. e quando è ora di fare la valigia, metto e tolgo di continuo.. Che dire, sono fatta così🤷🏼♀️.
Un’altra lista sempre pronta all’uso, è quella dei farmaci, importanti soprattutto in caso di viaggi intercontinentali, dove potrebbe non essere facile reperirli facilmente, o velocemente.
Con le mie liste, spuntando pian piano ciò che ho preparato, rendo minimo il rischio di dimenticare qualcosa!
– assumere fermenti lattici quando la destinazione del viaggio è un paese dove le condizioni igienico sanitarie potrebbero essere dubbie
Per cercare di evitare la diarrea del viaggiatore, a partire da una settimana prima, e durante il soggiorno all’estero, tutta la famiglia assume fermenti lattici, solitamente un prodotto scelto tra quelli che hanno un alto contenuto di cellule vive (ad esempio 24 miliardi). Portando in viaggio i fermenti, è importante riporli in un contenitore termico, e tenerli nel bagaglio a mano, per fare prendere loro meno caldo possibile. E una volta arrivati a destino, è opportuno conservarli nel frigorifero
– fare un’assicurazione
L’assicurazione sanitaria per me è una tutela indispensabile per i viaggi intercontinentali. Ma anche per i viaggi in Europa, dove è valida la tessera sanitaria, per poter avere scelta di strutture diversa da quelle pubbliche, e nell’eventualità sia necessario un rientro sanitario.
Inoltre, salvo i casi in cui la spesa non lo giustifica, facciamo l’assicurazione per eventuale annullamento del viaggio, e bisogna però ricordare che sono quasi sempre escluse le malattie pregresse. Negli ultimi anni poi, con il covid, è diventanta importante l’assicurazione annullamento che includa anche questa evenienza.
E’ importante, anche che sia compresa anche la responsabilità civile, e che i massimali di copertura siano adeguati. Per questo è sempre opportuno consultare le condizioni generali di polizza: a volte, soprattutto le assicurazioni proposte dalle compagnie aeree, non sono complete, o hanno bassi massimali.
Nel caso di noleggio auto, solitamente facciamo un’assicurazione contro gli scoperti da franchigia. Di questi argomenti ne ho parlato qui
– fare, ove possibile, prenotazioni con cancellazione gratuita
Per limitare il rischio, in caso di necessità di annullare il viaggio, di spostarlo, o semplicemente in caso di ripensamenti riguardo le strutture, io scelgo, quando possibile, strutture o servizi con la data di cancellazione più vicina al momento in cui se ne dovrebbe usufruire, magari controllando su più portali o sui siti specifici, per verificare quali condizioni sono più favorevoli.
– leggere, chiedere, documentarsi sulla destinazione
La consultazione di guide, blog, Tripadvisor, diari di viaggio, gruppi facebook di viaggiatori, o relativi alla destinazione, per me è indispensabile, oltre che piacevole, nell’organizzazione di un viaggio. Questo consente di arrivare preparati e perdere meno tempo durante il viaggio: ad esempio, aver studiato una città, il sistema di trasporti, aver fatto il programma di un tour, e se ho poco tempo, aver anche individuato qualche ristorante, mi permette di riuscire a vedere il massimo, ed essere meno affannata a destinazione. Inoltre i consigli e le esperienze degli altri viaggiatori o degli esperti del luogo tornano davvero utili!
https://www.tripadvisor.it/ForumHome
– mettere nel bagaglio a mano lo stretto necessario per il caso che vada smarrito il bagaglio imbarcato
Eh si, parlo per esperienza, è accaduto durante il nostro viaggio in Kenya: una delle valigie non è arrivata a destinazione con noi, ma, fortunatamente, qualche giorno dopo. Per questo, da allora, ho fatto una bella lista delle cose da portare nel bagaglio a mano, per limitare al minimo i disagi
Ne ho parlato qui
– usare gli organizer
Organizer, organizer, organizer! Da quando li ho scoperti sono diventati indispensabili.. soprattutto perché sono estremamente utili! Sono sacchetti e buste, che servono per tenere ordinate le cose, per tipo e/o per persona, non solo in valigia, ma anche a destinazione e vi dirò.. anche per spiegazzare meno gli abiti! Sono comodissimi in caso di viaggi on the road o con diverse tappe, ma noi ormai li usiamo ogni volta che andiamo da qualche parte!
Queste sono per me le cose che, per esperienza, è importante considerare, in particolare quando organizzo un viaggio in fai da te, ma in generale valgono anche per i viaggi organizzati.
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10 passi per organizzare un viaggio di 4 giorni in Giordania
Organizzare un viaggio fai da te in Giordania è possibile.
Come sempre l’organizzazione richiede impegno e dedizione, ma le energie spese si possono poi trasformare in meritate soddisfazioni perchè il paese merita davvero di essere visitato.
E ha il vantaggio di essere a sole 4 ore di volo dall’Italia.
10 Passi per organizzare un viaggio in Giordania
Ecco il mio personale elenco delle cose da fare per organizzare un viaggio di 4 giorni in Giordania:
1-trovare un volo
2-leggere racconti di viaggio, blog, guide e studiare un itinerario
3-contattare un driver o prenotare un auto
4-prenotare alloggi
5-comprare Jordan pass
6-fare assicurazione
7-registrarsi sul sito governativo
8-preparare le valigie
9-prenotare eventuale parcheggio
10-Partire!!👏
1- i voli per la Giordania partono da diversi aeroporti italiani per Amman, con compagnie low cost (da Roma anche con la compagnia di bandiera); d’inverno ci sono voli anche per Aqaba da Venezia, e potrebbe essere comodo, arrivare su una città e tornare dall’altra per risparmiare tempo, non dovendo tornare sullo stesso aeroporto, essendo le due località agli estremi della Giordania. Amman infatti si trova al nord, vicino Jerash, Madaba, Betania, e le principali località del Mar Morto; Aqaba si trova vicino a Petra, il deserto del Wadi Rum, il Mar Rosso.
Noi per ragioni di combinazione di giorni, pur essendoci voli da Bologna, dove abitiamo in provincia, siamo partiti da Bergamo. Nel periodo invernale è possibile trovare voli anche a prezzi molto bassi, ma io ho preferito andare in una stagione col tempo “giusto” ne troppo freddo, ne troppo caldo, per godermela di più.
2-in base ai giorni a disposizione, all’aeroporto di partenza e di ritorno, dopo aver letto guide, diari di viaggio, blog, indispensabile passo per capire dislocazioni dei punti d’interesse e tempi da dedicare, si può cominciare a ipotizzare un itinerario in base alle proprie preferenze; qualora si abbia poco tempo a disposizione e ci si affidi ad un driver, questi può suggerire l’itinerario fattibile e migliore, dove andare prima o dopo, quanto fermarsi.
3-scegliere di noleggiare un auto potrebbe essere la soluzione più economica. Tuttavia se non si ha molto tempo a disposizione e ci si vuole rilassare, non dovendo avere l’attenzione al percorso, ai tempi, avere l’ansia dei controlli di polizia, e via dicendo, un driver potrebbe essere la soluzione migliore.
In caso di noleggio auto, si può far riferimento a Rentalcars o simili comparatori, leggendo sempre le recensioni delle agenzie di noleggio (io privilegio sempre Locauto o Alamo, oppure Sixt e vado sempre a vedere anche il prezzo sul loro sito, le ho già usate e constatato l’affidabilità, ed ho anche sconti per il noleggio con loro. Si può guardare anche online se si trovano codici sconto).
Con solo 4 giorni a disposizione, abbiamo scelto di affidarci ad un driver ed è stata un’ ottima scelta. Per avere nominativi ho consultato gruppi Facebook come “Italiani in Giordania” e “Amici della Giordania”, e TripAdvisor, e ho contattato qualcuno dei driver che venivano consigliati in base all’esperienza degli altri viaggiatori, via messenger o whatsapp. Ho confrontato poi i prezzi e ho scelto a sentimento quello che più mi aveva ispirato. Ogni driver propone un itinerario e lo modifica in base alle esigenze comunicate. Tutti mi hanno risposto, più o meno celermente, e con grande gentilezza e disponibilità.
La nostra scelta è ricaduta su Ibrahim Alì, (WhatsApp +962 795817646) bravo organizzatore, che ci ha trovato per ogni tappa un driver puntuale e affidabile.
4-se come me amate ricercare minuziosamente gli alloggi più consoni, si può iniziare la ricerca in base a quanto consigliato dagli altri viaggiatori o consultando Booking.com, Agoda, ecc. o Trivago che compara diversi portali, o/e il sito degli hotel.
In caso di tour con driver, questi può anche prenotare gli hotel, spesso offrendo anche prezzi migliori.
Io ho prenotato l’hotel Khan Khediwe in centro ad Amman, trovato per caso sulla mappa, con un ottimo prezzo sul loro sito (56 jod la doppia con colazione), senza richiesta di carta di credito, e l’hotel La Maison a Petra, cancellazione fino a 3 giorni prima, comodissimo vicino all’ingresso del centro visitatori, tramite Agoda, a 108 jod la doppia con colazione per 2 notti in 2, mentre il driver mi ha prenotato il Jamal Rum camp nel Wadi Rum, soggiorno in bubble room, pacchetto inclusa colazione, cena e jeep tour di 4 ore al prezzo migliore. In generale i prezzi per un jeep tour di 4 ore nel deserto ho visto che si aggirano sui 65 jod in 2, e un giro di 1 ora in cammello sui 15 jod a persona. Il prezzo del soggiorno nel camp cambia a seconda che si scelga una tenda (più economica) o una bubble rum (alcune hanno anche costi molto elevati e sono lussuose), che ci sia l’aria condizionata, il riscaldamento e il bagno privato in camera (in molti camp il bagno è in comune). A volte vengono proposti dei pacchetti di soggiorno, tour e pasti, che possono esser convenienti.
5-poco prima della partenza ho acquistato i Jordan pass (non rimborsabili), sul sito Jordan Pass, che includono gli ingressi a Petra (1, 2, o 3 per rispettivamente 70, 75, 80 jod), in giorni consecutivi, e a molti altri siti e che includono il prezzo del visto: sicuramente l’opzione è conveniente. Se si arriva ad Aqaba il visto non è necessario.
6-l‘assicurazione sanitaria, soprattutto dopo il covid, è fortemente consigliata pur non essendo obbligatoria. In particolare per un viaggio come questo, che comporta trekking in zone a volta impervie. Io di solito sottoscrivo Columbus, Viaggi Sicuri o Assivia. In caso di noleggio auto, sottoscrivo anche Worldwideinsure per l’abbattimento delle franchigie, cristalli, gomme, ecc., molto più economica dell’acquisto con gli autonoleggi on line o al banco a destinazione.
7-registrazione sul sito governativo gateway2jordan almeno 72 ore prima della partenza, per ottenere un QR code da presentare al’imbarco (che a noi non hanno richiesto). A proposito di registrazioni, per ogni viaggio intercontinentale io effettuo la registrazione sul sito del Ministero degli esteri Servizi UdC (dovesiamonelmondo.it)
8-solitamente io ho una lista delle cose da portare in viaggio, che consulto prima della partenza per evitare dimenticanze. Per gli abiti preparo una lista a parte: in questo caso, essendo il viaggio in primavera, ho portato abiti leggeri per il giorno, e piumino 100 grammi e qualche maglietta più pesante per l’escursione termica nel deserto. Indispensabili cappello, occhiali, crema solare, scarpe comode. Denaro: importante calcolare quanto contante serve per i pagamenti da portare con sè. I driver vanno pagati in contanti e spesso anche i camp nel deserto, per il resto, gli hotel, i ristoranti e a volte anche le bancarelle di souvernir solitamente accettano le carte di credito. I soldi vanno poi cambiati preferibilmente non all’aeroporto ma negli uffici delle città, che hanno un cambio più vantaggioso
9-qualora si raggiunga l’aeroporto in auto può servire prenotare eventuale parcheggio: noi per Bergamo Orio al Serio abbiamo lasciato l’auto ad Evoluzione Blu parking, col quale avevamo uno sconto, economico, con navetta per l’aeroporto, e con la possibilità di tenere le chiavi.
