Viaggi di testa e viaggi nel mondo

Quando capisci (parte di) quello che vuoi

 

 

Non è stato facile comprendere.

Sono dovute trascorrere delusioni, incomprensioni, sofferenze. E tempo.

Per capire cosa voglio e cosa non mi fa bene. E come mai mi sono trovata in situazioni di malessere, fastidio, e anche di  dolore.

Non è stato facile comprendere, e non è facile interiorizzare; e neppure non ricaderci in automatico, quando non si è abbastanza attenti, o in preda ad un momento di bisogno che ci incastra, di fragilità o di solitudine.

Che è un po’ il prezzo da pagare, la solitudine, delle scelte, del diventare esigenti, e selettivi, ed agire di conseguenza, quando si è compreso.

So però che non voglio essere un numero su facebook, un follower su Instagram, uno stato da osservare per vedere cosa faccio o dove sono.

Non voglio fare numero, essere una tra i tanti: voglio essere preferita, una fra i pochi. Non dico l’unica, s’intende.

Non voglio correre dietro a nessuno, o solo in casi strettamente necessari: l’ho fatto per troppo tempo e non porta a niente di buono.

Non voglio essere inclusa per forza, accettata per forza, simpatica per forza: la mia faccia neanche me lo permette.

Non voglio sbavare o dover lusingare. Non voglio io lusinghe e falsità, bugie mascherate per sedurre. Purtroppo, o per fortuna, ho imparato a sentire un fastidio immediato e a riconoscerle subito, e divento all’istante insofferente.

I compromessi, solo quelli strettamente necessari, o per cui vale davvero la pena. I consensi, ho capito che non portano niente di più nella mia vita.

 

Voglio relazioni con persone per cui posso sentirmi speciale, che mi considerino speciale. 

Che desiderino la mia compagnia e lo scambio con me; che mi sappiano apprezzare, che nutrano stima; con cui raccontarsi ma che non me la vogliano raccontare, o far credere qualcosa che non è; che non mi vogliano, anche inconsciamente, ingannare.

Voglio essere una scelta, per una buona motivazione, non così per caso, un esserci tra gli altri, o per circostanza.

Voglio persone con cui ci sia reciprocità, stesso investimento emotivo, e affinità di sensibilità. Persone con cui comprendersi, fedeli ad un’onestà di fondo, che contino e su cui contare.

Niente giochi, ambiguità, misteri, o poca trasparenza: nessun bisogno di nascondere o nascondersi, né di strategie.

E che non vedano solo loro stesse, ma anche oltre loro, e fuori, presenti e che sappiano guardare, ascoltare, percepire, comprendere, restare.

Lo so, è chieder tanto ma…tutto il resto è……. di passaggio!

 

 

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.