Turisti fai da te? no Alpitour? …Vantaggi e svantaggi
E’ veramente conveniente organizzare un viaggio fai da te? E’ sicuro? Possono farlo tutti?
Il motore che mi ha spinto a provare ad organizzare viaggi in fai da te, è stata la rabbia che mi prendeva quando, avendo prenotato una vacanza con agenzia, dovevo poi pagare centinaia di euro in piu’ rispetto a quanto preventivato, per gli adeguamenti carburante.
Ero e sono appassionata di lettura di diari di viaggio (dei paesi che intendo visitare), mi piace cercare le informazioni sui luoghi, sentire i racconti, consultare blog.. pertanto non mi è pesato cominciare a fare ricerche finalizzate all’organizzazione, studiare itinerari, curiosare sul web voli e alloggi..
Ma attenzione! Primo requisito: la passione.
Che significa anche dedicare tempo a questo. Tanto tempo.
Perché quando si inizia a studiare una meta, un paese, o una grande città, sembra tutto complicatissimo (almeno a me!).
Ci vuole un po’ di studio e di letture, per raccapezzarsi e cominciare a fare itinerari che abbiano un senso, per cercare gli alloggi nei posti giusti, stimare i tempi, organizzare gli spostamenti, ecc. ecc.
Significa amare il fatto di crearsi il proprio viaggio, su misura e con flessibilità, cosa che difficilmente avviene con l’acquisto di un pacchetto preconfezionato.
Significa gustarsi, per tutto il tempo prima del viaggio, le informazioni. Significa far volare l’ immaginazione!
Insomma il viaggio inizia molto tempo prima. Ne ho parlato giusto qui.
Ma significa anche mettere in conto la possibilità di sbagliare, e assumersi la responsabilità dei propri errori, senza poter dare la colpa a qualcun altro..E cercare magari, se possibile, di rimediare per proprio conto.
Devo dire che con i mezzi che ci sono al giorno d’oggi, non è cosi’ facile sbagliare. Basta mantenere un po’ di flessibilità e saper leggere e ascoltare.
Leggere tante recensioni (tante, non il parere di poche persone che magari dicono quello che ci vogliamo sentir dire) su tripadvisor per esempio, frequentare gruppi a tema su facebook e forum, fare domande ai membri, contattarli anche in privato (chi scrive sui forum generalmente comunque è un appassionato e fornisce volentieri le risposte), leggere i racconti e i consigli sui blog.
Imparare a discriminare, per esempio l’entusiasmo di chi è magari la prima volta che va in un posto ed è esaltato, e di chi si lamenta di tutto, perché cosi’ è il suo stile di vita. Alcune persone mettono commenti tipo “ottimo”, “favoloso”, “eccezionale”, quando spendono poco e hanno una qualità sufficiente, quindi è importante sapere quello che si vuole, andare un po’ a fondo e leggere attentamente quali sono le cose importanti per chi scrive, confrontandole con quelle che sono importanti per noi che leggiamo. Guardare tante foto, per capire se il luogo che scegliamo è nel nostro stile. Mantenere la flessibilità di cambiare idea o posto, se si leggono commenti negativi su quello che tanto ci ispirava. Accettare, se si decide per l’affare, che la qualità possa non essere al top (che non è detto, ma inutile sarebbe, poi, lamentarsi se dovesse succedere).
Significa fare tanti e tanti confronti, non limitarsi al primo prezzo su Booking.com (che spesso, tra l’altro, prevede parecchi supplementi e tasse, se si va nel dettaglio).
Significa fare da soli certe operazioni necessarie, come per esempio il check in, comprarsi un’assicurazione, organizzare i trasferimenti, contattare una guida.
Affrontare eventuali problematiche, il ritardo/perdita/cambio di un volo, il cambio di un alloggio perché proprio non conforme, un host che non si riesce a contattare dopo una prenotazione o all’arrivo a destinazione, un evento imprevisto nel luogo di destinazione (un’amica quest’anno ha dovuto cambiare, durante un viaggio, mete e alloggi per via di un terremoto..)
