Ibiza e Formentera a primavera
Ibiza, l’isola piu’ conosciuta delle Baleari, non è solo meta per giovani in cerca di divertimento ma anche un’ottima destinazione per famiglie, che possono godere di un mare cristallino e di belle spiagge, soprattutto al mattino, nel momento in cui il popolo della notte sta ancora riposando.
Io ci sono ritornata in primavera con la mia famiglia, dopo esserci stata molti anni fa, e devo dire che fuori stagione è godibilissima. Quando andai la prima volta, non per vivere la movida ibizenca, ma per una tranquilla vacanza di agosto con le amiche, ero stata colpita da questa isola perchè la immaginavo soprattutto per una clientela giovane, in cerca di discoteche e divertimento, invece ho trovato un posto molto bello, con una capitale che nel 1999 è stata nominata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, e con i dintorni pieni di deliziose spiagge e calette, anche poco affollate al mattino, quando i “discotecari” ancora stanno dormendo.
La vicinanza dell’aeroporto alla capitale, la bellezza della cittadella, la possibilità di una gita in giornata nella bellissima Formentera, e le frequenti offerte delle compagnie low cost, come Ryanair e Vueling, la rende degna anche di un viaggetto di pochi giorni, per staccare la spina dalla routine quotidiana.
Quest’anno abbiamo trovato un offerta con Ryanair a 90 euro in tre, pochi giorni, dal 17 al 20 aprile, per non far perdere troppa scuola alla nostra Giada, che fa la prima media, perchè sarebbe molto duro recuperare, perdendo troppe lezioni. Una giornata in più ci sarebbe stata benissimo, per godere di molte bellezze dell’isola e del bel tempo, ma comunque ci accontentiamo!
Il volo da Bologna ha una durata di un’ora e mezza, e aveva orari perfetti di andata e ritorno, attorno al mezzogiorno. L’aeroporto dista meno di 10 chilometri e si raggiunge comodamente con l’autobus di linea per pochi euro (€ 3,50 a persona).
Il clima che abbiamo trovato ad Aprile è come nel nostro sud Italia, abbastanza mite durante il giorno con temperatura primaverili, che quando esce il sole consentono anche di stare in costume (Giada ha fatto un bagno nella piscina dell’albergo il primo giorno ma l’acqua era gelida!), e fresco la sera. Nonostante cio’, Aprile è ancora un mese un po’ rischioso, perchè potrebbe piovere. Noi siamo stati fortunati, ma ho potuto constatare che, anche nelle giornate in cui al mattino il cielo sembra completamente, coperto, nell’arco della giornata poi si apre. Prima della partenza, avevo cercato comunque qualche alternativa, per il caso di giornate di pioggia e avevo trovato hotel con possibilità di Spa giornaliera, non a buon mercato, ma aperti (per esempio l’INSOTEL Fenicia Prestige aSant’Eularia del Rio).
La stagione del turismo nell’isola non è ancora cominciata ad Aprile per cui tanti bar, ristoranti, negozi e strutture alberghiere sono chiusi. Per cui, non ci si deve aspettare la classica movida, e il vantaggio è che si puo’ vedere l’isola senza la ressa degli altri periodi e godersela con tranquillità (fino a fine maggio) .
Dove alloggiare ad Ibiza in primavera
Considerando il periodo, in cui molte attività sono ancora chiuse e le cittadine deserte, e il poco tempo a disposizione, ho deciso di cercare un appartamento in centro nella capitale Ibiza. I prezzi in centro sono generalmente molto alti, ma in aprile sono ancora accettabili (già da meta maggio si alzano incredibilmente).
Inizialmente mi ero orientata nella ricerca per stare proprio nel centro storico, dove, tramite Homeway e Airbnb, avevo visto appartamenti molto carini, ex case di pescatori ristrutturate egregiamente, ma avendo scoperto poi che quella zona non era considerata troppo sicura, spesso meta di traffici o frequentazioni loschi, ho poi optato per un hotel fuori dal centro storico, ma con possibilità di raggiungerlo a piedi, e sul mare, nella località di Ses Figuretas, scegliendo un appartamento ad un ottimo prezzo, € 60 a notte in 3 (per quel periodo) e con discrete recensioni, prenotando direttamente dal loro sito: il Lux mar Apartamentos della catena Playa Sol.
L’hotel è inserito in un complesso con altri 2, ha una piccola piscina e si può usufruire anche di una piscina più grande del complesso. L’appartamento, era composto da 2 locali spaziosi con angolo cottura, l’arredamento era un po’ datato ma il plus era il terrazzino con la vista mare, richiesta in fase di prenotazione e la comodità dell’ubicazione, in quanto, attraverso un sentiero, o dalla via principale (percorso un po’ più lungo), si arriva comodamente in centro ad Ibiza con una passeggiata di un quarto d’ora (o volendo, con un taxi per € 7, testato una sera che eravamo molto stanchi per tornare a piedi). L’ hotel ha un bel lungomare attiguo, pieno di ristorantini e bar, dove si gode proprio della sensazione di essere in una località marittima.
