I paesaggi della Giordania
I paesaggi in Giordania sono sorprendenti, cambiano repentinamente, almeno in primavera, anche nel giro di pochi chilometri.
Il paesaggio fuori Amman, verso Jerash, assomiglia un po’ ai nostri della Sicilia e della Sardegna. In primavera il suolo è verde e fiorito, per diventare poi giallo e brullo, ci ha detto il nostro driver, in estate.
Alcune zone sono aride e desertiche, altre verdi attigendo dall’acqua sotteranea, che consente il proliferare di vegetazione, erba, alberi e fiori. In alcune zone particolarmente ventose, gli alberi crescono piegati, e l’energia del vento viene sfruttata con grandi pale eoliche.
Le montagne di Petra hanno una colorazione dai toni rosati, crema e marrone, e non solo, e forme morbide, che a volte ricordano la panna montata o i mash mellow
La città di Petra viene chiamata “città rosa” perchè il rosa è il colore prevalente della pietra e della sabbia, ma le sfumature di colore sono molteplici, da lasciare a bocca aperta, dal Siq, ai monumenti scolpiti, alle rocce, alla terra
Il vicino punto più alto della zona, 1600 mt, assume le tonalità del beige
I paesaggi del Wadi Araba, che si vedono lungo il cammino verso il monastero di Petra, regalano dall’alto panorami a perdita d’occhio, e danno l’idea dell‘infinito. Il silenzio del percorso interrotto solo dalla voce del vento, riempie l’anima di bellezza, e se anche sei solo, sai di non essere solo
Nel deserto si alternano i colori piu caldi del giallo, e del marrone e tutte le forme. Dai granelli di sabbia, alle parti sassose, fino alle rocce giganti, disegnate nel tempo dagli agenti atmosferici, talune in orizzontale altre e in verticale
Forme dolci e arrotondate, mai appuntite, canyon scavati tra le montagne, ponti ed archi naturali.
Colori intensi: sabbia rossa, gialla, formazioni rocciose marroni beige rosse ruggine, che si tingono di oro o di rame al tramonto e all’alba.
I paesaggi del deserto ti stregano.
Verso Aqaba il paesaggio di nuovo cambia, una strada in mezzo a monti color champagne si apre sul golfo e sul mare.
La strada torna pianeggiante e poi attraversa un deserto di sabbia, talvolta popolato da cammelli.
E di nuovo la roccia, chiara, ricca di minerali, poi orlata da un’acqua azzurro, intenso che contrasta con i bianchi cristalli di sale nel Mar Morto, il punto più basso della terra
Poi un tratto dove l’acqua si ferma e diventa uno specchio riflettente perfettamente le sagome sulla riva.
E la sabbia si fa poi più grossa e scura, dove è possibile cospargersi di fango nero e divertirsi a galleggiare nel grande lago salato
Una grande varietà, sorpresa e stupore ad ogni vista: impossibile non restare affascinati, ammaliati, avvolti e toccati da tanta bellezza.
Aprile 2023
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