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Cina, la Grande Muraglia: visita alla sezione di Mutianyu

 

 

La Grande Muraglia cinese… che dire, quando ti ritrovi di fronte ad una delle 7 meraviglie del mondo moderno, un posto che ritenevi remoto, e che neanche avevi immaginato di riuscire a vedere? 

Mi sembrava impossibile, mentre col Didi, prenotato la sera precedente, partivamo da Pechino alle 7 del mattino, per andare verso la sezione di Mutianyu della Grande Muraglia; mi chiedevo se davvero avevo organizzato questa cosa, se non stessi sognando, e quasi non riuscivo a crederci.. Mi sentivo emozionata.. come.. come.. forse come una bambina in attesa della sua grande festa di compleanno, o quando sta per prendere un animale, un gatto, un cane, o quando aspetta i regali di Babbo Natale..

Eravamo proprio in Cina, e stavamo per arrivare al cospetto di un’opera grandiosa.

 

 

La Grande Muraglia: un po’ di storia

La costruzione delle prime mura fortificate della Grande Muraglia iniziò nel VII secolo a.c, quando la Cina era ancora divisa in tanti piccoli stati, con lo scopo di definire i confini del territorio, difendendolo dalle invasioni.

Fu opera del primo imperatore della Cina, Qin (221 a.C.-206 d.C.), lo stesso da cui viene il nome del paese, lo stesso che fece costruire l’Esercito di Terracotta, e che unificò la Cina, l’unione delle sezioni già esistenti delle mura, e la realizzazione di nuovi tratti. È così che nacque questo lungo muro difensivo, la Grande Muraglia, all’epoca già lunga oltre 5000 chilometri.

Con le dinastie seguenti, le mure furono rinforzate ed ampliate, ma la maggior parte delle sezioni che oggi sono visitabili, come quelle di Badaling e Mutianyu, le meglio conservate, sono vicine a Pechino, e risalgono all’epoca della dinastia Ming (1368-1644). Fu il governo della Repubblica Popolare Cinese, nella seconda metà del XX secolo, che dopo un’opera di restauro della muraglia, ne decretò l’apertura al pubblico. 

Si può dire, quindi, che la sua costruzione sia durata attorno a 2300 anni: nel 1987 la Grande Muraglia, formata da mura merlate, torrette e fortini, su un’area arrivata a circa 21000 km, 16 volte l’Italia, è stata inserita tra i patrimoni UNESCO, considerata un capolavoro dell’architettura difensiva antica.

 

 

Curiosità

La Grande Muraglia è alta dai 5 agli 8 metri e larga dai 5,5 ai 6,5 metri: doveva consentire il passaggio di quattro cavalli affiancati, che potessero trasportare truppe, armi e rifornimenti.

La muraglia finisce al mare, in un paese a est della Cina chiamato Shanhaiguan.

Sulla Grande Muraglia ci vivono anche dei gatti!!

 

 

Sull’ultima torretta di Mutianyu c’è una anziana venditrice di souvenir: mi sono chiesta se ogni mattina percorre tutto il tratto per arrivarci!

Le sezioni della Grande Muraglia

Le sezioni visitabili della muraglia sono una decina: alcune sono impegnative e richiedono faticosi trekking e scalate. Le più popolari e accessibili sono principalmente 3:

Badaling, la prima ad essere aperta nel 1957, a una sessantina di chilometri da Pechino: è la più affollata, in quanto frequentata da gruppi e dal turismo cinese. Si può raggiungere comodamente in autobus e bus turistici, e pare anche in treno; il tratto è lungo 3,74 chilometri, salita a piedi e in funivia

Mutianyu, poco più distante che Badaling, è frequentata molto dal turismo straniero, e quindi meno affollata, ma soprattutto dicono sia meglio restaurata, e con un paesaggio superbo; il tratto ha 23 torri, distanti 100 metri l’una dall’altra, è lungo 2,25 metri, ed è stato completamente restaurato, riportandolo come alle origini. È meno comodo da raggiungere con i mezzi rispetto a Badaling, ci arrivano autobus, o bus turistici, ma con cambi e maggior tempo di percorrenza. Più consigliato il taxi (o meglio il Didi, molto economico, circa 25 euro a tratta).

Possibilità di salire:

☑a piedi (4000 scalini)

☑con seggiovia, fino alla torretta 6, poi salita irta fino alla 14 – e possibilità di discesa anche con tobago (uno slittino che scende dalla collina)

☑con cabinovia, che arriva alla torretta 14, per giungere alla 23, l’ultima, prima che il sentiero sia interdetto

Jinshanling, a circa 150 km da Pechino, 3 ore di auto, ha un percorso più lungo e impegnativo, in quanto la sezione non è stata interamente restaurata, ma è rimasta nelle condizioni originarie per gran parte del percorso. Ma sembra molto più spettacolare, soprattutto perchè la muraglia corre sulla cresta delle montagne, e si può vedere bene il suo sviluppo dai tratti più alti.

 

 

La nostra visita alla Grande Muraglia dalla sezione di Mutianyu

Partiamo da Pechino alle 7 del mattino, con un Didi, prenotato la  sera precedente, e arriviamo all’ingresso della Grande Muraglia alle 8.40.

Andiamo alla biglietteria, che apre alle 8.30; scegliamo di salire e scendere con la cabinovia che porta fino alla torretta 14, per arrivare alla torretta 23. Col senno di poi farei, solo l’andata in cabinovia, e al ritorno andrei a piedi dalla torretta 14 fino alla 6, per fare anche quel tratto, che è in discesa, scendendo poi in seggiovia (che copre questo tratto, molto in salita all’andata se si prende la seggiovia; in alternativa la discesa può essere fatta in tobago, uno slittino che scende per la collina, ma che a noi non interessava, e dove generalmente si forma molta coda).