Alla scoperta dell’isola di Ibiza
La capitale
Ibiza è anche il nome della capitale dell’isola stessa, chiamata anche Eivissa, dai catalani. La città vecchia, o Dalt Vila, sorge arroccata su un altura che domina il resto della città, ed è contenuta all’interno delle mura cittadine, considerate le meglio conservate del Mediterraneo.
La cittadella, da visitare a piedi, è un museo all’aperto, mostra le testimonianze di varie culture con cui l’isola è entrata in contatto, dai fenici, ai cartaginesi, ai greci, ai musulmani, ai romani, ai pirati turchi.
Il bianco è il colore dominante sui vicoli stretti, che spuntano su piazzette o su scorci meravigliosi, dove si puo’ godere della vista del mare, e sulla cima si erge la Cattedrale, nel punto più alto dell’acropoli, dove si gode un bellissimo panorama del porto.
Il fascino di questo luogo è legato anche alla storia: qui, gli ibizenchi che abitavano nelle campagne, si venivano a rifugiare per essere in sicurezza, quando venivano avvisati dell’arrivo dei pirati dal mare.
Noi, cartina alla mano, abbiamo iniziato il nostro giro, arrivando a piedi dal nostro hotel, entrando da una delle due porte delle mura, la Portal Nou (raggiungibile da Plaza del Parque), che ha una salita, che conduce anche al Museo d’Arte Contemporanea, e offre, pian piano, salendo, una vista della città dall’alto.
Abbiamo fatto il percorso esterno dei 7 baluardi e dopo ci siamo addentrati all’interno, girovagando e perdendoci per le per le viuzze caratteristiche, fino ad arrivare alla cima, alla cattedrale.
Siamo poi usciti da quella che sarebbe la porta d’ingresso principale, il Portal de Ses Taules, percorrendo il caratteristico ponte levatoio.
Usciti dalla città vecchia, abbiamo passeggiato per la zona del vecchio porto dei pescatori, anch’essa molto affascinante, con le sue caratteristiche stradine strette, ora deserte, mentre durante l’estate sono invase da folle di egocentriche persone che sfilano, vestite in modo a volte inusuale e trasgressivo (questo lo ricordo bene), e piene di negozi aperti che espongono le loro merci. Abbiamo proseguito poi verso la Marina, il porto nuovo, con il suo lungo e ampio viale, per finire poi a mangiare delle ottime tapas in uno dei pochi locali aperti.
In giro per l’isola
Per girare l’isola, abbiamo affittato un auto, il giorno dopo la visita della capitale, in un autonoleggio vicino al nostro hotel. Potrebbe tornare comodo noleggiare l’auto anche all’aeroporto, ma alloggiando in centro città, c’è il grosso problema dei parcheggi a pagamento e con il rischio di rimozione se non si rispettano gli orari. Spesso il parcheggio si deve pagare anche alla notte (non distante dal nostro hotel c’era possibilità di parcheggio custodito al costo di 1 € all’ora, compresa la notte). Viste queste condizioni, prima della partenza avevo cercato se fossero presenti autonoleggi nei dintorni del nostro albergo, controllando le condizioni, perchè quando si è di fretta in un posto e con un contratto di noleggio in un’altra lingua, a volte incosapevolmente ci si puo’ trovare ad accettare condizioni sfavorevoli, tipo un’alta franchigia, una politica di carburante non pieno/pieno, che è sempre la piu’ conveniente, un’assicurazione che non abbia tutto incluso.
Con la nostra auto, ci siamo diretti verso la seconda città più grande dell’isola, Sant’Eularia des Riu, graziosa ed ordinata, con un bel lungomare per passeggiare, e soprattutto con una bella chiesa bianca che domina la città dalla collina.
Abbiamo proseguito poi addentrandoci verso il centro dell’isola, per arrivare fino a Santa Gertudris, un tipico paesino, veramente grazioso, col suo bel centro pedonale ricco di localini, e ci siamo fermati a pranzo in un rinomato locale, il Bar Costa, di cui si sente parlare molto sul web, per pranzare con dei gustosi bocadillos, panini, fatti con pane casareccio, spalmati di pomodoro e riempiti con jambon serrano, il tipico prosciutto, formaggio di capra e altri salumi tipici.
