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Le GROTTE DI FRASASSI: un’altra meraviglia della natura nelle MARCHE

 

Il fascino di entrate nelle viscere della terra, e qui, le formazioni bianche tutte intorno, che pare di essere tra ghiacci.

Spazi immensi e immensi giganti, che rappresentano il trascorrere del tempo, e la sensazione di essere davvero un attimo, -che dico, ancora meno-, nel ciclo di vita della terra.

Alle Grotte di Frasassi, cavità carsiche nell’Appennino marchigiano

 

 

Le Grotte di Frasassi le puntavo da molto tempo. Forse perché sono state scoperte quando ero bambina, e allora fecero molto clamore.

E ci credo! Non posso neanche immagjnare la sorpresa degli speleologi, quando gettarono un sasso dall’alto, e si resero conto della profondità del vuoto dal tempo che impiegò a cadere e a risuonare al giungere sul fondo. E cosa provarono, quando riuscirono a vedere per la prima volta il capolavoro che la natura aveva creato nel tempo!

Era il 1971 (nonostante la prima scoperta  fu nel 1948) quando venne scoperta la Grande Grotta del Vento, e il 1974 quando le grotte vennero aperte al pubblico, affinché il mondo potesse godere di questo spettacolo.

L’accesso alle grotte avviene attraverso una galleria di 200 metri, scavata nella montagna: si arriva all’ingresso tramite un bus, che si attende a qualche chilometro di distanza, in uno spiazzo attrezzato, con parcheggio, bancarelle di souvenir e di cibo, dove è sita la biglietteria

 

 

I visitatori sono affidati a una guida esperta che racconta la storia, spiega i fenomeni geologici che hanno dato vita alle grotte, e comunica i nomi delle sale e delle formazioni, conducendo in un percorso turistico di passerelle e gradini, lungo circa 1.7 km, tra andata e ritorno. Per gli appassionati ci sono altri percorsi prenotabili più complessi con gli speleologi

 

Purtroppo non sono (ancora) organizzati con microfono, e cuffie da fornire ai visitatori, in modo che tutti i partecipanti possano sentire le spiegazioni, per cui le informazioni si ascoltano in modo frammentario, tra restare indietro nella coda, fermarsi a fare foto, o volendo prendersi più tempo per ammirare e farsi avvolgere da tanta bellezza

 

La sensazione di entrare nelle viscere della terra io l’avevo avuta fortissima visitando la Cueva de Los Verdos a Lanzarote, dove mi aveva presa una grande emozione: è stato come rientrare nel ventre materno, fare un percorso e poi uscire di nuovo alla luce

Poi, recentemente ho visitato la bellissima Grotta Gigante a Trieste di cui ho parlato in questo articolo

 

Meraviglie della natura: la Grotta Gigante a TRIESTE

 

Le Grotte di Frasassi sono cavità carsiche al cui interno, in seguito a stratificazioni calcaree avvenute in milioni di anni, attraverso uno stillicidio,– ovvero gocce di acqua che cadono e portano carbonato di calcio sulla roccia-, si sono create delle sculture naturali: stalattiti, colonne che crescono dal soffitto e vanno verso il basso, e stalagmiti, colonne che crescono dal pavimento e vanno verso l’alto

 

 

Le sculture crescono un millimetro all’anno, e vederle rende l’idea di quanto tempo abbiano impiegato a formarsi: quelle più alte qui arrivano fino a 20 metri, anche se non si ha la percezione di queste enormi dimensioni.

 

Il percorso alle grotte di Frasassi

Il percorso turistico dura circa 1 ora e 15 minuti, e le grotte, collegate tra loro, sono 5.

La temperatura è costante in tutte le stagioni a 14 gradi. Non c’è lungo il percorso nessuna luce naturale, ma sono illuminate splendidamente solo da luci artificiali

 

 

La prima sala che si incontra è una delle più grandi cavità in Europa e nel mondo, dicono che potrebbe contenere il duomo di Milano: 180 metri di lunghezza, 120 metri di larghezza e 200 metri di altezza.Qui si trovano pinnacoli e guglie dalle forme più strane, e poi un gruppo di enormi stalagmiti, dette i Giganti, di cui si fatica a rendersi conto della loro dimensione: fino a 20 metri di altezza e 2 metri di diametro, mai viste così grandi!!

 

In questa grotta, oltre a questi giganti, mi ha colpito una colata bianchissima di calcite allo stato puro che si sviluppa in orizzontale, denominata Niagara, come le cascate

 

Guardando tutto il contesto nell’insieme, dalla sala successiva, si vede un panorama spettacolare

 

Proseguendo si trovano formazioni che vanno dall’alto al basso, grandi e piccole, caverne, sale con diversi nomi dati dagli speleologi, in base a ciò che ricordavano loro, e per alcuni ci vuole una bella immaginazione!!

Il castello delle streghe, il gran Canyon, la sala dell’obelisco, la sala delle candeline, -dove quest’anno è stato allestito un presepe-

 

 

la sala dell’orsa, per la presenza di una formazione che assomiglia all’animale

 

 

la sala bianca, che in certi punti mi pareva di essere in mezzo ai ghiacci, come in un cartone di Frozen: una visione meravigliosa!

 

 

In alcuni punti si sono formati dei laghetti, e alcuni si vedono sul fondo, con un’acqua azzurra pazzesca!

 

Terminato il giro, si ritorna allo stesso percorso, quindi si ripassa in tutti i punti, e così ci si può fermare con più calma e meno ressa ad ammirare e fotografare lo splendore (il suggerimento quindi è di fotografare al ritorno così si possono seguire meglio le spiegazioni della guida)

 

 

 

Dove si trovano le Grotte di Frasassi

Le grotte di Frasassi si trovano nell’Appennino marchigiano, a 50 km da Ancona, nell’entroterra, nella località di Genga. Sono raggiungibili anche in treno: la stazione si trova proprio sopra il parcheggio.

Noi ci siamo arrivati in auto, in un’ora da Porto Recanati, il giorno di Capodanno.

Consiglio l’acquisto dei biglietti on line per scegliere l’orario desiderato, poiché ci sono limiti di numero agli accessi: il 1 gennaio al nostro arrivo alle 15, era disponibile l’accesso solo un’ora dopo.

https://www.frasassi.com/

Davvero un posto emozionante, le Grotte di Frasassi, che merita anche solo per se stesso il viaggio!

 

 

 

gennaio 2024

 

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

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