Mille angolature di Budapest
Perchè mille angolature di Budapest?
Perchè ad ogni angolo in cui mi giravo, a Budapest, ero in preda allo stupore. Perchè ho cercato di vederla, Budapest, proprio da ogni angolo. Perchè la bellezza di ogni angolo mi riempiva di entusiasmo, e sentivo che scendeva e mi scaldava il cuore. Perchè di Budapest mi sono innamorata, e proprio di ogni suo angolo.
Budapest e i suoi ponti sul Danubio, le sue rive romantiche.
Budapest e le viste dall’alto, dal Budapest Eye, dalla chiesa di Santo Stefano, dalla Terrazza dell’hotel President, dall’alto di Buda, dalla Cittadella e dal Castello.
Budapest, i suoi palazzi sontuosi che ti costringono a camminare col naso all’insù. I murales, i ruin pubs, i mercatini e la vivacità del quartiere ebraico. La maestosità della Sinagoga.
Budapest che ti stringe il cuore con i suoi monumenti e contromonumenti in memoria della persecuzione degli ebrei.
Budapest e le sue statue che appaiono all’improvviso camminando, che ti strappano un sorriso, come se incontrassi un amico.
Budapest la goduria e la bellezza delle sue terme, come fare il bagno in un monumento e con vista sulla città.
Budapest e l‘imponenza dei suoi monumenti, il Parlamento, la Piazza degli Eroi, la Statua della Libertà, che domina in alto sulla città.
Budapest e il gulash, la birra Borsodi, i gnocchetti ungheresi e la parika ovunque. I kürtőskalács -camini in italiano-, tipici dolci preparati ancora sulle braci nel quartiere ebraico, e la torta Dobos della pasticceria Gerbeaud.
Budapest e le passeggiate, Vaci Utca, il lungo Danubio, la vista della città dal tram n.2, la meraviglia della linea 1 della metropolitana, rimasta come negli antichi splendori dell’impero austro ungarico.
Budapest e i suoi colori dorati al tramonto.
Budapest ogni angolo ti stupisce, e ti lascia senza parole, appagando i tuoi sensi e scaldandoti l’anima.
Raramente una città mi ha preso e coinvolto cosi’ tanto. Veramente entusiasmante e romantica.
Arrivo a Budapest e alloggio
Ho adorato Budapest non appena arrivata in città, scesa alla fermata del bus 100E, che dall’aeroporto mi ha portato in centro, fermata Kalvin Ter, quartiere Belvaros, consigliato dagli esperti del forum di Tripadvisor.
Strade ampie, palazzi e chiese, piazzette con bar e tavolini, mezzi di ogni tipo. Stradine con caratteristici localini. Il primo impatto, dalla strada per andare verso quello che sarebbe stato il nostro alloggio, non poteva essere migliore. Scelta assolutamente azzeccata come ubicazione.
Arriviamo al nostro appartamento, affittato tramite Airbnb, in Erkel Utca, una stradina laterale vista Great Market Hall, il grande e bellissimo mercato, traversa della via Raday, ridente e piena di ristoranti dove cenare.
Vicino ai mezzi di trasporto, metro, tram e barche pubbliche, e pochi passi dal meraviglioso Danubio, attraversato dal Ponte della Libertà,
e a una zona di passeggio piena di locali, che arriva fino al Balna, che la notte offre un panorama bellissimo.
Entrando nello stabile, ci aspetta la sorpresa: una tipica casa ungherese con cortile interno, una specie di casa di ringhiera milanese, di colore giallo.
Szilvia, la nostra host, ci attendeva e ci ha mostrato l’appartamento, sala e cucina separata da un un bagno, con un mezzanine composto da due camere, da cui si saliva separatamente, in una dalla cucina e nell’altra dalla sala. La casa è un gioiello, di design, pulita, luminosa, arredata con gusto in tonalità chiare e con attenzione ai particolari. E’ dotata di tutti gli accessori ed elettrodomestici di cui si puo’ necessitare, e anche di piu, inclusi i prodotti per l’igiene personale.
2 città in una
Soltanto prendendo in mano una guida, ho scoperto che Budapest è 2 città in una: Buda e Pest.
