Viaggi di testa e viaggi nel mondo

Il fascino indescrivibile e avvolgente di MATERA

 

 

Breve ed intenso, 2 giorni e una notte, ma sufficiente per farmi innamorare.

Matera mi ha rapito portandomi dentro la sua anima, lasciandomi sorpresa ad ogni angolo, con lo stupore di vedere quello che non ti aspetti, con la voracità di girare per scoprire un’altra prospettiva, un altro angolo, un’altra vista da incanto.

Matera è terra che ha sempre accolto nel suo ventre, offrendo casa e protezione.

Caverne, grotte, dove rifugiarsi, spazio rubato alla roccia, case scavate nella roccia e costruite sulla roccia. Roccia che ti avvolge tutto intorno, grande contenitore, un mondo a parte, e un presepe, dove anche tu, quando cammini, diventi uno dei personaggi.

E’ l’impronta forte che è rimasta della storia, delle tante storie nel tempo, che ti arrivano addosso.

E’ la bellezza della gravina selvaggia, il dirupo su cui si affaccia; del fiume che scorre e fa sentire la sua voce; della Murgia che di fronte la guarda, le caverne come fossero tanti occhi che osservano da lontano.

Matera è qualcosa di mai visto prima. È una storia emozionante ascoltata dalla voce di una guida appassionata e divertente, che racconta la sua terra, e che mi ha toccato il cuore.

Sassi, acqua, povertà.

Riconoscimento, riscatto, rinascita.

Matera assomiglia anche agli uomini. Non è solo quel che vedi, è apparenza, che nasconde i suoi segreti nelle profondità, sotto ciò che è evidente, siano essi vergogne, fatiche, abbandoni o risorse, ingegno, tesori.

E’ qualcosa che era rimasto lì, dimenticato, fintanto che giustizia ha trionfato, è iniziata la risalita, e ha avuto la sua rivincita. Completamente meritata.

Diamante grezzo reso splendente, di cui andare fieri. E da cui prendere esempio e forza.

 

 

Due giorni e una notte a Matera

E’ novembre e piovono offerte Ryanair.. la voglia della consueta toccata e fuga novembrina si fa sentire: lo scorso anno abbiamo saltato a causa della pandemia, gli anni precedenti abbiamo fatto Londra, Barcellona e poi Siviglia, e prima ancora le terme euganee.

Ma un irresistibile volo per Bari, a 10 euro andata e ritorno, ci fa decidere: da tanto tempo volevamo visitare Matera, e questa è l’occasione giusta!

Arriviamo all’aeroporto di Bari, ci dirigiamo verso il banco dell’autonoleggio Sixt a prelevare la nostra auto, in precedenza prenotata, e partiamo in direzione Matera.

Matera dista neanche un’ora dall’aeroporto di Bari, e la super strada per arrivare è molto comoda.

 

 

 

 

La Murgia materna: il parco delle chiese rupestri, il belvedere Murgia Timone, le caverne preistoriche

La prima tappa, arrivati al mattino da Bari a Matera, è stato il parco della Murgia Materana, a 7 chilometri dalla città

 

 

Avrei voluto arrivare dal centro, scendendo lo strapiombo della gravina, un canyon attraversato dal torrente, passando per il ponte tibetano

 

 

Ma l’incertezza del tempo e la possibilità di trovare terreno fangoso, mi ha fatto desistere. Per cui, puntato il navigatore, siamo arrivati al centro Jazzo Gattini, e lasciata l’auto al parcheggio, abbiamo camminato lungo l’altopiano. Dapprima a fianco a praterie, dove mucche podoliche dal manto grigio sfumato e bianco pascolavano con i loro campanacci in compagnia di qualche cavallo, poi per i sentieri, per circa un chilometro avvicinandosi alla vista della città dei Sassi.

 

 

Il parco della Murgia Materana è un parco archelogico storico naturale con chiese rupestri e villaggi neolitici e con alcuni meravigliosi punti panoramici, con vista sui Sassi di Matera di fronte.

