Viaggi di testa e viaggi nel mondo

Affascinante CRACOVIA: visita di 3 giorni alla città polacca

 

 

La mia Cracovia

Il ticchettio degli zoccoli dei cavalli che arrivano, trascinando carrozze bianche guidate da eleganti cocchieri, e che portano i turisti

 

 

Il suono, ogni ora, della tromba, che appare dalle finestre del campanile più alto della Basilica di Santa Maria, col saluto finale, atteso, del trombettista

 

 

I palazzi d’epoca, colorati, eleganti, attaccati uno all’altro, ognuno diverso, che seguono il perimetro della piazza, ma anche le curva della strada

 

 

La piazza Reikny Glowny, immensa, imperiale, elegante, quadrata, che io non immaginavo così… la zona centrale occupata dal Fondaco dei tessuti, che la fa sembrare di minori dimensioni, sempre animata e vivace. Incantevole con le luci della sera

 

 

Ho amato questa piazza, che ho girato in lungo e largo ogni giorno della mia permanenza in città. Arrivarci in 2 minuti dal mio alloggio, così vicino, -e il posto migliore dove stare-, era come giungere ad un appuntamento irresistibile con la bellezza, l’originalità, la magnificienza

 

 

Tutto, in Stare Miasto, la città vecchia, è ordinato, pulito, curato, e armonioso; i locali, si distinguono tra quelli estremamente eleganti, quelli con un gusto retro’, e altri intrisi di tradizion: tutti hanno grande personalità

 

 

Il castello Wavel, domina in modo discreto su una colinetta, e risalta guardandolo dalla Vistola, ma è imponente quando si raggiunge

 

 

I giardini Planty, attorno alla città vecchia, hanno preso il posto delle mura, e regalano piacevoli passeggiate.

Se Stare Miasto si contraddistingue per eleganza, Kazimierz sprizza di vivacità, di originalità, di mescolanze

 

 

Con le sue chiese e le sue sinagoghe, coi suoi locali, che mi hanno ricordato i “ruins bar” di Budapest.

Brulica di giorno e soprattutto di sera.

Mentre a Podgorze, cala il silenzio sul ghetto ebraico, portavoce della memoria degli orrori del periodo nazista, pur celebrando la grandezza di uomini come Schindler, e la sua fabbrica, e Pankiewicz, e la sua farmacia dell’Aquila, e portando al mondo la loro storia. La memoria in tante sedie vuote su una Piazza

 

 

I 2 quartieri sono uniti dal Father Bernatek’s bridge, passerella pedonale e ciclabile, attrattiva per i panorami, e per i suoi plastici acrobati che volteggiano nell’aria sulla Vistola. Bellissimo la sera

 

 

Un viaggio a Cracovia è l’occasione per riflettere sulle diverse polarità che contraddistinguono l’uomo: su quanto di grandioso e bello sia riuscito a creare, come le miniere di sale, con i percorsi nel sottosuolo, le stuperfacenti sculture; i grandiosi edifici, e poi .. espressioni d’arte come la Dama con l’ermellino, dipinta da quel genio di Leonardo.. ma mostraanche di quanta di brutalità e crudeltà sia stato capace, con la deportazione  e lo sterminio di massa di tanti esseri umani nei campi di Auschwitz e Birkenau

 

 

A Cracovia era da tempo che volevo andare, e, finalmente c’è l’ho fatta.

 

Tre giorni e mezzo a Cracovia

 

 

Complice un volo a un prezzo davvero conveniente, e con ottimi orari, per inizio settembre, con la compagnia Wizzair, prenoto per la permanenza in città di 3 giorni e mezzo: Wizzair è conosciuta per non essere molto affidabile, per via delle frequenti cancellazioni, ma un prezzo così non me lo posso lasciare scappare.

Va tutto bene, quindi partiamo, godendoci 2 giornate di un tempo sereno, e anche di un caldo anomalo in città per essere l’inizio di settembre, mentre nei 2 giorni successivi assaporiamo il clima autunnale, grigio ed umido.