Con pochi giorni a disposizione, ho poi dovuto fare una scelta tra visitare il nord dell’isola, verso Portinax, Port s. Miguel e le grotte Cova di Can Marca, per ritornare poi al sud e visitare i resti fenici di Sa Caleta e l’insediamento romano punico di Cala d’Ort, o dirigersi verso le spiagge e le calette più belle di Ibiza: poichè amiamo il mare, la scelta è ricaduta sulla questa seconda possibilità, considerando che già avevo visto alcune di queste spiagge, che sono di una bellezza da mozzare il fiato (avendo 1 giorno in più si potrebbe completare l’itinerario e vedere tutta l’isola).
La prima tappa è stata la spiaggia di Ses Salinas, che si trova all’interno di un parco naturale, e probabilmente, causa anche il tempo un po’ velato, un poco mi ha deluso. Poi ci siamo spostati verso la costa ovest, dove sono rimasta incantata dalla bellezza di Cala Vadella, che mi sentirei di consigliare anche per una vacanza, una caletta tra le rocce, con paesino dietro e colori stupendi, tra mare e vegetazione.
Le spiagge limitrofe le avevo già visitate nel corso della vacanza precedente, certo sono cambiate tanto, ci sono molte costruzioni in piu’, soprattutto a Cala Tarida; mentre Cala Conta, che era la mia preferita, è rimasta la stessa, con le sue rocce rosa, in mezzo al nulla, che con la luce del tramonto sono uno spettacolo.
Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di arrivare a Cala Bassa, che mi ricordo essere stupenda, e abbiamo preso la strada verso il ritorno, facendo una tappa a Port S. Antony, la seconda località turistica per importanza sull’isola, dove avevo soggiornato la prima volta, che pero’ mi ha deluso parecchio: quasi irriconoscibile, un porto diventato enorme, una vera città con palazzi a piu’ piani sul mare, la piazza insignificante con tutte queste costruzioni.. L’unica cosa rimasta tale e meravigliosa, ma questo grazie alla natura, è il tramonto sul mare.
Gita in giornata a Formentera
Il ricordo del meraviglioso mare di Formentera, mi ha indotto a non tralasciare, anche in questa occasione, la visita all’isola, distante dal porto di Ibiza 30-40 minuti di traghetto.
Sempre controllando prima di partire, avevo scelto di affidarci alla compagnia Mediterranea Pitiusa, in quanto, in abbinamento al biglietto, offriva un servizio di bus che, ad orari prestabiliti, conduceva alla spiaggia di Illetas, al paesino di Es Pujols e, con un piccolo extra, faceva il giro dell’isola (come alternativa al bus per girare l’isola ci sono le biciclette, ma memore dell’esperienza passata, non l’ho neanche presa in considerazione: è una fatica tremenda!!!).
All’arrivo alla spiaggia di Illetas..la visione che ricordavo, un mare caraibico!! Mia figlia, era contentissima di vedere un mare così, che, ha detto, le ricordava le Maldive!! La cosa meravigliosa era che sulla spiaggia bianchissima.. c’eravamo solo noi!! e qualche kite surf in lontananza. Fortunatamente era una giornata di sole, ma con un vento tremendo, quindi non abbiamo potuto metterci in costume ma ci siamo rilassati sdraiati sulla spiaggia davanti a quel panorama.
Per pranzo abbiamo ripreso il pullman e siamo andati ad Es Pujols dove abbiamo trovato un piccolo ristorantino sul mare e abbiamo mangiato pesce fresco; anche qui, pochissime persone in giro e visto il gran vento, abbiamo deciso poi di prendere un taxi e ritornare ad Illetas, per sdraiarci ancora davanti a quel bel mare.
Quando dovevamo tornare, con l’ultimo pullman per il porto, abbiamo atteso invano alla fermata che passasse. Fortunatamente avevamo il numero del taxi, e quindi siamo riusciti a tornare al porto per la partenza del traghetto. Ma siamo andati a chiedere spiegazioni all’ufficio del turismo e abbiamo scoperto che l’autista non era passato perchè non aveva lasciato più nessuno lì, non considerando che qualcuno poteva arrivarci anche in diverso modo, e per il disguido, ci hanno rimborsato il costo del taxi, che a differenza di Ibiza, qui ha prezzi molto alti!
Conclusioni
Ibiza, come tutte le Baleari, che ho visitato, è un’isola molto bella, belle spiagge, bel mare, e belle cittadine, merita sicuramente una vacanza o anche solo un piccolo break come il nostro!! Formentera resta il mare piu’ bello mai visto in Europa.
Credo che anche questo sia stato solo un arrivederci!
aprile 2016
foto by patty
Ibiza è stato il viaggio post laurea da cui ho ricordi molto vaghi e poco chiari ma che mi piacerebbe ripercorrere con la mia famiglia avendo una idea diversa di viaggio. Non pensavo fosse interessante fuori stagione e anzi mi intriga ancora di più perchè c’è meno gente, più luoghi interessanti da visitare con calma e senza la ressa estiva.
Guarda, veramente senza la ressa estiva è una meta molto interessante, anche per famiglie!