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KOUFONISSI, la perla blu dell’Egeo

 

 

Koufonissi o Koufonisia, o come la si vuol chiamare. Gioiello prezioso delle Cicladi, isola greca che più greca non si può.

Case bianche con porte e finestre blu, alcune azzurre o viola, gialle, o arancio, che risplendono su un mare verde azzurro dalle molteplici striature.

Bouganville fucsia, che risaltano sul bianco candido e abbagliante, selciati chiari e lisci, gatti, tanti gatti, che vi camminano, o si arrampicano, e abitano in questa deliziosa armonia.

All’interno, terra brulla, caprette di tanto in tanto, cespugli di fiori selvatici. 

Profumo di mare e di origano, sapori intensi, un vento che quando soffia non ti accarezza ma ti spettina, o addirittura ti porta via, alza la sabbia, che pizzica sulla pelle. E nonostante questo, allevia dal calore e accende a suo modo i colori.

 

 

Le barchette che vanno e che vengono dalle spiagge, i paesaggi incantevoli ovunque si guardi, il trekking sul mare, le rocce dorate a picco, e le grotte; i colori sgargianti che lasciano senza fiato, il bar del mulino e il mulino hotel, le panchine colorate disseminate, e quelle in fila sulla spiaggia del porto; i colori e la magia del tramonto, l’incanto di sera dei bar sul mare, il suono delle onde, sempre ed ovunque.

La strada che dal porto diventa una spiaggia, le poche auto, solo degli abitanti, la confusione nelle spiagge poco profonde, ma stupende col silenzio del mattino.

E un rifugio per noi, la nostra casa, la Casa del pescatore. Che quasi dispiace muoversi da quella vista, e che fa desiderare il ritorno, a pranzo, la sera, o una prossima volta.

Quando sono arrivata al porto di Koufonissi o Koufonisia, o come la si vuol chiamare, ho pianto, davanti a tanta bellezza

 

 

Koufonissi: dove si trova e la storia

Koufonissi fa parte delle piccole Cicladi, nel mar Egeo. E’ un’isola di 4 chilometri quadrati, con 5 spiagge di sabbia non attrezzate, e altre di sassi e di roccia incontaminate, una bella campagna dorata d’estate, fiori e piante selvatici, profumo di timo, paesaggi brulli e selvaggi all’interno, che arrivano fino alla costa

 

 

A fianco si trova l’isola più grande ma disabitata di Kato Koufonissi, che può essere raggiunta con il servizio delle barche dal porto. Insieme formano l’arcipelago di Koufonisia.

Koufonissi è stata abitata dall’età del Bronzo e poi ha fatto parte dell’impero bizantino; in seguito, è stata rifugio per i pirati del mare, e territorio di conquista di veneti e turchi. Durante la seconda guerra mondiale è stata occupata dai nazisti, e, dopo la fine della guerra, molti degli abitanti se ne sono andati, in cerca di un’occupazione altrove, e migliori condizioni.

Le comunicazioni erano difficili, come gli spostamenti, i rifornimenti giungevano tramite una nave, che arrivava solo ogni 8 giorni. In alternativa ci si doveva muovere con piccole imbarcazioni. Era presente soltanto un medico che si occupava di tutte le 4 piccole Cicladi. La luce a Koufonissi è arrivata solo nel 1984.

Oggigiorno i residenti sono meno di 500, nonostante i collegamenti siano regolari e il turismo sia esploso sull’isola, che si presenta curata come una bomboniera. Koufonissi dipende per gran parte dei rifornimenti da Naxos: il giorno che non sono arrivati i traghetti, a causa del vento, non c’era pane fresco sull’isola. D’inverno c’è un’unica nave che raggiunge le piccole Cicladi, che durante tutto l’anno trasporta la merce di cui le isole hanno bisogno: è l’Express Skopelitis, che fin dagli anni 50 è diventata salvezza e istituzione per questi luoghi. La barca trasporta anche i turisti durante l’estate, ed è estremamente economica (8 euro da Koufonissi a Naxos contro i 34 ed oltre degli altri traghetti) ma impiega quasi 4 ore per percorrere la tratta, contro poco più di un’ora delle altre imbarcazioni.

A Koufonissi si possono ancora vedere le signore anziane greche vestite tutte di nero. Non tanti parlano l’inglese, e gli abitanti non sono particolarmente loquaci. Ma le poche volte che sono entrata in contatto con loro, ho percepito un enorme calore e dolcezza.

 

Arrivo a Koufonissi

 

 

L’arrivo a Koufonissi in traghetto è un colpo al cuore: l’azzurro intenso del mare che mi accoglie mi ricorda quello di La Digue, alle Seychelles, e anche qui mi emoziono, come allora.

Turchese, bianco e blu, e dietro il giallo dorato dell’erba secca d’estate, sulle basse colline. La prima vista😍.

