Tuffo da una liana nel Rio Chavon-Repubblica Domenicana
Bayahibe, Repubblica Domenicana.
Decidiamo di fare un’escursione che comprenda anche la risalita del fiume Rio Chavon.
La zona del Rio Chavon è diventata famosa per essere stata il set di film come Apocalipse now, Anaconda e diversi altri, per il paesaggio lussureggiante che offre.
Il fiume, infatti, scorre serpeggiando in uno spettacolare canyon, con una vegetazione selvaggia sulle sue rive. Una vera e propria giungla e foresta pluviale.
Su un tratto alto della scogliera sorge un bellissimo paese medievale ricostruito, Altos de Chavon, che domina il fiume stesso.
Molte sono le escursioni che portano i turisti a navigarlo, a bordo di imbarcazioni che assomigliano a quelle che utilizzate sul fiume Mississipi, oppure di enormi zatteroni, che lentamente lo risalgono fino al ponte, distante una ventina di minuti da Bayahibe.
Avevo già navigato sul Rio Chavon nel corso di una precedente vacanza a Punta Cana, a conclusione di un’escursione all’isola di Catalina.
La sua straordinaria bellezza mi aveva colpito, la natura selvaggia era rimasta impressa nei miei occhi e per questo ho voluto tornare a vedere tanta bellezza.
Questa volta pero’ sapevo che il giro si sarebbe concluso con un’esperienza particolare: il tuffo dalla liana di un albero nel fiume.
L’atmosfera sulla zatterona era molto gioiosa e spensierata, rhum e balli a ritmo di merengue, rendevano unica la mini crociera.
Svoltando un ansa del fiume, la zatterona si avvicina alla riva, dove un grande albero sporge e da un ramo una corda arriva sull’acqua. Chi ha il coraggio puo’ salire sulla riva, che in quel punto è parecchio alta e, afferrando la corda, puo’ prendere la rincorsa e lasciarsi andare nelle acque marroni del fiume..
Io notoriamente ho paura dell’acqua, e non ho neanche molto coraggio.
Ma non ci voglio pensare perché, se non la faccio qui, questa esperienza, quando mai mi ricapita??
Voglio vivere, voglio vincere questa paura, voglio cogliere questa occasione!
Mi infilo allora il mio salvagente gonfiabile, che mi rassicura un po’, e mi metto in fila, in attesa del mio turno, dietro a mia figlia, undicenne, mentre quelli che mi precedono, i temerari, si buttano quando arriva il loro turno. So che non devo pensare, mentre si avvicina il momento, sento l’adrenalina salire.
E quando tocca a me, prendo la liana prendo la rincorsa e…via! mi butto!
Mi sento affondare velocemente nelle acque del fiume, sono secondi interminabili ma vissuti con piena coscienza. Il tonfo e il salvagente mi rispingono a galla e mi guardo attorno mentre sono immersa nel fiume
Ce l’ho fatta!!
Ho vinto anche questa paura.
Non è stato solo un tuffo nel fiume, è stata una prova di coraggio per me.
Una dimostrazione che, se non sto troppo a pensare, ce la posso fare, qui e in altre occasioni della mia vita.
Risalgo emozionata piu’ che mai e ringrazio il Rio Chavon e questa straordinaria esperienza, entusiasta di aver vissuto, ancora una volta.
(luglio 2016)
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