Incantevole BORGHETTO SUL MINCIO (VR): una notte in ex mulino, in compagnia del fiume
Da un po’ lo puntavo, Borghetto sul Mincio, e un impegno di lavoro insieme al compleanno del marito mi hanno dato l’occasione di organizzare la visita. Il borgo è infatti vicino ad un ristorante che lui aveva adocchiato per mangiare la paella. Strano no??? In Veneto, vicino al lago di Garda, un posto dove fanno una paella che dicono essere eccezionale: Ismaele a Lazise, che non posso non consigliare perchè ha soddisfatto in pieno le aspettative!
..e allora io, con la nostalgia della nostra Fuerteventura, dopo diversi anni in cui manchiamo dal trascorrere qualche giorno d’inverno, e della sua paella, ho colto la palla al balzo. In una giornata di bel tempo di fine Febbraio, con la voglia di far qualcosa per festeggiare e insieme di visitare un posto singolare, siamo partiti per Borghetto sul Mincio.
Borghetto è una frazione di Valeggio, in provincia di Verona, non distante dalla bella Peschiera del Garda, anch’essa bagnata, anzi circondata, dal fiume Mincio.
La particolarità di Borghetto sul Mincio è di avere un centro che è come una piccola isola in mezzo al fiume: qui, nel cuore del villaggio, antichi mulini ad acqua del 1400 e locali per il rimessaggio dei prodotti lavorati, si trovano tra le due sponde, che sono unite da due ponti. La sensazione è di trovarsi proprio in mezzo al fiume.
Nel tempo, caduti in disuso, mulini e locali sono stati trasformati in relais, suites, b&b, ristoranti, e negozi, mantenendo gran parte delle loro caratteristiche di un tempo, offrendo un’esperienza unica e magica.
Un ponte pedonale collega, sul retro, i mulini del borgo alla sponda opposta, mentre, di fronte, attraversa tutto il fiume il vecchio e lungo ponte visconteo della fine del 1300
Questo ponte fa da diga, e soltanto una piccola parte in legno permette il passaggio del fiume, che spezza e rafforza la potenza dell’acqua, mentre perpendicolarmente si formano delle cascatelle.
L’acqua si infila nelle volte del borghetto e scorre con prepotenza sotto ai vecchi mulini, che arrivano a circa la metà della larghezza del fiume: alcune enormi pale, che offrono scorci meravigliosi tra un edificio e l’altro, fanno facilmente immaginare come ben potesse venire fatto il lavoro di molitura di cereali e frumento. con l’energia dell’acqua.
Il ponte visconteo, lungo 650 metri, un tempo è stato fortificazione che si collegava al castello della vicinissima Valeggio: oggi si possono ammirare i resti di alcune torri, dei merli, e la parte di ponte in legno ricostruito. e si può percorrere in auto per attraversare il fiume, ed andare dall’altra parte del villaggio.
Proprio da questo ponte si hanno le miglior viste dei mulini di Borghetto.
Il cuore del borgo, con la sua atmosfera medievale, si visita in pochi minuti; la strada pedonale di accesso al paese da Valeggio si dirama in una viuzza, con gli ex mulini da una parte e gli ex magazzini dall’altra, termina sul fondo in mezzo al fiume
Dall’altro lato, una porta merlata, è ciò che è rimasto di un castello fortilizio scaligero, risalente al 1331, un tempo dotato di fossato, ponte levatoio e 5 torri, e dismesso nel XVI secolo, quando nella cittadina sono stati costruiti i mulini, per sfruttare la potenza dell’acqua.
Eccco un po’ di storia
Dalla porta, la strada conduce al ponte e si unisce all’altra sponda,
dove si sviluppa il resto del paese e si trovano abitazioni, ristoranti, e altre strutture turistiche, e una bella passeggiata lungo fiume.
Le due viuzze dei mulini sono da percorrere ad ogni ora, per godere a pieno dell’incanto del luogo: guardando gli edifici che si specchiano sull’acqua,
ascoltando il fragore dell’acqua
ammirando le pale dei mulini ancora mossi dalla sua forza idraulica
e restando stupiti dagli angoli romantici, dove i tanti che vogliono suggellare una promessa d’amore agganciano il proprio lucchetto, fino a riempire le ringhiere.
Passando su quel fiume, che bagna sempre il borgo, anche nella stagione secca, e mai straripante, grazie ai canali di devianza delle acque. Un senso di grande armonia, tra natura e storia.
Borghetto di sera
Quando viene l’imbrunire, e poi la notte, e il borgo resta deserto, ancor di più se ne può apprezzare la particolarità e la bellezza: i lumi si accendono, e si rispecchiano sulle acque, il silenzio accentua il suono del fiume che scorre impetuoso, e che si fa sentire ad ogni angolo e in ogni alloggio.
