Cercavo un posto dove il verde inducesse un senso di quiete e di relax.
Dove la vista a perdita d’occhio e l’altezza portasse i pensieri oltre l’orizzonte, e sopra al cielo.
Ho trovato un posto dove la sorpresa ti coglie ad ogni passo, e l’entusiasmo divampa, facendoti sentire il battito del cuore. Mettendo tregua tra le parti che discutono continuamente ed inesorabilmente.
Un posto dove la fatica è soppiantata dalla meta da raggiungere, e l’ascolto di sé, e di quel che c’è attorno, mette a tacere il resto. Un luogo dove la bellezza ti assale e ti porta con sé, ti toglie il respiro ma ti dà anche respiro, riempiendo polmoni, occhi, cuore.
Questo posto è la Valgardena.
La Valgardena
La Valgardena è il cuore delle Dolomiti, in Alto Adige, e dal 2009 è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco. Fare un giro in queste zone fa comprendere il perché.
Cime aguzze grigie, il verde scuro degli alberi che fa risaltare il verde brillante dei prati; se vai in quota vedi un paesaggio dall’alto a perdita d’occhio di monti sulle valli, e il cielo più vicino.. Le vallate che fanno da culla, e sovrastate da quei giganti maestosi che sembrano proteggerti: in questi posti tutta la natura sembra più vicina, e anche tu sei più vicino alla tua natura.
La Valgardena comprende i 3 abitati principali di Ortisei, Santa Cristina, e Selva di Valgardena.
Ortisei
Ortisei, o St. Ulrich è un paese grande, molto turistico, curato ed organizzato. Entrando nel suo centro elegante ho avuto come la sensazione di essere a Gardaland: hotel fiabeschi, colori pastello, fiori colorati, un salotto, tutto perfetto
Santa Cristina
Santa Cristina sembra di passaggio ma ha un bel centro che si sviluppa nella valle
Selva di Valgardena
Selva, o Wolkenstein, è un paese piccolino, raccolto e per questo l’ho preferito, incastonato nella valle e contornato dai monti del gruppo Sella e Sassolungo. La classica cartolina della montagna ideale, a 1563 metri di altezza
Soggiorno a Selva di Valgardena
Scegliamo di alloggiare a Selva, un pò a sentimento, non conoscendo la zona, e mai scelta fu migliore: da inesperta di montagna ho cercato e ricercato una sistemazione last minute per trascorrere qualche giorno in montagna, nella calda estate del 2023, in agosto, quando ancora, contrariamente al solito, il tempo non si è ancora rotto, volgendo al freddo e al variabile.
Ci attendono delle giornate di pieno sole che ci fanno apprezzare al massimo queste zone
Nonostante sia la settimana di Ferragosto c’è poca gente in giro a Selva, cosa che apprezzo molto: si trova posto nei ristoranti, non ci sono code agli impianti, e su al rifugio Ciamponei, a 2000 metri, i turisti si contano sulle dita. Non posso essere più contenta.
O forse siamo noi, che evitiamo anche certe situazioni: abbiamo visto arrivando al mattino una bella coda di auto tra Santa Cristina e Ortisei, e noi andavamo nel senso opposto, e il giorno dopo tante auto al passo Sella, dove noi siamo arrivati però quando tutti stavano andando via.
Alloggio a Selva: Garnì Morene
A Selva di Valgardena all’ultimo minuto non si trovavano molte soluzioni a prezzi ragionevoli, ma a prezzi alti si trova disponibilità eccome!
Io ho trovato il Garnì Morene che, contattato direttamente, mi ha confermato la disponibilità di una camera, che ho subito confermato per i due giorni successivi
Il Garnì si trova in una posizione incantevole, appena fuori dal paese e un pò in alto, ma non troppo distante da non poterlo raggiungere a piedi, e sotto le montagne. La vista su Selva è questa
È il classico alloggio caratteristico di montagna, con balconi in legno e adornati con i fiori, e con il privilegio di avere un ruscello che scorre proprio sotto, che delizia in ogni momento con il suo rumore di acqua corrente
Sul retro, una strada permette di fare una bella passeggiata tra le vallate e le abitazioni tradizionali
La camera disponibile è molto piccola, anche se rinnovata e arredata con cura, in legno: eravamo stati avvisati di questo, l’unico rammarico è che la finestra da sul parcheggio (ma con vista sul paese e sui monti) e che non ci sia un balcone, come nelle altre camere
Per questo il prezzo ci è sembrato un pò alto: la differenza con camere più grandi con balcone è davvero poca.
Comunque stiamo molto bene: al mattino spostando le tende posso vedere dalla finestra la montagna illuminata dal sole
La colazione è veramente ottima con prodotti buoni e genuini, e la signora Miriam, che gestisce il garnì, è di una gentilezza unica.
Per l’inverno, ha il vantaggio di essere vicinissimo alle piste e di avere un garage coperto.