Vedere e viversi la città col sole è grande un privilegio, visto che, a detta anche dei locali, il meteo a Cracovia è davvero sfavorevole, e pioggia e nuvole sono all’ordine e del giorno.  Noi l’abbiamo vista in entrambe le versioni e ovviamente col sole è un incanto

 

 

ma anche con il cielo grigio ha il suo fascino

 

 

In 3 giorni e mezzo sono riuscita a vedere tutto quello che avevo pianificato, sicuramente gli highlights della città, e le principali escursioni, alle Minere di sale e ad Auschwitz-Birkenau: un giorno in più avrebbe reso meno stancanti le giornate, e mi sarebbe piaciuto, per poter godere della meravigliosa città con calma.

 

Cracovia: gli highlights

La città vecchia, Stare Miasto

L’immensa Rynek Glowny e la Basilica di Santa Maria


Rynek Glowny è la Piazza del Mercato, ricca di monumenti ed edifici storici, su cui primeggia la Basilica gotica di Santa Maria, Bazylica Mariacka, del 1220, bellissima, imponente, e con la particolarità di avere 2 torri diverse, e di diversa altezza: sulla più alta, ad ogni ora, un trombettiere suona una breve melodia, affacciandosi alle finestre, per farla udire, nelle diverse direzioni, a tutta la città, e al termine, da ogni finestra, da il suo saluto con la mano. Per me era super affascinante fermarmi ad attendere, guardare uscire la tromba, ascoltare la melodia ed attendere il saluto. Quando mi sono trovato al mio alloggio allo scoccar dell’ora, riuscivo a sentire il suono della tromba!

 

 

Sulla torre è anche possibile salire, per vedere il panorama della piazza.

L’interno della Basilica ha vetrate policrome, un polittico enorme e un soffitto stellato

 

 

Mentre affaccia su una immensa piazza, la chiesa ha accanto anche una deliziosa ed intima piazzetta, Plac Mariacki, il cui accesso è da un lato o da dietro: qui si trova la piccola chiesetta trecentesca di Santa Barbara, in un angolo davvero incantevole, soprattutto con le luci della sera

 

 

Sul retro della Basilica, si trova la piazza Maly Rynek, che nonostante non sia molto citata come luogo da visitare, ho trovato molto graziosa, con i suoi palazzi colorati che vi si affacciano

 

 

La Piazza del Mercato sembra meno grande di quel che è perchè ha al centro il Fondaco dei Tessuti, un grande edificio del XIV secolo, che, all’epoca, ospitava il commercio dei tessuti, mentre ora è sede di bancarelle di artiginato e souvenir

 

 

 

 Ai lati ha dei porticati che ospitano eleganti bar e ristoranti, ed accanto si trova la torre del municipio del 1300, alta 70 metri, sebbene il municipio non ci sia più

 

 

Affianco si trova una scultura in bronzo, che rappresenta la enorme testa cava reclinata del Dio Eros: mi pareva di riconoscere lo stile, infatti allo stesso artista, Igor Mitoraj, appartierne la statua di Icaro caduto, che abbiamo visto davanti al Tempio di Zeus, nella Valle dei Templi di Agrigento!

Dal lato opposto, si trova la chiesetta di Sant’Adalberto (Chiesa di San Wojciech), particolare per le sue piccole dimensioni, in confronto all’enormità del resto, la Basilica, il fondaco e la piazza stessa; pare che sia il monumento più antico della piazza (risalente al X secolo), nonostante il suo attuale aspetto barocco, e conserva un’atmosfera mistica: noi l’abbiamo sempre vista, anche di sera, piena di fedeli in preghiera

 

 

Tutto intorno alla piazza si trovano dei bei palazzi, con incantevoli bar e ristoranti, in un atmosfera davvero imperiale.