10-E quando finalmente arriva il giorno della partenza… il sogno si realizza, si parte!!👏
E ora.. il mio itinerario
Itinerario di 4 giorni in Giordania
–Arrivo in serata ad Amman, 1 notte
Incontro all’aeroporto con il driver, che ci ha portato all’hotel ad Amman, dopo aver acquistato la Sim.
Khan Khediwe hotel, prenotato via mail senza richiesta di carta di credito con colazione, bello, consigliato anche per posizione centrale a downtown, vicino al Teatro Romano e alle animate vie del centro
Giorno 1 e 2
Mattina successiva visita a Jerash, (a meno di un’ora) a nord di Amman, visita 2 ore e mezzo
Partenza per Little Petra (a circa mezz’ora da Petra), visita di 1 ora
Arrivo nel tardo pomeriggio a Petra
–Petra 2 notti
hotel La Maison prenotato con Agoda che aveva il prezzo più basso, con colazione; belle le parti comuni, da rivedere alcuni dettagli delle camere, comodissimo perché vicino all’ingresso di Petra. Consiglio assolutamente un hotel vicino al centro visitatori, per arrivare al sito a piedi all’apertura (ore 6) e non dover fare ulteriore strada la sera, dopo aver scarpinato tutto il giorno (molti hotel sono a Wadi Musa che è lontano e in salita rispetto all’ingresso)
Cena entrambe le sere da My mom’s receipe, ristorante caratteristico e bellissimo con terrazza e cibo giordano buonissimo.
Mattina visita del sito di Petra dalle 6.45, ingresso dalla back way, fino alle 22.30, inclusa Petra by night
Giorno 3
Il mattino successivo ingresso alle 6.45 al sito di Petra dal Siq per vedere il Tesoro illuminato dal sole, fino alle 10.
–Wadi Rum, 1 notte-
al Jamal Rum Camp (a 2 ore) prenotato attraverso il driver, ottimo prezzo, incluso pernotto in bubble room, colazione pranzo e cena, 4 ore di jeep tour al pomeriggio, a cui abbiamo aggiunto 1 ora di cammello all’alba e il pranzo. Camp in posizione stupenda in mezzo al deserto (alcuni sono vicino alla strada), sotto una grande roccia, bubble tents belle, con vista meravigliosa, bagno in camera, aria condizionata e riscaldamento, pulizia da migliorare.. ma siamo nel deserto..
Giorno 4
-partenza per il Mar Morto (a 4 ore)
Vista dei paesaggi da Aqaba al Mar Morto e sosta al panorama della spiaggia di sale. Sosta di 3 ore all’hotel Ramada (non un gran che) per pranzo, bagno nel Mar Morto e fanghi. Ripartenza per l’aeroporto di Amman (1 ora)
Col senno di poi..
Ho aggiustato più volte l’itinerario ma sono contenta di quello che ho scelto perché è stato un crescendo di bellezza; forse l’unica cosa divertente ma che ha fatto uscire un po’ dalla magia è stato l’hotel nel Mar Morto.
Se avessi avuto un giorno in più: avrei visitato Amman, poi sarei andata nel Mar Morto, visitato la spiaggia di sale, e passato notte in un bell’hotel. L’indomani avrei percorso un tratto della strada dei Re e sarei andata giù a Little Petra. E l’ultimo giorno sarei rimasta qualche ora in più nel deserto.
Da questo viaggio credo di essere tornata con molte più rughe: ero sempre sorridente ed entusiasta per questo desiderio realizzato e per le meraviglie che vedevo e vivedo (si può notare anche dalle foto :)..
La Giordania è uno dei posti più belli mai visti, le persone sono gentili e amichevoli, la storia è affascinante, i paesaggi variano continuamente e sono uno spettacolo, merita più giorni ma io ringrazio per tutto quello che ho visto e vissuto!
Aprile 2023
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SEYCHELLES: organizzare un viaggio fai da te
Premessa:
Organizzare un viaggio alle Seychelles risulta piuttosto impegnativo. Ho dovuto dall’Italia :
-prenotare 1 volo (Ethiopian da Milano)
-prenotare 1 traghetto tratta Mahé – Praslin
-prenotare 2 taxi (aeroporto – jetty Mahé, jetty – guesthouse Praslin)
-prenotare 2 nolo auto (Praslin e Mahé facendo anche un cambio con altra compagnia prenotata in precedenza)
-prenotare 3 alloggi (con 3 prenotazioni cambiate strada facendo)
-prenotare1 spiaggia (anse Georgette a Praslin all’hotel Lemuria)
-prenotare 1 parcheggio (a Milano)
-compilare form governativi per ciascun passeggero, per autorizzazione ingresso Seychelles (sul sito, 10 euro l’uno con possibilità di chat online in caso di problemi), dove devono essere caricati: green pass e certificati di guarigione, passaporti, copia delle prenotazioni degli hotel. Organizzazione super che fa risparmiare tempo all’arrivo.
-acquistare 2 assicurazioni (Columbus annuale l’avevamo già, Worldwide Ensure per 2 franchigie auto). E’ obbligatoria per l’ingresso (a giugno 2022) assicurazione che copra il Covid
Ovviamente per fare tutto questo ho scritto e chattato con “n” persone!
Anche il viaggio per arrivare a destinazione non è una passeggiata.
Abbiamo preso
-auto per andare a Malpensa
-2 voli con transito di 3 ore ad Addis Abeba
-1 taxi dall’aeroporto di Mahé per il porto
-1 catamarano da Mahè per Praslin
-1 taxi dal porto di Praslin alla guesthouse
La vacanza non si può dire che sia riposante, bensì impegnativa: non è stanziale, le cose da vedere e fare sarebbero molte -le diverse spiagge, i trekking nella foresta per raggiungerle, le biciclettate, le attrazioni naturali, le escursioni- cose che sarebbe un peccato tralasciare ..
Volendo si può anche prenotare un resort e stare sulla bellissima spiaggia, ma quanto si perderebbe!
Ci vorrebbero davvero almeno 15 giorni per fare tutto con calma e concedersi un po’ di relax: noi, poichè di giorni ne avevamo soltanto 10 e volevo vedere tutte 3 le isole, Praslin, La Digue e Mahè, abbiamo tralasciato qualche escursione e qualche spiaggia, anche perchè non ci piace di fare le cose di corsa: vogliamo godercele e assaporarle fino in fondo!
Leggo di molti che hanno fatto l’isola di La Digue solo in giornata: per me è un delitto! E’ l’isola più particolare, il mezzo di trasporto è la bicicletta e le spiagge sono una diversa dall’altra! Ci sarebbe da andare alle Seychelles solo per La Digue!
In definitiva: faticoso ma rifarei tutto!!!!
AlCUNE INFORMAZIONI PRATICHE SULLE SEYCHELLES
115 ISOLE nell’Oceano Indiano.
STORIA: Scoperte nel settimo secolo dagli arabi, rimaste disabitate fino al 1600, furono dominate dai Francesi nel settecento, dagli inglesi nell’ottocento, fino al 1976 quando acquisirono l’indipendenza. Dai colonizzatori furono portati schiavi dall’Africa e dall’India.
LINGUE PARLATE: ufficiali francese, inglese e crelo.
DIMENSIONI E ABITANTI:
Mahè 28X8 km, 95000 abitanti – capitale Victoria
Praslin 10×3,7 km, 8600 abitanti
la Digue 5×3 km, 2900 abitanti
FUSO ORARIO: 2 ore in più dell’Italia quando c’è l’orario legale
Di seguito vi racconto come ho fatto ad organizzare il viaggio.
VOLO PER LE SEYCHELLES
Periodo: 15-27 giugno 2022.
Prenotato soltanto 15 giorni prima della partenza per le incertezze dovute alla pandemia, e quindi non tanto prima di quanto sono solita fare, abbiamo pero’ trovato un volo a un prezzo simile a quello a cui avremmo potuto acquistarlo ad inizio anno, periodo delle offerte: poco più di 600 euro a testa. Bisogna dire che per le Seyschelles non ho mai visto delle offerte a prezzi di molto inferiori. Poichè ci sembrava accettabile, abbiamo deciso per questa meta, che era da tempo nella mia wish list.
Le date con i prezzi più bassi erano davvero poche, visto che eravamo flessibili ci potevamo adeguare ad esse. Inizialmente avevo adocchiato un ottimo volo con Turkish da Bologna, quindi comodissimo per noi, con transito lungo in andata a Istanbul, durante il quale era possibile fare un tour della città gratuito, cosa che mi allettava alquanto. Ma essendoci solo una data a buon prezzo, quando abbiamo deciso di prenotare, i posti a quella cifra non erano più disponibili. Abbiamo ripiegato su Ethiopian airlines, con volo da Milano e orari abbastanza buoni (notturni), che si è rivelata un’ottima compagnia. Noi l’avevamo già testata per il Kenya ma all’epoca non ci arrivò una valigia a destino se non dopo 2 giorni.
La compagnia offre la possibilità di fare check in on line per diminuire le code in aeroporto, e nel prezzo è inclusa una assicurazione per il Covid.
SPOSTARSI TRA LE ISOLE
Una volta giunti all’aeroporto di Mahè, se si vuole raggiungere Praslin, si può andare con un volo della durata di 15 minuti, oppure con il catamarano in circa 1 ora e 15. Ovviamente il costo è diverso per le due opzioni, ma molti scelgono la prima che, oltre a mostrare un panorama favoloso, evita il mal di mare, molto frequente con il traghetto.
Noi abbiamo optato per la soluzione più economica del catamarano, assumendo una pastiglia di Xamamina mezz’ora prima dell’imbarco: è andato tutto bene, non siamo stati male, ma garantisco che le onde sono belle alte e si balla molto! Il personale comunque passa con i sacchetti per il vomito :) !
Il catamarano per Praslin prosegue poi per La Digue e la raggiunge in 15 minuti.
Io ho prenotato da casa soltanto il biglietto Mahè-Praslin dal sito della compagnia Cat Cocos, che aveva le migliori condizioni previste per eventuale cancellazione, rispetto agli intermediari. Ho acquistato a Praslin i biglietti per La Digue un giorno prima, il servizio è effettuato da un’altra compagnia, e quelli da La Digue a Mahè alla biglietteria del porto di La Digue, in funzione degli orari a noi più consoni. Il costo della tratta più lunga, La Digue – Mahè è attualmente di 60 euro.
IL METEO ALLE SEYCHELLES a giugno (e in estate)
Il periodo in cui siamo andati, la nostra estate, è inverno alle Seychelles. E’ il periodo secco (anche se l’umidità arrivava anche all’80%, figuriamoci nella stagione umida!) e va da maggio a settembre, ma possono esserci temporali di breve durata e giornate ventose. L’inconveniente è che il mare può non essere calmo come da novembre ad aprile, ma mosso con onde, che nulla toglie comunque alla bellezza dei colori, ma penalizza un pò i bagni.
Durante i nostri primi giorni a Praslin, una giornata di sole pieno e sereno non l’abbiamo mai avuta. A volte il tempo era nuvoloso o variabile, talvolta è venuto qualche temporale, spesso notturno per fortuna, o di breve durata, e poi tornava il sole. Il tempo cambia velocemente, nel bene e nel male, e in definitiva direi che abbiamo preso tempo buono.
A Praslin in una giornata di pioggia si può approfittare per visitare la Valle del Mai, come è successo a noi: il bosco di palme protegge dalla pioggia.
A La Digue abbiamo girato in bicicletta anche in un pomeriggio piovoso, indossando i kway (e avevamo portato un utile copri zaino).
Consiglio comunque di portare un ombrello richiudibile, anche se negli alloggi sono quasi sempre disponibili.
NOLEGGIO AUTO E BICICLETTE
Auto
A Praslin, alloggiando su una delle spiagge più belle e comode dell’isola, Anse Volbert (con mare migliore rispetto alla costa opposta nella nostra estate, dove si trova Grande Anse), nel lato est chiamato Cote d’or, avevamo inizialmente pensato di affittare l’auto per un solo giorno, per recarci nel punto più lontano rispetto alla nostra guesthouse (la spiaggia di Anse Georgette, che si trova all’interno del resort Costance Lemuria). Poi, in loco, abbiamo richiesto di tenerla un giorno in più, per l’incognita meteo -per spostarci più agevolmente in base alle condizioni atmosferiche- ed inoltre in quanto avevamo letto di orari non rispettati dai bus (la fermata del bus era vicina alla nostra guesthouse, e alla Valle del Mai il bus si ferma davanti all’ingresso, ma per Anse Lazio la camminata da fare per raggiungere la spiaggia abbiamo constatato poi essere piuttosto lunga e faticosa, quindi è stata una saggia decisione).
