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Gita da Lisbona a Sintra, Cabo da Roca, e Cascais

 

 

Nel corso di una visita alla città di Lisbona, se si hanno a disposizione più di 3 giorni vale assolutamente la pena dedicare un giorno per andare a Sintra, Cabo da Roca, e Cascais. Le località sono molto ben collegate alla capitale portoghese e offrono davvero visioni di bellezza travolgente.

Chi ha sufficienti giorni, si potrebbe fermare a dormire una notte a Sintra, per riuscire a vedere approfonditamente e con calma tutte le attrazioni che offre la cittadina e i dintorni. Noi, con un giorno solo, siamo riusciti a fare tutto, inclusi Cabo da Roca, imperdibile, e Cascais, ma a Sintra ci siamo dovuti accontentare di vedere del Palazzo Pena, solo esterno e giardini, del Palazzo Quinta da Regaleira, esterni ed interni, il Castello dei Mori, e di girare per la cittadina di Sintra, e vedere il Palazzo Nazionale solo dall’esterno.

 

Escursione a Sintra da Lisbona: come arrivare, come muoversi, cosa vedere

Sintra dista soltanto 30 chilometri da Lisbona, e si può comodamente raggiungere in 45 minuti con un treno regionale, il cui biglietto costa solo un paio di euro: ancora meno se si carica l’abbonamento giornaliero che comprende Sintra, o il biglietto singolo sulla carta Navegante (ne ho parlato qui ). I treni sono piuttosto frequenti.

Arrivati a Sintra si può scegliere di prendere uno dei bus turistici che collegano le varie attrazioni, che sono del tipo hip on hip off: consentono di scendere ai vari punti di interesse, con un biglietto giornaliero dal costo di circa 13 euro, e quindi di fermarsi per visitare le varie attrazioni (in alternativa si può anche acquistare la singola corsa): qui si trovano informazioni

https://www.sintra-portugal.com/it/Autobus-Sintra-434-Turisti-it.html

O, in alternativa, si può fare quello che abbiamo fatto noi, che non avevamo molto tempo: per evitare l’attesa degli autobus, dalla stazione di Sintra abbiamo preso un Bolt, ovvero un taxi tipo Uber ma meno costoso, che si può chiamare scaricando l’app: ho trovato il sistema comodissimo ed economico per i nostri spostamenti. Dalla stazione il prezzo della tratta è di circa 6 euro, per andare a Palacio Pena, la prima attrazione che avevamo pianificato di visitare.

Da Palazzo Pena, abbiamo poi visitato tutte le altre attrazioni a piedi, passando per il Castello dei Mori, il centro di Sintra e fino al Palazzo Quinta della Regaleira: cosi’ abbiamo ottimizzato i tempi, senza alcuna attesa per i bus, con belle passeggiate per boschi e giardini.

 

Palazzo Pena (Palacio Pena)

 

 

Palazzo Pena non è distante dalla stazione, ma la strada è in salita quindi non è consigliato raggiungerlo a piedi; dalla stazione invece, si può arrivare a piedi al Palacio Quinta da Regaleira o al centro città.

Non avevamo prenotato i biglietti online, in quanto non sapevamo esattamente l’ora di arrivo, ed essendo una giornata infrasettimanale avevamo visto che non c’erano problemi di disponibilità, se si arrivava all’apertura: pare però sia consigliabile prenotare nei giorni ed orari di punta. La scelta dell’orario è vincolante e da rispettare, pena il rifiuto dell’ingresso.

Davanti all’entrata del palazzo si possono fare i biglietti alle macchinette automatiche o online con lo smartphone.

Noi abbiamo deciso di visitare solo l’esterno e i giardini, in quanto non avremmo avuto sufficiente tempo per visitare gli interni. Con i biglietti per la visita dei giardini, che sono immensi, si arriva fino all’ingresso del Palazzo e si può ammirare dall’esterno, salendo su alcune terrazze, inclusa quella grande e panoramica del bar

 

 

Per me è stato più che sufficiente per godere di questa attrazione (e sicuramente non avrei, anche col senno di poi, rinunciato alle altre). Segnalo che dall’ingresso, per arrivare  al Palazzo Pena c’è da fare una bella passeggiata in salita, che puo’ essere ovviata prendendo una navetta a pagamento.