 

La Basilica di San Francesco

Non distante dalla piazza, vale la pena visitare anche la Basilica di San Francesco, in stile gotico balcanico, ovvero con mattoni rossi, con le sue meravigliose vetrate interne, e il soffitto stellato. In questa Basilica andava spesso a pregare Papa Woytila

 

 

I luoghi di Papa Woytila

 

 

Di fronte, si trova un edificio con il ritratto di Papa Woytila: è il palazzo del Vescovo, in Franciszanska 3, dove il Papa polacco, originario di Wadowice, oggi santo, fece il seminario, fu ordinato sacerdote, e divenne vescovo

 

 

Altri punti ricordano Papa Giovanni Paolo II, come la casa  di via Kanonicza 21, la Basilica di San Francesco, dove si trova un suo ritratto, l’università Jagellonica che frequento’. Davanti alla cattedrale c’è una statua in suo onore

 

 

L’Universita Jagellonica, il cortile e l’orologio in movimento 

A pochi passi dalla Piazza del Mercato, si trova il Collegio Maius, l‘Universita Jagellonica, la prima università voluta da Casimiro il Grande, edificio gotico del 400, che merita di essere visto: qui studio’ anche Copernico, e ora però non si tengono più lezioni

 

 

 

Noi non abbiamo visitato gli interni, ma soltanto il bel cortile con porticato, recandoci anche di, proposito per vedere il caratteristico orologio con statuine, che sfilano da una porticina in alto, al suono della musica, nelle ore dispari, dalle 9 alle 15

 

 

Porta e Ulica Floranska

Dalla Piazza del Mercato, parte, a lato della Basilica, verso nord, la via del passeggio, la Ulica Florianska

 

 

Sempre molto animata e piena di negozi, conduce alla porta omnima, Porta Floriana, dedicata a San Floriano, principale via di accesso alla città in passato, e unica rimasta delle 8 porte delle mura, che un tempo circondavano la città vecchia, sostituite ore dai giardini Planty, dove è molto piacevole passeggiare

 

 

Di fronte a Porta Floriana si si trova il Barbacane, un bastione del 400: un tempo, un fossato scorreva tra i 2 monumenti

 

 

Fuori dalla porta e non distante merita la vista il bel teatro Juliusz Slowacki

 

 

La Dama con l’ermellino, il capolavoro di Leonardo

Poco distante da Porta Floriana, all’interno della città vecchia, si trova il museo Czartoryski 

 

 

Un museo che personalmente non ho trovato particolarmente interessante, prevalentemente sulla storia polacca, e con alcune ceramiche e quadri anche di autori italiani, ma dove si trova esposto un bellissimo dipinto di Rembrandt, e soprattutto, in una intima e tranquilla sala, la famosa Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci, che è davvero un incanto: c’è la possibilità di avvicinarsi molto, e apprezzare la meraviglia dell’ermellino e del il viso della dama! Sicuramente vale la pena!

 

 

Il castello Wawel

Dalla parte opposta della piazza, verso sud, c’è l’altra strada del passeggio, Ulica Grodzka, sulla quale affacciano le adiacenti chiese dei Santi Pietro e Paolo, barocca, che sorprende perchè ha davanti le statue dei 12 apostoli, e di Sant’Andrea, con la sua facciata romanica

 

 

Di sera, tra illuminazione e musicanti, hanno grande fascino

 

 

Poco oltre, da questa via o dalla via Kanonicza, si arriva ai piedi della collinetta del Castello Wawel,antica residenza dei reali polacchi, fino a quando la capitale non si spostò a Varvasia, nel XVI secolo

 

 

La Cattedrale del castello Wawel, intitolata ai Santi Stanislao e Venceslao, restò sede di incoronazione e funerali, anche quando Cracovia non era più capitale.

Nell’800 il castello fu occupato dagli austriaci, e solo quando dopo la prima guerra mondiale Cracovia fu annessa alla Polonia, divenne sede del presidente

 

 

Da questo lato, il castello non appare nella sua magnificienza

 

 

Per apprezzarne forme e dimensioni, occorre spostarsi verso il fiume, o ammirarlo dal fiume stesso con una mini crocera

 

 

Senza dubbio merita salire ed entrare: la prima cosa che appare è la sontuosa Cattedrale, davvero particolare, composta da più edifici di diversi stili, colori, altezze.. 

