Viaggi di testa e viaggi nel mondo

Sui viaggi

Areoporto, mon amour!

 

 

Sono all’aeroporto 🤩🤩🤩!!

E arrivo trepidante, schizzata, ansiopatica

Satura di informazioni, pianificazioni, controlli.

Finalmente posso mollare redini, patemi, timori di sfighe inibenti.

 

Sono in aeroporto.

 

Posti fantastici e dove trovarli 😍.

 

L‘attesa è finita.

 

L’entusiasmo, l’eccitazione della sorpresa ricominciano.

Il frizzante dell’ignoto incombe.

La curiosità dello sconosciuto che si farà conoscere. Del conosciuto tramite letture e foto, che si paleserà davanti.

Finalmente sogni, desideri, possono diventare realtà. E mete, raggiunte.

 

Sono all’aeroporto!! 🤩

 

Check in

Controlli

Attesa

Salita sull’aeromobile..

e via!.. lascio la terra… verso il cielo e oltre!

Che gioia!

 

Inizia un altro viaggio

 

 

aprile 2023

 

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Sei sempre in giro!

 

 

Sei sempre in giro!

 

Ebbene sì, sono sempre in giro.

In posti mai visti, in posti già visti, in posti sognati.E, talvolta, mai quanto vorrei.Col mio bisogno di respirare, di vedere e di sentire la bellezza.

 

Ebbene sì, sono sempre in giro.

A far la spesa, a prender e portare la figlia, a fare cose utili e cose inutili, a vedere gente.Io sono sempre in giro anche sul divano. Dentro a un libro, o dentro a un film, o quando scrivo. Nella storia di un altro o nella mia storia.

 

Ebbene sì, sono sempre in giro

Con la mia testa, coi miei pensieri, con le mie ansie e le mie preoccupazioni. Con i miei sogni e desideri. Coi momenti bui e quelli neri. Col mio bisogno di mettermi in moto. Che poi quel che si vede e si condivide è lo straordinario, ciò che entusiasma, non la tristezza o i travagli quotidiani.

 

 

 

Ebbene si, sono sempre in giro.

Ma tu, lo sai a cosa rinuncio? Sei disposto a fare scelte diverse? A privarti di qualcosa, se volessi anche tu andar più in giro?

 

Ti hanno insegnato il sacrificio?? che non meriti?? che “..magari un giorno…”?? che non è necessario??Anche a me. E a questo io mi ribello.Assumendomi sensi di colpa e di tradimento.Ma non rinuncio all’idea che cercare il piacere significhi onorar la vita.

 

 

Ebbene sì, sono sempre in giro.

Con i miei viaggi nel mondo, o nella mia testa.Che c’è di male?La vita è una sola, te ne sei accorto?   

Sempre in giro e sono grata!                                                                         

Meglio un uovo oggi ..chè… del domani non c’è certezza!

 

Fuggo quando, e se, posso, con la coscienza sempre vigile.Sono scelte.Sono viva, faccio scelte.Un morto non va in giro; non pensa, non legge, non guarda, non sente, non respira: resta fermo.E io non ho voglia di morire, per ora, che sono ancora viva!

 

“Quando arriverà la morte

voglio che mi trovi vivo”

 

 

 

marzo 2023

 

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Svegliarsi altrove

 

 

Se c’è una cosa che mi piace è svegliarmi con altre viste.

Non che non mi piaccia la vista di casa mia, anzi, la adoro, abito nel verde in campagna, tra campi di girasoli d’estate e il canto del cucù di maggio; gli istrici che escono in notturna e gli scoiattoli che si arrampicano sugli alberi; sento il cinguettio degli uccellini, il verso dei fagiani, e vedo le lepri correre nei prati…

 

 

Ma altre viste spezzano la routine.

Allargano gli orizzonti.

Risvegliano gli entusiasmi.

Danno straodinari e differenti modi e motivi per iniziare la giornata.

 

 

Essere da un’altra parte, per un po’, vedere un panorama diverso dalla finestra e respirare aria nuova, ricarica, rinvigorisce, rianima.

 

 

Eccita per tutto quello che non si conosce, a cui si va incontro.

Che si deve vedere, ed è sconosciuto.

Qualcosa che si è scelto e che si aspetta, che spesso è inaspettato.

 

 

E anche se già visto, e quindi non nuovo, solamente perchè non consueto, è elettrizzante.

Adrenalina che scorre nelle vene.

