Mancanze
E’ intrinseco nell’uomo che gli manchi sempre qualcosa?
E’ lo stimolo affinché cerchi, si muova, si evolva, o è una condanna a non sentirsi mai completo, appagato, felice?
E’ la foga, la voracità, la fame insaziabile di chi non ha mai avuto o non si è sentito mai abbastanza, o è comune a tutti gli esseri umani volere sempre di più, volere sempre qualcosa di diverso, una volta raggiunta una meta?
E’ l’indole del viaggiatore, dell’esploratore che abbiamo dentro, che anela sempre a nuovi orrizzonti? O sono i sogni che tengono vivi, che riempiono di energia, e che ci fanno sentire insoddisfatti quando non possiamo realizzarli?
La condizione di chi è arrivato, di chi è appagato, di chi è in pace, puo’ durare oltre al momento della sensazione di sazietà negli esseri umani non illuminati? O la sensazione di mancanza è proprio quella che attiva il desiderio, necessario per vivere una vita intensa?
“…perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l’unico rimedio all’abitudine, all’indifferenza, alla sazietà. E’ tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E’ l’elogio dell’immaginazione mai attuata e mai soddisfacente”. H.Laborit -Elogio alla fuga.
[foto Pixabay]
potrebbe interessarti anche