Vivere e lasciare andare
Sai quale e il segreto?
Che non bisognerebbe attaccarsi troppo, contare troppo, aspettarsi troppo.
Non dare troppo spazio all’immaginazione, non voler vedere quello che si vuole, invece che la realtà.
Godere delle persone, delle relazioni, dei momenti.. e poi guardare avanti.
Farsi toccare, contagiare, emozionare, assaporare, condividere. Ma poi lasciare andare.
Non dico dimenticare, anzi, creare dei ricordi, averne cura e incarnarli. Imparare. Ma null’altro.
Sai qual’è il segreto?
Non pretendere.
Lasciare che cose, persone, momenti, ritornino se è il caso, e se vogliono. Lasciare libertà e lasciarsi liberi.
Non volere che ci siano ripetizioni, non cercare di far accadere cose, incontri, a tutti i costi.
E cercare soltanto quando si è liberi da pretese e aspettative.
Quando non è frutto di un bisogno.
Quando quel che si cerca non è la risposta a un vuoto, a una mancanza.
Quando si è liberi dalla presenza o non presenza dell’altro. Dal rischio di attaccamento, di possesso. Dalla nostalgia di un ritorno al passato.
Quando si è certi che la risposta sia al presente, e non a un episodio, o a qualcuno, del passato.
Dall’attaccamento sorge il dolore, dal dolore viene la paura.
Per colui che è totalmente libero non c’è attaccamento, non c’è dolore, non c’è paura
Buddha
Sai quale è il segreto?
Lasciare.
Lasciare andare, lasciare correre, lasciare perdere, lasciare liberi. Lasciarsi scivolare addosso. Lasciare cadere e lasciare accadere.
E poi lasciare uno spiraglio, se è il caso, per riaprire. Per dare, e darsi, una possibilità.
Che non è facile, non ricadere nella ferita. Non dire “è colpa sua”.
Che è difficile vivere con consapevolezza, ed essere liberi. Vedere il nostro desiderio di contatto, di apertura e, insieme, la nostra grande vulnerabilità.
Sai quale il segreto?
Che non c’è nessun segreto.
Si fan propositi, si fanno piani, si studiano strategie. Poi ci si casca e ci si ricasca. Spesso.
E, alla fine, si fa quel che si può.
Se ti rendi conto che tutte le cose cambiano, non c’è nulla a cui proverai ad aggrapparti.
Lao Tsu
aprile 2021
foto di copertina Marina di Ravenna
foto finale Molveno
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Però quanta sicurezza ( effimera) ti dà l’aggrapparsi ad alcune persone a volte…
Assolutamente, è per questo che ci attacchiamo! Alla nostra nascita è anche un’esigenza, pensiamo alla teoria dell’attaccamento, ma poi con la maturità credo che dovremmo imparare a lasciare più che aggrapparci.. occorre tanto lavoro!
un elenco di massime di saggezza
saggezza maturata col tempo e con l’esperienza
esoerienza di viaggi oltre che esperienza di vita
é bello questo elenco
potresti prendere le singole frasi e scriverle sulle pietre e lasciare le pitre sulla spiaggia, a Misano Adriatico per i turisti … faresti qualcosa di creativo e significativo
il blog continua in spiaggia
scuasa i suggerimenti … ma é che le tue massime non devonio finire in web
ciao
Grazie Mariadoria, sai che sono sempre molto grata dei tuoi commenti, dei tuoi apprezzamenti e dei tuoi suggerimenti. E’ una bella idea, quella che suggerisci: pensa che nel mio paese stanno facendo una cosa simile a quello che mi proponi tu, disegnano dei piccoli sassi e li lasciano in giro affinchè qualcuno li trovi e ne goda! un’iniziativa bellissima secondo me!
“Lasciare andare” per essere liberi. Credo anch’io che in fondo questa sia la chiave per trovare la propria strada e per tentare di essere felici.
Maria Domenica
Sono tutte perle di saggezza, molto vere in teoria ma molto difficili da mettere in pratica…. Almeno per me!
Si si concordo. Io so che sono buone e giuste, ma difficili, ho scritto il post per ricordarmelo!