La Casa del pescatore ci aspetta a pochi metri, oltre la spiaggia cittadina, e ci avrebbe lasciato senza parole: una bellezza autentica, nel suo essere vintage, una vista dal terrazzino sul mare senza uguali. Io… piena di gioia🥰

 

 

Il nostro alloggio a Koufonissi: la Casa del pescatore

Ad aprile non si trovano già molte alternative di alloggio a Koufonissi, almeno a buon prezzo. Su Booking.com o altri portali, c’è ben poco, bisogna cercare le strutture sul sito di Koufonissi, e scrivere per chiedere prezzi e disponibilità. Non tutte rispondono.

Oppure ci si può rivolgere a qualche intermediario: io ho trovato Grecia Mia che aveva ancora alcune disponibilità, tra cui la Casa del pescatore.

La Casa del pescatore mi ha colpito subito per la sua posizione proprio sul mare, e per il nome: ho immaginato che fosse davvero la vecchia casa di un pescatore, comoda al mare e al ritorno dalla pesca. L’interno non era molto attraente dalle foto, pareva un po’ datata, e non si trovavano recensioni on line.. ma a noi ispirava, e il prezzo era davvero conveniente: così abbiamo prenotato.

Prima di giungere al porto di Koufonissi, avevamo preallertato l’host dell’orario di arrivo, e avevamo ricevuto un messaggio che diceva di chiedere al porto di lui: sì, ma a chi??

Così, sbarcati, cerco qualcuno che mi sembri un locale e chiedo.. e infatti lo chiama subito!!

Facciamo pochi metri in auto, attraversando la spiaggia della cittadina, finchè da spiaggia la strada diventa pedonale e costeggia il mare .. ed ecco arrivati alla casa

.. vedendola, mi emoziono subito 💙

 

 

Ha in comune l’ingresso e il patio con i proprietari, ed è lì, prima linea sul mare..

 

 

Varchiamo quel cancelletto blu, ed entriamo nel posto che ho tanto immaginato in questi mesi, e che ero certa mi sarebbe piaciuto: l’esterno, ma anche l’interno è più bello che nelle foto!

Il blu risalta sul bianco, e un bel fiore celeste è disegnato sul pavimento del patio; un tavolino azzurro ci attende sotto il piccolo pergolato, con la panca in muratura

 

 

Ha ben due porte che guardano sul mare, e anche una finestra da cui si vede… mare, mare, mare everywhere: un sogno!

 

 

L’interno è tinteggiato di fresco. Vediamo subito il quadro che già ci aveva causato ilarità dalle foto, “Il bevitore” di De Curtis, che rappresenta un anziano con la faccia sorridente e simpatica, e una bottiglia di vino sul tavolo, che un tempo si trovava in molte osterie, o nei bar dell’Arci, e che era nell’ingresso della casa di infanzia di mio marito!! Divenuto famoso per le citazioni di Ezio Greggio al Drive in, negli anni ottanta, attribuito dallo stesso ad un inventato Teomondo Scrofalo, la riproduzione del quadro, diventò, diremo oggi, virale, all’epoca

 

 

Davvero un particolare vintage, assieme ad un piccolo altarino sul muro, con un immagine del Cristo, emblematicamente tra due barche. A me il fatto di alloggiare in una vecchia casa di pescatori mi piace proprio🤩

 

 

Cucinetta, armadio e bagno non proprio moderni, ma super attrezzati, casa accogliente e tutto sommato spaziosa; ma soprattutto c’è il mare, dalle tante sfumature di azzurro, con la vista sul porto e sulla spiaggia principale..

 

 

Aprire la porta con questa vista, davvero per noi non ha eguali!

Su una mensola c’è un liquore di benvenuto nella caratteristica bottiglia di vetro, fatto dalla madre dell’host, gentilmente offertaci, buonissimo, che per me diventerà una droga, da bere sulla panca vista mare

 

 

Inutile dire quanto siamo stati bene alla Casa del pescatore: alzarsi al mattino con quella vista, fermarsi a leggere, pranzare, cenare, vedere il tramonto, e restare anche col buio, col suono del mare perennemente nelle orecchie, notte e giorno.. non ha prezzo. Ho amato tutto di quel posto, pure Teomondo Scrofalo :)

 

 

 

Koufonissi per me è la Casa del pescatore, che è diventato un luogo del mio cuore💙, dove spero, presto, di poter tornare!

 

 

Ovvio, la casa non è adatta a chi cerca il lusso, ma a chi vuole vivere in un’atmosfera autentica, e predilige al design la location sul mare. Noi più volte abbiamo deciso di mangiare a casa perchè.. era il posto per pranzare o cenare con la vista migliore dell’isola!