Il palazzo risale al XIX secolo, è sorto sulle rovine di un antica cappella e monastero, e fu residenza reale estiva; si contraddistingue per i suoi colori sgargianti molto atipici, che spiccano nel verde della zona boschiva dove si trova, a 480 metri di altezza su uno sperone, e per le sue forme stravaganti, e la sua merlettatura

 

 

In controtendenza rispetto a quello che si legge, dopo aver visto le altre attrazioni di Sintra, posso dire che il Palazzo è sì bello, particolare ed unico, ma nella mia classifica viene dopo il Castello dei Mori e il Palazzo Quinta da Regaleira.

Dopo aver ammirato il Palazzo da ogni angolazione, ci siamo avviati per uno degli innumerevoli sentieri segnalati del giardino: volendo qui si può spendere davvero tanto tempo!

 

 

Le indicazioni non sono molto chiare, e i percorsi sono tanti, ma per nostra fortuna abbiamo preso il sentiero verso i laghetti, che, scendendo in un bosco con una vegetazione meravigliosa, alberi enormi e fiori selvatici colorati, ci ha condotto vicino alla congiunzione per la strada che porta al Castello dei Mori, la seconda attrazione che volevamo visitare, la cui entrata, è a fianco dell’ingresso di Palazzo Pena.

 

Il castello dei Mori (Castelo do Mouros)

 

 

Acquistati i biglietti anche per il Castello, questa volta online, per non attendere in coda alla biglietteria, siamo entrati e lo abbiamo raggiunto attraverso una salita di una quindicina di minuti: il castello sorge su un’altura a 450 metri di altezza

 

 

Il Castello dei Mori, Patrimonio Mondiale dell’Unesco è stata la cosa che più mi è piaciuta di Sintra

 

 

Non solo per i resti degli edifici antichi, i merli, le torri, ma per il contesto e per il paesaggio che si gode dall’alto: ad ogni passo, lungo le mura, si vede la cittadina di Sintra da ogni angolazione,  l’altra parte del castello, che si estende per tutte le mura del pendio, il Palacio Pena, e anche il Palazzo Quinta da Regaleira, in lontananza

 

 

Insomma, il panorama da qui è mozzafiato, e sul fondo, in mezzo al verde circostante, si scorge il mare

 

 

Il castello risale al secolo VIII – IX, ed è stato costruito dai mori come fortezza a difesa della regione, conquistato poi dai cristiani attorno al 1100, e poi lasciato andare in rovina. Ora, evidentemente ristrutturato, è di una bellezza toccante

 

 

La cittadina di Sintra e il Palazzo della Regaleira (Quinta da Regaleira)

Dal castello abbiamo preso un altro sentiero nel bosco che, scendendo, conduce alla cittadina di Sintra.

La cittadina è davvero molto carina. Abbiamo visto la sua piazza principale con il Palazzo Nazionale (Palacio Nacional de Sintra), le sue case colorate, e percorso i suoi vicoletti caratteristici, pieni di negozi interessanti e localini

 

 

Ci siamo fermati a pranzo entrando in un ristorante molto carino in un cortile, da una porticina di un vicolo: tra l’altro era il mio compleanno quindi qui abbiamo brindato con dell’ottima sangria!

 

 

Proprio qui a Sintra abbiamo bevuto la migliore Gingja mai assaggiata!

 

 

La gingja è un liquore caratteristico di Lisbona, prodotto dall’infusione delle ciliegie amarene in alcool: nella capitale si trovano ovunque cartelli dove lo vendono, anche case private, che, evidentemente, lo fanno come da tradizione, e lo vendono. Qui lo abbiamo trovato servito in una piccola coppa di cioccolato, e la combinazione risulta di una squisitezza sublime: assomiglia un po’ ai nostri cioccolatini Mon Cheri come gusto, ma è molto più buono!! Se andando a Sintra trovate il cartello della foto, assaggiatelo, ne vale la pena!!

Dopo pranzo abbiamo preso la strada che porta a Quinta da Regaleira, in circa in venti minuti.