Assumersi anche l’ansia che la prenotazione sia stata registrata, magari ricontattando hotel, host, ecc., o l’ansia di non trovare qualcuno a prenderci a destinazione, come accordato. Riuscire ad orientarsi quando si arriva e fare tutte le operazioni pianificate, come cambio denaro in aeroporto, acquisto di scheda telefonica, ricerca del mezzo per andare all’alloggio.
Significa anche essere aperti a sperimentare.
Insomma organizzare un viaggio in fai da te, non è per tutti. Bisogna saperlo.
E nel caso generi ansie, o si sia molto inesperti, è davvero meglio avvalersi di un’agenzia, di un esperto, di un professionista.
In certi casi non è detto neanche che ci sia un risparmio in termini economici. Ecco perché è importante sempre valutare entrambe le alternative, agenzia e fai da te (se proprio non si è appassionati di organizzarsi i propri viaggi da soli e si ha quindi il piacere nel farlo). Altre volte puo’ essere conveniente fare un semi-fai da te, ovvero cercarsi il volo, in base alle offerte, e affidarsi ad un’agenzia per l’alloggio (come noi abbiamo fatto per le Maldive). O affidarsi a intermediari online, che spesso hanno buone offerte proponendo volo e alloggio (come Expedia).
Per essere piu’ tranquilli, per gli alloggi si possono anche cercare quelli proposti dai tour operator nei pacchetti: se non sono in esclusiva, hanno un sito, e di solito i prezzi sono molto convenienti! Io ho fatto cosi’ organizzando il viaggio in Repubblica Domenicana, prediligendo un resort venduto anche da Eden viaggi e con una buona offerta volo, prenotata con grande anticipo, sono riuscita a fare 2 settimane quasi al prezzo che ne sarebbe costata una acquistando il pacchetto del tour operator! Anche per Cuba, quando ho alloggiato nei resort, sulle isole, ho prenotato quelli venduti da tour operator come Press tour e Settemari, direttamente dal loro sito.
Se si vuole iniziare ad organizzare un viaggio fai da te, io consiglio sempre di cominciare con un posto tranquillo e facile. Poi le cose pian piano si imparano, con l’esperienza. E, soprattutto, ci vuole una buona dose di curiosità.
In questo articolo ho dato alcuni suggerimenti, secondo il mio punto di vista, su come si puo’operare.
Viaggiare risparmiando: come organizzare un viaggio fai da te
Il mio primo viaggio fai da te l’ho organizzato a Mauritius (in realtà in passato, molto tempo fa, avevo organizzato anche un viaggio in Messico e Guatemala, con zaino in spalla, ma all’epoca c’era solo la Lonely Planet su cui fare affidamento). Ero già stata a Mauritius con mio marito e sapevamo che era una meta tranquilla e facile per andare anche con una bambina. Avevo trovato un ottimo volo charter con la compagnia Meridiana (ora Airitaly). Ho scelto la zona. Ho iniziato a leggere recensioni su Tripadvisor, sugli alloggi, poi cercato su google e guardato i siti degli alloggi che mi interessavano o di intermediari che li proponevano. Ho confrontato, ho scritto per avere conferma di disponibilità e preventivi, ho prenotato, ho cercato il transfert su google, l’ho contattato, ci siamo accordati ..e siamo partiti. All’arrivo all’aeroporto ci aspettava un signore con un cartello: “Mr. Patty” :) e l’avventura è iniziata! Ed è stata una magnifica avventura!
Da allora, ho preso coraggio ed ho organizzato viaggi, sia on the road, come in Thailandia e a Cuba, per esempio, che piu’ importanti, come in Kenya (volo + alloggio in cottage ed escursioni e safari organizzati sul posto), o piu’ tranquilli, combinando resort a escursioni, come in Repubblica Domenicana, o viaggi tranquillissimi, come alle Maldive (acquisto volo in autonomia + resort da agenzia). Li trovate tutti qui
In definitiva la mia risposta alla domanda iniziale
E’ veramente conveniente organizzare un viaggio “fai da te”? E’ sicuro? Possono farlo tutti?
è:
Sì, organizzando viaggi “fai da te” si puo’ risparmiare notevolmente,
ma bisogna mettere in conto molto tempo e lavoro, e non è per tutti!
agosto 2018