“Cerca di guardare le stelle e non i tuoi piedi”
Queste le parole di Stephen Hawking, colpito da una malattia degenerativa in giovane età, che non ha pero’ intaccato la sua mente fulgida.
Gli avevano pronosticato 2 anni di vita quando ne aveva 20, è morto ieri alla bellezza di 76 anni.
Confinato in un corpo che in parte non poteva piu’ comandare, ha sfruttato l’energia data dal talento che ha ricevuto, condendola con l’entusiasmo e la passione e una buona dose di ironia.
E l’amore che aveva dentro per la vita, insieme a quell’energia, – che quando si mette in moto, carica, ricarica e crea e ti fa sentire potente e connesso con il tutto, – hanno avuto la meglio.
Gli hanno permesso di avere una vita ricca, famigliare, sociale e lavorativa.
Di diventare un grande scienziato, di scrivere libri, di vedere crescere i suoi figli, di amare e di essere amato ed apprezzato.
Il destino gli ha riservato un brutto scherzo ma lui è stato piu’ forte del suo destino.
Oggi c’erano tanti articoli su di lui. Ne ho letti parecchi. Ho visto le sue foto.
Traspare tutta l’umiltà e la grandezza, nell’esporsi al mondo
Mi sono commossa di fronte a una mente e a una forza cosi’ potente.
“..e cosa ci puo’ essere di piu’ speciale dell’assenza di confini?..”
Ecco, questo io ho sentito, la capacità di esporsi con l’assenza di confini, senza protezioni, per quello che si è. E andare oltre.
“Le persone silenziose sono quelle che hanno le menti piu’ rumorose”
Io me lo voglio ricordare Stephen Hawking.
Me lo voglio ricordare tutte le volte che mi sento a terra o che sento la fatica di andare avanti.
Voglio ricordare proprio quelle parole:
“Cerca di guardare le stelle e non i tuoi piedi”
A sottolineare di non limitarci, appunto, nel nostro orticello, nei nostri confini, ma di guardare oltre.
A ricordarci che c’è un “oltre” rispetto a noi.
“Sii curioso.
Per quanto la vita possa sembrare difficile, c’è sempre qualcosa che puoi fare, e con successo.
L’importante che tu non ti arrenda.
Perché finchè c’è vita c’è speranza.”
Detto da una persona cosi’, direi che c’è proprio da crederci.
E ovviamente, il film “La teoria del tutto“, super consigliato.
15.03.2018
(foto Pixabay)
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