A Mahè è d’obbligo l’auto; noi, poi alloggiando, al sud, l’abbiamo noleggiata per entrambe le 2 giornate in cui siamo rimasti.
La guida è a sinistra alle Seychelles: per questo motivo e per le pendenze, RACCOMANDO DI RICHIEDERE AUTO CON CAMBIO AUTOMATICO, che ha un supplemento, ma è sicuramente più semplice da guidare.
I prezzi migliori che ho trovato per affittare l’auto sono stati:
-50 euro al giorno a Praslin, dove ho richiesto alla guesthouse il suggerimento per un autonoleggio affidabile, e ho preso accordi con questo tramite WhatsApp dall’italia. Pagamento anche in contanti.
Contatto: Steven +248 2532590
-65 euro a Mahé, dove potevo trovare anche a meno, ma ho preferito un autonoleggio locale con buone recensioni per i seguenti motivi:
1 – per avere un’interlocutore in loco, se necessario (avevo prima prenotato con Sixt ma ultimamente ho avuto problemi a contattarli via telefono e non mi sono fidata)
2 – ho trovato un autonoleggio con cancellazione fino all’ultimo, e che non richiedesse carta di credito
3 – l’autonoleggio ha prontamente risposto con professionalità a tutte le mie mail
Ci aspettavano alla consegna e alla riconsegna dell’auto e le pratiche sono state sbrigate molto velocemente.
Contatto: Paparentalcar: email booking@papacarrental.com
In entrambi i casi, nessuna quota trattenuta su carta di credito.
CONSIGLIO: FARE SEMPRE LE FOTO ALL’AUTO ALLA CONSEGNA E COMPILAZIONE CONTRATTO, PER EVITARE ADDEBITI PER DANNI NON DOVUTI ALLA RICONSEGNA.
Noi avevamo fatto l’assicurazione Worldwide Ensure per l’annullamento franchigie, come di consueto, che prevede rimborso per danni (anche gomme e cristalli) dietro presentazione della documentazione.
E’ utile, se non indispensabile scaricarsi le mappe google consultabili off line, di tutte e 3 le isole.
Biciclette
Il proprietario dell’alloggio a La Digue, ci ha chiesto alla prenotazione se volevamo le biciclette e ce le ha fatte trovare all’arrivo agli chalet, al prezzo di 6 euro/giorno/bicicletta, molto buono rispetto a quanto avevo letto in giro. Le bici hanno sempre un comodo cestino portaoggetti (le nostre avevano i cestini che si trovano per la spesa eni supermercati!)
In giro per l’isola sono comunque presenti molti rent a bike.
TAXI
Dall’Italia ho prenotato un servizio di taxi
-che ci portasse dall’aeroporto di Mahè al porto di Victoria per prendere il jetty per Praslin
Taxi a Mahe: Mahe Cab <brandon@seychelleservices.com>
-che ci portasse dal porto di Praslin alla guesthouse
Taxi a Praslin: Laurent’s Taxi Service <803115c3-4628-4fad-a7d6-a72b63db0947@ascend.wix.com>
Ho trovato i contatti cercando su Tripadvisor: avevano ottime recensioni, ho preso accordi con loro, e ritengo di aver ricevuto un ottimo servizio, prima via mail, per le informazioni e le quotazioni ricevute, e poi in loco, dove si sono presentati puntuali, con macchine in ordine e modi gentili.
Il taxi dalla guesthouse al jetty a Praslin me lo ha chiamato il gentile proprietario della guesthouse (20 euro).
TELEFONI E WIFI
All’arrivo all‘aeroporto di Mahè si trova il corner per acquistare una SIM locale, ma poichè noi dovevamo prendere il traghetto al porto poco dopo l’atterraggio, siamo andati direttamente all’appuntamento con il taxi prenotato. Al porto di Victoria non ci sono negozi che vendano SIM.
All’arrivo a Praslin, da quel che avevo letto da turisti, dovevano trovarsi facilmente le SIM nei market, ma ad Anse Volbert, dove alloggiavamo non le vendono più, possono solo fare le ricariche, per cui per l’acquisto occorre recarsi all’ufficio Cable & Wireless di Baia Sant’Anne, dove arrivano i traghetti o a Grand Anse. Poichè non avevamo ancora l’auto, e i giorni successivi era festa nazionale, e gli uffici sarebbero stati chiusi, abbiamo usato soltanto il wifi della struttura. Da Rosemary’s Guesthouse il wifi era traballante in camera, ma buono vicino alla reception, per cui, tolto il roaming, abbiamo inviato messaggi e chiamato via whatsapp. Dopo aver affrontato i giorni col wifi a Praslin, poichè le altre 2 strutture a La Digue e a Mahè avevano un’ottima copertura wifi e una buona velocità, abbiamo pensato che avremmo potuto fare a meno della scheda telefonica.
Comunque mi ero informata per le eventuali offerte dati da acquistare qui calble and wireless dove se avessi letto più attentamente c’era anche l’informazione di dove vendono le schede.
E’ utile, per chi ha figli adolescenti come noi, scaricare da casa film, serie e musica, per non aver bisogno di internet.
MONETA E CAMBIO
La moneta delle Seychelles è la Rupia SCR. Attualmente il cambio è di circa 0,07 euro per una rupia, ovvero per 1 euro ti danno 4 rupie. Noi non abbiamo cambiato nulla perchè vengono accettati da tutti gli euro, ricevendo come resto rupie, anche se talvolta col resto arrotondano a loro favore. Ci sono comunque ATM un po’ ovunque, dove cambiare con la carta di credito, e la carta di credito viene accettata anche nei piccoli negozi (esclusa American Express).
GLI ABITANTI DELLE SEYCHELLES
Tranne che a Praslin, dove abbiamo trovato persone o molto disponibili e carine o proprio indifferenti e sgodevoli, a La Digue e a Mahè le persone sono state con noi cortesi ed accoglienti.
SITUAZIONE COVID
Riguardo al Covid, alle Seychelles hanno ancora l’obbligo di mascherine nei luoghi chiusi, sui mezzi pubblici e privati, e sui luoghi di lavoro (a giugno 2022), pena sanzioni salate.
Per l’ingresso è attualmente richiesto il green pass e l’eventuale certificato di guarigione, ma è opportuno consultare sempre il sito di Viaggiare Sicuri
ALLOGGI
Abbiamo fatto 4 notti a Praslin, 4 a La Digue e 2 a Mahè
Alloggio e mangiare a Praslin
ROSEMARY’S GUESTHOUSE prenotato da Booking.com.
Guesthouse “storica”, nel senso che la avevo già adocchiata nel 2015 quando mi informavo per le Seychelles.
Abbiamo optato per Rosemary’s guesthouse, nonostante la nostra preferenza per i self catering che consentono di farsi da mangiare in autonomia avendo la cucina, per la sua posizione strepitosa sulla meravigliosa spiaggia di Anse Volbert (a circa 10 minuti dal porto di Baia Sant’Anne)
La spiaggia è la classica spiaggia tropicale dell’immaginario
La guesthouse ha accesso diretto, dal bel giardino fiorito, ha 4 camere vista mare (e in un altro stabile ha camere più modeste) e un ottimo rapporto qualità prezzo.
Camera e bagno sono ampi, puliti, semplici, ma con tutto quel che serve, bollitore, frigorifero, aria condizionata e ventola (e anche il bidet!).
Abbiamo potuto comunque mangiare sul nostro balcone il cibo comprato dai take away
La colazione era inclusa: un bel piatto di frutta, pane tostato, burro e marmellata, frullato di frutta, te o caffè, per chi volesse uova.. A voler essere pignoli, per chi non ama la marmellata, mancava qualcosa tipo torta o brioche. Il tutto sotto un gazebo in legno vista mare.
Herbert, il proprietario è un po’ sbadato, ma tanto carino, simpatico e disponibile per ogni esigenza e aiuto.
La posizione è ottima anche perchè la guethouse si trova nel centro del paese, di fronte a un ottimo take away, a un negozio di alimentari, è vicina a 2 ottimi ristoranti, e a 500 mt c’è la fermata del bus. La strada finisce poco dopo la guesthouse, ed è su un un bellissimo punto mare (attenzione che altri alloggi ad Anse Volbert molto belli sono lontani dal centro, e quindi possono essere scomodi senza auto).
Alzarsi la mattina presto, vedere il mare dal balcone ed uscire a passeggiare sulla spiaggia di Anse Volbert, mentre la famiglia stava dormendo.. per me è stato impagabile.
Alcuni simpatici cani gironzolavano sulla spiaggia, specialmente al mattino quando era deserta
o venivano per conoscerti.
La sera il tramonto offriva una visione magnifica.
Per mangiare abbiamo spesso preso dei piatti da MA S take away, di fronte a Rosemary’s. Il cibo è vario e buono, i prezzi si aggirano dai 5 ai 6 euro, con possibilità di prendere porzione piccola o grande, di pesce, pollo, maiale, fritti, grigliati, o con salse, o fagottini di chapati, tortini, insalate e anche dolci. Poiché forniscono contenitori e posate, abbiamo potuto consumare il cibo comodamente anche nella nostra gh. Abbiamo provato anche il truck food Tasty bites, vicino allo svincolo del paese per andare a Anse Lazio, pollo e pesce ottimi.
Ad Anse Volbert abbiamo provato 2 ristoranti: ci era stato consigliato da Herbert La Goulue ma era chiuso fino a luglio e quindi al nostro arrivo siamo andati a La Pirogue, molto carino e ottimi piatti di pesce al curry, smoked fish e fritto di pesce
e l’ultima sera al ristorante Les Lauries, in un bellissimo resort di fronte a Rosemary’s (non sul mare ma che mi sentirei di consigliare per il soggiorno perchè stupendo) tutto in legno, elegante e con piscina, assaggiando polipo al curry, pescato del giorno, tempura di gamberi.
Prezzi, per entrambi, attorno ai 70 euro in 3, per 3 portate in totale, inclusa acqua.
Alloggio e mangiare a La Digue
YLANG YLANG prenotato contattando direttamente Aldo via WhatsApp
Leggendo le recensioni su TripAdvisor, come spesso mi capita di fare, dopo aver visto da Booking che era una delle sistemazioni più economiche dell’isola in self catering (quindi con cucina), e aver contattato altre strutture, ho fatto una domanda ad un viaggiatore che era stato allo Ylang Ylang. Mi ha risposto immediatamente che era stato benissimo, che il proprietario, Aldo, italiano con la figlia seychellese, era amico dello zio e mi ha dato il suo numero di telefono. Inviato messaggio ad Aldo, mi ha subito richiamato su WhatsApp e ci siamo accordati per la prenotazione dell’alloggio e delle biciclette.
Anche lo Ylang ylang è una struttura storica, nel senso che l’avevo individuata parecchi anni fa, quando le gh erano proprio poche a la Digue, mentre ora ce ne sono tantissime e tanti altri edifici sono in costruzione.
Si trova a circa 700 mt dal porto di La Passe dove arrivano i traghetti, che noi abbiamo percorso tranquillamente a piedi coi trolley. Si trova all’interno, verso la boscaglia, su una strada tra un, per noi comodo, take away e un meccanico.
La strada è parecchio ombreggiata; attualmente ci sono alcuni cantieri, case in costruzione o in ristrutturazione, e si percorre poi agilmente in bicicletta.
Il self catering Ylang Ylang a La Digue è composto da 4 chalet molto graziosi, in uno splendido giardino di alberi fioriti, pieni di uccellini canterini e di volpi volanti, che si vedono volare in alto nel cielo.
Gli chalet evidenziano un po’ i segni del tempo in alcuni particolari, ma sono davvero comodi, la cucina è fornita di tutto: bollitore, microonde, frigorifero, addirittura il cuociriso
La camera è spaziosa e con l’aria condizionata, e il bagno è enorme e con bidet, e il wifi è nelle camere, per cui la ricezione è ottima.
Cambio asciugamani e pulizie giornalieri.
Il patio esterno per rilassarsi è provvisto di sdraio e tavolino.
