Il canale di CORINTO
Arrivati con un volo da Bologna ad Atene, la prima tappa in programma sulla strada per il Peloponneso è Corinto: volevamo vedere il famoso canale che consente di far risparmiare fino a 700 chilometri, mettendo in comunicazione il Mar Egeo con il Mar Ionio senza dover circumnavigare il Peloponneso, che così viene diviso dal resto della Grecia.
La grande opera di ingegneria è stata avviata in epoca romana dall’imperatore Nerone, ma addirittura fu ideata già nel XVII secolo a.c. , anche se è stata portata a termine solo nel 1893, in collaborazione con ingegneri francesi ed ungheresi.
Come arrivare
Per arrivare al canale di Corinto dall’aeroporto abbiamo preso l’autostrada A75, seguendo le indicazioni per Corinto, e dopo circa 80 chilometri siamo usciti a Loutraki. Si arriva al ponte metallico che attraversa il canale, quasi senza accorgersene: si può parcheggiare l’auto negli spazi previsti per andare a vedere il panorama sui 2 passaggi pedonali, ai due lati della carreggiata, che ne consentono la vista in tranquillità. Alle estremità del ponte si trovano l’ufficio del turismo e dei pannelli esplicativi, diversi chioschi di souvenir, dei ristoranti e i parcheggi.
Il canale
Il canale, è largo 23 metri e lungo 6 chilometri, e fanno impressione le sue pareti alte fino a90 metri di roccia, che fanno risaltare il blu del mare. La vista è davvero spettacolare dai due ponti pedonali che affiancano quello per i veicoli.
Attraverso uno dei ponti pedonali si può arrivare ad una postazioe per il bungee jumping.
Alle due estremità, a livello del mare, ci sono anche 2 ponti sommergibili, che consentono il passaggio ad auto e pedoni per attraversare il canale, e che hanno la particolarità di venire immersi nell’acqua quando devono passare delle navi. Non siamo andati a vederli perchè, al di là della genialità dell’opera, non mi pareva avessero grande attrattiva scenografica.
Anche altri ponti attraversano il canale, tra cui quello dell’autostrada e quello delle ferrovie.
Dal canale di Corinto passano soprattutto imbarcazioni turistiche e navi da crociera, e soltanto una alla volta: il passaggio è troppo stretto per le attuali navi cargo o mercantili.
Purtroppo il terreno franoso e la zona sismica ha causato talvolta l’esigenza di chiudere il canale.
In uno dei ristoranti passato il ponte, ci siamo fermati per nostro primo pranzo greco, a base di ottimi souvlaki e una birra Sparta.
Poi .. via! Dopo questa sosta che merita assolutamente, abbiamo proseguito verso la tappa successiva prevista, a 3 ore di auto, ovvero il borgo fortificato di Monemvasia, che si trova su un’isola rocciosa unita alla terraferma da un ponte, nella regione della Laconia, nel sud del Peloponneso.
luglio 2023
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