Riflessi e ponti di COMACCHIO e giro in motonave sul Delta del Po (FE)
In una calda ed assolata giornata di aprile, propongo una gita a Comacchio, in provincia di Ferrara, per visitare la cittadina con lagune e canali, considerata una piccola Venezia, sull’onda del giro fatto qualche settimana prima al Parco del Delta del Po, percorrendo l’argine degli Angeli
In verità più che una piccola Venezia, Comacchio a me è sembrata piu simile a Burano, con tanti ponti, un pò meno colorata, e soprattutto con quei bellissimi riflessi sull’acqua..
Me la aspettavo più piccola, come dimensioni: col suo dedalo di canali, si estende in un’area piuttosto vasta, e ha alcune piazze anche molto ampie.
Comacchio è il punto dove il fiume Po incontra le acque dell’Adriatico, formando le famose valli, dando vita al paesaggio lagunare della Biosfera del Delta, patrimonio Unesco. Qui siamo ancora in Emilia, in provincia di Ferrara, al confine con Ravenna, ma il parco del Delta arriva anche in territorio veneto.
Il borgo marinaro ha origini etrusche come la più famosa Spina, diventò florido nel Medioevo grazie alla pesca, alle coltivazioni nelle valli, e alla produzione del sale, per il quale si contendeva il primato di qualità con Cervia, e fu spesso ambito grazie alla sua posizione di snodo per i trasporti via acqua e i suoi commerci, e in rivalità con la vicina città marinara di Venezia. L’attuale aspetto di Comacchio si deve allo stato pontificio. risale alla metà del 1500, quando venne fatta una ristrutturazione urbanistica, grazie alla quale possiamo oggi ammirare gli splendidi ponti ed edifici.
Arrivo a Comacchio e giro per la città
Siamo arrivati in Piazza Dante dove c’è il parcheggio Duomo. e altre possibilità di sosta per l’auto, molto vicini al centro, che è in gran parte pedonale. Imboccando via Alessandro Zapata, con pochi passi siamo giunti al duomo, la Cattedrale di San Cassiano, in Piazza XX Settembre, una chiesa davvero maestosa e affiancata da una torre campanaria, su una strada acciotolata, che prosegue fino a piazzetta Ugo Bassi
Qui un interessante edificio ha catturato la nostra attenzione per il suo bel porticato, che ospita un bar: abbiamo scoperto che è la Loggia del grano, un antico granaio del 1621
.. abbiamo scoperto, perché stavamo andando davvero a zonzo, facendoci portare da quello che ci piaceva!! Ci siamo fermati a prendere un caffè in questo affascinante luogo storico, che ha a fianco la Torre dell’Orologio: è da questo punto che partono i canali della cittadina, e abbiamo visto i primi ponti bassi in mattone con arcate sotto cui riflettono le case sull’acqua, scalinate per attraversare i canali, e angoli molto suggestivi
Siamo andati alla nostra destra costeggiando il canale, il lato opposto è pieno di localini deliziosi, alcuni sono barche-ristoranti, molto romantiche, arrivando al Ponte degli Sbrirri, un ponte che fa da incrocio con vista in 4 direzioni
Salendo dalla scalinata si vede il famoso Trepponti da una parte
e il bel palazzo del Museo del Delta, nell’edificio settecentesco dell’Ospedale degli Infermi, in un’altra
È il punto che più mi è piaciuto, secondo me anche più bello dell’originale Trepponti, che comunque si vede da un lato: davvero molto pittoresco!
Abbiamo proseguito avanti per via Agatopisto, costeggiando il Palazzo Bellini, dove, nel canale, è ormeggiato un battello storico, e attraversato poi giunti al Ponte di San Pietro
Dall’altra sponda, poco oltre si trova. il Ponte Tre Sisti
qui abbiamo imboccato via Bonafede, una strada davvero tranquilla, fino ad arrivare al retro del palazzo del Museo, e ritornando, da vicolo dell’Ospedale, al Ponte degli Sbirri, questa volta dirigendoci verso Ponte Trepponti, lungo il canale chiamato delle Pescherie
Ponte Trepponti si trova nella congiunzione di ben 5 canali, è una costruzione con 5 grandi scalinate sui canali, 2 torri di guardia in cima ad esso, e 6 pilastrini, che lo rendono davvero originale ed unico: salendo sul ponte ci si trova in uno ampio spiazzo con una vista spettacolare
Il ponte risale al 1638. ed era all’epoca una porta fortificata per chi proveniva in città lungo il canale navigabile.