Il posto non è adatto a chi non gradisce cagnolini che vengono a curiosare e gattini che si intrufolano all’ora dei pasti: noi per questo ci sentivamo a casa!
Biciclette pronte davanti a casa al nostro arrivo, fornite a un ottimo prezzo, un piatto di banane per noi sul tavolo, bevande di benvenuto in frigorifero e una bottiglia d’acqua.
Ecco: particolarità di La Digue, o credo dei posti più arretrati rispetto alla cittadina di La Passe, i galli, che cantano ad ogni ora del giorno.. e della notte passandosi la voce!
Aldo e la figlia Stefania sono persone cordiali, gradevoli e disponibili: sicuramente è un posto dove tornerei!
Anche qui, svegliarsi al mattino, rimirando quella florida natura, sentire i profumi e i suoni è un incanto!
Per mangiare abbiamo comprato spesso pesce cucinato in vari modi, o pollo con riso o patatine fritte da Julie’s take away, in fondo alla nostra strada; abbiamo provato il take away di fronte, Le Bon coin & bar, dove ho assaggiato un ottimo involtino di chapati con gamberi e verdure; una volta siamo andati da Gala take away, che ha più varietà e prepara anche cocktail, e abbiamo assaggiato i noodles. Mentre ottimi hamburger di carne e pesce li abbiamo mangiati da Glorious bakery, vicino al porto, che ha sul retro un locale proprio carino e nuovo dove consumare, e dove spesso abbiamo comprato torte e muffins per la colazione e anche gelati.
Prezzi dai 3 ai 7 euro per piatto unico.
Per la spesa ci sono tanti piccoli market sulla strada principale; poi c’è il grande Gregories’s, dove si trova di tutto, noi ci abbiamo comprato dalle torte per colazione, al pane in cassetta, al tonno e spalmabile per fare panini, al buonissimo burro salato, al latte e i succhi di mango in lattina..e perfino una gomma da cancellare. Prezzi allineati all’Italia, qualcosa in più sulle marche italiane.
Ci sono due ristoranti molto carini, sul mare attaccati al porto, Fish Trap e Tarosa, ma non ci è venuta voglia di andare, men che meno alla pizzeria italiana: dopo le lunghe giornate al mare preferivamo non tornare ad uscire col buio, nonostante ci fossimo attrezzati con fanalino per la bicicletta e torcia da fronte Decathlon, portati da casa.
Alloggio e mangiare a Mahè
YELLOW PETALS prenotato da Booking.com
Questo alloggio è al sud di Mahè, a mezz’ora di strada costiera, tra Anse la Mouche e Anse Boileau, ed è costituito da alcuni appartamenti in 3 casette, arroccati su diversi livelli non distanti dalla strada e dal mare, e mi ha letteralmente stregato! Non riuscivo a togliere gli occhi dalla vista dal balcone sul mare!
Le salite per giungere all’ultima villetta sono davvero ripide e difficoltose al primo impatto, bisogna davvero essere dei bravi autisti per percorrerle. Ma entrati nel nostro appartamento, al piano più alto, la meraviglia!!
Entriamo in una grande sala splendidamente arredata,
cucina attrezzata a vista
e un grande balcone con un panorama su Anse la Mouche e i suoi colori da urlo!
2 camere con vista mare
un bagno grande e uno piccolino di servizio
E questo è l‘alloggio che ci è costato meno, 92 euro a notte in 3 persone!! Non potevo crederci: un prezzo così, con tale vista, alle Seychelles!!
La baia davanti è enorme, si accede andando verso Anse La Mouche, ed è l’unico punto in cui abbiamo visto un mare così piatto e calmo (anche quando in altre baia limitrofe ci sono le onde), e molto soggetto alle maree, tanto che mi ha ricordato Zanzibar. Passeggiarci è una favola!
L’host, Sydna, è molto gentile. Certo per raggiungere un take away o uno dei negozietti che vendono alimentari, ci vuole l’auto per spostarsi nel paesino di Baia Lazare, o ad Anse La Mouche o Boileau, ma questa zona ci è piaciuta davvero tanto! Una natura rigogliosa, spiagge bellissime, turisti non pervenuti, o chiusi nei pochi resort, tanta atmosfera locale. Mi ha anche ricordato per certi aspetti il nord di Mauritius.
Sicuramente avrebbe meritato più dei 2 giorni che siamo rimasti, anche perché le spiagge da vedere e che avevo in nota, sarebbero davvero tante, Anse Tatamaka (vista solo di passaggio), Anse Intendanse, Anse Royal, Port Launey più a nord.
L’unico inconveniente è la strada che viene dall’aeroporto, bellissima ma che mette un pò d’ansia per la mancanza di parapetti e profondi canali ai lati, oltre che per la guida dei veloci bus ed auto che si incontrano.
Per mangiare abbiamo fatto la spesa nei market locali. Una sera, nel buio, abbiamo trovato ad Anse Boileau, sotto la pioggia, sulla strada davanti al mare, un chioschetto dove grigliavano pollo, molto buono; un altro giorno abbiamo comprato dei samosa al market, triangolini di pasta fritta con all’interno pesce (che avevamo già assaggiato in Kenya), o purea di vegetali. L’ultima sera ci siamo fermati in un locale davvero carino nella baia di Anse La Mouche, Anchor Bar, davanti ad uno splendido tramonto
a prendere il migliore fish and chips mangiato alle Seychelles (per 7 euro), che abbiamo rigorosamente gustato davanti al nostro panorama dal balcone, che davvero vorrei vedere ad ogni mio risveglio!
Conclusioni:
Con l’aumento dei prezzi in Italia e in Europa, questo viaggio ci è costato meno che altre mete più vicine.
Non siamo stati in strutture lussuose ma semplici, con ottima ubicazione, spendendo in media 109 euro in 3.
Abbiamo mangiato con una media di 26-36 euro al giorno, (ristoranti esclusi) sempre in 3.
Diciamo che è possibile fare un viaggio alle Seychelles senza spendere una fortuna!!!
Le tre isole visitate, Mahè, Praslin e La Digue, sono bellissime, consiglio di non lasciarne indietro nessuna delle 3.
Ho cullato per tanto tempo il desiderio di andare alle Seychelles. L’ho custodito nel mio cuore, finalmente sono riuscita ad andare, e non sono rimasta delusa: la mia faccia felice lo diceva in ogni momento!
leggi anche:
Seychelles: le incantevoli spiagge e l’antica foresta di Praslin
Seychelles: in bicicletta verso le spiagge paradisiache di La Digue
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Corsica del Sud: informazioni pratiche e utili
Arrivare in Corsica in traghetto dall’Italia.
Il punto di partenza più vicino a noi, che abitiamo in Emilia, per la Corsica è Livorno, con arrivo a Bastia, operato da Moby Lines e Corsica Ferries. Gli orari si equivalgono quindi abbiamo scelto la compagnia Moby Lines, che risultava piu’ economica, e con possibilità di cambio data fino alle 4 ore precedenti la partenza. Il sito consente di vedere i prezzi nelle diverse giornate e quindi, per chi ha flessibilità, offre la possibiltà di scegliere la giornata col prezzo più basso (ovviamente le partenze infrasettimanali sono meno costose, mentre per il ritorno il prezzo era buono anche di domenica). Inclusa nel biglietto c’è anche una comoda assicurazione, la copertura sanitaria è soltanto di 5000 euro, e noi per questo abbiamo comunque fatto anche un’altra assicurazione con massimale piu’ alto, perchè in Francia il 20% delle spese sanitarie sono a carico del paziente. Con l’assicurazione del traghetto sono coperti gli inconvenienti con l’auto e rimpatrio, quindi l’assicurazione supplementare puo’ essere quella di base, meno costosa.
La traversata da Livorno dura circa 4 ore, non è necessario quindi prendere una cabina, e noi non abbiamo acquistato neanche le poltrone: sulla nave, all’aperto (che in questo momento è anche più salutare) ci sono panchine e sdrai a disposizione. Arrivare un’ora e mezza prima al porto è stato sufficiente per fare comodamente le operazioni di imbarco e trovare dei posti buoni sul ponte.
Probabilmente a causa del periodo post covid-19, non c’era molta gente e devo dire che comunque le regole (mascherina, gel, distanziamento), sono rispettate. Per noi non è stato particolarmente impegnativo o ansiogeno l’uso della mascherina durante imbarco e sbarco o all’interno della nave. Io me la sono goduta, un po’ al sole e un po’ all’ombra, il mare era calmissimo, e devo dire che è stato proprio bello iniziare cosi’ la vacanza.
Ne parlo qui:
Il nostro alloggio nella Corsica del sud: Les Pavillons du Belvedere
Visto che la Corsica era nella mia wish list da un pò, sapevo già dove avrei voluto alloggiare, una volta deciso di andare: alcune amiche erano state, anche piu’ di una volta, in un residence che mi descrivevano come favoloso, ed io, era li’ che volevo andare.
Pertanto, dopo aver prenotato il traghetto, ho contattato il residence tramite il loro sito, dove ho trovato Laure, gentilissima, che, in italiano, mi ha risposto, sempre velocemente e con professionalità, riuscendo anche a trovarmi le soluzioni migliori in base alle mie richieste.
La stessa cortesia e disponibilità l’ho trovata in loco. Ecco il sito del Les Pavillos du Belvedere:
Les Pavillons du Belvedere si trova non lontano dalla cittadina di Portovecchio, non è troppo all’interno, come altri alloggi che ho visto in zone belle ma meno comode, è vicino ai supermercati o agli imbocchi delle strade per raggiungere le spiagge.
E’ costituito da un insieme di casette in muratura in tipico stile corso, che si raggiungono da una strada in salita, costeggiata ai lati da bellissime piante fiorite di oleandro.
E’ tutto estremamente curato e nel punto piu’ alto, dove si trova la reception, e dove era collocato il nostro studio, si gode di un panorama di una bellezza indescrivibile, sul golfo, Cala Rossa e Saint Cyprien.
Ogni appartamento ha una veranda o un terrazzo, ci sono studios monolocali, camere, o appartamenti con piu’ stanze, alcuni sono vista mare, (ma si può scegliere durante la prenotazione e varia anche il costo, non di molto pero’), alcuni sono sulla cima, ed altri piu’ in basso, a vari livelli sulla collinetta che li ospita.
Noi avevamo appunto uno studio monolocale vista mare.
Gli appartamenti sono dotati di una doccia esterna privata (a parte i monolocali che ne hanno una per tutti) e un bel barbecue. E’presente anche la lavanderia.
Lo studio l’abbiamo trovato molto pulito, abbiamo potuto portare le nostre lenzuola e asciugamani, come misura precauzionale contro il Covid-19. Diversamente possono venire affittate. Era perfettamente attrezzato con stoviglie, forno a microonde, bollitore, tostapane e addirittura aveva la macchina Nespresso.
Il residence ha anche una spiaggetta privata, raggiungibile scendendo un sentiero verso il mare, non di sabbia ma con i tipici sassi rossi di Corsica, intima e deliziosa, con un piccolo pontile ed alcuni lettini per rilassarsi.
Ho amato follemente questo posto dal primo momento che sono arrivata. Dal mio studio, un monolocale con tre letti e un angolo con cucina, vedevo il mare, aprendo gli occhi la mattina dal letto:
Le luci dell’alba, la palla rossa che saliva da dietro le colline, la baia contornata dai fiori del mio balcone.. spesso uscivo, per sentire i profumi e il silenzio di quell’ora, e stupirmi di meraviglia!
Al tramonto, le luci illuminavano la baia, i fiori e le pietre, e la notte, nel cielo, quante stelle che ho visto!!
Attenzione: ai il lettori del Blog Un’anima in viaggio che prenoteranno un soggiorno presso il residence Les Pavillons du Belvedere, i proprietari forniranno gratuitamente la biancheria, lenzuoli ed asciugamani!
Mangiare in Corsica: spesa e cibo
Mangiare al ristorante in Corsica è piuttosto costoso, non credo di aver visto un piatto con un prezzo inferiore ai 14 euro (se non dei croque and monsiuer, semplici toast a 8 euro o panini fatti con le baguette, in qualche cafè o locale sulla spiaggia), e le bevande sono molto costose, la birra corsa Pietra, per esempio, costa 4,50 euro la bottiglietta.
