El Cotillo, l’anima di Fuerteventura
Andiamo ormai da anni a Fuerteventura e sono sempre piu’ convinta che la vera anima dell’isola sia il paesino di El Cotillo.
Situato nella parte Nord ovest dell’isola, non distante da Corralejo (20 minuti in auto e servito anche dai bus), El Cotillo, ha conservato ancora il fascino del piccolo villaggio di pescatori.
La strada che dall’aeroporto porta al paese, attraversa vallate e mostra le bellissime vecchie montagne di origine vulcanica che formano l’isola.
Giunti al paese, addentrandosi verso il centro, vicoletti e casette bianche, con porte e finestre azzurre, si stagliano nel “casco” storico.
Insieme a piccoli angoli pittoreschi.
Nel porto vecchio si vedono ancora i pescatori pulire il pesce, al rientro dalle battute di pesca, che viene poi servito nei ristoranti adiacenti.
Pochi o comunque discreti esercizi commerciali, nonostante negli ultimi anni il turismo e quindi negozi, ristoranti e strutture, siano molto aumentati di numero.
Il rumore forte delle onde dell’oceano, che si infrangono sulle rocce della costa, si sente in ogni parte del paesino.
Coste a picco sul mare, con spiagge selvagge (Playa Piedra, Los Mallorquines, Playa de Esquinzo) quasi sempre lambite dal vento, adatte a tutti i tipi di sport che lo richiedono, come kite surf, wind surf, surf . Da un lato.
Lagune protette che permettono di godere di un mare calmo e balneabile (freddo a parte), dall’altro.
Spiagge bianchissime con acqua cristallina caraibica, e bellissimi cambi di paesaggio in funzione dalle maree (Cotillo Lagos, la Concha, Caleta del Marrajo). Che contrastano con la roccia nera.
Scoitattolini di mare si vedono spesso lungo la strada.
Distese brulle e deserte, all’interno, nei dintorni, e canyon dai colori sgargianti, poco conosciuti dal turismo (come il Barranco de Los Encantados), da raggiungere con fuori strada, passeggiate a piedi o in bicicletta.
E dolci dune di sabbie (caleta del Marrajo).
Il faro, alla punta estrema (faro El Toston, Punta Ballena), con il suo Museo della Pesca.
Il Castillo de El Toston, a fianco al porto vecchio, da dove godere di un panorama straordinario sull’oceano e assaporare la sua potenza.
Vogliamo poi parlare del pesce fresco, delle tapas, della paella, accompagnati dal mojo canario per iniziare e dal chupito (o ron miel) per finire, che si possono mangiare negli storici ristoranti? o in quelli recenti, in stupendi locali, spesso gestiti da nostri connazionali, che hanno deciso di cambiar vita e trasferirsi a Fuerte?
Il vento, sì il vento non manca. Non è sempre presente e non è sempre forte, ma quando soffia intensamente i corralitos, costruzioni circolari in pietra lavica, disseminati sulle spiagge, offrono un ottimo riparo e protezione.
Il problema puo’ essere quando ci si alza, che sul corpo svestito sembra che arrivino degli aghi. Ma questo vento, per chi lo ama, porta via anche tutti i pensieri, infondendo una sensazione di grande libertà.
Veniamo a Fuerte da diversi anni ma ormai il nostro posto preferito per alloggiare è El Cotillo. Sulla spiaggia di Cotillo Lagos.
Dove al mattino, scendendo in spiaggia, si puo’ passeggiare e godere del contrasto tra il bianco della sabbia e il nero delle rocce vulcaniche.
Dove il tramonto da il meglio di sè, prima che il sole si tuffi in mare, illuminando la spiaggia e le rocce nere.
Dove il verde del mare, sulla spiaggia candida, abbaglia e illumina conciliando l’ammirazione per una bellezza che toglie il fiato.
marzo 2019
foto by patty
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Quante belle foto in questo post, complimenti :grin:
Non sono ancora stata a Fuerventura, ho visto però Lanzarote e me ne sono innamorata
Grazie! Io l’ho preferita a Lanzarote per il mare e le spiagge bianche, ma sono bellissime entrambe!
Non siamo mai stati a Fuerteventura e non pensavo fosse così bella. Grazie per avermela fatta scoprire!
Ciao Sandra, alla fine è una meta spesso scartata dagli italiani per via del vento, ma ha veramente angoli meravigliosi!
Non sono mai stata a Formentera, sai che non me l’aspettavo proprio così! :)
Ciao Francesca, probabilmente volevi dire Fuerteventura!
Ho appena scoperto un posto nuovo dove vorrei tanto andare e non parlo dell’isola, ma proprio di questo villaggio di pescatori che, almeno dalle foto, sembra aver conservato quel fascino immutato dei luoghi semplici e forse anche un po’ spartani che tanto mi piacciono, specialmente nei posti di mare. Quelle spiagge così bianche da sembrare fatte di borotalco adesso mi servirebbero proprio a rendere più lieve questo fine anno strano…;)
Ciao Alessia, si El Cotillo, nonostante sia cambiato da come era, è riuscito a conservare le sue caratteristiche di villaggio di pescatori semplice, soprattutto se si frequenta fuori stagione. Tante volte siamo andati a Fuerteventura, ma ultimamente ci piace risiedere qui, c’è un mare bellissimo e il posto infonde una grande pace. C’è chi puo’ dire: ma non c’è niente! Per me c’è tantissimo proprio in quel poco. Purtroppo mancheranno tantissimo anche a me quelle spiagge e quell’atmosfera questo inverno che dovremo saltare, erano per me uno stacco per affrontare la stagione fredda e una ricarica ineguagliabile!