Da Trepponti abbiamo preso. sulla destra. via Muratori, una strada ricca di ristoranti ai bordi del canale, dove mangiare le specialità del luogo, l’anguilla, le vongole, i tortelli di zucca, ecc..
Ci siamo fermati in un delizioso posticino sul canale, visto che ormai era ora di pranzo e, la giornata caldissima, seppur fosse aprile, invitava a pranzare all’aperto
Dopo pranzo, abbiamo proseguito facendo un giro ad anello e costeggiando i canali, per tornare a sbucare in via Cavour, davanti alla Torre dell’Orologio
In questa parte del giro, i riflessi delle case sull’acqua sembravano un quadro fatto di acquerelli, una meraviglia
Da Comacchio ci siamo spostati verso Porto Garibaldi, a 6 chilometri di distanza, nella zona dei famosi lidi ferraresi, tra cui Spina, luogo di importanti ritrovamento etruschi.
Giro in motonave
Una cosa carina da fare nel Parco del Delta del Po è visitarlo navigando il fiume.
In partenza dalla vicina Porto Garibaldi si trovano delle crociere giornaliere con pranzo a bordo e delle minicrociere di un paio d’ore, durante la bella stagione, e anche la sera, d’estate.
Ci siamo diretti quindi verso la località balneare, con destinazione il punto di partenza della motonave Dalì, sul canale, che avevo in precedenza contattato, per l’escursione del pomeriggio, in partenza alle 15.15
È stato molto complicato trovare da parcheggiare a Porto Garibaldi, le temperature erano decisamente estive ed avevano attratto molta gente per una gita domenicale.
Il giro in motonave è stato molto piacevole, ci si addentra nel Delta del Po risalendo il canale navigabile Magnavacca, per arrivare a valle Fattibello
Si naviga lungo un bacino d’acqua salmastra ed isolotti, vedendo i vecchi trabocchi di pesca
Si può osservare la fauna che abita il territorio, gabbiani, beccacce di mare, volpoche, cormorani, germani reali, aironi, fenicotteri, per citare i più conosciuti uccelli, e paesaggi unici nel suo genere. I gabbiani in questo periodo stavano nidificando sugli isolotti di terra, e colonie di fenicotteri rosa si vedevano in lontananza (ma questa volta avevo il binocolo), mentre tantissime beccacce di mare, bianche e nere, col becco rosso, si spostavano sulla laguna
Abbiamo visto anche Comacchio, in lontananza, dal mare
La bellezza di questo giro sta anche nella navigazione lenta, che fa assaporare l’aria, il sole, l’acqua, la bellezza, il silenzio..
Al ritorno dalla minicrociera, della durata di 2 ore, non potevamo poi mancare di fare una passeggiata fino al mare e di fare in giro sulla grande spiaggia di Porto Garibaldi, non ancora attrezzata ma già in preparazione.
Di seguito elenco cosa ho imparato in questa bella giornata trascorsa alle Valli di Comacchio.
Che navigare lenti sul Delta del Po è bellissimo
Che Comacchio non me la aspettavo così grande e con così tanti ponti
Che a Porto Garibaldi trovare un parcheggio nelle belle giornate è un’impresa
Che le beccacce di mare sono bellissime
Che il vento e l’acqua sono sempre balsamo per l’anima
Che aprile quando fa caldo è un anticipo dell’estate
..e che questa zona mi piace, e voglio andare a vedere anche l’altra parte del Delta del Po, quella che si trova in Veneto!
A presto!
aprile 2024
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