Ci sono, in alcune zone, rosticcerie e furgoni con cibo da asporto. Per esempio, una volta abbiamo preso un pollo arrosto di oltre un kg e mezzo a 11 euro. Talvolta si trovano, sulla strada anche piccoli negozi che vendono frutta e verdura. Noi solitamente abbiamo fatto la spesa negli ipermercati, in particolare nella zona dove alloggiavamo, c’era un grandissimo Geant, fornito di tutto, pane, bibite, frutta e verdura cibi freschi e anche preparati. I prezzi discostano di poco, appena un po’ piu’ alti, da quelli, già abbastanza oltre la media, che trovo nei supermercati emiliani. Si trovano anche supermercati a marca E-Leclerc e alcuni Despar, chiamati Spar, o Carrefour market. Da consigliare i formaggi, buonissimi e gli ottimi vini corsi, inoltre le salse tipiche e le marmellate locali.
Avendo il barbecue nel nostro studio, abbiamo comprato qualche volta la carne accompagnandola da un buon vino rosè corso e da un panorama da favola.
Per il pranzo, di frequente ho preparato insalata di pasta, di riso o di farro, accompagnandole anche con pomodorini, formaggio o prosciutto cotto a dadini, conservandole nella borsa frigo con frigorini ghiacciati, e mangiandole con gusto sulla spiaggia. Per le bevande, le borracce termiche di ultima generazione sono il top, mantengono benissimo le bevande fresche, o il caffè caldo per moltissime ore. L’accorgimento di prepararci noi da mangiare, e pranzare o cenare di rado fuori, oltre che per ragioni economiche è stata per noi anche una ragione di sicurezza per il Covid-19.
I Corsi preparano delle insalate molto appetitose ed enormi, condite con la classica vinagrette. Di particolare ho assaggiato le melanzane (che adoro) alla bonifacienne, una specie di melanzana alla parmigiana, ma con formaggio di capra, al ristorante-brasserie La Manichelle a Bonifacio, molto consigliato. Ottimo anche il pesce che abbiamo assaggiato, orata e gamberoni, e i dolci (prezzo 77 euro)
La versione delle melanzane alla parmigiana, ma non con il formaggio di capra, comunque l’ho trovata ovunque nei ristoranti della Corsica del Sud.
Sulle montagne di Bavella abbiamo assaggiato crepes, buonissime, con grano integrale e un piatto unico con carne, specialità corsa, al ristorante, che consiglio, Les Aguilles de Bavella, che ha anche una strepitosa vista sulle guglie. Ecco il menu’:
Non abbiamo provato i ristoranti sulla spiaggia, che comunque avevano tutti un aspetto molto gradevole ed invitante, spesso anche elegante.
Strade, spiagge e camping
Le strade della Corsica del sud sono per la maggior parte belle e non pericolose, spesso larghe e ben tenute e a volte molto panoramiche. Vale la pena girare sia nelle zone interne, che sulle strade litoranee, anche solo per vedere i paesaggi. Nessun problema quindi a circolare anche con auto ingrombranti, come il nostro Trafic, o con i camper, neanche per le strade di montagna.
Una cosa a cui fare attenzione nelle strade di montagna: non correre troppo perchè si possono trovare animali lungo la strada, mucche o cinghiali! Questa era una bella famiglia di 4 mucche che se ne stava beatamente a riposare sul ciglio della strada!
Talvolta, le strade per arrivare in spiaggia possono essere sterrate, come quella terribile per arrivare a Roccapina e quella in migliori condizioni per Rondinara. Altre spiagge si raggiungono dal parcheggio attraverso sentieri piu’ o meno impervi, ma in queste non siamo andati. Quelle che abbiamo visitato erano abbastanza agevoli, con parcheggi gratuiti o a pagamento (circa 5 euro per l’intera giornata) e arrivando presto si puo’ trovare un posto comodo e vicino. Per lo piu’ sono attrezzate in alcuni punti, dove sono presenti ristoranti o paillotes, oppure i servizi (come alla Palombaggia), e a volte anche i servizi di noleggio di canoe, pedalo’, barche, ecc. (come a Santa Giulia). Non tutte le spiagge pero’ hanno i servizi, a Roccapina, per esempio, non c’è nulla.
Un utile sito per trovare tutte le informazioni sulle spiagge è questo:
https://it.plages.tv/spiagge/b-corsica
Per la descrizione e le informazioni sulle spiagge che ho visto, ho scritto qui qui
I camping, disseminati sulla costa e all’interno, sotto pinete o in mezzo al verde, invitano a tornare con un camper e vivere una vacanza a contatto con la natura . In particolare segnalo il parcheggio “i Pini” sulla spiaggia della Palombaggia, dotato anche di docce all’aperto, che consente di restare a dormire per 10 euro.
Clima
Non so se è stata fortuna, ma a luglio abbiamo goduto di un clima eccezionale. Caldo ma non umido, senza fastidio quindi, a volte all’ombra sulla spiaggia, era quasi freddino, la sera era fresco.. Essendoci vicine le montagne di Bavella, qualche volta ci sono delle nuvole in transito: abbiamo preso pioggia proprio quando siamo andati ad Aguilles de Bavella, ma appena scesi c’era già il sole, e il pomeriggio di un’altra giornata, in cui il cielo si è ingrigito e ha fatto pioggia, per poi terminare, la giornata, con un tramonto meraviglioso con cielo terso.
I corsi
Avevo letto da più parti che il popolo corso non era particolarmente affabile, soprattutto con gli italiani. Per la nostra esperienza, non possiamo che dissentire: abbiamo trovato persone molto gentili, dai proprietari del nostro alloggio, al gommista che ci ha sostituito immediatamente le gomme a Bastia, per un chiodo conficcato nel pneumatico, al gestore della paillot alla Palombaggia, che si diceva contento che ci fossero gli italiani in vacanza, ai camerieri e proprietari di ristoranti e negozi, tutti.
In Corsica con un’adolescente
Non è facile una vacanza con un’adolescente.
Non è sempre facile e non lo è probabilmente soprattutto per lui /lei..ma anche per i genitori. Perchè non sono condivisi gli entusiasmi, le mete, perchè hanno il loro nuovo modo di vivere le cose, e soprattutto perchè non hanno dei coetanei, i loro amici, vicini.
Bisogna solo sperare che vengano in qualche momento rapiti dalla bellezza, che trovino il loro modo di goderne.
Fortunatamente la nostra adolescente, tra libri da leggere, la sua musica, podcast da ascoltare, disegni da fare, assieme ai momenti di pigrizia, di ribellione e musi lunghi, inevitabili credo a quest’età, è riuscita spesso a trovare dei suoi spazi, in solitaria, magari all’ombra di un albero sulla spiaggia, e ad apprezzare, e anche a stupirsi..la sua frase: “Anche quest’anno siamo riusciti a trovare un bel mare!” , ovviamente mi ha riempito di gioia:) .
A volte è dura, a volte è scontro, ma penso al poco tempo ancora che abbiamo per godere della sua presenza e delle nostre vacanze a tre..e sono comunque felice di questi momenti!
Viaggiare post covid-19
Fortunatamente la prima nostra vacanza post covid-19 non ci ha generato troppa ansia, nonostante in Corsica le misure non siano sempre attuate, richieste od osservate.
Sui traghetti, mascherina obbligatoria all’imbarco, sbarco e all’interno e la regola veniva osservata. Durante la gita in barca e sul trenino, richiesta mascherina all’imbarco e allo sbarco, ma durante la gita alcuni posti non rispettavano chiaramente la regola del metro di distanza, e le mascherine non venivano portate da tutti i turisti. Fuori da ogni negozio invece era sempre presente il gel, e commesse e camerieri portavano le mascherine. Diciamo che le inosservanze erano soprattutto dei turisti! Nel supermercato le mascherine non erano obbligatorie, è comparso solo un cartello negli ultimi giorni, che attestava l’obbligatorietà da agosto, quando magari si aspettano maggiore afflusso di turisti. Frutta e verdura potevano venire prese senza guanti, e questo mi ha lasciata molto perplessa!!
Tutto sommato ci siamo sentiti abbastanza tranquilli e abbiamo vissuto serenamente la nostra vacanza.
Conclusioni
Il sud della Corsica è molto bello, ha mare caraibico, montagne dolomitiche e fiumi spettacolari.
Dicono che tutta la Corsica abbia queste grandi bellezze: è un’isola che offre davvero tanto e con una bellissima atmosfera.
Attenzione: la vacanza cosi’ come l’abbiamo concepita noi non è per tutti! Abbiamo scelto di alloggiare in un residence e prepararci spesso noi da mangiare per contenere i costi, pranzando sulla spiaggia e la sera a casa (davanti ad un panorama incantevole, che non ci ha fatto certo rimpiangere il ristorante!). Il nostro residence, come sopra descritto, aveva anche una spiaggetta privata, stupenda, al termine di una bella discesa (che poi al ritorno diventava salita!), ma non a livello delle altre belle spiagge visitate, le quali, per essere raggiunte richiedono l’auto, e a volte anche dei tratti a piedi. Le spiagge sono libere, tranne alcuni piccoli tratti dove sono attrezzate con la presenza di paillot o ristoranti , anche molto belli ed eleganti, dove vengono affittati lettini ed ombrelloni, o strutture per il noleggio di attrezzature per il divertimento in acqua, lo snorkelling o le immersioni. Noi ci eravamo attrezzati con ombrellone e spiaggine e di frequente, andando presto, abbiamo trovato anche punti ombreggiati. Insomma, abbiamo fatto una vacanza itinerante per spiagge.
Chi ha voglia quindi di fare una vacanza estremamente riposante, deve cercare uno dei tanti hotel o residence, alquanto costosi, vicino ad una delle belle spiagge (proprio sulla spiaggia non ne ho visti), che non sono all’interno di borghi o cittadine, ma piuttosto isolati nella natura, anche se sulla strada, e noleggiare lettini ed ombrellone in uno dei locali in riva al mare. Oppure stare in città, a Porto Vecchio o a Bonifacio, dove sono presenti tanti locali e tutti i servizi, e spostarsi per raggiungere la spiaggia.
Durante il mese di luglio, e in periodo post Covid-19, abbiamo trovato condizioni di traffico e parcheggio accettabili, non so dire pero’ la situazione nel mese di agosto.
Per noi, vacanza top!!
luglio 2020
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tutti gli articoli sulla Corsica
Le 10 spiagge piu’ belle del mondo.. più altre!
Adoro il mare.
Adoro i mari dalle mille tonalità di azzurro e le spiagge bianche. Adoro i paesaggi tropicali.
Ho stilato la mia personale classifica delle spiagge piu’ belle che ho visto.
Davvero un arduo compito metterle in ordine discendente!! Le prime 5 sono a pari merito, le metterei tutte allo stesso livello. Ho provato comunque a dare un ordine, ma in tutte ho trovato infinita bellezza e provo immenso affetto.
Ho cercato di non fare doppioni per uno stesso paese, anche se ho visto più spiagge meravigliose in uno stesso posto.
Ne mancano tante, lo so, e tante altre spero di aggiungerne.
Pronti a cominciare??
1-Laguna blu, Rangiroa Polinesia
La Polinesia Francese ha delle bellissime spiagge su ogni isola. Ma la Laguna Blu, raggiungibile con un’escursione in barca, è proprio il posto di mare più bello mai visto!
2-Exuma, Bahamas
A Exuma ci sono tante sfumature di azzurro e verde che non si possono dimenticare, merita almeno due foto, anzi..ne meriterebbe una per spiaggia! …
D’obbligo la foto dei famosi maialini che nuotano nel mare a Pigs Island.
3-Maldive
Ah le Maldive..Quelle piccole isole negli atolli sono un paradiso!
che dire.. a me non stancano mai, ci sono stata 5 volte e ho voglia di tornarci!
Beh per quel che riguarda lo snorkelling, per ora nessun posto che ho visto le ha battute.
4-Anse Coco, la Digue, Seychelles
Le spiagge delle Seychelles sono spettacolari, una diversa dall’altra e in molte di queste ci sono i massi granitici che le caratterizzano.
Anche qui dire quale sia la più bella è dura, ma quando sono arrivata ad Anse Coco, nell’isola di La Digue, dopo un lungo trekking nella foresta.. mamma mia che spettacolo! Davvero unica!