Un posto in cui ritornerei immediatamente!
La cittadina di Selva di Valgardena
Il centro di Selva è molto grazioso: la piazzetta della chiesa si trova su un’area pedonale, ma la vita vera e propria si svolge sulla strada che la attraversa, il cui punto centrale è piazza Nives, dove affacciano 2 hotel fiabeschi, negozi e bar, e dove si trova anche l’ufficio turistico
Un plauso alla gentilezza di tutti quelli che lavorano in questa zona, che mi ha davvero sorpreso, della buona organizzazione ero già al corrente.
In paese scorre il Rio Gardena, che prosegue per Santa Cristina e Ortisei: i ponti in legno con i vasi di fiori che lo attraversano sono deliziosi
Il primo giorno: Salita al Ciampinoi
Dopo esserci procurati materiale sulla zona all’ufficio turistico, decidiamo, nel pomeriggio, di prendere la cabinovia del Ciampinoi, che sale sul monte omonimo a 2248 metri
E’ stato un pò come tirare ai dadi, scegliere, con tutti gli impianti che ci sono, ma sicuramente la fortuna è stata dalla nostra parte: siamo approdati su una terrazza con vista stupefacente sulle Dolomiti!
Da qui si possono vedere i 3 centri della Valgardena
Si può ammirare da vicino il Sassolungo, il Sasso piatto, i monti del gruppo Sella e Puez, e dall’altra parte si vedono i monti austriaci
Qui è presente un rifugio, dove mangiamo un tagliere di salumi e formaggi squisito
all’interno il rifugio ha degli sgabelli davvero singolari :)
Poi ci rilassiamo sugli sdrai, quasi tutti liberi😳, godendo di un panorama esilarante!
Il secondo giorno: camminata da Ortisei al rifugio delle Odle
Questo giro, duro ma straordinario, merita un post a parte.
Siamo partiti di buon mattino da Selva verso Ortisei per non trovare traffico, e abbiamo lasciando l’auto nel parking Saceda, da dove, in 10 minuti siamo arrivati alla funicolare Resciesa, nostro punto di partenza per l’escursione.
Il rifugio delle Odle l’avevo addocchiato da tempo: sui social vanno molto di moda le foto con le chaishe lounge in primo piano, il rifugio e le montagne delle Odle dietro. Mi sembrava un posto così straordinario che l’avevo messo nella mia wish list. E finalmente era arrivata l’ora di poter andare!
Terzo giorno: relax in baita a Selva e Passo Sella
Stanchi del trekking molto faticoso del giorno precedente, vogliamo goderci una giornata di relax, senza prendere costosi impianti.
Andiamo prima a vedere Vallelunga, davvero a pochi minuti dal mostro garnì: una vallata bellissima sotto al monte Stevia
Poi ci dirigiamo verso Santa Cristina in direzione Monte Pana, salendo in auto: arriviamo ma troviamo molta gente, una grande vallata, ma fin troppo grande per i miei gusti. Decidiamo che non fa per noi in questo momento.
Ritorniamo quindi a Selva, alla baita Pra Valentini, dove abbiamo cenato 2 sere prima, che ci aveva colpito per la bella posizione, su un prato verde, sotto le montagne
e qui restiamo a leggere, e a rilassarci
ci facciamo anche un aperitivo con vista su Selva, un Hugo, che in queste zone preparano divinamente
e poi restiamo anche per un gustoso pranzo
Arriva il pomeriggio e abbiamo ancora poco tempo, e decidiamo di andare al Passo Sella, a pochi chilometri di distanza. Salendo il panorama è magnifico e al passo le Dolomiti le abbiamo tutte intorno e di fronte: una bellezza unica.
Peccato non avere altro tempo per salire con la cabinovia anche su questi monti: riusciamo solo a fermarci un pò ad ammirare delle bellissime mucche, tante, ma tante, che brucano nell’erba verde
Selva di Valgardena: dove mangiare
Rifugio Ciampinoi: tagliere di salumi e formaggi per uno, dove si mangia in due, prodotti squisiti, con vista superlativa
Baita Pra Valentini: cena e pranzo. Il menu non è molto ricco ma i piatti sono caratteristici, preparati con prodotti genuini e curati. Abbiamo mangiato un tris di canederli, dei tortelli con rapa rossa ricotta e speck croccante, lo stinco, le tagliatelle di pane con ragù di cervo. Locale caratteristico tutto in legno
La Stua: cena a base di polenta con fianchi e formaggio, e polenta con gulash, tutto ottimo. Locale molto carino e caratteristico, di montagna.
Conclusioni
Che dire, pensavo che Cogne e la Val d’Aosta, che ho adorato fosse imbattibile come luogo di montagna, ma ho trovato un posto che regge il confronto! Le Dolomiti sono bellissime!❤❤❤
agosto 2023
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