 

 

Attacato alla Cattedrale c’è il castello: proseguendo nell’ampia corte, si può entrare nel cortile anche se non si visitano gli interni

 

 

Per mancanza di tempo, abbiamo dovuto fare delle scelte e non siamo riusciti a visitare gli interni, nè della cattedrale nè del castello; abbiamo però potuto passeggiare negli splendidi spazi e giardini esterni

 

 

All’estremità si può godere del panorama sulla Vistola, dei viali di passeggio sul fiume, e del lato opposto della città

 

 

Scendendo da questo lato, si può arrivare alla Grotta del Drago. Il drago sputafuoco, oggetto di varie leggende, è il simbolo della città, ed è una scultura in bronzo, che a orari prestabiliti sputa fuoco: noi l’abbiamo visto per caso, durante la gita sul fiume, proprio mentre stava sputando il fuoco. I negozi di souvenir della città sono pieni di gadget che rappresentano il drago.

Segnalo infine che, sulla strada al crocevia che, passato il castello, va in direzione del quartiere Kazimierz, c’è una chiesa barocca, bianca, molto grande, che non desta attenzione di giorno, ma che la sera, invece, illuminata si mostra in tutto il suo splendore: la chiesa di San Bernadino. 

 

Il vivace quartiere Kazimierz

In passato la zona di Kazimierz era una città a sè stante da Cracovia, dove vivevano sia cristiani che ebrei. Il suo nome deriva da Casimiro, in onore del sovrano Casimiro il Grande, il più importante re polacco, che riportò la Polonia dalla rovina alla rinascita, che fece costruire il Castello di Wawel, la cattedrale e l’università (ora Jagellonica), ed accolse un gran numero di ebrei.

Ora Kazimierz è un quartiere molto vivace, soprattutto la sera, pieno di locali e negozi caratteristici ed originali, spesso arredati con pezzi vintage, che mi hanno ricordato un po’ i ruins bar del quartiere ebraico di Budapest

 

 

L’atmosfera è molto diversa da quella elegante e regale di Stare Miasto. Accanto a strade con palazzi non imperiali ma eleganti, se ne trovano altre con edifici decadenti, pieni di scritte, murales, tutt’altro però che non interessanti. 

Il fulcro di Kazimierz è Plac Nowy, una piazza molto animata, pieno di giovani la sera, di bancarelle attorno, che ha al centro un particolare edificio rotondo, ex mattatoio, patria dello street food, che si acquista dalle finestrelle esterne, dove primeggia lo zapiekanka, una baguette aperta farcita a piacere. A me questa piazza è piaciuta sia di giorno

 

 

che di sera

 

 

 

Nel lato ovest di Kazimierz, quello cristiano, si trovano delle bellissime chiese, come quelle gotiche di Santa Caterina

 

 

e quella maestosa e splendida del Corpus Domini, capolavoro gotico baltico all’esterno esterno e barocco all’interno

 

 

Mentre nella parte ovest del quartiere, quella ebraica, si trova la deliziosa piazza Szeroka, con un giardinetto e tanti locali con antiche insegne e uno spiazzo su cui affacciano piacevoli bar e ristoranti e, dove si trovano quattro sinagoghe e un cimitero ebraico

 

 

La zona è piena di vicoletti molto pittoreschi con i sanpietrini a terra, e ricorda molto il ghetto ebraico di Roma. La sera, è una zona molto frequentata, dove è molto piacevole passeggiare. Sul fondo di piazza Szeroka si trova la Vecchia Sinagoga   

 

 

 

Podgorze, il ghetto e i luoghi della memoria

Podgorze, che i polacchi pronunciano “Podgurzch”, quasi incomprensibile, si trova sulla sponda opposta della Vistola, ed è il luogo dove furono ghettizzati tutti gli ebrei, circa 17000, nel 1941 dai nazisti del Terzo Reich, durante l’occupazione della Polonia, nella seconda guerra mondiale.

Proseguendo oltre, verso il fiume, dalla Vecchia Sinagoga, si trova un trafficato ponte: in pochi passi da lì si arriva alla Plac Bohaterow Getta, o Piazza degli Eroi del Ghetto. Dopo la costituzione del ghetto ebraico in questo quartiere, diviso da un muro dal resto della città, fatto costruire nazisti nel 1941, gli abitanti non ebrei furono costretti a trasferirsi, e le migliaia di famiglie ebree che abitavano in città vennero costrette a trasferirsi nel ghett. Circa 17000 persone vivano stipati nelle case, in numero non sufficiente per accoglierli tutti, in condizioni disumane, subendo fame, malattie e maltrattamenti.