 

 

Sul fondo del sentiero si trova un piazzale, raggiunto anche dall’autobus turistico, che guarda l’estremo della città, il canyon e il torrente Gravina, e da lì partono dei sentieri a ritroso, lungo il crinale, dove ci sono alcune chiese rupestri (purtroppo chiuse in quel momento), incastonate nella roccia, e ampie grotte, in cui entrare e immaginare gli uomini della preistoria che vi trovavano rifugio

 

 

La meta che mi ero prefissata di raggiungere era il belvedere Murgia Timone. Da li’, e da dentro le caverne che si incontrano lungo la via, si può godere di una vista spettacolare dei Sassi. 

 

 

Il parco della Murgia Materana è sito Unesco, come Matera: è una meta imperdibile, a mio parere, se si programma una visita alla città

 

Il nostro alloggio a Matera: la Neviera nei Sassi

Per  il nostro breve soggiorno a Matera volevo alloggiare in un posto davvero tipico e particolare, e studiando le varie soluzioni ho proprio trovato il posto giusto.

La Neviera nei Sassi è un b&b che si trova in una strada del centro cittadino, via Buozzi, vicino a Piazzetta Pascoli, nella zona del Sasso Caveoso, ma non lontano dalla parte di via Ridola non pedonale, dove abbiamo potuto comodamente parcheggiare l’auto sulle strisce blu.

 

 

È un insieme di grotte trasformate in 3 camere, 2 quadruple enormi, bilocali, e una doppia. Noi abbiamo alloggiato nelle due quadruple, la 1 e la 3.

La nostra camera era proprio nella neviera, il posto dove in passato conservavano la neve, molto affascinante, ben riscaldata, con una doccia in grotta che fa anche effetto sauna. Davvero una meraviglia!

 

 

Anche l’altra quadrupla, dove alloggiava nostra figlia era stupenda, aveva anche la vista su una cisterna sotterranea illuminata.

 

 

A disposizione avevamo un buono per la colazione in un bar nelle vicinanze, ma anche capsule per il caffè, bollitore con te e caffè, acqua, qualche biscottino, e le mappe della città.

Dormire nella Neviera è stata una delle cose più affascinanti del nostro giro a Matera; sicuramente il mio consiglio per chi pianifica una visita alla città è di non perdersi l’esprienza di alloggiare in una casa grotta ristrutturata, per respirare completamente l’energia della città .

 

 

La struttura della città

 

“Ho visto un precipizio, lì dentro c’era Matera. Chiunque la veda non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza “

Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli”

 

 

Matera sorge sopra un dirupo. Nella roccia sono state scavate grotte, usate come abitazioni, sopra le quali scorrono strade, che sono i tetti di dette abitazioni; la città, quindi, non è solo quello che si vede, perchè si sviluppa anche sotto la terra. L’ingegno dell’uomo ha fatto sì che fosse architettato un sistema di raccolta delle acque, attraverso solchi che corrono sui tetti, si riversano all’interno, nelle grotte, lungo canaletti nei pavimenti delle case, defluendo in apposite cisterne, collegate tra loro da vasi comunicanti.  Matera nel 1993 è entrata a far parte dei siti riconosciuti dall’Unesco proprio per il sistema di canalizzazione delle acque piovane messo in opera attraverso i secoli.

 

 Le grotte sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelle di sotto

 

 

Il centro di Matera si divide in 4 parti principali da non perdere.

Il Piano, è costituito dalla parte tutta in piano che va da Piazzetta Pascoli a Piazza vittorio Veneto, zona rinascimentale, formata da due grandi  strade principali pedonali, via Ridola e via del Corso, che si susseguono, intervallate da Piazza del Sedile e Piazza san Francesco

 

A destra del Piano, si trova il Sasso Caveoso, mentre a sinistra il Sasso Barisano, le zone piu antiche risalenti all’anno 1000, dove si trovano le case abitate un tempo principalmente dagli artigiani, ricavate scavando la calcarenite, ovvero la roccia di cui sono composti i sassi, in un saliscendi di stradine

Al centro, c’è la strada che va in salita verso la collina e porta alla Civita, risalente al 1200, il rione dove è ubicato il duomo

 

 

All’interno dei Sassi si  trovano tante chiese rupestri, scavate nella roccia, la maggior parte delle quali conservano affreschi e sono di spettacolare bellezza. Si trovano anche diverse case nella grotta, molto interessanti da visitare per rendersi conto di come era la vita in tempi passati.

