Dilemma: profilassi antimalarica si o no?
Prima di partire per i nostri viaggi a Zanzibar e in Kenya, siamo stati parecchio combattuti rispetto al fatto di fare o meno la profilassi antimalarica, soprattutto alla nostra bambina che all’epoca aveva 6 e 7 anni.
Cosi’ ci siamo documentati, leggendo articoli, documenti, forum, esperienze sul web e confrontandoci anche con italiani che vivono in Kenya.
(Le suddette informazioni sono basate su esperienze e opinioni personali e non vogliono sostituire il parere di un medico o delle autorità competenti)
La malaria: alcune informazioni
La malaria viene trasmessa dalla puntura della zanzara anofele, che inietta nell’uomo il protozoo parassita plasmodium. L’infezione sta in incubazione minimo 7 giorni.
Due sono i metodi per la prevenzione dall’infezione: la chemioprofilassi e la protezione nei confronti della zanzara che la trasmette.
Riguardo la chemioprofilassi, l’Organizzazione mondiale della sanità consiglia, per l’Africa e per altre aree a rischio, tre medicinali (da usare in alternativa): meflochina (il nome commerciale del farmaco è Lariam), un’associazione di atovaquone e proguanil (il nome commerciale del farmaco è Malarone) oppure doziciclina (nome commerciale del farmaco Bassado) da utilizzare secondo la seguente posologia:
Meflochina (Lariam)
Da una settimana prima della partenza e si prosegue per 4 settimane al rientro (una compressa a settimana). La dose settimanale diminuisce in proporzione al peso corporeo. L’esperienza con Lariam nei bambini di età inferiore a 3 mesi o di peso inferiore a 5 kg è limitata.
Principali effetti collaterali: vertigini, diarrea, nausea, incubi, irritabilità, alterazioni dell’umore, cefalea, insonnia, ansia, convulsioni, psicosi.
Atovaquone-proguanil (Malarone)
Da un giorno prima della partenza a una settimana dopo il rientro (una compressa al giorno).
Il farmaco è controindicato nei bambini di peso inferiore agli 11 Kg, alle donne in gravidanza e durante l’allattamento. Principali effetti collaterali: nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, esantema, convulsioni, aumento delle transaminasi
Doxiciclina (Bassado)
Da un giorno prima della partenza e per quattro settimane dopo il rientro (una compressa al giorno). Controindicato per bambini sotto i 12 anni. Principali effetti collaterali: disturbi gastrointestinali, candidiasi vaginale, fotosensibilità, reazioni allergiche, alterazioni dell’emocromo, alterazioni renali, epatite.
Tra tutti, il Malarone è in genere il meglio tollerato.
La nostra decisione
La decisione che alla fine noi abbiamo preso, è stata di non fare la profilassi antimalarica.
Di seguito elenco i motivi di questa decisione:
-tutti i farmaci disponibili hanno effetti collaterali di vario grado, anche molto pesanti per gli adulti, figuriamoci per i bambini (anche il Malarone che risulta essere il meglio tollerato),
-non esiste nessuna profilassi farmacologica che offra una protezione completa ovvero, nessun farmaco ad oggi copre tutti i 5 diversi ceppi della malaria, quindi puo’ dare piena garanzia di non contrarla
-una adeguata protezione nei confronti delle punture di insetto rappresenta la miglior difesa contro l’infezione malarica e consente di ridurre del 90% il rischio di contrarla.
Queste sono state le nostre valutazioni ma sottolineamo che sono strettamente personali, per cui, lungi da noi il voler dare consigli in merito a una questione così delicata: ognuno deve essere consapevole e responsabile, dopo essersi informato a dovere, delle sue scelte.
