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La Pietra di Bismantova: il mondo da un’alta prospettiva (RE)

 

 

La nostra prima gita dopo il lockdown, in seguito al covid-19, è stata alla Pietra di Bismantova, che si trova ad un’oretta e mezza di distanza da dove abitiamo, in Emilia Romagna.

La Pietra di Bismantova è un particolare ma spettacolare massiccio roccioso, nell’Appennino Reggiano. 

 

 

La sua particolarità consiste nell’essere uno scoglio spigoloso, unico, che si eleva in un paesaggio di dolci colline, dalla cui cima si puo’ godere di una vista a 360 gradi, che lascia letteralmente senza fiato.

Considerata anche Montagna sacra, viene citata da Dante in un canto del Purgatorio: “Vassi in San Leo, discendesi in Noli / montasi su Bismantova in cacume / con esso i piè, ma qui convien ch’om voli” .

La roccia di cui è costituita la pietra è calcarenite e la sua formazione risale al Miocene, 15 milioni di anni or son. Si trova ad una altitudine di  1047 metri, per una lunghezza di 1 km, una larghezza di 240 mt ed è alta 300 mt. Ecco come si presenta dall’alto

 

 

Alla cima ci si arriva attraverso un sentiero che fa il periplo della roccia, lungo un po’ più di cinque km, con alcuni tratti abbastanza faticosi, soprattutto in discesa.

La vegetazione che si incontra nel percorso è meravigliosa: arbusti, erbe, alberi di vari tipi, tra cui alcuni bellissimi dal lungo fusto, e fiori dai colori sgargianti.

 

 

In questo periodo, in particolare, si puo’ vedere la fioritura del maggiociondolo (Laburnum anagyroides), un fiore pendente giallo, magnifico.

 

 

Salire sulla Pietra di Bismantova

A parte il colpo d’occhio quando si vede la Pietra di Bismantova in lontananza, e la maestosità quando si arriva sotto, la cosa che ho trovato più emozionante è stata stare sulla sua cima.

 

 

Giunti al parcheggio, si trovano alcuni pannelli informativi per i turisti.

 

 

Da qui, una scalinata porta al sentiero escursionistico tracciato, che conduce fino al pianoro, con un trekking di circa mezz’ora. Prima di imboccarlo si incontra anche un rifugio con vista sulla vallata.

 

 

Poco oltre il rifugio, si trova un eremo benedettino del XIV secolo, nato da una preesistente cappella, che dal 2015 è pero’ chiuso, in seguito ad eventi franosi occorsi. Qui si è proprio sotto la grande roccia e si cominciano a intravedere le meravigliose piante che la popolano.

 

 

Proseguendo, si incontrano delle pareti strapiombanti, che consentono di fare attività di arrampicata: pare che questa location sia una delle palestre di roccia per arrampicare in libertà più importanti del nord Italia.

 

 

Il sentiero continua addentrandosi in un bosco fitto di alberi

 

 

e talvolta costeggiando spoglie pareti rocciose.

 

 

Qualche zona priva di vegetazione, sul lato della valle, ci anticipa lo splendore del panorama che vedremo dall’alto.

 

 

Andando verso la cima, la vegetazione si infittisce e il percorso diventa anche un po’ impervio, non tanto durante la salita, ma soprattutto in discesa. Fortunatamente ci sono corde alle pareti dove, volendo, ci si può aggrappare per evitare di scivolare.

 

 

Dopo tanti giorni senza potersi muovere da casa, immergermi in questa natura, poter passeggiare a lungo, con la mia famiglia in mezzo a tanta bellezza, mi rende proprio felice.

 

 

Prima di arrivare alla sommità, dove si estende un pianoro erboso di 12 ettari, cominciamo a vedere qualche bel prato.

 

 

E finalmente arriviamo: lo spettacolo è davvero mozzafiato, quello che cercavo, dopo mesi chiusa in casa, un senso di grande apertura!

 

 

Tutta la vallata è davanti a noi, con uno strapiombo pazzesco, e se mi avvicino troppo..sto male!! Mi vengono in mente le parole di Giovanotti ”

 

La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare

 

 

Ma tutto è di una bellezza unica! E io .. sento una gioia immensa dentro, davanti a questa visione: finalmente sono anche fuori di me ;)!!!! E sono viva!

 

 

Sul fondo, lontanissimo, si vede il parcheggio, con le macchine piccole piccole, come se fossero formiche.

 

 

Cerchiamo un punto all’ombra dove fare un pic nic, lontano da altra gente: c’è ancora il distanziamento sociale, e qui non è difficile trovarlo, visti gli ampi spazi. Il panorama che abbiamo davanti mentre ci mangiamo i nostri panini è questo

 

 

Poi, ognuno dei componenti della famiglia fa quello che ama fare di solito: mio marito fa la pennichella, mia figlia disegna, e io vado a prendere il sole con vista!

 

 

Dopo qualche ora di pace e relax decidiamo di tornare verso la base. Ho i polmoni pieni di aria diversa, gli occhi pieni di tanta bellezza..e… il telefono pieno di foto :).

 

 

Volevo qualcosa che mi desse l’idea di respirare, di spaziare e, direi, che l’ho proprio trovata!

Io credo che il distanziamento sia spesso un’esperienza utile: ora stiamo vivendo quello sociale, dagli altri esseri umani, per colpa del coronavirus, ma distanziarsi, anche dal proprio ambiente quotidiano, trovo che sia sempre una pratica importante, per sentire se stessi e vedere la propria vita da un’altra prospettiva!

Quindi, dopo il periodo di quarantena, direi che questa giornata è stata pienamente meritata …

Anche se, io sono dell’idea, che ci meritiamo sempre la bellezza!!

 

 

 

Come raggiungere la Pietra di Bismantova

La Pietra di Bismantova si trova in località Castelnovo ne’ Monti, provincia di Reggio Emilia, all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Si puo’ raggiungere o uscendo dal casello di Reggio Emilia e seguendo le indicazioni per Castelnovo ne’ Monti, direzione Passo del Cerreto, ma la strada non è particolarmente interessante, oppure, come alternativa per chi viene da sud, dal casello di Modena Nord, verso Formigine, Sassuolo, Scandiano, che è un percorso molto più bello, che costeggia gran parte del fiume Secchia.

 

 

All’arrivo, proprio sotto la roccia, si trova un parcheggio a pagamento, che facilmente puo’ essere pieno, pertanto l’auto deve essere lasciata lungo la strada e la Pietra raggiunta con una passeggiata. Noi abbiamo avuto una grande fortuna: nonostante le tante auto già lungo la strada, arrivati fino al parcheggio una macchina stava lasciando un posto libero!

 

un'anima in viaggio alla pietra di bismantova

 

24 maggio 2020

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4 Commenti
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4 anni fa

Si respira un grande senso di libertà e di avventura.

É da tanto che voglio andare a vederla grazie per i tuoi suggerimenti

4 anni fa

Mia figlia ci è stata qualche anno fa durante un campo scout e continua a dirci quanto è bella! Il tuo racconto post lockdown mi ha fatto venire in mente che non ci sono mai stata. Potrebbe essere una gita fuori porta molto interessante. E w la bellezza!

Alessandra
4 anni fa

Ho visto spesso la foto di questa località sul web. Mi ha sempre attirato, ma non ho ancora avuto l’occasione di fare questa escursione. Anche noi, come voi, la prima cosa che abbiamo fatto dopo il lockdown è stato percorrere un sentiero in montagna. Avevamo bisogno di spazio e di immergerci nella natura! Grazie per il suggerimento.

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.