 

 

Viste che fanno dimenticare, per un attimo, un’ora, un giorno, i problemi, gli insoluti, il solito.

Che spezzano la noia o la fatica.

Viste che fanno staccare dalle abitudini, brutte o belle che siano.

 

 

Per la novità, quel diverso, quel non conosciuto  quell’inaspettato, inconsueto, imprevisto, di cui anche i più abitudinari routinari hanno necessità, magari senza saperlo, per sfuggire da sè e dagli altri. Che ne abbiamo bisogno tutti.

Fuggire dalle cose che ingabbiano, o da cui ci si fa ingabbiare. Dalla noia, dal piattume, dallo sfinimento, dalla mancanza di vitalità.

 

 

Svegliarsi altrove.

Un diverso risveglio, una diversa visione che si prospetta.

Nuovi entusiasmi, di cui talvolta abbiamo proprio bisogno.

Bisogno di sorprese e di essere sorpresi, di sorprenderci.

Di trovare quelle scintille di euforia che aiutano ad andare avanti.

Con la gioia che tutti quanti meritiamo.

 

 

 

aprile 2022

 

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Le cose che odio delle partenze (per un viaggio)

 

 

Adoro partire per un viaggio o una vacanza, soprattutto se parto in aereo, ma ci sono alcune cose che mi disturbano prima della partenza (va beh, forse “odio” è un po’ forte ma è per far comprendere la sensazione del momento!! )

Odio il timore che qualche imprevisto accada, fino all’ultimo minuto, e pregiudichi la partenza.

Odio iniziare a preparare le valigie giorni prima e poi non ricordare se e dove ho messo le cose. Odio togliere e mettere dai bagagli, per l‘indecisione su cosa portare.

Odio dover pensare a troppe cose, mie, di mia figlia, del marito, che prendono tutto invece in modo molto “easy”, e mi sembrano poco reattivi.. o forse sono io troppo nervosa e ossessiva.

Odio quando gli altri non hanno il mio stesso entusiasmo per la partenza e il viaggio.

Odio mio marito che mi prende in giro per le mie liste e i miei elenchi.

Odio il giorno prima di partire, pesare borse e valigie, spostare di qua e di là, per trovare il giusto peso o la giusta collocazione delle cose.

Odio che per mia madre ci sia sempre qualcosa di cui preoccuparsi.

Odio l’ansia di aver dimenticato qualcosa.

Odio le code per strada, le lunghe file in aeroporto, ai controlli, all’imbarco e l’attesa se ci sono ritardi.

Mi odio da sola, per tutto il fermento e l’apprensione!

 

Ma poi..

Poi..

 

Amo quando posso salire su quella scala che porta dentro all’aeromobile.

Amo il rombo dei motori, l’accelerazione e la salita nel cielo. Vedere tutto diventare piccolo e lasciarmi tutto alle spalle, incluso lo stress pre partenza.

Amo ricordarmi che il cielo è blu sopra le nuvole..

..ed essere finalmente di nuovo in viaggio.

 

E guardo il mondo da un oblò..ma non mi annoio neanche un po’

 

partenze guardare il mondo da un oblò

 

.. e se non guardo da un oblò, ma da un finestrino, la cosa non cambia: amo anche vedere sfrecciare veloce il panorama!!

 

E la partenza per il ritorno? Ah quella è un altro viaggio  :)

 

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luglio 2021

 

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Dammi un aereo che voglio volare..

..in alto, dove le cose le vedi piccole, da lassù, e distanti, magari quanto basta per dare la giusta dimensione. Un aereo per allontanarmi da quello che è l’oggi, tutto uguale, l’alternarsi delle stagioni, il sole che non arriva, l’energia che resta compressa, la voglia di sognare.

 

 

Dammi un treno che sfrecci e mi trasporti in poche ore in un’altra realtà..

..il paesaggio che passa veloce, la gente che scende di  fretta, e va, chissà dove, ma in un altro posto, o a casa, da un altro posto.

 

 

Dammi un auto, aprimi il finestrino, che senta che sto andando…

..che mi arrivi il vento, che possa respirare e andare altrove, comunque via da me, dai miei pensieri, dalle abitudini, dai miei paesaggi, per un’ora, per un giorno, per una settimana.. per un attimo.

 

 

Dammi una moto e portami via..

.. portami via lontano, che può anche essere vicino, in termini di spazio, ma i paesaggi corrono, si avvicendano, e io sono in viaggio, indipendentemente dalla meta.