Buda è quella dall’altra parte del fiume, quando si arriva, dove c’è la collina, la statua della Libertà che domina la città, il Palazzo Reale e la città vecchia. Pest è il centro, la città interna, piena di edifici storici e monumenti, dove si mescolano gli stili neogotico, barocco e liberty, con i suoi edifici eclettici, ristoranti e caffè, boutique e bancarelle. Entrambe hanno un fascino particolare, ma Pest è molto piu’ vivace, soprattutto la sera. Pertanto il mio consiglio è sicuramente di alloggiare nella zona di Pest.
Budapest al tramonto
La prima cosa che abbiamo fatto all’arrivo a Budapest, grazie anche alla location del nostro appartamento, è stato attraversare il ponte della Libertà ed andare a prendere il battello pubblico per vedere la città dal fiume, proprio nell’ora piu’ bella, il tramonto.
Il battello era abbastanza affollato, ma con il biglietto dell’abbonamento gruppi era compresa la possibilità di salire anche su questo mezzo, non essendo il fine settimana (quando non è compreso), per cui lo volevamo sfruttare. La vista, in una giornata serena come quella, è meravigliosa, soprattutto quando si arriva al palazzo Parlamento, che prende un colore dorato.
Siamo scesi prima dell’isola Margherita; col senno di poi, avrebbe meritato una visita, visto che in seguito non siamo piu’ riusciti a tornarci: è il parco cittadino di Budapest, circa 100 ettari, collegato alla terra ferma da due ponti. Ma purtroppo era tardi e in serata i battelli, poi, si diradano, per cui abbiamo ritenuto piu’ opportuno saltare la sosta.
Per tornare verso la nostra dimora, al Belvaros, abbiamo preso il fantastico tram n.2, che costeggia il Danubio, fino al Ponte della Libertà. Praticamente abbiamo visto la città dal fiume, prima, e il fiume dalla città, poi.
Budapest di sera
Budapest di sera è meravigliosamente illuminata. I suoi ponti, che riflettono sul Danubio, sono qualcosa di spettacolare. Il palazzo del Parlamento è maestoso, come bellissimo è vedere da lontano la zona di Buda, col palazzo reale illuminato. La passeggiata lungo il Danubio, con le orchestrine dal vivo, fino ad arrivare al Balna, ricco di localini, o la Vaci Utca, la strada del passeggio e dei negozi, che pullula di vita, fanno desiderare di passare svegli l’intera notte.
Non abbiamo fatto la crociera notturna, ma senza dubbio ne vale la pena.
La prima sera abbiamo cenato sul Danubio, al Belvaros, in zona Balna (una zona dove c’è un edificio che sembra una balena, pieno di locali), con la vista del ponte della Libertà illuminato – il mio preferito – e di fronte il palazzo Gellert, dove ci sono le omonime terme. Questa resta indubbiamente la zona che mi piace di piu’.
Le altre sere abbiamo cenato, una volta al quartiere ebraico, bellissimo, vivacissimo, nella famosa Godsu Udvar, patria dei ruin pubs, che merita sicuramente, e un’altra sera in un tipico localino in Raday utca.
Budapest dall’alto
Abbiamo visto Budapest dall’alto da piu’ angolazioni. Il primo giorno, per entusiasmare mia figlia, a cui comunque la città è piaciuta tantissimo, siamo salite io e lei, sul Budapest Eye.
Bello vedere la città dall’alto, ma qui non eccezionale. Molto piu’ bello vederla da Buda, dal Palazzo Reale, e dalla collina. Ecco, da li’ ci sono dei panorami meravigliosi. Sei là in alto e hai davanti tutta la Pest.
Un altro fantastico punto di vista è l‘hotel President, in Hold utca 3, vicino all’Hold Street Market . Siamo andati a cena, al tramonto prima del calar della sera, dopo aver prenotato, il giorno precedente, un tavolo sul terrazzo sul tetto, dietro consiglio di 2 turiste italiane conosciute durante il tour di Pest. Il panorama da li’, e a quell’ora, è veramente bellissimo, soprattutto perchè, oltre a tutta la città, si puo’ vedere il tetto del piu’ bel palazzo di Budapest, sede del Museo delle arti applicate (Iparmuveszeti Muzeum), che veramente merita e non si vede dalla strada
Tour di Pest con Sfumature di Budapest
Una delle cose migliori che abbiamo fatto, è stato contattare Sfumature di Budapest appena dopo l’arrivo nella città, e prenotare il loro free tour di Pest, per iniziare la nostra visita. In questo modo abbiamo subito avuto un bell’assaggio della città, evitando di perdere tanto tempo a cercare i vari posti con guida e cartina, e abbiamo ricevuto un mare di informazioni storiche, sociali, culturali, molto interessanti. E visto cose che non avremmo mai notato da soli e che non si trovano scritte sulle guide.
