Fuerteventura, Canarie
Fuerteventura, il vento, da mettere in conto e non andare se da fastidio: si può anche essere fortunati e non trovarlo, ma d’estate sarebbe un caldo africano senza.
Meno frequentata delle altre Canarie, a causa sua, puo’ essere anche molto forte, ma ci si puo’ riparare in costruzioni in sasso, a disposizione dei turisti, i corraliti.
Fuerteventura, le spiagge infinite, il mare cristallino, le lagune e le onde, le dune e i panorami desertici, che riappacificano l’anima.
Fuerteventura, dicono che ci sia poco da fare, oltre il mare. Non sono d’accordo: le cose ci sono da vedere, le esperienze da vivere, la principale quella con se stessi. Perchè Fuerte ti porta dentro di te, nel silenzio, ti porta nell’immensità dei grandi spazi, nel governo della natura, nel suo potere, nella verginità del territorio, ma anche nell’edificazione, a volte selvaggia dell’uomo.
Fuerteventura vicina all’Italia, per trovare un po’ di sole e spensieratezza, nel lungo inverno, e vicina all’Africa, a cui talvolta assomiglia.
Fuerteventura è buon cibo, come sa essere il cibo spagnolo, le tapas, il pesce, da leccarsi i baffi, motivo dominante per andare.
Fuerteventura per noi è un porto sicuro. Riposo per la nostra mente e il nostro corpo. Balsamo per la nostra anima. Momento in cui il mondo si ferma, e ci concediamo il piacere. Una vita lenta. Gustata. Un posto del cuore, dove non ci stanchiamo di tornare.
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