 

 

Dammi una bici, per pedalare con l’aria in faccia, e non guardare verso il basso..

.. o avere lo sguardo fermo. Per conquistare un po’ di spensieratezza, mettermi in movimento, per allontanarmi almeno un po’, con un mezzo che mi porti via, dal tempo che devo aspettare, dai sogni che non posso sognare, dagli entusiasmi che conservo nel cuore.

 

 

E se non tutto questo… dammi almeno un tempo…

…che io possa sognare di lasciare alle spalle, anche solo per un pò, ciò che non posso cambiare o ciò che non voglio lasciare. Per sperare in qualcosa di nuovo, o diverso, che non sia sempre io, o quello che ho attorno. Che io possa muovermi, non solo dentro. E ancora, sognare che io possa prendere un aereo, un treno, un auto, una moto, una bici e vagare nel mondo.

 

aprile 2021

 

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Lasciami sognare di viaggi

 

 

Lasciami sognare di viaggi, nel tempo,

e del tempo dei viaggi.

Per immaginare o ricordare

la bellezza del  mondo,

e il contatto profondo con me.

 

Lasciami vagare, cercare posti,

col corpo o con la mente.

Percorrere strade e cieli,

finchè l’esperienza, diventata ricordo,

renda più ricco l’animo mio.

 

Lasciami guardare, 

con gli occhi sorpresi e il cuore aperto

paesaggi infiniti,

odori suadenti,

e suoni preziosi.

 

Perchè il mondo contagi

tutto di me,

la bellezza pervada,

e la vita rinasca ogni volta,

ad ogni mio viaggio.

 

Lasciami stare

col sapore di una nuova scoperta

con l’entusiasmo fibrillante e la vivacità,

per un nutrimento

che mi fa guardare intorno e dentro.

Ancora una volta,

con gli occhi meravigliati e sognanti

di chi si accorge che sta vivendo.

 

 

 

 

(foto di patty)

 

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Le partenze che non ti aspetti – viaggiare dopo il covid-19

 

 

Certe partenze non le aspetti con l’entusiasmo che vorresti.

Quello di prendere un volo, il desiderio di arrivare su, oltre le nuvole, di raggiungere un luogo lontano, da tanto desiderato, magari, un altro continente.

 

Eppure, nel momento che sei sulla strada, sul mare, con un posto nuovo, sconosciuto, che si profila all’ orizzonte, che ti attende, senti che qualcosa dentro si mette in moto, inaspettatamente.

 

 

Qualcosa inizia a ribollire.
La sensazione che ogni luogo può sorprenderti e riportarti quell’euforia ben conosciuta.

 

 

Comprendi che davvero tutto dipende dagli occhi con cui guardi, dall’animo con cui ti accingi a vedere, a vivere, il viaggio che ti aspetta.

E che puoi abbandonarti alla voglia di scoprire, senza preconcetti o pretese. All’entusiasmo che si riaccende, al desiderio di vedere.

Di vivere.

Un luogo.

La vita.

Di ripartire.

Che è sempre una bella cosa :)

 

 

 

La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.
(Fernando Pessoa)

 

luglio 2020, prima vacanza post coronavirus – COVID19

 

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Viaggio dunque sono.

 

Quanti di noi viaggiatori hanno sentito risuonare questa frase?
O, se non presente a livello della coscienza, possono arrivare a riconoscerla come sacrosanta verità?
Il viaggio che ci permetteva di staccare dall’ordinario, dalle solite cose, dalla noia della routine.
Il viaggio che ci dava una botta di energia e ci faceva sentire di più la vita.
Il viaggio che ci rimetteva in contatto con la bellezza del mondo, con la natura, con il diverso, con modalità dimenticate, con quella voglia di conoscere atavica che ci appartiene, che è stata incentivo per gli esploratori a partire verso terre sconosciute.

 

Il viaggio, o la vacanza, che ci portava fuori dalle abitudini a volte malsane o ingabbianti, e ci conduceva in luoghi che non erano solo esterni a noi, ma anche interni, sentiti come più vicini a noi stessi.
Che ci portava a risvegliare parti assopite (magari le migliori), di cui sentivamo la mancanza, più simili al nostro modo di concepire la vita, di essere, ai nostri ritmi, ai nostri gusti, al nostro sentire. Talvolta impossibile da riprodurre nella nostra vita quotidiana, incastrati dagli obblighi lavorativi, famigliari, sociali.
Il viaggio, o la vacanza, che ci consentiva anche di fermarci, distaccarci, e riposare, da tutto il resto.