5-Cayo Largo, Cuba
Cayo Largo l’ho vista prima in escursione da Cuba e poi ci sono tornata per una vacanza!
Che dire.. una vera perla..Spiagge e mare stratosferici!!
6-Uroa, Zanzibar
Chiunque ne dica, per me il problema delle maree non esiste.. anzi è la peculiarità di Zanzibar, che la rende immediatamente riconoscibile e meravigliosa!
7-Spiaggia dei Conigli, Lampedusa
Primo ingresso di una spiaggia italiana!!
Davvero un mare spettacolare e un paesaggio unico, l’isola e spiaggia dei Conigli, Riserva naturale, a Lampedusa! Davvero non ha da invidiare niente ai mari tropicali
8-Koh Nang Yuan, Koh Tao Thailandia
Koh Nang Yuan è una piccola isola vicino a Koh Tao, che si raggiunge in escursione, è un incanto, e ha dei fondali magnifici!
9-Le Morne, Mauritius
(foto dal web)
Bellissimo promontorio e meravigliosa spiaggia, ero indecisa tra questo e la meravigliosa Isola dei Cervi
10-Saona, Repubblica domenicana
Anche se questa non è una foto dell’isola di Saona, ma delle così dette piscine naturali con le stelle marine, questo è quello che si vede per arrivarci e Saona è comunque splendida
e altre… tutte belle!!
Seven Miles Beach, Gran Cayman Cayman Island
(foto pixabay)
Vista tanti anni fa, la mia prima volta ai Caraibi, un paradiso!
Playa Pilar, Cuba
Vicina a Cayo Guillermo, dove alloggiavo, meta favorita di Hemingway, Playa Pilar ha un mare strepitoso e sabbia bianca riflettente!
Ses Illetes (o Illetas), Formentera
Mare meraviglioso, Illetas a Formentera è quanto di più simile ai tropici abbia visto in Europa
https://www.unanimainviaggio.it/category/viaggi-nel-mondo/viaggi-per-destinazione/baleari/
Elafonisos, Peloponneso, Grecia
Piccola isoletta, con un mare, sì caraibico!!
El Alamein, Egitto
El Alamein è sulla costa mediterranea dell’Egitto, ha un mare da favola e dietro..il deserto!
Koufonissi, Cicladi, Grecia
5 spiagge di sabbia, mare stratosferico!!
Caleta del Marrajo, El Cotillo, Fuerteventura
Tutte le spiagge attorno a El Cotillo, La Concha, Cotillo Lagos, ecc. a Fuerteventura sono strepitose
Santa Giulia, Corsica
e tante altre spiagge della Corsica del Sud, incantevoli: Rondinara, Palombaggia, Roccapina
Villasimius, Porto Pino, Chia, Tueredda, Maddalena, ecc. Sardegna
e tutte le spiagge dei dintorni (ma la Sardegna ha tante spiagge splendide)
Cosa ne dite? Me ne mancano ancora tante eh…Voi quale aggiungereste?
foto di patty e pixabay (ove indicato)
Vacanza on the road, di relax o mista, con figli adolescenti?
Il modo di viaggiare o di fare le vacanze puo’ dover subire qualche cambiamento quando si hanno figli adolescenti.
Non è come quando sono bambini, che si convincono con un gioco, una distrazione, si possono entusiasmare facilmente e riescono ad adeguarsi maggiormente al tipo di vacanza e ai ritmi della famiglia (e viceversa). Sebbene una buona educazione al viaggio, fin da piccoli, possa essere utile per indurli ad amare viaggiare, conoscere, fare esperienze, è tipico nell’età dell’adolescenza che i figli diventino polemici, schizzinosi, contestatori e dissenzienti a prescindere.
Ho trattato in questo articolo nello specifico il viaggiare con figli ai tempi dell’adolescenza
Ovviamente non tutti i ragazzi sono uguali, spero per voi che possiate essere un’eccezione. In questo articolo parlo della mia esperienza e di alcuni accorgimenti che ho notato essere efficaci per scegliere e vivere al meglio una vacanza, durante questa critica età.
Quale è diventata, quindi, il tipo di vacanza migliore per noi?
Mia figlia (ormai quindicenne) ha sempre odiato fare lunghe tratte in auto. Da piccola dormiva, ma quando è cresciuta, anche solo fare un viaggio di due ore in auto le pesava, e l’immancabile “Quando arriviamo?”, dopo poco tempo dalla partenza, era sempre al varco. Al contrario, potevamo andare anche dall’altro capo del mondo in aereo, che non batteva ciglio, anzi, per lei era, ed è, un divertimento.
I viaggi on the road, quindi, non sono la scelta ideale per la nostra famiglia. A questa età, in particolare, io penso che sia importante considerare sempre anche le loro esigenze e preferenze, per viversi la vacanza tutti piu’ serenamente. Quando era piu’ piccola, amava le vacanze al mare in villaggio, o comunque in un posto dove ci potesse essere tutto quello che piace ai bambini: piscine, scelta per il cibo a buffet, spazi di gioco e relax (non necessariamente il miniclub, anche se quando era molto piccola amava la baby dance!). Per esempio, a 11 anni ha apprezzato moltissimo la vacanza in un resort a Bayahibe, dove siamo stati benissimo (restando lontani da animazione, balli, attività varie proposte), facendo delle meravigliose escursioni nell’entroterra e all’isola di Saona.
Nonostante non abbiamo fatto solo viaggi così, l’ideale di vacanza per mia figlia è tuttora la vacanza stanziale, cioè quella dove parti e arrivi alla meta, senza dover cambiare troppi alloggi e ritmi, magari in un posto con un mare bellissimo, dove puo’ rilassarsi sotto una palma, e riposare, dopo un anno di fatiche scolastiche.
Lei vorrebbe sempre tornare alle Maldive. Che sono anche uno dei miei posti preferiti, per carità, ma mi piacerebbe anche vedere qualcosa di diverso!!
Diciamo che alla fine, un buon compromesso, e la formula vincente, negli ultimi tempi, è stata quella di scegliere vacanze “un pò e un pò'”, ovvero viaggi che avessero una parte on the road, e una parte stanziale rilassante. Come quella che abbiamo fatto, quando aveva quasi 10 anni, in Thailandia.
Prendendo spunto da quella esperienza, abbiamo organizzato il nostro viaggio a Cuba, quando ormai la pre adolescenza faceva capolino, a 12 anni. A Cuba abbiamo visitato 3 città, L’Havana, Trinidad e Vinales, e a metà viaggio e alla fine, abbiamo inserito 2 tappe di mare: 5 giorni a Cayo Guillermo e 2 a Cayo Levisa. In questo modo abbiamo potuto farle accettare le tante, ma tante ore che abbiamo trascorso in auto per gli spostamenti, ovviamente preparandola prima. Per noi, è stato un viaggio bellissimo, e lei, che inizialmente non era propriamente contenta del tipo di vacanza, alla fine ha detto che ha superato di molto le sue aspettative.
Qui ho riportato nello specifico gli accorgimenti che ho messo in pratica con l’adolescente, che si sono rivelati di successo:
L’anno successivo abbiamo intervallato con una vacanza stanziale alle sue adorate Maldive..ma anche nelle vacanze stanziali si può aggiungere qualcosa di nuovo ed eccitante!! Infatti abbiamo previsto uno stop over lungo a Dubai, al ritorno, che ci ha consentito di visitare, in un pomeriggio e una sera, la città!
Forti della formula di successo della vacanza un pò e un pò, anche lo scorso anno abbiamo organizzato un viaggio misto, un giro on the road in Florida in auto, e una settimana di relax ad Exuma, alle Bahamas. Qui in particolare c’era anche una obiettivo di suo grande interesse, ovvero gli Studios di Orlando, quindi anche questa combinazione ha avuto buona riuscita.
In conclusione, mia figlia ama le attività adrenaliniche, (quelle che le interessano) come il più assoluto relax, le sorprese come la routine e a volte è proprio un prenderci, perchè c’è anche da considerare che il cambiamento di gusti e preferenze è sempre dietro l’angolo a questa età. E forse la cosa migliore è essere proprio preparati a questo, e cercare di ascoltare quello che i nostri ragazzi dicono e non dicono, con una certa flessibilità.
E soprattutto, essere preparati anche al momento in cui inizieranno a fantasticare su mete da visitare, senza i genitori!!
Marzo 2020
Tutti i viaggi fatti con figli adolescenti li trovate qui
per chi è interessato al tema adolescenti
Viaggiare con ragazzi adolescenti
E’ possibile viaggiare, aggiungo, felicemente, o quantomeno in pace, con figli adolescenti, ovvero, dagli 11 ai .. 17 anni, o fintanto che si riesce a portarli con sé??
Per la mia seppur breve esperienza, credo che 3 cose siano fondamentalmente importanti:
educazione al viaggio,
alcuni accorgimenti,
e anche c..o, ovvero fortuna!
L’adolescenza è un periodo difficile per tutti, sia per chi lo vive, che sta affrontando una trasformazione e deve mettere alla prova se stesso e il mondo (e i genitori soprattutto) sia per chi ..la subisce, ovvero la famiglia! Che vede tramutare il piccolo dolce cucciolo di casa in un qualcosa che spesso non riconosce, che si rivolta come un serpente, che si comporta come un indemoniato, che vuol fare cose per noi senza senso e turpi, e che non ci aspettiamo.
Abituare fin da piccoli i bambini a viaggiare, sicuramente è d’aiuto, perché, nonostante venga spezzata la loro vita routinaria, in favore di qualcosa di sconosciuto, e vengano staccati dai loro riferimenti per un po’ di tempo, possono imparare che l’incognito puo’ anche essere piacevole, divertente e interessante. Si puo’ cosi’ alimentare la curiosità, che è sempre una sensazione vitale.
E’ questo che intendo con “educare” al viaggio: sviluppare lo spirito di adattamento e la curiosità per il nuovo.
E’ ovvio che sopraggiunta la fatidica età, per istinto di ribellione, possano essere scocciati di lasciare casa, amici, luoghi frequentati, o semplicemente vorrebbero restare perché si divertono di piu’ con le loro abitudini e nel loro conosciuto. Possono manifestare più di un bambino piccolo, che lo si puo’ distrarre meglio, il loro dissenso, e fare ostruzionismo a partenze o movimenti. Con musi, mutismi e rispostacce, che, almeno a me, a volte mi fan scattare ferocemente i nervi: sembra che ci vogliano far pagare caro il fatto di strapparli alle loro “cose”.
Ecco che qui l’educazione al viaggio serve anche a noi, nel senso che, visto che siamo messi alla prova nella nostra capacità di mettere confini, non dobbiamo mollare ai loro capricci di adolescenti, come non dovevamo mollare quando erano bambini. Cercare di ascoltare, mediare e dialogare, pur mantenendo la fermezza, sarebbe sempre la cosa migliore. Cosa che io lascio fare al padre, che è piu’ bravo di me :).
Eppure diventa importante farli ricredere, questi ragazzi, dimostrare loro che li conosciamo e sappiamo anche quali sono le cose che piacciono a loro, per conquistare ancora un po’ di fiducia. Devono sentirsi compresi anche per quello che non dicono.
E qui entrano in ballo gli accorgimenti che possono aiutare. Posso parlare di quelli che per me si sono dimostrati efficaci durante viaggi e vacanze.
Intanto la scelta della meta, che deve essere possibilmente attraente anche per l’adolescente. Una meta desiderata oppure qualcosa che immaginiamo possa sorprendere, stupire, (che noi possiamo supporre che piacerà, anche se lui/lei non dimostra interesse o snobba, perché non conoscendo non puo’ immaginare) e destare curiosità.
Come?
-parlando della meta e delle attività entusiasmanti che lo aspettano, facendo mettere in moto la sua immaginazione.
Incontreremo comunque sguardi di sufficienza, diffidenza, risposte disinteressate o arroganti, ma intanto abbiamo gettato un semino.
-scegliendo accuratamente i posti dove fermarsi e gli alloggi, che dovrebbero essere almeno un pò intriganti o particolari.
-coinvolgendo nella preparazione del viaggio, mostrando foto delle località che si visiteranno, parlando di luoghi, di episodi accaduti, vedendo film inerenti la meta, cercando qualche aggancio con qualcosa che conoscono o a cui sono interessati. In questo modo è possibile che si carichino un minimo, e che affrontino meglio tutto il resto.
