Seychelles: un assaggio delle bellezze del sud di Mahè
Arriviamo al porto di Mahé, mi sembra passata una vita da quando siamo giunti, pochi giorni fa. So che tra poco quando torneremo mi sembrerà che il tempo sia volato: è sempre cosi, la percezione del tempo è davvero una cosa strana, come scrivo qui.
Ritirata l’auto al porto, ci dirigiamo verso il sud di Mahè, seguendo il consiglio di viaggiatrici che me ne hanno parlato con entusiasmo, è grazie a loro che non abbiamo saltato l’isola, anche se le dedicheremo soltanto 2 giorni.
Uscendo dal porto della capitale Victoria, lungo la via riconosco la famosa Torre dell’orologio e il Bicententary monument, di cui avevo visto le foto.
Percorriamo la strada sotto la pioggia, purtroppo non possiamo godere dei panorami che offre il percorso che costeggia il mare, ma pian piano che ci avviciniamo al sud, l’isola si presenta con una folta e bellissima vegetazione.. solo la strada mette piuttosto ansia, in quanto priva di parapetti, a volte stretta, con salite e discese, e le auto e i bus dalla parte opposta che arrivano troppo veloci..
Arriviamo al nostro alloggio, Yellow Petals, un gruppo di appartamenti in 3 graziose villette Seychellesi. Avevo letto nelle recensioni di salite molto ripide per arrivarci, ma non immaginavo tanto! Ci vogliono parecchie manovre, e per fortuna l’auto ha il cambio automatico per arrivare all’ultima villetta, e 2 rampe di scale poi, ma quando entriamo…
..restiamo a bocca aperta dallo spettacolo! La casa è bellissima, 2 camere, 2 bagni, un soggiorno, e un grande balcone con una vetrata e una vista strepitosa su Anse la Mousche!
Da entrambe le camere da letto abbiamo la vista mare. E pensare che è l’alloggio che ho pagato di meno! Tutti i dettagli qui
Ormai è sera, usciamo per procurarci qualcosa da mangiare; la zona non è per niente turistica e piove, troviamo a pochi km un chiosco con seychellesi che stanno suonando tamburi e cantando, di fronte a un chiosco dove fanno un barbecue di pollo.. è perfetto e si dimostrerà anche buonissimo. Ci fermiamo anche in un negozietto moltooo locale, a comprare biscotti per la colazione, pane in casetta, uova, poi ne troviamo un altro che ha qualcosa di più, dove compriamo anche succhi e gelati.
L’indomani mi sveglio presto, come al solito, il panorama è da urlo man mano che il sole da i suoi colori al mare sottostante..La colazione davanti a questa vista non può essere più gustata..
Le spiagge del sud di Mahè
Per le spiagge da visitare abbiamo dovuto fare una scelta per il poco tempo a disposizione, e abbiamo optato per le vicine Anse Petite, spiaggia dell’hotel Four Seasons. che mi avevamo consigliato, davvero notevole, Anse soleil, molto vicina a questa, piccola, con grandi onde e molto selvaggia, e Anse La Mouche, baia molto ampia che ha sempre il mare calmo e colori meravigliosi, che vediamo dal nostro balcone, e dove si possono fare lunghe passeggiate
Petite anse
Per l’unico giorno pieno che abbiamo, decido di scegliere di andare Petite Anse, che mi hanno fortemente consigliato e poco distante. Prima di andare alla spiaggia ci fermiamo nel paese di Baie Lazare, dove ci sono un paio di negozi..
Qui non ci sono i supermercati grandi come quello di La Digue, sono proprio piccoli negozietti.
Il primo dove ci fermiamo ha dei samosa, triangoli di una specie di pasta sfoglia fritta, ma più dura, ripieni di verdure, pesce o carne, che già avevo assaggiato in Kenya. Prendiamo anche dei dolci tipici fatti con farina e zucchero. Nell’altro negozio vediamo delle torte interessanti che torneremo a prendere per la colazione dell’indomani.
Petite Anse è all’interno del resort Four Seasons. Qui non bisogna prenotare, e parcheggiata l’auto in strada, occorre lasciare i dati, e poi fare una lunga camminata, che ora è in discesa, ma dopo sarà, ahinoi, in salita!
Arriviamo alla spiaggia ed è spettacolare!! Un mare azzurrissimo, palme, sabbia come borotalco.. meraviglia!