 

Nelle grotte dei Sassi si cela la capitale dei contadini, il cuore nascosto della loro antica civiltà.

 

 

 

Le meravigliose viste di Matera

Oltre alla vista di tutta la città di Matera dal Parco della Murgia, che è fenomenale, ci sono diversi punti panoramici molto belli nei Sassi

 

 

Dalla cattedrale della Madonna della Bruna, sulla Civita, c’è una bella balconata sul Sasso Barisano 

 

 

Dal belvedere di Piazzetta Pascoli si ha una vista sul Sasso Caveoso

 

 

Dal belvedere Guarricchio di Piazza Vittorio Veneto, oltrepassando i 3 archi, si ha la vista sul Sasso Barisano.

 

 

Dal Sasso Barisano, nella parte più esterna di Via Madonna della Virtù, sulla parte superiore dove si tiene l’esposizione di Dalì, si ha una vista fantastica del canyon e della gravina. Sul fondo del, lato destro c’è la chiesa e il convento di Sant’Agostino

 

 

Sopra al piazzale della chiesa di San Pietro Barisano si ha un’altra stupenda vista da vicino del Sasso Barisano e della Civita.

 

 

Salendo lo sperone roccioso del Montirone, dove si trova la chiesa di Santa Maria de Idris, il panorama è su entrambi i sassi, e sul retro c’è una magnifica vista della Murgia

 

 

Il mio panorama preferito resta comunque quello che si vede da via Muro, nel Sasso Caveoso, che guarda verso la chiesa nella roccia, così particolare, di Santa Maria de Idris, il piazzale della chiesa di San Pietro Caveoso, con la Murgia sullo sfondo, e ai piedi il Sasso Caveoso

 

 

“Eravamo intanto arrivati al fondo della buca, a Santa Maria de Idris, e alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera. Di lì, sembra quasi una città vera. Le facciate di tutte le grotte, che sembrano case, bianche e allineate, pareva mi guardassero, coi buchi delle porte, come neri occhi.”

Carlo Levi

 

 

La nostra guida a Matera: Giulio Cappella

Visitare Matera con una tour guidato è sicuramente un modo per conoscere bene la storia della città e per vedere i posti principali, quando non si ha troppo tempo a disposizione. Inizialmente infatti non è cosi facile orientarsi tra i rioni e le stradine dei sassi. Ma vale la pena comunque la visita guidata anche se si ha più tempo a disposizione, per ascoltare la storia della città dalla voce fiera e appassionata di un abitante del luogo.

La mia scelta è ricaduta su una visita di gruppo pomeridiana (ma eravamo solo 9 persone) con Giulio Capella, dopo aver letto le ottime recensioni su TripAdvisor, simpatico, appassionato e divertente ma mai sopra le righe, preciso e preparato, e che ci ha dato in un tour di quasi 3 ore moltissime notizie, con un taglio storico, artistico e sociale che ho apprezzato molto.

 

 

Partiti da piazza San Francesco, siamo scesi dal Sasso Barisano, saliti sulla Civita, dove abbiamo visitato anche l’interno barocco della cattedrale romanico-pugliese della Madonna della Bruna, e passati da via Muro, famosa per le scene del film “La Passione” di Mel Gibson

 

 

La vista da qui, sulla chiesa di Santa Maria de Idris e sul Sasso Caveoso, come citavo sopra, è strepitosa, soprattutto all’imbrunire, quando la città sembra diventare un presepe

 

 

Abbiamo visto lungo le strade il sistema di raccolta delle acque usato in passato, i raccordi di canalizzazione tra le case, per cui Matera è diventata patrimonio Unesco. 

Abbiamo visitato la casa cisterna e ascoltato la storia di come viveva chi ha abitato nelle case grotta, fino a un passato neanche tanto remoto

 

 

Siamo entrati a visitare la chiesa rupestre della Madonna delle Grazie, e ammirato gli affreschi

 

 

Al termine della visita mi è salita una grande emozione per la storia di riscatto e rinascita di questa straordinaria città.