La piazza diventò il punto di selezione degli ebrei per la deportazione verso campi di sterminio, e delle esecuzioni di chi non era abile al lavoro. Coloro che venivano deportati dovevano lasciare sulla piazza tutti i loro averi. Oggi, in memoria di questi crimini, e per non dimenticare, sulla immensa Plac Bohaterow Getta, sono state installate grandi sedie vuote in acciaio, disposte in più file: alcune rivolte verso la farmacia dell’Aquila, che si trova su un lato, altre rivolte verso la strada, a simboleggiare i vuoti lasciati dai deportati, e gli averi forzatamente abbandonati

 

 

Il monumento è molto impattante, e mi ha ricordato  quello delle scarpe della memoria sul Danubio di Budapest.

 

La Farmacia dell’Aquila

All’angolo della Plac Bohaterow Getta, si trova la Farmacia dell’Aquila, appartenuta al farmacista Tadeuz Pankiewicz, l’unico non ebreo rimasto a vivere nel ghetto

 

 

Io avevo spesso sentito parlare della Fabbrica di Schindler, ma mai della storia di Pankiewicz e della sua farmacia e mi ha molto colpito..

Gestendo la sua farmacia, con la scusa che fosse l’unica del quartiere, l’uomo aiutò molti ebrei, sostanzialmente imprigionati dentro quell’area, fornendo medicinali e assistenza, procurando tinture per capelli agli anziani per evitare loro la deportazione, sedativi per tenere quieti i bambini mentre erano nascosti, offrendo nascondiglio, facendo da punto di contatto tra gli ebrei e per le comunicazioni, e cercando di salvare qualcuna di quelle persone, che proprio sulla piazza venivano raccolte per la deportazione o per essere uccise. Infine portò la sua testimonianza nel libro che scrisse  “Il farmacista del ghetto di Cracovia”

 

 

Ora la farmacia è diventata un museo interattivo, ma è restata tale e quale come era in quel periodo: si può visitare, ed entrando si trovano documenti, foto, bilance ed altri strumenti, bottiglie, contenitori, medicinali; si possono aprire tutti i cassetti, che contengono scritti e informazioni; ci sono pannelli luminosi, schermi che proiettano documentari, persino telefoni che, sollevando la cornetta, raccontano storie..

 

La fabbrica di Schindler

Come raccontato nel famoso film “Schindler list”, Schindler, di origini tedesche, iscritto al partito nazista, imprenditore e non sicuramente uno stinco di santo, rilevo’ una fabbrica a Cracovia, con lo scopo di fare soldi e un buon affare, ma vedendo le atrocità che subivano gli abitanti del ghetto, realizzò che l’impiego di ebrei nella sua fabbrica, poco distante dalla Plac Bohaterow Getta, poteva salvare persone dalla deportazione

 

 

Riuscì a far prevalere la compassione sui suoi interessi personali, adoperandosi per far vivere gli ebrei che prestavano lavoro presso di lui in migliori condizioni, e dignitose rispetto a quelle in cui avrebbero vissuto nei campi di lavoro e di concentramento. Con la redazione della famosa lista, cerco’ di salvare quante più persone possibili, rischiando anche la vita.

La fabbrica di Schindler a Cracovia è ora un museo, dove viene spiegata e documentata la storia di quei tempi: non siamo riusciti a visitarla perché i biglietti con la guida italiana, auspicabile, devono essere acquistati mesi prima. E’ possibile riuscire ad acquistare i biglietti in loco, facendo lunghe code e senza guida.

 

Il Father Bernatek’s bridge

Il moderno Father Bernatek’s bridge, ponte pedonale e ciclabile sulla Vistola, unisce il quartiere Podgorze con il quartiere Kazimierz

 

 

Ha la particolarità di avere sulle sue funi di acciaio delle statue di acrobati, che, in modo molto realistico, pare librino nell’aria, facendo acrobazie sui fili

 

 

Il ponte è stato realizzato nel 2010 ad opera dell’artista Jerzy Kędziora, in sostituzione di uno precedente, ed è stato dedicato al monaco padre Laitus Bernatek

 

 

Con l’illuminazione della sera, quando l’abbiamo visto noi e, dicono, al tramonto, è davvero spettacolare