Ci accomodiamo sotto una palma, lontano dai lettini degli ospiti del lussuoso resort da oltre 1000 euro a notte, poi io vado ad esplorare fino al limite della spiaggia, dove ci sono anche qui i massi granitici.. un punto stupendo!
Mi faccio alcune foto con l’autoscatto e l’aiuto di un cocco, che vengono anche meglio di quelle che mi fa il marito! ma devo correre prima dello scatto e faccio anche un bel volo per terra!
Faccio un bagno in solitaria, il mare è un po’ mosso, ma nei momenti in cui si calma è stupendo, il bagno migliore di tutta la vacanza..anche se all’improvviso mi arriva un onda, faccio a tempo a girarmi per prenderla da dietro ma mi butta sotto!
Pranziamo all’ombra, poi sollecito i miei, perchè vorrei vedere almeno un’altra spiaggia, la vicina Anse Soleil.
Fortuna vuole che all’inizio della salita, un gentile dipendente con la macchinina da golf ci carica risparmiandoci una bella fatica (e le numerose lamentele nei miei confronti)!
Anse Soleil
Le ultime ore del penultimo giorno le trascorriamo ad Anse Soleil, una spiaggia selvaggia, che con le sue onde a volte impetuose, da proprio l’idea della potenza della natura.
Come in altre spiagge, arriva un cane e si mette vicino a noi, all’ombra di una palma reclinata. Vita da cani, ma che vita questa in un posto così bello a rimirare il mare! In un’altra vita voglio nascere cane alle Seychelles!
In questo viaggio ho letto due libri, l’ultimo l’ho concluso proprio in questo posto dove la vita si fa sentire, come nel libro, con le lacrime che sgorgano dai miei occhi. Uno è l’opposto dell’altro: “Vivere a squarciagola” di Gio Evan, che ho incontrato pochi giorni prima di partire a Bologna, dove il protagonista cambia la sua vita partendo per un intenso viaggio in India ed inizia a vivere veramente; l’altro, “Se i gatti scomparissero dal mondo”, dove un uomo che ha condotto una vita piatta e banale, scopre di avere pochi giorni di vita, giorni in cui riesce a rendersi conto delle cose importanti, cerca un senso e di compiere l’incompiuto, per quel che può e gli resta, e di pacificarsi soprattutto con se stesso.
Lasciamo la spiaggia quando il tramonto si avvicina e ci dirigiamo verso Anse La Mouche, cercando un posto dove prendere la cena per la sera. Ci fermiamo all’Anchor Cafè, un ristorante sul mare davvero carino, che fa anche take away: non abbiamo voglia di fermarci e tornare col buio.. e poi con la vista che ci troviamo, casa nostra è il posto migliore dove cenare! Ordiniamo fish and chips, che si rivelano i migliori mangiati qui alle Seychelles e mentre attendiamo che ce li cucinino, il tramonto da il meglio di sè.
L’ultimo giorno mi sveglio con un panorama meraviglioso, la vista che vorrei vedere ogni mattina!
Abbiamo a disposizione solo fino a pranzo e poi dobbiamo andare in aeroporto.
Decidiamo di goderci Anse La Mouche, che è l’unica spiaggia della vacanza dove abbiamo visto mare calmo e liscio come l’olio, durante la bassa e l’alta marea.
I colori del mare ogni mattina mi lasciano incantata. Ci avviamo verso la spiaggia proprio quando diventano più intensi.
La baia è enorme, ci fermiamo in un punto ombreggiato da grandi palme e alberi di takamaka ed iniziamo a passeggiare sul mare. La bassa marea crea quelle increspature sulla sabbia che adoro, quelle che ho amato alla follia a Zanzibar, e mi rilassa camminare per metri e metri sull’acqua bassa.
Il mare è azzurro ma guardando verso la costa, con la rigogliosa vegetazione assume una colorazione verde, che mi ricorda le isole del golfo della Thailandia.
Dopo Praslin e La Digue, anche Mahè non ci delude, sono molto contenta di non averla saltata.
Ci godiamo la passeggiata, mentre sale la marea, poi ritorniamo a casa per l’ultimo pranzo, ringraziando davvero per tutto questo ben di Dio che abbiamo avuto il coraggio di permetterci.
tutti gli articoli sulle Seychelles
Seychelles: le incantevoli spiagge e l’antica foresta di Praslin
Seychelles: in bicicletta verso le spiagge paradisiache di La Digue