 

 

Viaggio dunque sono.. vivo.

 

Quei momenti e quei luoghi tanto attesi, programmati, sognati, tanto da dare un senso al tirare avanti, ai sacrifici, alla fatica del vivere il quotidiano.
Quei momenti che, una volta vissuti, ti fanno desiderare di non smettere mai di viaggiare.
Che quando li ripercorri, con ricordi, fotografie e racconti, giorno dopo giorno, tappa dopo tappa, senti una nostalgia che fa quasi male, nel tempo dell’attesa tra una partenza e l’altra.
Quel senso di eccitazione ad ogni prenotazione, quel pregustarsi nella pianificazione, quell’impazienza all’avvicinarsi della data, che solo chi brama a partire per un viaggio può comprendere.

 

 

Quel vivere nel passato, – nel ricordo del viaggio -, o nel futuro, – la prossima partenza.

 

Che può contraddistinguere anche un desiderio di fuga, a volte salutare (https://www.unanimainviaggio.it/elogio-alla-fuga/), o una certa insoddisfazione nel vivere la realtà del qui ed ora.
Desiderio di quella carica di adrenalina che una partenza, il nuovo, il diverso, ci sbatte nel corpo, consentendoci di prendere la nostra boccata d’ossigeno, il nostro momento di soddisfazione.
Che, però, se si trasforma, in un compulsione, celando altre implicazioni psicologiche (come la difficoltà a gestire situazioni che provocano stati emotivi negativi o emozioni come ansia e tristezza) puo’ generare uno stato di dipendenza.

 

 

E oggi, a noi viaggiatori, tutto questo ci manca.

 

Che sia come il capriccio di un bambino che vuole il suo gioco, o  la dose di cui ha bisogno un tossico, l’ora d’aria del carcerato, il momento per ritrovare certe parti di sé, vitali che non si trovano nelle giornate comuni, o il sogno da cullare giorno dopo giorno, per riprendersi un po’ di quell’entusiasmo, che solo la meraviglia della bellezza ritrovata può risvegliare, ci manca.

 

Non c’è niente di male nel sentire questa mancanza, a qualcuno manca l’estetista, ad altri il ristorante, o l’aperitivo con gli amici, a qualcuno lo shopping, ad altri la palestra, a qualcuno la moto, ad altri un momento creativo, un hobby, e così via ..
Per qualcuno è una passione diversa, per un viaggiatore la passione è frequentare il mondo.

 

 

Ma il periodo di questa mancanza, questo periodo in cui stiamo vivendo, in cui non possiamo viaggiare, dovrebbe diventare il momento della GRATITUDINE.

 

Il momento di guardare alla fortuna che abbiamo avuto di viaggiare, di vedere tanta parte del mondo, di vivere certi momenti di svago, di vacanza, di conoscenza.

 

Gratitudine per quello che abbiamo imparato e sentito durante i nostri viaggi.
Gratitudine per la nostra capacità di riconoscere e scegliere ciò che desideravamo o di cui avevamo bisogno.
Per aver affrontato giudizi, spesso, di chi fa i conti in tasca agli altri, senza vedere che cosa viene sacrificato in cambio.
E a volte, per aver sostenuto sensi di colpa, per esserci permessi qualcosa di bello.
Ricordando bene che, noi viaggiatori, siamo una categoria di privilegiati.
Basta esserne consapevoli, o diventarlo.
Che in questo momento di forzato stop, in cui viene richiesto di restare a casa, di restare nel qui ed ora, in questo momento in cui per qualcuno diventa difficile permettersi anche dei sogni,

 

il viaggio più importante è quello di imparare a restare, guardarsi dentro, intorno e di fianco

 

Considerare onestamente se abbiamo usato il viaggiare come una piccola evasione per fuggire da qualcosa, magari di scomodo, per prendere una boccata d’aria, oppure come abitudine per sfuggire a qualcosa che proprio non va, che abbiamo anche l’occasione di vedere e pensare di affrontare (ovvio, se lo vogliamo).

 

Abbiamo la possibilità di restare e vedere cosa resta da vedere e da salvare, chi c’è al nostro fianco, e se lo sapevamo, chiederci di cosa ha bisogno e di cosa abbiamo bisogno noi, in fondo e oltre le nostre vie di fuga.
Restare e guardare, valutare quelle che sono le cose importanti presenti nella nostra vita, gli affetti, le persone, ciò che ci dà sostentamento, salute, tempo.