 

 

Prima di giungere al ponte, e attraversandolo, le luci dei led che lo illuminano, e illuminano gli altri ponti, sono una magnifica vista

 

 

 

Escursione alle miniere di sale

Le miniere di sale, in polacco Kopalnia, si trovano a Wieliczka, distante una mezz’ora di treno da Cracovia. I primi scavi risalgono a 700 anni fa, quando venne rinvenuto il salgemma in questa zona: da allora sono stati scavati 300 chilometri di gallerie, su 9 livelli, fino ad arrivare a 327 metri di profondità. Il percorso turistico è di 3.5 chilometri, e consente di scendere fino al terzo livello, a 135 metri nel sottosuolo. La miniera restò attiva fino al 1996, quando venne riconvertita in sito turistico, riconosciuto dall’UNESCO.

La visita, consentita solo con una guida, inizia dopo la discesa di 378 gradini fino a 64 metri: in totale si dovranno scendere circa 800 gradini (anticipo subito che il ritorno è in ascensore)

 

 

Si svolge percorrendo poi gallerie e cunicoli, che conducono ad ambienti dove sono riprodotte scene di lavoro con statue e cavalli e strumenti di lavoro dei minatori del tempo, e dove vengono spiegati i metodi di estrazione e trasporto; ma anche camere dove sono presenti altari, cappelle, lampadari, statue in omaggio a santi e personaggi importanti, bassorilievi

 

 

Tutto è fatto di sale, le pareti delle gallerie, il pavimento, le statue scolpite, i lampadari che paiono di cristallo.. solo le porte che collegano una galleria all’altra, e non possono restare aperte contemporaneamente, le strutture costruite a sostegno, che sono in legno, e gli antichi macchinari di lavoro, ancora perfettamente conservati.

È presente persino un lago sotterraneo, un bar per ristoro con servizi, un negozio, e alcuni ambienti che possono essere affittati per cerimonie. Il momento più stupefacente della visita è quando si arriva nel punto più basso visitabile, alla cappella di Santa Kinga, 400 metri quadrati, uno spazio enorme, con bellissimi lampadari, statue e rappresentazioni scolpite: è davvero  incredibile che tutto questo si trovi sotto terra!

 

 

Escursione ad Auschwiz e Birkenau

A questa escursione, emotivamente molto toccante ho dedica un post a parte

 

AUSCHWITZ e BIRKENAU: visita ai campi dell’orrore vicino a CRACOVIA

 

TRE GIORNI E MEZZO a Cracovia: informazioni utili per l’organizzazione del viaggio

In 3 giorni e mezzo di permanenza a Cracovia sono riuscita a vedere tutto quello che avevo pianificato, gli highlights della città e le principali escursioni, alle Minere di sale e ad Auschwitz-Birkenau: un giorno in più avrebbe reso meno stancanti le giornate, e mi sarebbe piaciuto per poter godere della meravigliosa città con calma; mi avrebbe permesso inoltre di visitare gli interni di qualche monumento, che dovendo fare un scelta, ho deciso di saltare.

 

Città girata prevaletenente a piedi; in un paio di occasioni, per tratte lunghe da percorrere dopo una giornata, (Podgorze- Piazza del mercato e  Stazione-Podgorze) abbiamo preso Bolt (5-7 euro), che fornisce un servizio di taxi più economico di altri, comodo, tramite app, che avevamo già utilizzato a Lisbona 

 

PERIODO: 4-7 settembre 2025  

 

METEO: 2 giorni di caldo insolito, a detta loro, fino a 28 gradi, 2 giorni con media di 18 gradi.

 

VOLO: Wizzair, puntuale, prenotato a fine gennaio, 45 euro a persona.

 

TRANSFER AEROPORTO: andata con Taxi prenotato con Booking (gratuito con l’alloggio), ritorno a piedi fino alla stazione dall’alloggio, treno, € 6 a persona, 25 minuti.