Il tour parte dalla piazza Deak Ferenc, nei pressi dell’uscita della metropolitana (qui fermano le Metro 1-2-3), dove c’è Chiesa Luterana bianca senza campanile. Da li’ il tour si dirige verso il Danubio, passando per piazza Vorosmarty, dove ti indicano le pasticcerie in cui mangiare i migliori dolci di Budapest, passeggiando per il bellissimo viale, fino al Ponte delle Catene, proseguendo per piazza Széchenyi ,verso la Basilica di Santo Stefano, fino ad arrivare a piazza Szabadsag, piazza della Libertà, che mi ha veramente colpita e che merita qualche parola in piu’. E’ qui infatti che si trova il monumento contro l’olocausto voluto dal governo. C’è una fontana, dotata di sensori ottici, che la fanno attivare quando ci si avvicina o ci si allontana, davanti a una statua raffigurante l’arcangelo Gabriele – simbolo dell’Ungheria -, che viene soggiogato dall’aquila imperiale tedesca.
Il monumento non mostra pero’ le responsabilità dei nazisti ungheresi e del regime stesso, nella persecuzione degli ebrei. Per questo, davanti ad esso, si puo’ vedere quello che è definito il contro-monumento: un monumento “vivo”, a cui hanno dato vita i cittadini ebrei, portando, e continuando a portare, foto dei loro cari, morti nei campi di concentramento, lettere, oggetti di uso quotidiano appartenuti ai deportati, candele, fiori, le valigie con cui partirono.. insomma la testimonianza dei sopravvissuti o dei parenti, come protesta contro la verità occultata, non evidente nel monumento governativo. (http://www.unanimainviaggio.it/per-non-dimenticare-le-scarpe-della-memoria-e-il-monumento-contro-l-olocausto-a-budapest/)
Il tour continua con la vista dei bellissimi giardini e palazzi, nei vari stili, che ci sono intorno, fino ad arrivare al piccolo ponte con la statua di bronzo di Imre Nagy, a Vértanúk tere, andando verso il Parlamento, una vera chicca. Dopo la descrizione del Parlamento, ed alcune curiosità, la passeggiata termina davanti al piccolo mercato coperto, in fronte a quello che è il palazzo piu’ bello di Budapest, con un meraviglioso tetto appena visibile dal basso dai toni di verde chiaro acceso e dorato, che ospita il Museo delle arti applicate.
Ed eccoci qui nella foto di rito, che viene pubblicata per ogni tour da Sfumature di Budapest su Facebook.
Questo tour ci ha affascinato, e ci ha introdotto alla città nel migliore dei modi.
Visitando Budapest
Abbiamo poi proseguito la nostra visita in autonomia, ritornando verso il Parlamento e il Danubio, per raggiungere il memoriale dell’eccidio ebraico, ovvero le scarpe della memoria: su quaranta metri di banchina, 60 scarpe di bronzo arruginito, che ti lasciano in silenzio e con un nodo alla gola, ricordo degli ebrei costretti a togliersi le scarpe e ad annegare nel Danubio. Ancora oggi non trovo le parole per descrivere questo posto, e per dare un nome dall’emozione che ti muove dentro. (http://www.unanimainviaggio.it/per-non-dimenticare-le-scarpe-della-memoria-e-il-monumento-contro-l-olocausto-a-budapest/)
Riporto qui un articolo molto bello che ho trovato, che descrive il luogo:
http://www.succedeoggi.it/2014/04/le-scarpe-della-memoria/
Buda e la zona del Castello
Ci trasferiamo nella zona di Buda, attraversando il Ponte delle Catene. Arriviamo dall’altra parte, dove è possibile prendere la funicolare per raggiungere il castello, oppure l’autobus 16, che è quello che prendiamo noi, per evitare la fila alla Silko (la funicolare) anche perchè il bus è incluso nel nostro biglietto giornaliero (per info si puo’ vedere qui: http://www.unanimainviaggio.it/budapest-informazioni-utili-per-organizzare-il-viaggio/)
L’autobus fa piu’ fermate a Buda, decidiamo di partire dalla visita alla zona del castello e assistiamo anche al lungo giro del cambio della guardia.