Di seguito il riferimento di Giulio: 320 8214680

 

Altre cose da non perdere a Matera

-La chiesa nella roccia di Santa Maria de Idris, con la croce che svetta, comunicante con la chiesa di San Giovanni, e il sottostante piazzale di San Pietro Caveoso, offrono un colpo d’occhio meraviglioso, ma vale la pena assolutamente la salita allo sperone del Montirone

 

 

per le monumentali rocce

 

 

per visitare l’interno delle due chiese e vederle da vicino

 

 

e per ammirare il bel panorama del retro, sulla Murgia Materana

 

 

-Il Palombaro lungo, una grande cisterna idrica ipogeo, realizzata per la raccolta delle acque sorgive, scavata nel XVI secolo, alto 17 metri, in piazza Vittorio Veneto, è un posto davvero pazzesco, e splendidamente illuminato 

 

 

-La Goccia, la scultura di Kengiro Azuma, si incontra in Piazzetta Pascoli; sullo sfondo si trova Palazzo Lanfranchi da una parte, e il belvedere panoramico da un’altra

 

 

-Le opere di Dali’ si trovano in giro per la città: il pianoforte surrealista a Piazza S. Francesco, l’orologio molle in sella al cavallo, in via Madonna della Virtu (di fronte al complesso rupestre), l’elefante spaziale in piazza Vittorio Veneto, ma strepitosa è l‘esposizione di oltre 200 opere Dalí “La persistenza degli opposti”, in una location straordinaria, ovvero  il complesso rupestre della Madonna della Virtù e San Nicola dei Greci, che da sola vale il viaggio (ne parlo qui)

 

Dalì a MATERA: stupore e bellezza, tra il tempo ballerino e la danza degli opposti

 

-Alcune belle statue in bronzo, a grandezza naturale, si trovano in giro per la città

 

 

-Via Ridola e Via del Corso, che iniziano in Piazzetta Pascoli e terminano in Piazza Vittorio Veneto, e che ci si ritrova spesso a percorrere muovendosi per il centro, la centrale Piazza San Francesco che le delimita, conducono nelle varie stradine dei sassi in cui perdersi, da quelle più grandi (via Beccherie, via D’Addozio, via San Biagio) a quelle più piccole, alle scalinate che salgono e scendono come in un dedalo, e che portano ad angoli e scorci meravigliosi

 

 

 

Matera di sera

 

Nelle giornate d’inverno, attorno alle 17 inizia l’imbrunire, le luci della città si accendono, e si può godere di un altro spettacolo

 

 

I sassi, illuminati, creano un’atmosfera suggestiva, pare di essere davanti, o dentro, un grande presepe, e in un altro tempo

 

 

E man mano che la notte avanza, camminando per le stradine, tra case, archi, chiese, sculture, e monumenti, irraggiati dalla luce, e nel silenzio, si respira un clima di bellezza e di magia..

 

 

Se poi si capita nel periodo natalizio con gli addobbi, lo splendore è ancor di più

 

Non avrei voluto mai che finissero quelle 2 giornate: sebbene fossi risucita a vedere tutto quello che mi ero proposta e fossi soddisfatta, avrei voluto nutrirmi  ancora di tanta bellezza!

 

Mangiare a Matera

 

Mangiare a Matera è una gran bella esperienza. Quello che abbiamo trovato è stata una cucina molto singolare, diversa da tutte quelle provate prima e poco conosciuta. Non so se perchè avevo selezionato alcuni ristoranti in ambienti piuttosto tipici e particolari, con eccellenti recensioni su Tripadvisor, ma devo dire che in ognuno abbiamo percepito una grande passione nella preparazione dei cibi, e anche nel raccontarli e presentarli, una ricercatezza degli ingredienti, e il mantenimento della tradizione anche quando il piatto era arrichito e rivisitato.

