Viaggi di testa e viaggi nel mondo

Il Teatro, strumento formativo ed educativo per bambini e ragazzi..un altro bel viaggio

 

 

 

Abbiamo la fortuna di avere un teatro nel nostro piccolo paese.

Non un teatro qualunque, il Teatro delle Temperie.

Fortuna, perché in una realtà cosi’ piccola, dove non c’è nulla, un po’ di arte e cultura, oltre che distrarre dalle tribolazioni quotidiane e dai pensieri,  allarga la mente. Che ce n’è sempre bisogno.

E allora, ogni tanto, c’è la possibilità di andare a vedere uno spettacolo, senza dover fare troppa strada, e per un attimo di entrare in un ‘altra storia. Che anche di quello ce n’è bisogno.

Di riflettere un pò su noi stessi e sulla vita. Identificarsi con qualcun’altro e magari, catarticamente, smaltire propri vissuti ed emozioni attraverso chi sta sul palco, o la storia raccontata.

 

 

Ma per noi il valore aggiunto lo fanno anche le altre attività che vengono proposte, nell’ottica di una visione del teatro come mezzo culturale e sociale. E di crescita.

Per le famiglie, come la mia, acquisiscono enorme valore le attività per i bambini e per i ragazzi, – non dimentichiamo che costituiranno la società di domani-  che iniziano cosi’ a prendere contatto con l’arte e con la bellezza. E non solo. Con cose altrettanto importanti, per una sana convivenza con gli altri e con se stessi. Un valido supporto al ruolo di educatori dei genitori.

 

 

Corsi di teatro durante l’anno e centri estivi in estate, a cui noi partecipiamo già da anni (e dico noi, anche se va solo nostra figlia, perché condividiamo valori, mezzi e fini del “nostro” Teatro). Tenuti da attori, formatori, animatori, educatori, perché questo sono, le persone che ci lavorano.

 

 

Nelle attività proposte non solo ti fanno fare l’esperienza di essere altro da te, di metterti nei panni degli altri e apprendere il rispetto e il valore del diverso, ma anche cominciano ad insegnarti a decodificare emozioni e sentimenti, a sperimentarle in un ambiente protetto, integrando corpo e parola, e a leggere quello che sta dietro l’apparenza. A imparare a guardarsi dentro e a guardare fuori. Ad apprendere i valori del vivere insieme, le regole e i confini, in una società in cui spesso ormai vengono trascurati. Ad acquisire il senso dell’appartenenza, la sensibilità nel valutare, il senso critico, ad iniziare a prendere consapevolezza. A costruire un autostima, valorizzando i talenti.

 

 

Il teatro è un “semenzaio”, come lo definiscono loro, ovvero un posto dove si gettano semi. E se la terra che li accoglie è fertile e viene curata, il seme potrà germogliare e produrrà un buon raccolto e nuovo nutrimento.  Come dice il loro motto, “chi semina cultura raccoglie civiltà”.

 

 

Per questo lavoro, estremamente educativo e formativo, sento una profonda gratitudine per Lupo, Margherita, Alessia, Camilla e tutti i collaboratori che ci stanno dietro, e la scuola Galante Garrone, da dove provengono, improntata sul riconoscimento e l’espressione della propria individualità, in senso psico-corporeo-emotivo e creativo. Un percorso, senza ombra di dubbio, con un cuore.

 

           

 

Gratitudine per quello che propongono, in un tempo in cui i modelli, per i ragazzi, sono gli youtubers, e la cosa più importante l’ultimo modello di smartphone..

Non è per gli spettacoli, che fanno a fine anno in una infinita rassegna, dove i ragazzi possono vivere la loro unica possibilità di esprimere il lavoro portato avanti per tanto tempo e dove traspare l’impegno di chi apprende, e la passione di chi insegna; non è il corso di teatro o la settimana di centro estivo.

E’ il far trascorrere tempo di qualità ai nostri bambini e ragazzi, la cosa importante, con la passione, la creatività, la bellezza.  

 

 

Perchè  “c’è cosi’ tanta bellezza” ma …bisogna imparare a vederla, a riconoscerla.

 

Per nostra figlia il Teatro (delle Temperie) è diventato un punto fermo. Un luogo d’incontro ed aggregazione. Persone da ritrovare e con cui scambiare. Persone di riferimento.. Proprio  “..una “piazza coperta”, uno spazio in cui conoscere e conoscersi, in cui crescere e far crescere, in cui condividere.”

 

Mai avrei creduto di vedere dei bambini e dei ragazzi aspettare con frenesia il copione dello spettacolo e poi animarlo con cosi’ tanto entusiasmo alla grande prova, tanto da sembrare attori professionisti . E invece cosi’ è, ed è un grande piacere.

 

  

 

Siamo stati fortunati ad avere il Teatro delle Temperie sotto casa.

Ma come tutte le cose, bisogna sceglierle e lasciarsi contagiare.

E se non sono sotto casa, andarsele a cercare.

 

http://www.teatrodelletemperie.com/

(foto di Patrizia Pazzaglia e Teatro delle Temperie)

 

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.