Il castello è maestoso, ma soprattutto è fantastico il panorama della città dall’alto.
Ci spostiamo verso la città vecchia, arriviamo alla Chiesa di Mattia, bellissima con le sue guglie gotiche, che non riusciamo a visitare all’interno perchè c’è un matrimonio. Con i Bastioni dei Pescatori, è veramente uno spettacolo: anche qui, da tutti gli angoli, un panorama pazzesco!
Proseguiamo per la città vecchia, che mi sembra un po’ desolata, anche se l’ordine e i palazzi colorati sulle vie, trasmettono una grande serenità.
Torniamo a prendere l’autobus per scendere verso Pest, perchè ormai è tardo pomeriggio. Siamo stanchi morti, perchè in una giornata abbiamo visto veramente tanto!! Come ricompensa per le fatiche della giornata, ci fermiamo alla famosa gelateria Gelarto, a fianco della chiesa di Santo Stefano, dove fanno dei bellissimi gelati a forma di rosa, veramente squisiti! E mentre aspettiamo il gelato, noto su un attestato appeso al muro, che hanno fatto la scuola, da Carpigiani, che è vicino a casa nostra!!!
Le Terme
I 2 giorni successivi iniziamo la giornata andando alle Terme. Noi adoriamo le Terme e non possiamo non provare quelle famose di questa città. La nostra guida di Sfumature di Budapest, ci ha suggerito di andare al mattino per evitare affollamento e trovare una situazione igienica migliore, ed in effetti, arrivando attorno alle 8.30, ce le siamo potute godere a pieno. Ne parlo qui:
Castello Vajdahunyad, Piazza degli Eroi e Viale Andrassy
Usciti dalle terme Széchenyi, che sono in un’edificio bellissimo e in mezzo al verde del Parco Varosliget, percorriamo per un tratto quest’ultimo fino ad arrivare al laghetto artificiale, che è a fianco all’ingresso di un’altra sorpresa, che stava per sfuggirci, in quanto, chissà perchè, non l’avevo tanto considerato: il Castello Vajdahunyad. Invece è proprio bellissimo, un tipico castello medievale, anche se ricostruito di recente, che combina piu stili, dal romanico al gotico, al rinascimentale, al barocco. Quel giorno, l’interno del castello ospitava anche un’evento particolare, quindi c’era tanta gente, bancarelle, confusione, ma questo non ha compromesso l’apprezzamento di questo luogo romantico. Riesco solo a immaginare l’atmosfera da fiaba che puo’ avere d’inverno questo posto, quando il lago di fronte diventa una pista di pattinaggio.
Lasciato alle spalle il castello, arriviamo alla piazza piu’ maestosa di Budapest: Piazza degli Eroi. Enorme. Bellissima. Da camminarci e stare a guardarla per ore.
Il nostro giro prosegue per Viale Andrassy. La prima parte non è niente di che, mentre da metà del viale, quando si comincia ad arrivare nella zona ebraica, comincia ad essere gradevole. E infatti qui ci fermiamo a pranzare, in un ristorantino sul viale alberato.
Il quartiere ebraico
Ci addentriamo nella zona ebraica, arrivando alla famosa strada chiamata Kiraly. Per caso arriviamo proprio davanti al posto dove volevo andare, Gozsdu Udvar, una specie di galleria costruita tra i palazzi, che di giorno ospita un mercatino di cose particolari e deliziose, davanti ai famosi Ruin pubs. Letteralmente “bar in rovina“, i Ruin pubs sono nati negli anni 2000 dall’idea di alcuni imprenditori, che decisero di occupare spazi ed edifici abbandonati, arredandoli con quel che si trovava e trasformandoli in bar. Idea che si è via via sempre piu’ diffusa, creando una zona di luoghi di incontro molto particolare.
