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MORADUCCIO, natura travolgente sul fiume Santerno e la cascata delle meraviglie (BO)

 

 

Un pomeriggio di primavera alla cascata di Moraduccio, luogo paradisiaco, dove il verde e la natura travolgono i pensieri e ti riempiono di stupore.

Moraduccio, piccolissima frazione di Castel del Rio, al confine tra Emilia Romagna e Toscana, in mezzo ad un tratto di vegetazione pazzesca e incontaminata, offre la visione di una cascata d’acqua spettacolare, dall’alto di un canyon di 32 metri che si butta sul fiume Santerno: la cascata del Rio dei Briganti.

Giungere in questo posto, proprio dopo numerose settimane di confinamento, ti fa sembrare quasi di essere arrivato in Brasile.
Qui la libertà di muoverti e di essere altrove, anche fuori regione, appena conquistata, la assapori tutta: il distanziamento è rispettato e il riavvicinamento ad una natura prepotente è assicurato.

 

 

In una giornata di inizio maggio, troviamo il fiume ancora grosso: le piogge negli ultimi giorni  non presentano forse i suoi colori migliori, come quando è estate che risulta più verde e cristallino, ma la vegetazione intorno, come quella lungo le colline della via per arrivare, assume un verde brillante pazzesco.

 

 

Il rumore della cascata lo senti già dal breve tratto di strada provinciale che si deve percorrere per arrivare, dopo aver mollato l’auto al piccolo parcheggio di fronte all’hotel – ristorante (ora chiuso), o lungo la strada. E diventa sempre più forte man mano che si scende e ci si avvicina al fiume, fino a giungere al ponte che lo attraversa: ecco che da lì si scorge la cascata.

 

 

Da una parte si trova la riva del fiume, che permette di andare a bagnarsi; dall’altra, di fronte, c’è un costone di roccia a gradoni, bellissimo e somigliante ad un canyon scavato dal tempo, da cui scende l’acqua.

 

 

Mi piace guardarla da tutte le prospettive, questa meraviglia della natura,

 

 

vado di fronte

 

 

e poi attraverso il ponte e ci vado a fianco

 

 

Finchè mi siedo e mi acquieto, su un masso, a bordo fiume, in ammirazione.

 

 

Da una parte odo il rumore fragoroso di tanta acqua che scorre, dall’altra il suono più soave di quella che fa il suo salto:  io mi trovo nel centro e, in stereofonia,  godo di questa natura travolgente.

 

 

Ogni tanto una nube passa e oscura tutto e una ventata gelida di aria solleva delle gocce d’acqua, che mi arrivano addosso e mi fan rabbrividire.. ma è tutta vita, che si fa sentire, e mi accarezza l’anima, ravvivandola.

 

 

So bene che in estate il posto è molto affollato, perchè tanta bellezza fa gola, e la possibilità di fare un rinfrescante bagno in questo tratto di fiume è una grande attrattiva.

 

 

Ed è per questo che ci sono voluta ritornare, dopo parecchi anni, in questa stagione.. e che felicità!

 

 

Nell’aria un odore di carne alla griglia, preparata in una piccolo barbeque improvvisato sotto le frasche, stuzzica la nostra fame e ci fa sognare una bella fiorentina alla brace nel vicino paese di Barberino del Mugello, patria della bistecca. Piccolo sogno che decidiamo di realizzare, fermandoci in un ristorante sulla strada di casa, che non solo appaga in pieno il senso del gusto stuzzicato dall’odore giù al fiume, e la fame aumentata dalla salita per il ritorno dalla cascata, ma anche il desiderio di ritrovare qualcosa che non potevamo permetterci da tempo, per le chiusure: una cena al ristorante.. e qui, per di più, con una deliziosa bistecca alla fiorentina e vino rosso, tipici di questa zona generosa, che ci ha permesso di ritornare a contatto con la bellezza, in tutti i suoi sensi e manifestazioni.

 

 

 

Info utili: Moraduccio dista 32 chilometri dall’uscita della A14 Adriatica di Imola, in direzione Castel Del Rio, sulla SP610 Strada Statale Montanara Imolese e 40 chilometri dall’uscita della A1 Firenze Bologna di Barberino del Mugello, sempre percorrendo la SP610 Strada Statale Montanara Imolese.
Nei dintorni si trovano innumerevoli posti interessanti da visitare, quali Castel Del Rio, il Passo Giogo, Firenzuola, Scarperia di cui parlo qui (visitati lo stesso giorno)

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maggio 2021
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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.