Fuerteventura perchè
Quello che mi piace di Fuerteventura è l’aria che si respira.
Non il vento, che per coloro che ne sono infastiditi è meta sconsigliata, perchè c’è di frequente. Mentre a me sembra che porti via anche i pensieri.
La sensazione di grande apertura, paesaggi sconfinati, come se non ci fossero ostacoli. Niente di superfluo, linearità e curve dolci, territori incontaminati e spazi selvaggi, spiagge immense e scogliere a picco sul mare.
Lagune calme e mari impetuosi, nel giro di pochi chilometri o anche metri.
Spiagge bianche, spiagge nere, rocce vulcaniche.
Paesaggi africani, paesini bianchi, porti vivaci, panorami mozzafiato, dall’alto dei mirador.
In alcune parti, costruzioni selvagge e paesaggi deturpati, che stonano con la gran parte desertica dell’isola. Ma sono poche zone concentrate.
Pale eoliche, vento che solleva la sabbia, che pizzica sulla pelle, quando è forte. Possibilità di ripararsi nei “corraliti“, strutture circolari di pietra vulcanica a disposizione, dove ti senti protetto.
Patate canarie, Mojo e Ron miel, offerti ad ogni pasto, tapas, paella, pescado top. Una delizia per il palato. Magari di fronte al mare.
Fuerteventura è un po’ il nostro porto sicuro. Per questo ci torniamo sempre con piacere.
E quando passa un po’ di tempo che non andiamo, ci manca.
E piu’ ne parlo, piu’ vorrei essere là. A cullarmi nel dolce far niente. Fermare tutto per un attimo.
Un po’ di tepore quando in Italia fa freddo, a poche ore di volo. Vita tranquilla e silenzio.
Che, insieme al paesaggio, mi riempiono l’anima.
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Ciao Patrizia, mi chiamo Giuliano, vivo a Milano e ho scoperto “le isole” circa 10 anni fa. La prima fu proprio Fuerteventura e ad oggi…..lo è ancora. Ti rispondo mentre ascolto una radio locale di Fuerteventura, quindi mi sento molto ispirato.
Ti ringrazio per il tuo pensiero, mi ha fatto piacere leggere frasi che avrei scritto personalmente.
Questa isola è speciale non per il turismo o per la moda di dire “mollo tutto e vado alle CANARIE”, come sento molto in giro, cercando di riempire vuoti dentro di se cambiando solo il nostro contorno. Questa isola ti appaga, ti attrae per tutto quello che dici te. Ed è vero…dopo un pò ti manca cavoli (questa sensazione che manca qualcosa è spontanea).
La sensazione di libertà, tranquillità che si respira è impagabile.
Mi ricordo la prima volta che andai a Cofete: periodo di lavoro intenso, stressato e sempre con il telefono in mano. Scollino, scendo in questa spiaggia infinita con dietro questo risco enorme. Silenzio, vento, il niente intorno a me e il telefono….non prendeva. E ora? E ora niente, e ora potevo realmente e finalmente sentirmi in pace. Anche se ero in un’isola vicina a noi, attrezzata e non in mezzo alla Namibia. E sì che si stava veramente bene!
Spero che questa magia non si perda, anche se in soli 10 anni è cambiata molto.
Grazie ancora,
Giuliano
Grazie Giuliano per il tuo commento! Ci siamo capiti. D’altra parte vedo che Fuerteventura o la ami o la odi. E’ vero che è cambiata tanto, sta arrivando tanto turismo, la prima volta io sono andata 18 anni fa e ci andava pochissima gente. Spero come te che conservi sempre la magia!!
Sono stata a Lanzarote, anche questa, isola selvaggia e con paesaggi sconfinati, il deserto, i vulcani, la sensazione di una natura dirompente. L’augurio che mi faccio, che ti faccio, che faccio a tutti noi, è di tornare presto a viaggiare.
si guarda, Fuerte mi manca da morire quest’anno..
Anche Lanzarote ci è piaciuta molto, ma poichè adoriamo il mare e le spiagge, siamo sempre ritornati a Fuerteventura.