Uscendo dalla via, dove torneremo per cenare la sera dopo, per godere della vita notturna di questa zona, andiamo alla ricerca del primo e piu’ famoso Ruin pub: il Szimpla Ker. Il Szimpla è un bar unico, insolito, folle, fantasioso, stravagante, che lascia a bocca aperta. Luogo di incontro, con musica, per mangiare e bere, (o anche solo per ammirarlo) ci si trova di tutto dentro, nel cortile, nelle stanze, attaccato ai muri..L’ho adorato, ho adorato la creatività con cui tutti gli oggetti sono stati pensati e trovati per quel posto, con cui gli spazi sono stati addobbati, e la sensazione di stupore che mi ha lasciato.
Poco piu’ in là troviamo un cortile riservato allo street food, dove ci avevano detto che avremmo trovato i famosi kürtőskalács, camini in italiano, dei coni dolci tipici ungheresi, che si mangiano srotolandoli, e che qui vengono ancora cotti sulle braci.
Proseguiamo per il quartiere ebraico, Aron di Sfumature di Budapest ci aveva detto che ci sono alcuni murales nel quartiere, quindi andiamo alla loro ricerca. E qualcuno riusciamo a trovarlo. Bellissimo.
Troviamo anche questa scultura fantastica.
Usciamo dal quartiere, sulla strada principale, la Dohány utca, e arriviamo alla grande Sinagoga, che è proprio grande e bella..
La nostra giornata termina con una vista meravigliosa, a cena sul terrazzo dell’Hotel President, dove si gode, nonostante il tempo non proprio sereno, di una vista a 360 di Budapest, compreso, finalmente, il tetto del palazzo del Museo delle arti applicate, di cui avevamo solo potuto intuirne la bellezza.
Tour di Buda, castello e collina Gellert
Il giorno successivo ci trasferiamo a Buda. Iniziamo la giornata alle Terme Rudas, che sono proprio sotto la collina e hanno spettacolari panorami su Pest. Nel primo pomeriggio saliamo sulla collina, e il primo incontro è la statua di San Gellert, ben visibile da Pest. Gellert era un vescovo italiano (Gerardo di nome), recatosi a Budapest per convertire gli Ungheresi al cattolicesimo, ma che presto fini’ ucciso, rinchiuso in una botte e buttato nel fiume proprio dal punto dove ora c’è il monumento. Proseguendo per una salita un po’ impervia, ma in mezzo a un bel bosco, si arriva sotto alla statua che domina su tutta la città e che per me ha un fascino straordinario: la Statua della Libertà. Con la sua palma alzata al cielo, altre 2 statue accanto, e ai suoi piedi la città e il Danubio, mi ha veramente trasmesso una grande sensazione di liberazione. Questo punto della città l’ho amato particolarmente.
Ci dirigiamo verso la cittadella, che comprende soltanto le mure, senza possibilità di entrare, e cominciamo a riscendere la collina, trovando lungo la via, anche un fantastico parco giochi.
Arriviamo in fondo, dove si trova l’hotel Gellert, in stile Art Nouveau, che ospita le omonime Terme. Di fianco, la chiesa nella roccia, costruita nel 1926 su modello della chiesa di Lourdes, che andiamo a visitare anche all’interno.
Per concludere la giornata e darci una meritata ricompensa, andiamo alla pasticceria Gerbeaud, in piazza Vorosmarty, per assaggiare i dolci tipici piu’ buoni di Budapest.
Dopo averne sentito la descrizione da Aron, possiamo scegliere tra la torta Gerbeaud, la famosa Sacher e la torta Dobos e la nostra scelta cade su quest’ultima e su un’altra che troviamo sul menu’, la Royal chocolate cake, che è quella che alla fine ci piace di piu’. Questo ci sembra il modo migliore, davanti alle nostre grandi fette di torta, sulla piazza, per concludere la nostra visita alla città, visto che all’indomani partiremo.
In realtà facciamo ancora una lunga camminata nella via del passeggio e dello shopping, la Vaci Utca, per arrivare al nostro appartamento, vicino al mercato centrale.
La serata la concludiamo al quartiere ebraico, in Godsu Uzdvara, per godere dell’atmosfera vivace notturna, mangiando specialità ungheresi da Spiler.
Budapest, vista e vissuta dalle sue mille angolature è una città veramente straordinaria.
Un riepilogo dei luoghi imperdibili lo trovate qui:
Le informazioni pratiche per organizzare il viaggio qui:
Settembre 2018
(foto by Patty)
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