 

Guardare anche fuori di noi, a chi, per dovere o per necessità, o intrappolato da altre convenzioni, non può o non ha potuto godere dei nostri privilegi, o ha fatto semplicemente scelte diverse, con empatia. E anche, a chi non ha potuto scegliere.

 

 

E’ importante sentirla dentro, e averla sempre impressa nella nostra mente, questa parola, per tutto quel che abbiamo avuto e per i sogni che ancora ci restano, perché

 

un viaggiatore vuole tornare a viaggiare.

 

Viaggio dunque sono.. grato.

 

Torneremo a vedere il mondo da un oblò

 

09.04.2020

Foto by Patty

 

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Collezione di salti dal mondo e posti da Wow!

 

 

E’ da poco tempo che ho imparato il trucco per fare le foto con il salto. Ovvero quelle foto in cui, con dietro un panorama meraviglioso, sembra, che si facciano salti altissimi!

 

Eh si, perchè il trucco c’è! Non penserete che tutti quelli che si vedono saltare nelle foto siano degli atleti: anche quelli non piu’ giovanissimi e allenati come me, che la forza di gravità e la pigrizia poco aiuta ad elevarsi, possono ottenere ottimi risultati!

E da quando l’ho imparato…ho cominciato a farle in tutti i posti in cui mi è venuto da dire: Wow! per la gioia e la meraviglia.

La cosa difficile è trovare qualcuno che abbia la pazienza di fare la fotografia, che spesso non riesce al primo colpo, ma richiede più tentativi. Io di solito finisco per avere il fiatone, a forza di saltare :)

 

                                                                                 prove di salto

Di seguito le foto col salto che sono riuscita a fare (ne aggiungerò man mano che ne faccio), non tanto per far vedere me che salto (con l’impietosa evidenza, ahimè, del trascorrere degli anni), ma come pretesto per mostrare e ricordare dei posti stupendi.

P.S. il trucco è, per chi fa la foto, mettere il telefono quasi appoggiato a terra per scattare, utilizzare lo scatto multiplo (per chi ne dispone, altrimenti scattare piu’ volte);  per chi salta, fare piu’ salti di continuo.

 

salto a Koufonissi, Cicladi, giugno  2024 (brutta, ma va beh)

 

salto a Auronzo di Cadore, 2024

 

salto a Selva di Valgardena, agosto 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

salto a Elafonisos, Grecia, luglio 2023

 

salto alle dune di Porto Pino, Sardegna, 2022

 

salto ad Anse Volbert, Praslin, Seychelles, 2022

 

salto alla Scala dei Turchi, Agrigento, Sicilia 2022

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

salto a Cogne, Valle D’Aosta, 2021

 

salto in Plaza de Espana, Siviglia, Spagna, 2019

 

 

 

Salto a Molveno, Trentino, 2019

 

salto a Jolly Hall Beach Exuma, Bahamas, 2019

 

salto a Cocoplum, Exuma, Bahamas, 2019

 

salto sulle dune di Corralejo, Fuerteventura, Canarie, 2019

 

salto a Cotillo Lagos Fuerteventura, Canarie, 2019

 

salto in Piazza degli Eroi, Budapest, Ungheria, 2018

 

salto a Embudu, Maldive, 2018

 

salto a Embudu, Maldive, 2018 col brutto tempo

 

salto a Playa de los Charcos, Fuerteventura, Canarie, 2018

 

Salto a Cayo Coco, Cuba, 2017

 

salto in coppia a Cayo Guillermo, Cuba 2017

 

salto in coppia a Cotillo Lagos, Fuerteventura, Canarie 2017

 

salto in coppia sulle dune di Corralejo a Fuerteventura, Canarie, 2017

 

Aggiungo anche la collezione dei miei “WOW!” lo stupore dei posti meravigliosi, che mi venivano spontanei prima, e che mi vengono tuttora, anche dopo aver imparato il salto

 

                               Wow!!