Abbiamo assaggiato le seguenti specialità lucane, tutte buonissime:

Baccalà impanato e pasticciatoCrapiata (la zuppa tipica)Polpette di paneOrecchiette con ragù di salsiccia pezzentePaccheri con caciocavallo e pistacchioAgnello alla LucanaRavioli ripieni di burrataCavatelli con mollica croccantePeperoni cruschi

 

I ristoranti, che mi sento assolutamente di consigliare, sono i seguenti:

-Osteria da Pico, bellissimo locale in grotta nel Sasso Barisano, cibo ottimo

 

osteria da pico matera

-Bollicine bistrot, bel locale in grotta nel Sasso Caveoso (via Buozzi) cibo ottimo

 

Burro salato, locale appena fuori dall’area pedonale in una traversa di via del Corso (via Rocco Scotellaro), molto bello e con servizio eccellente, cucina molto raffinata e ricercata, tradizionale lucana e francese rivisitata

 

 

Conclusioni

 

Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza.

Carlo Levi

 

Dopo essere stata definita “vergogna d’Italia”, nel 1952, per le condizioni di povertà in cui ancora negli anni 60 viveva la popolazione di Matera nelle grotte, la città ha avuto il suo riscatto: il 9 dicembre 1993 i Sassi di Matera sono diventati patrimonio dell’umanità Unesco e nel 2019 Matera è stata designata Capitale europea della cultura.

Matera per quanto ne abbia sentito parlare, decantata per la tanta bellezza e particolarità, è impossibile immaginarla, è una città unica e davvero indescrivibile, seppur ci si provi, e con cui io ho empatizzato molto. E’ un museo a cielo aperto che mi ha lasciato sorpresa e mi ha entusiasmato.. e mi ha lasciato una grande voglia di tornarci!

 

 

“… arrivai ad una strada che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case e dall’altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera. Ma di lassù dove ero io non se ne vedeva quasi nulla, per l’eccessiva ripidezza della costa, che scendeva quasi a picco. Vedevo soltanto, affacciandomi, delle terrazze e dei sentieri, che coprivano all’occhio le case sottostanti. Di faccia c’era un monte pelato e brullo, di un brutto color grigiastro, senza segno di coltivazioni né un solo albero: soltanto terra e pietre battute dal sole. In fondo scorreva un torrentaccio, la Gravina, con poca acqua sporca ed impaludata tra i sassi del greto. Il fiume e il monte avevano un’aria cupa e cattiva, che faceva stringere il cuore. La forma di quel burrone era strana: come quella di due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso da un apice comune, dove si vedeva, di lassù, una chiesa bianca: S.Maria de Idris, che pareva ficcata nella terra. Questi coni rovesciati, questi imbuti si chiamano Sassi, Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Hanno la forma con cui a scuola immaginavo l’inferno di Dante. E cominciai anche io a scendere per una specie di mulattiera, di girone in girone, verso il fondo. La stradetta, strettissima, che scendeva serpeggiando, passava sui tetti delle case, se quelle così si possono chiamare. Sono grotte scavate nella parete di argilla indurita del burrone: ognuna di esse ha sul davanti una facciata; alcune sono anche belle, con qualche modesto ornato settecentesco. Queste facciate finte, per l’inclinazione della costiera, sorgono in basso a filo del monte, e in alto sporgono un poco: in quello stretto spazio tra le facciate e il declivio passano le strade, e sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelli di sotto. Le porte erano aperte per il caldo. Io guardavo passando, e vedevo l’interno delle grotte, che non prendono altra luce ed aria se non dalla porta. Alcune non hanno neppure quella: si entra dall’alto, attraverso botole e scalette. Dentro quei buchi neri dalle pareti di terra vedevo i letti, le misere suppellettili, i cenci stesi. Sul pavimento erano sdraiati i cani, le pecore, le capre, i maiali. Ogni famiglia ha in genere una sola di quelle grotte per tutta abitazione e ci dormono tutti insieme, uomini, donne, bambini e bestie..”

Cristo si è fermato a Eboli

 

dicembre 2021

 

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5 Commenti
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2 anni fa

Davvero affascinante 😍, con la tua descrizione sembra di essere li con te, grazie ☺

Spettacolare Matera, di sera poi un vero gioiellino! Sono stata un paio d’anni fa e me ne sono follemente innamorata, tornerei volentieri anche oggi stesso. Bellissimo post e bellissime foto, mi hanno risollevato questo faticoso primo lunedì di gennaio! ;)
Un bacio, alla prossima.
Valentina

2 anni fa

OMG che splendide foto, Matera è proprio una città da visitare, spero di poterlo fare quanto prima anche io

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.