Dalla biglietteria c’è un pezzo di strada da fare a piedi per arrivare al punto in cui parte la navetta, che sale di parecchio per raggiungere la cabinovia, impiegando una decina di minuti. Un tratto molto carino, con locali, bancarelle e ombrelli colorati appesi in alto

 

 

Ci fermiamo da alcuni banchetti che vendono bellissima frutta: il giorno prima un cordiale cinese ci aveva offerto degli strani frutti, buonissimi, che scopriamo essere giuggiole, e decidiamo di comprarle per ristorarci durante la salita (e da allora le compreremo ovunque le troveremo)

 

 

Entriamo nella cabinovia, che inizia a salire: pian piano, sulla cresta della montagna, tra il verde degli alberi, si comincia a vedere il muro merlato

 

 

Mettiamo i piedi sul tratto di Mutianyu della Grande Muraglia che sono le 9.30, e c’è ancora pochissima gente, e il fresco del mattino

 

 

Iniziamo a percorrere con emozione i 2 chilometri e mezzo della sua lunghezza, tra i parapetti merlati, che in passato permettevano ai soldati di scagliare le loro frecce contro il nemico da entrambi i lati, cosa per cui questa sezione si distingue dalle altre

 

 

Chiedimi se sono felice!

 

 

Il tratto è in mezzo ad alberi fitti, pini e cipressi, di un verde intenso. Più si sale più sembra di andare vicino al cielo e tutto intorno si è avvolti da montagne bellissime

 

 

Si alternano punti in discesa, punti in piano e punti in salita

 

 

In certuni viene il fiatone, e io mi fermo spesso, non per la difficoltà, ma per guardare tutto minuziosamente e imprimere nella mia mente quello che vedo

 

 

Per cogliere il punto di vista tra un merlo, o da una feritoria

 

 

o da una torretta

 

 

o voltandomi indietro

 

 

Fermandomi a pensare all’opera che l’uomo ha costruito in mezzo a questi monti; a pensare a come abbiano fatto a portare i materiali in luoghi così remoti, lungo boschi ed alture; agli uomini che dentro le torrette si riparavano dal caldo e dal freddo, quando dovevano restare a difendere i confini

 

 

E anche a coloro che hanno immaginato, e poi realizzato un’opera del genere: costruita un pezzo alla volta, non si rendevano conto di che cosa stavano creando, e di cosa stavano lasciando ai posteri da ammirare..

 

 

Man mano che proseguo mi accorgo che ogni tratto della muraglia riserva un panorama diverso, una prospettiva differente

 

 

Il percorso inizia a salire con ripide scale: ci sono 454 gradini, tra le torrette 19 e 20. Nel frattempo, parecchie persone ci hanno raggiunto nella salita, creando un pò di affollamento, rallentando per la fatica, o per scattare mille foto

 

 

Più si sale, e più aumenta la meraviglia

 

 

Finché si arriva al tratto per giungere all’ultima torretta: gli scalini sono più stretti, si passa solo 2 alla volta, e sono talmente ripidi da doversi aiutare con le mani per salire e per scendere

 

 

Ma quando si arriva alla cima, si allarga davvero il cuore ❤!! Una grande pietra decreta l’arrivo nel punto dove la strada poi si interrompe, e non è più consentito proseguire

 

 

Da lì si vede la gente che sale, come un biscione che si contorce

 

 

Lo sguardo può guardare verso l’infinito

 

 

Quando siamo sazi di tutta quella meraviglia, ci rimettiamo in fila per scendere, di nuovo uno alla volta, e poi ripercorriamo la via a ritroso.

Io ancora mi attardato ad osservare le prospettive e ad assaporare il piacere di essere lì

 

 

Poi, camminando, arriviamo di nuovo alla torretta 14, da dove siamo partiti

 

 

Mi balena l’idea di proseguire verso la 6, dove si potrebbe poi prendere la seggiovia, visto che il tratto sarebbe in discesa… ma ormai abbiamo i biglietti per il ritorno, e siamo anche affamati, per cui ci accingiamo a prendere la cabinovia.

Usciamo dalla Muraglia che sono le 13.30: siamo stati 3 ore e mezza sul percorso.

Ci fermiamo a pranzo nel ristorante Xinshuangquan, ai piedi della cabinovia, prima di andare a prendere lo shuttle: è un posto che ricorda gli ambienti sovietici, con tavoli tondi e arredamento essenziale. Ma mangiamo molto bene, a prezzi contenuti, ordinando con facilità: il menù è in inglese, con cibo occidentalizzato (tipo ci sono gli involtini primavera, che pare esistano solo in occidente) e ci sono le foto dei piatti

 

 

In alternativa, per mangiare, c’è anche un bar con degli snack. Mi stupisco quando vedo gelati a forma di Grande Muraglia: scopriremo, in seguito, che in ogni monumento c’è il gelato con la sua forma, elegantemente confezionato, e anche buono!!

 

 

E poi prendiamo la navetta, raggiungendo il punto di partenza, e chiamiamo un Didi per tornare a Pechino, dove impieghiamo parecchio ad arrivare, per il traffico.

Anche questa tappa l’abbiamo raggiunta, anche questa meraviglia abbiamo avuto la fortuna di vederla🙏: siamo molto contenti

 

 

Io mi sento ricca, nutrita, espansa, e carica di quella energia che arriva dalle cose belle. E piena di gratitudine per quel che ho attorno, e per quel che, con caparbietà e motivazione riesco a prendermi.

Con la convinzione, che siamo nati per andare a prendercele, le cose belle.

 

 

settembre 2024

informazioni dettagliate sulla Grande Muraglia

https://www.viaggio-in-cina.it/grande-muraglia/

 

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.