Sposarsi l’8 marzo
Era un giorno di sole, una gran bella giornata, proprio come oggi.
Il tempo brutto del giorno prima aveva fatto temere il peggio. E invece, nel cielo, neanche una nuvola. Anzi, era anche caldo.
Era il giorno che avevo tanto desiderato. E alla fine, neanche tanto atteso, visto che avevamo fatto tutto molto in fretta, e dalla fatidica decisione della data, i primi di dicembre, alla cerimonia, erano passati solo 3 mesi.
Era un passo fatto con coscienza, e con la consapevolezza di chi aveva già vissuto parecchie disillusioni. E aveva anche considerato la possibilità che fosse già troppo tardi. Alla soglia dei 40.
E invece era accaduto.
Cosi’, in quella giornata di sole, con tutta la sacralità del momento, avevo indossato il mio abito bianco lungo, mono spalla, mi ero fatta truccare e acconciare, ed ero uscita.
Per andare a vivere il giorno delle mie nozze.
Vivevo già con mio marito, ma come vuole la tradizione, lui non mi aveva ancora vista, con l’abito da sposa.
E, sempre come vuole la tradizione, avevo preso mio padre sottobraccio e avevo voluto che l’auto che ci accompagnava alla chiesa, guidata rigorosamente da amici, ci lasciasse un po’ prima dell’ingresso. Per godere di quei passi assieme a lui. Con la consapevolezza che stavo andando a sposarmi. E con la voglia e il piacere di sentire tutte quelle emozioni, dentro.
Pochi, indimenticabili passi, tra le persone che mi guardavano arrivare, e lo sguardo del mio futuro marito che mi attendeva. E che, finalmente, mi vedeva. Con lo sguardo di chi, come tutti i futuri mariti, trova bellissima la sua sposa.
La cornice era incantevole, la chiesa di una roccaforte medievale, che domina il paese. Adornata con semplici gerbere rosa acceso, che avevo scelto proprio perché le mie preferite.
All’ingresso di mio marito e degli invitati in chiesa, l’organista attacca il pezzo che avevamo richiesto, contravvenendo alle disposizioni del parroco, di suonare le tradizionali marce nuziali .
“I can’t stop falling in love with you” di Elvis Presley, un po’ riarrangiato per camuffare, accompagna tutto il mio percorso lungo la navata fino all’altare, a braccetto con mio padre. Fintanto che, nella commozione generale, giunti da mio marito, mio padre lascia il mio braccio e mi consegna a lui, occhi e sguardi che esprimono quello che non dicono le parole. E si intendono.
“Take my hand, take my all life too..”.. Le parole che risuonano nella mia mente della canzone di Elvis, mentre mio marito mi prende per mano..
Mio padre si gira e se ne va al suo posto. Io sono al mio, come oggi, di fianco all’uomo che ho scelto, o che mi ha trovato, o che il destino ha messo sul mio percorso.
E mentre in giro, è un tripudio di fiori gialli e profumati e tutte quante festeggiano l’8 marzo, festa della donna, io festeggio la festa della mia anima che corona un sogno, -perso e poi ritrovato-, che trova una casa dove abitare e sentirsi al sicuro. Che trova un compagno di viaggio per la vita.
08.03.2018
(foto di Patrizia Pazzaglia)
Bellissimo… mi hai fatto emozionare! Felice anniversario…
Che bello! grazie!
Grazie Luisa 😊😍🙏
Wow ❤️ dev’essere stato un giorno
davvero stupendo, che racconto meraviglioso!
Si meraviglioso!!
Adoro i racconti dei matrimoni! E questo tuo racconto l’ho trovato dolcissimo nella sua semplice essenzialità!
Grazie mille, anche per gli auguri!
…quasi mi scordavo: felice anniversario!
Mi hai fatto emozionare! Ancora più bello che il tuo sogno si sia realizzato quando, mi pare di capire, non pensassi potesse ancora accadere. Buon anniversario allora!
Grazie! è proprio così!
Davvero delizioso il tuo racconto, un giorno molto romantico! ❤
Per te doppi auguri allora e forte bacio.
Valentina
Grazie !!
bellissimo grazie
grazie!
Felice anniversario! Una giornata che vale per due momenti speciali. Dev’essere stato un giorno super emozionante.
molto emozionante! grazie!
Che emozione, bellissimo e felice anniversario , Federica http://www.venicefineart.it
grazie!!
Un ricordo toccante, particolarmente suggestivo vista la concomitanza con la Festa della donna…di una donna…per sua fortuna davvero felice!
Grazie!