E si realizza l’unicità del luogo, che alimenta la sensazione di non essere sulla terra ferma, ma in un territorio di mezzo, in cui talvolta è un piacere stare, fuori dal consueto, da se, dal mondo, e dove si può fantasticare (o realizzare) di essere trasportati dalla corrente.
Alloggiare a Borghetto: Vacanze nei mulini
Per quanto detto sopra è molto bello restare a dormire a Borghetto. Ad aumentare il fascino per me è stato alloggiare in una delle dimore di charme, costruite negli antichi mulini e sentire costantemente lo scorrere del fiume, la poesia della sua forza, della sua energia, della sua irrequietezza. Che, invece di accentuare la mia, quasi con effetto catartico, la portava fuori e le dava voce, dissipandola. Come se una volta fuori, l’irrequietezza, si potesse guardare e anche amare, o quanto meno, se ne potesse apprezzare il lato positivo.
Non avrei più voluto smettere di ascoltare quella voce impetuosa e urlante, e di guardare quell’acqua corrente e rigenerante, dal balconcino del mio alloggio, che doveva essere stato rimessaggio per le materie lavorate dai mulini.
Borghetto, vacanze nei mulini sono una serie di mono e bilocali con cucina, negli antichi mulini del borgo, risalenti al 400. Dislocati in vari edifici, sono suites molto pittoresche alcune soppalcate, alcune in posizioni stupende, come La cascata, con terrazza proprio dentro al fiume
o La pala, con vista diretta sul ponte visconteo,
o la nostra, Il balconcino, con vista sulla parte retro del paese
Alcune con camino, terrazzini romantici, travi in legno, maioliche, e ognuna arredate con cura ai dettagli e ai colori, in armonia con il luogo.
La nostra camera era davvero una meraviglia
con cucina, due stanze nel soppalco
con particolari molto originali
e il balconcino con vista da incanto
Valeggio sul Mincio
Da Borghetto, attraverso una ripida scala in mezzo al bosco, si può arrivare al castello sforzesco di Valeggio
Quando si giunge alla cime si ha una gran bella visione
domina il paese e offre bei panorami dall’alto
Qui un po’ di storia
Discendendo dalla parte opposta si può visitare il centro cittadino: la piazza principale col municipio dal colore giallo acceso e gli scuri verde brillante
la bella chiesa di stampo romanico, le case colorate, i locali che mescolano particolari vintage a modernità.. e i tanti negozi che vendono i famosi tortellini di Valeggio.
I tortellini di Valeggio
I tortellini di Valeggio io non li conoscevo proprio: per me sono stati una bella sorpresa. Chiamati anche Nodo d’amore, quelli tradizionali di carne, preparati in brodo o asciutti, li abbiamo assaggiati al ristorante La Cantina di Borghetto, per cena, così diversi da quelli nostri e più conosciuti di Bologna, ma a cui assolutamente tengono testa.
Ma ancor di più mi sono piaciuti i tortelli, con i diversi ripieni tra cui scegliere: belli da vedere, colorati, con la sfoglia sottile, sapori intensi fantasiosi, messi in mostra nei pastifici tanto da far venire la voglia di comprarne da portare a casa.. cosa che abbiamo fatto!!
In bicicletta per la Valle del Mincio
È possibile raggiungere Borghetto anche tramite la pista ciclabile del Mincio, che collega Mantova a Peschiera e altre località del Lago di Garda: in paese sono presenti anche servizi di noleggio biciclette.
Il Parco Sigurtà
E proprio a Valeggio si trova il Parco Sigurtà, un giardino botanico naturalistico, famoso e apprezzato per ammirare le fioriture: quando siamo andati era ancora chiuso, l’apertura è prevista per i primi di marzo, ma sarà sicuro meta di una prossima visita, che mi propongo da abbinare al giro in bicicletta!
In conclusione..
Borghetto è una perla unica, mi è piaciuta moltissimo. Il protagonista ovviamente è il fiume, che ho amato: fermarsi sul balcone ad ammirarlo ed ascoltarlo, festeggiare con la sua vista e le luci del borgo, aprire la finestra la mattina e ritrovarsi con la sensazione e dell’energia che tutto scorre .. non ha prezzo
Voglio in ultimo evidenziare la gentilezza e la cordialità che contraddistingue la persone di questi luoghi, ristoratori, host, negozianti: persone gioviali e gentili, che a volte mi stupisco di trovare ancora.
Adoro queste toccate e fuga, un salto dal mio tempo e dal mio spazio che mi nutre e mi fa ritrovare stupore, emozioni, e bellezza. Una sana boccata d’aria fresca, per poco e non lontano da casa, entusiasmante e rigenerante.
febbraio 2023
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