 

ALLOGGIO: BRACKA MAIN SQUARE: prenotato da Booking, suite a 2 minuti dalla Piazza del Mercato, location top, stupenda camera con cucina comune

 

 

se interessa prediligete camere con vista città, perché le altre danno su un cortile interno con un locale molto rumoroso. Dalla finestra vedevo da una parte il Fondaco dei tessuti

 

 

dall’altra la Chiesa di San Francesco

 

 

90 euro a notte in 2 (e con Genius era incluso transfer con taxi dall’aeroporto). Consiglio un alloggio più vicino possibile alla piazza principale perché è meraviglioso vederla a tutte le ore, comodissimo alle vie principali Floranska e Grodzka, al castello, e si arriva a piedi anche a Kazimierz e Podgorze. Stazione raggiungibile in 20 minuti a piedi.

Possibilità di deposito bagagli gratuito prima e dopo il check in. Check in automatico con QR code.

Dall’alloggio si poteva sentire anche il suono della tromba ogni ora, che viene dalla finestra della torre più alta della Basilica (visibile bene dalla piazza Santa Barbara, con tanto di saluto finale del trombettista: bellissimo!)

  

FREE TOUR CENTRO E CASTELLO: con Antonio da Foggia, prenotato su WhatsApp (reperibile su facebook)2 mesi prima. Personaggio istrionico, divertente, storico militare, preparato: a noi è piaciuto moltissimo, ci ha dato tantissime informazioni in generale, oltre che sulla città, anche sulla situazione europea attuale. Rifarei il giro con lui senza indugi, ma consiglio di valutare se può piacere il personaggio

 

 

VISITA AD AUSCHWITZ E BIRKENAU: Prenotata visita in italiano da sito ufficiale per le 14.15, poco meno di un mese prima, quando mi sono accorta che i posti stavano esaurendo, € 30 a persona.

Andata con Treno (la stazione in polacco si chiama Oswiecim) ore 11.26 arrivo 12.52, € 4 a persona in biglietteria + bus ore 13.00 per sito, circa 1 euro, biglietto fatto da macchinetta automatica in loco.

Ritorno a piedi (2km) in quanto alle 16.15 cessa il servizio del bus, treno ore 18.28, € 4 euro.

 

VISITA ALLE MINIERE DI SALE: qui non sono stata abbastanza veloce a prenotare la visita in italiano. Ho scritto una mail per sapere se prenotando in altra lingua avrei potuto cambiare, qualora si fossero liberati posti, e mi hanno risposto che a ridosso del giorno della visita avrebbero potuto essere messi in vendita altri biglietti. Quindi, vedendo che in inglese c’erano sempre disponibilità, anche un giorno per l’altro o per il giorno stesso, ho atteso e tenuto sotto contro la situazione. La mattina del giorno prima hanno messo in vendita, per l’orario, che mi interessava ulteriori 35 biglietti in italiano.

Visita con guida in italiano ore € 16.15.

Andata con Bolt ore 14.45 € 12, ma tornando indietro prendirei il treno, sicuramente piu veloce, perché abbiamo trovato traffico.

Ritorno in treno ore 18.41 (10 minuti a piedi dalle miniere alla stazione), biglietto fatto alla macchinetta sul treno, 20 minuti, € 2. La stazione si chiama Wieliczka Rynek Kopalnia.

 

MUSEO CZARTORYSKI (Dama con l’Ermellino): visita con audioguida, € 17, biglietti presi la mattina stessa in loco, durata circa 1 ora e mezza.

 

FARMACIA DELL’AQUILA: biglietti presi in loco, € 5. Le disponibilità per la fabbrica di Schindler iniziavano da novembre, quindi ci siamo limitati a vederla da fuori, dove, nel tardo pomeriggio abbiamo visto una fila bella lunga all’ingresso/biglietteria per acquisto biglietti in loco.

 

MINI CROCERA SULLA VISTOLA: Mira Bay, barca in legno, biglietti in loco, 2 ore, € 19 a persona (o mezz’ora, metà giro € 12 euro).

 

PREZZI PRANZI E CENE: 1 portata 2 bevande da 24 a 42 euro in 2.

CIBO: sparsi ovunque in città si trovano baracchette dove vendono gli obwarzanek, delle specie di bretzel a forma di anello intrecciato a spirale

 

 

In alcuni negozi vengono anche farciti e sono strepitosi

 

 

Tantissimi i dolci, ottima la torta Kremowka fatta di 2 strati di pasta sfoglia e pienissima di crema. 