-prevedendo, nel corso del viaggio, tappe con attività che si immagina possano piacere o essere interessanti o divertenti per l’adolescente:
l’uso di mezzi di trasporto particolari, barca, tuc tuc, auto d’epoca, hip on hip off bus, cavallo, calesse, bicicletta, risciò, seggiovia, funivia o simili;
attività adrenaliniche: percorsi avventura, zip line, battute di pesca, parchi giochi tematici o acquatici, salite su grattacieli;
visite a mostre o musei interattivi, mercatini, negozi o quartieri particolari, luoghi con animali, bagni in fiumi o laghi.
–avvisando in anticipo, quando si sa che può esserci qualcosa di non gradito, ho visto che è un’altra cosa importante. In questo modo, eventuali rimostranze, vengono fuori subito e al momento di affrontare la cosa sgradita, sono preparati e magari si lamentano meno, e si possono organizzare per tenersi impegnati o cercare di affrontare la cosa in maniera diversa.
–stimolandoli a cercare intrattenimenti da portare come passatempo (e-reader, libri, musica, giochi, carte, parole crociate, qualcosa che abbia a che fare con le loro passioni, ecc. -es per i lunghi viaggi in auto, che odia, mia figlia si organizza ascoltando musica o leggendo e-book). Durante un viaggio, infatti, può accadere che ci siano tempi morti o momenti noiosi per loro, o anche semplicemente momenti di relax: è importante che siano preparati ad affrontarli al meglio.
Ultima cosa, ma non meno importante:
-cogliere l’opportunità di trascorrere del tempo col padre, che è una figura di fondamentale rilevanza, soprattutto in questa fase.
Di riferimento, di autorità, di confronto, che mette i confini, che trasmette insegnamenti e valori, che media e che puo’ placare i conflitti con la figura materna. Tempo di qualità, che puo’ essere disponibile in vacanza, da utilizzare per fare delle cose insieme, e, per il genitore, per conoscere il nuovo essere che sta diventando il figlio. Non tralasciando, anche se non sono più bambini, ma adolescenti, il gioco.
Detto questo, bisogna comunque mettere in conto che ci saranno sempre momenti in cui l’adolescente si lamenta, dice che si annoia, si ammutolisce; momenti in cui non va bene niente, che non gli va di fare quello quello che abbiamo programmato, momenti in cui esplode la rabbia, da ambo le parti. E’ tipico di questa fase, succede in viaggio, come a casa.
Fortunatamente, proprio perché si è in vacanza, può passare prima, basta trovare un motivo di entusiasmo, come vedere un qualcosa di bello, fare qualcosa di interessante, distrarsi dal conflitto.
E ricordare che loro sono gli adolescenti, e noi gli adulti.
agosto 2019
Florida, the sunshine state: organizzare il viaggio
Il nostro itinerario in Florida
è stato il seguente:
–MIAMI
-NAPLES passando per le EVERGLADES
-SARASOTA passando da Bonita Spring, Fort Myers, Sanibel
-ORLANDO passando da Siesta Key, Longboatkey, Bradenton, Anna Maria Island, Sunshine Skyway Bridge
-CAPE CANAVERAL
-FORT LAUDERDALE
-MIAMI – MIAMI BEACH
Informazioni utili per l’organizzazione del viaggio
–VOLO: Abbiamo trovato un offerta acquistata da British Airways, andata con uno dei primi voli da Bologna di American Airlines per Philadelphia+volo Miami, ritorno con British Airways, tariffa economy senza bagaglio registrato.
AA aerei e hostess attempati, senza schermi personali, BA boing 747-400, bello e con schermi intrattenimento; cibo abbastanza pessimo per entrambe le compagnie, ritorno Londra-Bologna, neanche un bicchier d’acqua, tutto a pagamento (ok per quel prezzo non mi aspettavo molto, ma pensavo che non si riducessero come Ryanair). Scali molto brevi 2h10 a Philadelphia, con pratiche di immigrazione da fare, 1h45 a Londra (l’aereo per Bologna aveva ritardo, ce l’avremmo fatta comunque ma di corsa), se siete ansiosi come me, evitate (il problema era che tutti i voli con scali piu’ lunghi per Miami, arrivavano molto tardi, dopo le 22). Per il prezzo comunque OTTIMO.
–AUTO: noleggio con ALAMO 1) 1 settimana, ritiro Miami, consegna a Fort Lauderdale, per una NISSAN ELANTRA compatta, inclusa road safe, prenotato con anticipo (con convenzione CNA-se qualcuno l’avesse c’è un buono sconto), abbiamo fatto anche il check in online, saltando il banco e andando direttamente al garage, dove si sceglie auto della categoria prenotata e colore e si passa al casello a completare contratto e pagamento. 2) 1 giorno, ritiro a Fort Lauderdale, consegna a Miami, stesso modello auto, colore diverso , check in online. OTTIMO
Abbiamo scaricato le mappe google offline da poter utilizzare anche in assenza di connessione ed è stato importante perché non sempre con Tim (avevamo preso l’offerta dell’unico operatore che garantiva un po’ di giga a disposizione, 10) era presente la connessione in certi percorsi (es. da Naples a Sarasota, o nelle Everglades). Avevamo anche considerato la scheda americana della Most che aveva circa lo stesso prezzo con giga illimitati ma contattando il fornitore, i nostri telefoni non sono risultati compatibili (quindi se pensate di prendere quella consiglio mandare un messaggio al fornitore per chiedere).
Per i pedaggi, abbiamo utilizzato il sistema di Alamo che con trasponder consente di passare ai pedaggi, con addebito sulla carta di credito di una quota giornaliera se vengono utilizzate strade a pedaggio, con un massimo addebitabile di una ventina di Euro e le tariffe per i pedaggi. Esiste anche la possibilità di acquistare il SUNPASS, al costo di circa 5 dollari, da applicare sul vetro che consente di avere anche tariffe ridotte, ma noi, arrivando in tarda serata e stanchi, non ce la siamo sentiti di andare a cercare un rivenditore (CVS, Walgreens, Walmart, ecc)
–ASSICURAZIONI:
-annullamento voli (gli alloggi prenotati erano con cancellazione gratuita) ALLIANZ TRAVEL CANCEL che include malattie pregresse (per genitori anziani), una per Florida 5e una per Bahamas distinte (perché alla partenza scade, quindi facendone una unica non veniva coperto il volo per Exuma)
-sanitaria VIAGGI SICURI (con sconto 20% essendo già cliente- polizza argento)
–auto excess per Exuma WORLDWIDE INSURE
Miami
HOTEL EVEN vicino all’aeroporto, prenotato da Philadelphia dopo che ho capito che riuscivamo a prendere la coincidenza, da ORBITZ con orbucks maturati per altri pernottamenti prenotati e sconto 10% . In origine avevo prenotato l’hotel EXTENDED STAY 25TH, in quanto la catena consente cancellazione fino alle 18 del giorno stesso di arrivo (ottimo da tenere in considerazione). L’EVEN è una catena con pochi hotel ma che abbiamo trovato bellissimi!! Camere di design, attenzione al wellness, hanno perfino strumenti per il fitness nella camera, lampade che cambiano colore e frasi motivazionali. Segnalo comunque ottimamente posizionati a Bayside l’hotel Yve, che ha buon prezzo, e Holiday inn, che avevo tenuto in considerazione, ma non scelti alla fine per la previsione della stanchezza all’arrivo a Miami.
Dopo la notte nei pressi dell’aeroporto, volevo dare e avere una prima visione di Miami, quindi siamo andati a visitare Bayside (Downtown), colazione al Segafredo caffè davanti alla baia, ottima, e preso il metrorail gratuito per Brickell (loop 3 Financial district), bellissimo, dove abbiamo passeggiato, e tornati a Bayside ci siamo fermati a pranzo al Bubba Gamp, fantastico!! Abbiamo mangiato gamberi cucinati in 4 modi diversi, tutti ottimi e locale bellissimo, per me un’emozione!!
*impressioni: Miami l’ho adorata e questa zona in particolare!! ATTN: non è cosi’ facile muoversi in auto inizialmente nonostante il navigatore.
Naples passando per la Tamiani Trail US Highway 41, come consigliato nel Blog Ero Lucy, breve tappa all’Oasis visitor center (nei pressi del Mikkosukee) dove da un pontile abbiamo visto gli alligatori, e anche tartarughe, pesci e ibis.
HOTEL LEMON TREE, prenotato il giorno stesso da ORBITZ, con orbucks maturati per altri pernottamenti e sconto 10% che si riceve, con colazione bordo piscina, camera queen ben arredata, carino e colorato in un bel giardino.
Visita alla cittadina, e al Pier, nel tardo pomeriggio, dove abbiamo visto delfini, pellicani ed altri uccelli e dove c’era una bellissima atmosfera, tra persone che pescavano e altre venute per il tramonto. Cena da Felipe’s, fast food tacqueria messicano (niente di speciale).
*impressioni: Naples città e spiagge le ho trovate carine, ma niente di che, case belle e ordinate, una strada per il passeggio, il mare era un po’ mosso, mentre ho adorato il pier e l’atmosfera che si respira.
Sarasota passando per Fortmyersbeach Bonitaspring Sanibel
HOTEL EVEN a Lakewood Ranch, scartati altri individuati vicino al mare, visto che essendoci pioggia non valeva la pena. Siamo tornati alla nostra scoperta, prenotato con ORBITZ con colazione, ancora piu’ bello dell’altro per la location, presente una piscina sul lago e vasca idromassaggio dove abbiamo fatto un fantastico bagno alle 8 del mattino.
*impressioni: Fort Myers beach è una piccola cittadina colorata molto carina ad Estero Island; la spiaggia non è niente di che e il mare verde e poco limpido con qualche alga, c’è un pier ma quello di Naples è meglio; carinissima Bonita spring (adorata dall’adolescente) con le sue casette con molo e barca e una bella spiaggia bianca, qui con mare trasparente molto bello, il meglio che ho visto su questa costa; Sanibel per me è stata un po’ una delusione, bello percorrere la strada interna dell’isola, bello il tratto per arrivare alla spiaggia (Bowman’s beach, con parcheggio a pagamento) e le dune, ma di conchiglie ne ho viste tante quante a Marina di Ravenna, nel senso, niente di eccezionale; il mare era mosso e con un po’ di alghe ed era molto caldo, potete vedere in una foto l’adolescente sotto l’ombrello che non vedeva l’ora di andarsene. La cosa bella della giornata è stato l’ottimo pranzo a Sanibel da Doc Ford’s, 1 hamburger, gamberi cucinati in modo locale e pollo con copertura di pistacchi, servizio ottimo. A Sarasota siamo arrivati con una pioggia battente, senza connessione internet e con hotel da cercare, non mi ha fatto grande impressione; con il sole del giorno dopo mi è apparsa piu’ carina, bei quartieri con le tipiche case americane, carina la marina, di fronte alla quale c’è la statua del Unconditional surrender, che mi è piaciuta un sacco!!.
Pollo fritto acquistato da Publix , in quantità industriale, ci abbiamo mangiato in 3 e parte l’abbiamo buttato, buonissimo.
Siestakey, Longboatkey, Bradenton, Anna Maria island, Orlando
*impressioni: tutta la zona di queste keys mi è piaciuta, le varie località sono molto diverse tra loro. Siesta key bella e grande spiaggia bianca, ben attrezzata, il mare forse per il temporale del giorno precedente, niente di che. Longboatkey ha una bella zona dove ci sono esclusivamente stupende residenze, a Bradenton cominciano le casette colorate, ma la zona piu’ particolare e che mi è piaciuta di piu’ è Annamaria Island, casette colorate fronte mare e dune: qui mi sarei voluta fermare di più.
Pranzo alla Wicked Cantina a Bradenton beach con ottimi hamburger.
Arrivo a Orlando, contatto subito con il traffico della sera, dopo sosta in albergo e acquisto del biglietto Park to Park Universal studios e Island of adventure (€ 512 per i 3 biglietti) ci fiondiamo negli outlet che hanno prezzi super convenientissimi (segnalo Adidas e Victoria Secret)! Peccato avere poco tempo e poco posto nelle valige.