Metodi di protezione
Di seguito riporto gli accorgimenti usati, in seguito alla decisione di non fare la profilassi per prevenire le punture di zanzare (e la malaria):
–repellente il piu’ potente possibile, (per gli adulti io avevo trovato Jungle in farmacia, l’importante è che il prodotto abbia non meno del 30% di deet o del 20% di icaridina; per i bambini maggiori di 2 anni il deet o l’icaridina non devono essere superiori al 10%-20%). I repellenti più potenti hanno una resistenza maggiore in termini di ore di protezione (anche fino ad 8), mentre quelli molto leggeri, per bambini piu’ piccoli, vanno dati con maggior frequenza (in base alle istruzioni) per una maggiore protezione. Per i bambini sopra i 2 anni puo’ essere usato Autan tropical (icaridina 20%). I repellenti di origine naturale non possono ancora competere con i prodotti di sintesi in termini di efficacia e protezione. A pag. 9 del documento sotto riportato della SIMET si trova una utile tabella “Dosaggi dei tre principali repellenti registrati in Italia in rapporto all’età dell’utilizzatore (così come raccomandati dall’ISS)”
–spray a base di permetrina sugli abiti (questa operazione si puo’ fare anche a casa prima di mettere gli abiti in valigia: il principio rimane anche un mese sugli abiti e resiste a piu’ lavaggi): io avevo trovato su internet Insect Ecran vetement, ma il prodotto risulta simile al Biokill che si trova anche nei supermercati
–cerotti di citronella sugli abiti dei bambini o in alternativa braccialetti antizanzare (anche se la protezione è scarsa)
–abiti chiari e lunghi dal tramonto (si dice che la zanzara anofele non punga di giorno ma solo dall’alba al tramonto)
–zanzariera sul letto, eventualmente trattata con repellenti, e controllo della presenza di zanzare in camera: nella stanza dove alloggiavamo in Kenya, usavano spruzzare, qualche ora prima di dormire, un insetticida e c’erano in dotazione anche racchette antizanzare
– dispositivo ad ultrasuoni portatile a batteria (che si trova anche nei negozi di puericultura) , o bracciale ad ultrasuoni per bambini
–elettroemanatore a pastiglie (o simili) da mettere in camera o in alternativa, zampirone
-assunzione di granuli di Ledum Palustre, un rimedio naturale omeopatico che agisce alterando l’odore della pelle rendendolo sgradevole per le zanzare (per la diluizione e la posologia rivolgersi al farmacista- noi abbiamo usato 7CH 5 granuli, una volta al dì), da un settimana prima di partire e per tutto il soggiorno. Essendo un prodotto omeopatico non ha effetti collaterali e puo’ essere somministrato anche ai bambini
-prima di ripartire dal Kenya per l’Italia, per mia tranquillità, ho acquistato in farmacia un kit composto da un malaria self test, da fare in caso di sospetta contrazione di malaria e un farmaco (Coartem) da prendere (dosi per grandi e bambini) in caso di esito positivo (non reperibile in Italia) dal costo di circa 20-30 euro (in caso di test positivo o di sospetto è opportuno recarsi subito in un ospedale) – su Coartem di Novartis: http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/scienza_e_tecnologia/farmaco-malaria-africa/farmaco-malaria-secondo/farmaco-malaria-secondo.html
Nel 2013 è stato redatto dalla Società Italiana di Medicina Tropicale (SIMET) il documento “Indicazioni per La Profilassi Antimalarica nei viaggiatori in area endemica”, http://www.simetweb.eu/document/3678, che fornisce utili informazioni sull’argomento.
Di seguito si riporta anche un articolo relativo ad un’intervista al Dr. Mauro Saio, del Nairobi Hospital, che attesta, tra le altre cose: «L’ unica vera profilassi che si deve applicare è fatta di accorgimenti semplici; – specifica il dottor Saio – coprirsi con maniche lunghe dopo il tramonto, dormire sotto una zanzariera e usare prodotti repellenti agli insetti da applicare sulla pelle».
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2006/05/08SIA1026.PDF
(foto by Patrizia Pazzaglia)
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