 

Wow a Naxos, Cicladi, 2024

 

Wow a Cabo da Roca, 2024

 

Wow a Sintra, 2024

 

Wow al lago di Misurina, 2024

 

Wow al Parco dei laghi di Plitviche, 2023

 

Wow in Valgardena, rifugio delle Odle, 2023

 

Wow a Monemvasia, Grecia 2023

 

Wow a Elafonisos  2023

 

Wow nel deserto del Wadi Rum, 2023

 

e altro Wow nel Wadi Rum, 2023

 

Wow a Petra, Giordania 2023

 

altri Wow a Petra, 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Wow a Jerash, Giordania 2022

 

Wow a Roma, 2022

 

Wow ad Anse Volbert, Praslin, Seychelles, 2022

 

Wow ad Anse Source D’Argent, La Digue, Seychelles, 2022

 

Wow ad Anse Coco, La Digue, Seychelles, 2022

 

Wow a Petite Anse, Mahè, Seychelles, 2022

 

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Wow sul lago di Garda (Riva del Garda) dicembre 2021

 

Wow a Matera, dicembre 2021

 

Wow  alle Cascate Lillaz, Val D’Aosta, agosto 2021

 

Wow all’isola del conigli, Lampedusa 2021

 

e ancora Wow nel mare di Lampedusa, 2021

 

doppio Wow in Corsica, Roccapina 2020

 

Wow Rondinara, Corsica 2020 

 

Wow a Cotillo Lagos, Fuerteventura, Canarie 2020

 

Wow a Bologna, la mia città, 2019

 

Wow a Jamaica Beach, Sirmione, Lago di Garda, 2019

 

Wow a Miami Beach, Florida 2019

 

qui una serie interminabile di Wow!!

Wow al mare di Exuma, Bahamas 2019

 

Wow a Tropic of Cancer, Exuma, Bahamas 2019

 

ancora Wow a Tropic of Cancer, Exuma, Bahamas, 2019

 

Wow a Jolly Hall, Exuma, Bahamas, 2019

 

 

Wow ad Embudu, Maldive, 2018

 

Wow a Cayo Guillermo, Cuba, 2017

 

Wow a Cayo Coco, Cuba, 2017

 

Wow in Repubblica Domenicana, le piscine naturali, 2016

 

Wow a Formentera, Baleari, 2016

 

Wow a Koh Tao, Thailandia, 2015

 

Wow a Fihalohi, Maldive, 2014

 

Wow a Biyadhoo, Maldive, 2013

 

Wow a Corralejo, Fuerteventura, Canarie, 2013

 

Wow in Kenya, Spiaggia dell’Amore, Watamu, 2012

 

Wow a Zanzibar, 2011

 

Wow a Mauritius, 2010

 

Wow a Cayo Largo, Cuba, 2009

 

Wow Marsa Alam, Egitto 2009

 

Wow Hurgada, Egitto, 2008

 

Wow El Alamein, Egitto, 2008

 

Wow Bora Bora, Polinesia 2003

 

 

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Lode al mio mare

 

 

 

 

Ti affido i miei ultimi frammenti di buonumore prima del lungo inverno, i momenti di pace, che tra poco svaniranno nel freddo e nel buio, nella stagione dell’attesa di tempi migliori e di giorni di sole e di luce.

Non importa che tu non sia quello che vorrei, chiaro, limpido, azzurro, caldo. Che tu non possa farmi sognare e far toccare la bellezza con gli occhi.

Anche se non sei come io ti vorrei, ti vengo a cercare, bisognosa di te per rinascere ancora un po’, per respirare un attimo di più. Perchè tu plachi, per un attimo, le mie angosce, e la mia fame di sensazioni vitali, inebrianti, e anche l’oblio, cio’ che pesa e da cui è difficile sfuggire..

Tu che sei movimento perpetuo che contrasta la stasi. L’andare e il ritornare.

L’importante è che io possa udire il tuo canto, sentire il tuo profumo, cullarmi nelle tue onde. Che tu possa far volare via i miei pensieri cupi, per un po’, farmi sognare di stagioni che ritornano e di occasioni non ancora perdute, di speranze non ancora sepolte, di sogni non ancora nati o coccolati nel loro nido accogliente.

L’importante è che tu ci sia, che tu sia un posto dove poter tornare, dove l’anima possa posarsi e trovare riposo per un pò. Dove gli occhi possano guardare l’infinito, e i confini possano essere annullati, per colmare distanze, per fantasticare di incontri.

Per fortuna che esisti tu, con la tua voce, il tuo ritmo incessante, rassicurante, che mi ricorda che tutto svanisce e che tutto torna.

Per fortuna che esisti tu, mare, oceano, infinito, amico, fidato e fedele.

 

 

 

Ma guarda intorno a te
Che doni ti hanno fatto
Ti hanno inventato il mare

…meraviglioso

 

 

 

 

 

settembre 2019

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.