Il Palazzo Quinta da Regaleira, risalente al XX secolo, è davvero scenografico esternamente: con la sua archittettura in stile romantico, ha parti che ricordano lo stile gotico, ed è arricchito da particolari manuelini e rinascimentali

 

 

Anche i suoi interni meritano la visita, che, tra l’altro, non richiede tanto tempo

 

 

Il palazzo è inserito in un giardino lussureggiante, dove si trovano fontane, torri, e una cappella  bellissima, la Capela da santissima Trinidade

 

 

In particolare merita la visita il pozzo iniziatico, da raggiungere percorrendo una bella salita:  attraverso una scala a spirale, si va poi proprio giù nel pozzo, come scendendo da una torre interrata

 

 

Sul fondo, è presente una croce dei cavalieri templari, e si giunge ad un passaggio in una grotta con una cascata, e a un lago, prima di arrivare all’uscita, in una bella zona, a valle del giardino. Tutto il parco e il pozzo sono stati costruiti da un amante dell’esoterismo, e il pozzo pare fosse usato per cerimonie segrete

 

 

Da Palacio Quinta da Regaleira, abbiamo poi preso di nuovo un Bolt, per farci portare a Cabo Da Roca, a 18 chilometri da Sintra.

Cabo Da Roca

 

 

Cabo Da Roca si trova nel punto più occidentale d’Europa, e per prima cosa, arrivando, si vede il faro bianco e rosso, su una promontorio, a 140 metri sull’Atlantico.

Poco prima di giungervi, si cominciano a scorgere splendidi paesaggi: in primavera i prati si colorano di giallo e di viola, per i fiori che li ricoprono

 

 

A fianco del faro, la costa rocciosa è a picco su un mare ondoso in seguito al vento, che credo sia costante, e tutto il contesto, faro, mare, roccia, vento, prati fioriti, ha un fascino davvero incredibile. 

Sulla punta estrema si trova un obelisco, sormontato da una croce bianca, un monumento che sancisce il punto più ad ovest del continente europeo:

Dove la terra finisce ed inizia il mare

è la frase riportata su un lato, del poeta portoghese del 500, Luis Camoes

 

 

Proseguendo a lato, si possono ammirare anche dall’altra parte di costa, le falesie, le onde del mare impetuoso, e i colori del cielo. Non c’è nientr’altro attorno, solo un bar ristorante, che pero’, quando siamo arrivati, era già chiuso, e distese di prati a non finire, sulle dolci colline

 

 

Qualcuno, non osservando i divieti, si avventurava scendendo sulle rocce, verso il mare: noi siamo rimasti a sedere su un muretto, a guardare nell’infinito, facendoci accarrezzare, o meglio, schiaffeggiare, dal vento, ascoltando la sua voce, e godendo dello splendore di questa natura selvaggia, del paeaggio stupefacente, raccogliendo i pensieri, e impregnandoci di quella indiscutibile bellezza; resa ancora più suggestiva per la luce, data dall’ora in cui siamo arrivati, poco prima del tramonto

 

 

Dopo aver fatto il pieno di meraviglia, da Cabo da Roca, luogo imperdibile, abbiamo preso un altro Bolt per Cascais.

Cascais

Cascais è una deliziosa cittadina sul mare, che per certi versi mi ha ricordato alcuni paesini della Florida, con viali fioriti e belle case basse, dall’aria sofisticata

 

 

In passato è stata città di pescatori, e meta di vacanze estive di nobili, mentre oggi è un’importante cittadina turistica vicina a Lisbona.

Ha una bella cittadella, che guarda sulla baia, ed è molto piacevole passeggiarci a fianco: all’interno pare ospiti musei e mostre, ma noi abbiamo trovato tutto chiuso; ha stradine pedonali piacevoli per passeggiare, nel centro storico, costruite con la caratteristica calcada portoghese, palazzi eleganti, ed angoli caratteristici. Una bella piazza guarda la spiaggia cittadina, la Praia da Ribeira

 

 

Arrivando al tramonto non siamo riusci ad  andare alla famosa Boca do Inferno, che dista 3 chilometri, una grotta marina ad arco, ma abbiamo trovato per caso la piccola spiaggia più pittoresca della città, tra 2 scogliere, di notte, proprio nel centro del paese, Praia da Rainha

 

 

Abbiamo cercato un ristorante per cena prima di tornare a Lisbona, e tra i tanti eleganti, abbiamo scelto una bella trattoria, dove un musicista ha iniziato  a suonare dal vivo durante, rendendo il momento ancora più piacevole, e dove abbiamo mangiato molto bene, carne e pesce.

Dopo cena, in pochi passi, siamo usciti dal centro storico, e siamo arrivati alla stazione, fatto i biglietti e preso il treno per Cais do Sodrè, che in 50 minuti ci ha riportato a Lisbona.

 

Una bellissima giornata, con questa escursione da non perdere durante un viaggio a Lisbona.

 

 

maggio 2024

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Lisbona, Sintra, Cabo Da Roca e Cascais

 

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

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Scarsamente tecnologica, diversamente social.

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