 

 

Ottime le zuppe, in particolare la zurek servita in un contenitore fatto di pane, lo stinco e il gulash, le cotolette, le patate preparate in parecchi modi e le barbabietole fritte

 

 

Il mio cibo preferito pero’ sono stati i pierogi, ravioli tipo quelli cinesi, a mezzaluna, farciti e conditi in tantissimi modi. In città esiste una simpatica catena specializzata in questo piatto Pierogarnia Krakowiacy

 

 

PAGAMENTI: non abbiamo cambiato soldi, usato sempre carta di credito (tranne free tour in cui abbiamo usato gli euro)

 

Note:

Somme arrotondate per eccesso.

La città è piena di Carrefour express.

I biglietti di Miniera ed Auschwitz sono rimborsabili fino a 14 giorni prima. Per entrare ad Auschwitz occorre documento d’identità.

La stazione centrale di Cracovia è all’interno della Galleria Krakowska

 

 

 ITINERARIO

Di seguito l’itinerario dettagliato di 3 giorni e mezzo a CRACOVIA:

 

GIORNO 1: arrivo In tarda mattinata 

-Taxi dall’aeroporto, incluso nella prenotazione dell’alloggio con Booking.

-Giro sulla piazza principale Rynek Glowny e Stare Miasto (Città vecchia)

-Passeggiata fino al quartiere Kazimierz.

-Pranzo da Mr Vincent Pierogi

 

 

-Plac Nowy e vista dall’esterno delle chiese e delle sinagoghe del quartiere.

-Quartiere Podgorze, Piazza degli Eroi del Ghetto, visita alla Farmacia dell’Aquila, vista esterna della Schindler’s factory.

-Cena : Gotanna Chita in Stare Miasto (centro storico)

 

 

e passeggiata Rynek Glowny e Floranska, comprati dolci per colazione da Goralskie Praliny 

 

 

GIORNO 2

Mattino

-Free tour centro storico e castello con ANTONIO da Foggia.

-Pranzo da Morskie Oko, Stare Miasto

 

 

Pomeriggio

-Visita alle Miniere di sale di Wieliczka.

-Cena: Stodola (prenotato al pomeriggio) in Floranaska Ulica

 

 

GIORNO 3

Mattina

-Cortile dell’Università Jagellonica (già visitato nel free tour), per vedere l’orologio che suona con personaggi che escono, alle ore dispari

-Visita Fondaco dei tessuti nella Piazza del Mercato, e giro dal Planty (parco attorno al centro storico dove erano le antiche mura) per raggiungere la stazione.

-Pranzo con pretzel, i bretzell polacchi riepieni acquistati da Goracy Precel street food, nel sottopasso nei pressi della stazione

 

Pomeriggio

-Visita ai campi di Auschwitz e Birkenau (collegati da una navetta in 10 minuti).

-Cena: Lokalna a Podgorze (raggiunto con Bolt), con la classica zuppa servita in un contenitore nel pane, e cotoletta

 

 

e giro sul ponte Father Bertanek e a Kaziermierz fino a Piazza del Mercato

 

GIORNO 4

Mattino

-Visita al Museo Czartoryski, dove si trova la Dama con l’Ermellino

-Visita interno Basilica di Santa Maria

-Pranzo: Polsky Smokie in Stare Miasto (ottimo per pranzi veloci)

 

 

Pomeriggio

-Passeggiata sotto il castello sul fiume Vistola e tour con barca in legno con Mira Bay 

Sera: volo di ritorno 

 

Cracovia è incantevole, ordinata pulita, i locali sono stupendi, da quelli eleganti, a quelli vintage e quelli tradizionali, ci sono tanti artisti di strada e carrozze che creano atmosfera, e abbiamo sempre mangiato benissimo🥰

 

settembre 2025

 

ti potrebbe anche interessare

AUSCHWITZ e BIRKENAU: visita ai campi dell’orrore vicino a CRACOVIA

 

tutti i viaggi per destinazione

Viaggi nel mondo per destinazione

Visite: 195
0 0 vote
Article Rating
Subscribe
Notificami

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Cosa vuoi cercare ?
Seguimi su Facebook

Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.