HOTEL ROSEN INN NEAR THE PARKS – 2 notti – 6327 International Dr, Orlando (specifico perché ce né piu’ di uno con nomi simili), prenotato da Agoda , 2 notti, in totale, simile a un motel, discreto, ottimo rapporto qualità prezzo, arredamento un po’ old stile ma ben tenuto e ordinato, piscina carina al centro, di cui non abbiamo usufruito per mancanza di tempo, bella hall e market fornitissimo, personale gentilissimo, navetta gratuita per il parco. Cena in camera perché stremati dal giro per gli acquisti e traffico, con tramezzini e frutta e colazione del giorno dopo, acquistati da Publix.
Universal Studios Florida Universal island of Adventure Orlando
Abbiamo prenotato la prima navetta alle 7.30 nonostante l’apertura del parco sia alle 9: occorre un po’ di tempo per arrivare agli studios, altro tempo per arrivare all’ingresso, da dove ferma l’autobus, e i cancelli aprono una mezz’ora prima per i controlli. Arrivando presto e mettendoci in fila, siamo riusciti a fare pochissima coda per le prime attrazioni. Quello che interessava a mia figlia era principalmente Harry Potter, ma è riuscita a fare anche altre attrazioni e noi a vedere 3 spettacoli.
pranzo da Mels Drive di American graffiti. Siamo usciti stremati alle 20, senza riuscire neanche a vedere la parata, tornati con la navetta. Cena acquistata nel market dell’hotel+colazione, bibite ecc .
*impressioni: ovviamente adorato da mia figlia, ma anch’io mi sono divertita. Mio marito meno, soffre di vertigini per cui non ha fatto giostre.
Kennedy space center ovvero la Nasa a Cape Canaveral
Costo ingresso € 155, biglietti acquistati in loco prima dell’apertura, nessuna fila + parcheggio € 9 . Abbiamo preso subito il bus per il giro alle rampe di lancio e al padiglione dell’Apollo. E’ importante andare subito perché il bus parte ogni 15 minuti e la coda diventa lunga subito e l’ultimo tratto è sotto il sole. Abbiamo pranzato lì, al Moon Rock cafè mangiando bene a prezzi sorprendentemente più bassi di quanto mi aspettassi. Abbiamo visitato anche tutta l’area dello shuttle e provato l’esperienza del lancio, oltre a vedere tutta l’area esterna.
*impressioni: bellissimo! La cosa che è piaciuta di più a mio marito. Molto emozionante.
Fort Lauderdale
Pernottamento vicino all’aeroporto per volo giorno successivo per Exuma
HOTEL MORRISON, con colazione, prenotato dal sito, belle camere moderne e anche se nuovo, la hall sembra un po’ vintage. Cena da Fish grill, 2 blocchi a piedi, 2 ottime bistecche di angus e 12 alette di pollo con contorni.
Al ritorno da Exuma alloggiato al BEST WESTERN PLUS OCEANSIDE INN sul Seabreeze Boulvard, quasi sulla spiaggia, prenotato da Booking con sconto € 15, (incluso parcheggio) con ottima colazione, camere belle, albergo gradevole (a fianco c’è un altro bellissimo albergo fatto a nave B Ocean, costa poco di piu’).
Abbiamo noleggiato un’auto per un giorno, in quanto il costo era inferiore che prendere un Uber per spostarsi dall’aeroporto e, il giorno successivo, per andare a Miami, € 35 (senza roadsafe).
Volevo fare il tour con il water trolley sui canali, gratuito, ma non siamo riusciti a capire dove fosse la fermata nel punto indicato dalla mappa, neanche chiedendo ai passanti (ognuno diceva una cosa diversa e in quel momento internet non funzionava, andando alle Bahamas aveva consumato tutto e abbiamo dovuto fare una ricarica, pur non avendo usato là la sim perchè non prendeva niente), quindi essendo già sera tardi, siamo andati a fare una passeggiata sul viale principale, Las Olas, a un quarto d’ora di auto, pieno di negozi , ristoranti e gallerie d’arte. Ne abbiamo visitata una della National Geographic con foto stupende. Cena sul viale del mare, di nuovo dal nostro amato Bubba Gamp.
*Impressioni: Fort Lauderdale ci è piaciuta molto, per certi aspetti mi ha ricordato un po’ Dubai, tanti grattacieli in costruzione!! Bello il lungomare con la grande spiaggia e le palme, elegante il viale di Las Olas e belli i canali, con imbarcazioni enormi e lussuose.
Miami
Da Fort Lauderdale siamo andati a visitare il quartiere dei murales, al Wynwood wall, 2520 2nd av., dove sono concentrati gallerie d’arte e magnifici murales, oltre ad essere presenti per tutto il quartiere, un’ora e mezza. Visita all’adiacente Design District, 39-41st 2nd av., bella zona moderna con una piazzetta e dove sono presenti negozi delle maggiori firme, 30 minuti. Partenza per il quartiere di Coral Glabes , giro in auto per le varie strade, ritorno verso Miami Downton, dove dovevamo lasciare l’auto, passando per Calle Ocho, ovvero Little Havana, 13-17th 8th av., e poi ripercorrendo di nuovo la splendida Brickell. Passeggiata per Bayfront park, adiacente ad Alamo, di nuovo Bayside market, davanti al quale avevamo il bus nr . 120 che aveva la fermata proprio davanti al nostro hotel.
*impressioni: Miami si è riconfermata per me meravigliosa! L’adolescente che fa il liceo artistico, ha apprezzato particolarmente Wynwood, che anche noi abbiamo trovato meravigliosa e l’Hard Rock Cafè, dove ha trovato una maglietta esclusiva con Freddie Mercury. Bellissima la zona di Coral Glabes, viali con vegetazione stupefacente e case stupende.
Miami beach
HOTEL NATIONAL, bellissima e comodissima zona (la fermata dell’autobus per l’aeroporto 150 è proprio fuori dall’hotel), sulla Collins, stile art deco (fantastiche le coperte leopardate in camera, come anche le piastrelle dei bagni della hall!!), con 2 piscine di cui una lunga 62 metri in un giardino florido, con accesso diretto alla spiaggia (inclusi ombrelloni, lettini e teli, incluse le resort fee da pagare in hotel e 2 bottigliette di acqua, con possibilità di restare dopo il check out), prenotato con Orbitz, con qualche orbrucks e sconto 10%.. Questo hotel ce lo siamo goduti tantissimo, abbiamo fatto anche il bagno a mezzanotte con la piscina illuminata e ci siamo rilassati il giorno prima della partenza.
Passeggiata per l’affollata Ocean drive, per la vivace e latina Espaniola Way, passando anche per Washington av., cena ottima da 11 Diner, con hamburger e pollo, locale consigliato qui nel gruppo, colazione da Rosetta bakery di fronte all’hotel , ottima, € 28, pranzo dar Sbaro con pizza (che ricordavo dal mio primo viaggio a New York 30 anni fa ma è peggiorata). Il giorno dopo al mattino mi sono fatta una bellissima passeggiata sulla spiaggia, tornando poi da Ocean Drive, e sulla Lincoln, nella parte pedonale con tutti i negozi.
Siamo partiti alle 19 dall’hotel, per prendere il volo alle 23.15, con cena in aeroporto, dove non c’è molta scelta al gate, in chiosco cubano piuttosto caro e cena niente di che.
*impressioni: a parte il mare, mosso e con le alghe, per tutto il resto, Miami beach mi è piaciuta moltissimo. Bella la spiaggia, belli i vialetti, belle le vie.
Siamo partiti con 3 bagagli a mano e 3 zainetti tipo Eastpack, le compagnie avevano dimensioni diverse dei bagagli ma i nostri stavano al pelo e comunque non sono stati controllati nelle dimensioni.
Conclusioni: viaggio bellissimo, un po’ faticoso, anche come organizzazione. In generale Miami con le sue tante facce io l’ho adorata, mi è piaciuta Fort Lauderdale, la costa del golfo non mi ha rubato il cuore, anche se in ogni tappa ho trovato qualcosa di bellissimo o entusiasmante: credo andrebbe fatta con piu’ calma per apprezzarla di più, oppure potrebbe essere sostituita con le spring, piu’ caratteristiche, credo. Orlando per la figlia adolescente uno sballo, per il papà meno visto che non ha fatto nessuna attrazione (solo quella di Shrek), ma ha apprezzato molto il Kennedy Space Center e anch’io l’ho trovato emozionante, comunque entrambe esperienze imperdibili.
Per le foto rimando agli articoli specifici-
luglio 2019
tutti gli articoli e foto della Florida qui
https://www.unanimainviaggio.it/florida-usa/
foto di Patty
tutti gli articoli sulla Florida
El Cotillo, l’anima di Fuerteventura
Andiamo ormai da anni a Fuerteventura e sono sempre piu’ convinta che la vera anima dell’isola sia il paesino di El Cotillo.
Situato nella parte Nord ovest dell’isola, non distante da Corralejo (20 minuti in auto e servito anche dai bus), El Cotillo, ha conservato ancora il fascino del piccolo villaggio di pescatori.
La strada che dall’aeroporto porta al paese, attraversa vallate e mostra le bellissime vecchie montagne di origine vulcanica che formano l’isola.
Giunti al paese, addentrandosi verso il centro, vicoletti e casette bianche, con porte e finestre azzurre, si stagliano nel “casco” storico.
Insieme a piccoli angoli pittoreschi.
Nel porto vecchio si vedono ancora i pescatori pulire il pesce, al rientro dalle battute di pesca, che viene poi servito nei ristoranti adiacenti.
Pochi o comunque discreti esercizi commerciali, nonostante negli ultimi anni il turismo e quindi negozi, ristoranti e strutture, siano molto aumentati di numero.
Il rumore forte delle onde dell’oceano, che si infrangono sulle rocce della costa, si sente in ogni parte del paesino.
Coste a picco sul mare, con spiagge selvagge (Playa Piedra, Los Mallorquines, Playa de Esquinzo) quasi sempre lambite dal vento, adatte a tutti i tipi di sport che lo richiedono, come kite surf, wind surf, surf . Da un lato.
Lagune protette che permettono di godere di un mare calmo e balneabile (freddo a parte), dall’altro.
Spiagge bianchissime con acqua cristallina caraibica, e bellissimi cambi di paesaggio in funzione dalle maree (Cotillo Lagos, la Concha, Caleta del Marrajo). Che contrastano con la roccia nera.
Scoitattolini di mare si vedono spesso lungo la strada.
Distese brulle e deserte, all’interno, nei dintorni, e canyon dai colori sgargianti, poco conosciuti dal turismo (come il Barranco de Los Encantados), da raggiungere con fuori strada, passeggiate a piedi o in bicicletta.
E dolci dune di sabbie (caleta del Marrajo).
Il faro, alla punta estrema (faro El Toston, Punta Ballena), con il suo Museo della Pesca.
Il Castillo de El Toston, a fianco al porto vecchio, da dove godere di un panorama straordinario sull’oceano e assaporare la sua potenza.
Vogliamo poi parlare del pesce fresco, delle tapas, della paella, accompagnati dal mojo canario per iniziare e dal chupito (o ron miel) per finire, che si possono mangiare negli storici ristoranti? o in quelli recenti, in stupendi locali, spesso gestiti da nostri connazionali, che hanno deciso di cambiar vita e trasferirsi a Fuerte?
Il vento, sì il vento non manca. Non è sempre presente e non è sempre forte, ma quando soffia intensamente i corralitos, costruzioni circolari in pietra lavica, disseminati sulle spiagge, offrono un ottimo riparo e protezione.
Il problema puo’ essere quando ci si alza, che sul corpo svestito sembra che arrivino degli aghi. Ma questo vento, per chi lo ama, porta via anche tutti i pensieri, infondendo una sensazione di grande libertà.
Veniamo a Fuerte da diversi anni ma ormai il nostro posto preferito per alloggiare è El Cotillo. Sulla spiaggia di Cotillo Lagos.
Dove al mattino, scendendo in spiaggia, si puo’ passeggiare e godere del contrasto tra il bianco della sabbia e il nero delle rocce vulcaniche.
Dove il tramonto da il meglio di sè, prima che il sole si tuffi in mare, illuminando la spiaggia e le rocce nere.
Dove il verde del mare, sulla spiaggia candida, abbaglia e illumina conciliando l’ammirazione per una bellezza che toglie il fiato.
marzo 2019
foto by patty
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