Girando comunque abbiamo visto tanti alloggi davvero belli: ci sono pochi hotel e tante casette o studios, alcuni in spettacolare posizione vista mare.. che vorresti provarli tutti!! Il mio suggerimento è di cercare qualcosa non troppo lontano dalla chora, e vista mare, in modo che, in caso di vento forte, o di difficoltà a stare sotto il sole, si possa avere rifugio, magari in un patio all’ombra, e per godersi a pieno l’incanto dell’isola

 

 

Muoversi a Koufonissi

A Koufonissi non ci sono noleggi auto, perché l’auto non serve: è possibile noleggiare motorino o bicicletta (ma quest’ultima non è molto pratica per arrivare alle spiagge), e a mio avviso si può fare a meno tranquillamente di mezzi.

Tutte le spiagge si possono raggiungere a piedi. La più lontana è Pori che dista 4 km, ma il percorso per arrivare, costeggiando il mare, è bellissimo. Dicono che anche la strada all’ interno, più corta, lo sia altrettanto

 

 

Esiste un eccezionale servizio di barche hop on hop off per tutte le spiagge, con frequenza ogni ora/mezz’ora, davvero pratico, ed è anche molto gradevole il giro in mare, che dura da 10 minuti, per la prima spiaggia, a mezz’ora, per raggiungere quella più lontana, al costo (attuale) di 5 euro per tutto il giorno.

 

 

Il mare e le spiagge a Koufonissi

 

 

Le spiagge di sabbia a Koufonissi sono 5, ma per chi non ama la sabbia ci sono tante piccole insenature di sassi e sassolini, con acqua cristallina, e rocce meravigliose, su cui fermarsi.

Il mare è strepitoso, come in pochi luoghi vicini l’ho trovato, con tante sfumature, e di colori diversi, dal verde, all’azzurro al celeste, al blu

 

 

Anche qui, come a Lampedusa, si può vedere il fenomeno delle barche volanti: l’ombra delle imbarcazioni, sul mare trasparente, le fa sembrare sospese!

 

 

A fare risaltare le sfumature del mare sono le geometrie dei monti delle altre isole, che si vedono all’orrizzonte

 

 

Nessuna spiaggia è attrezzata, ma in ognuna, tranne Italida, c’e almeno una taverna, che ha qualche lettino da affittare, o dove ci si può riparare per un pò dal sole. Le spiagge, a parte quella cittadina, sono poco profonde e con pochissima ombra, solo qualche albero basso, o muretto, sotto cui ripararsi, ma per conquistarsi lo spazio si deve arrivare presto, non oltre le 9.30.

Parecchie persone usano tende, o ombrelloni, già in traghetto vedevamo alcuni averli con sé, inutilizzabili però in caso di vento.

Il mare non è caldo come a Elafonisos, dove siamo stati lo scorso anno, ma è comunque una delizia fare il bagno.

 

Ammos, la spiaggia cittadina

 

 

Ammos è la spiaggia cittadina: appena dopo il porto la strada diventa di sabbia, e una lunga fila di panchine di fronte all’ampia spiaggia guardano il mare

 

 

Un mare che, al contrario di quello che si può pensare, è davvero fantastico: per me è la seconda spiaggia più bella dell’isola!

 

 

Sul bordo, verso il porto, alcuni alberi fanno ombra, delimitati da un muretto, per cui arrivando presto si può trovare posto riparato. La spiaggia nelle ore centrali è piuttosto affollata, ma al mattino, deserta, è uno splendore con quel mare!

 

 

In alternativa, di fronte, oltre la strada di sabbia, un bar-ristorante affitta comodi lettini ed ombrelloni, per un costo indicativo di 30 euro (2 lettini e 1 ombrellone)

 

 

Finika

 

 

Finika è la seconda spiaggia che si incontra, con una bella passeggiata di una decina di minuti, dopo Ammos, e dopo alcune piccole baie di sassi con mare bellissimo, e un piccolo molo dove attracca la barca

 

 

La spiaggia all’inizio è molto stretta, tanto che tende a scomparire talvolta con le onde, poi si allarga leggermente, e c’è un pò di vegetazione bassa. Proprio sul mare si trova una taverna

 

 

Fanos

 

 

Poco oltre Finika, si trova Fanos, anch’essa stretta, delimitata da una taverna e da muretti: di fronte però il mare è meraviglioso

 

 

Qui una mattina siamo riusciti a conquistarci un bellissimo spazio sotto un albero

 

 

È la spiaggia che ho preferito tra le 3 vicine.

 

Italida

 

 

Più avanti si trova Italida. Prima di arrivarci c’è una parte di rocce dorate incantevoli, con grotte e mare verde chiarissimo. Il punto dove attracca la barca che fa il giro delle isole è meraviglioso, taluni ci fanno anche i tuffi

Questa spiaggia è più ampia delle altre ma per questo molto affollata, piena di tende, famiglie con bambini, ragazzi che giocano a racchettoni.. insomma regna parecchia confusione

 

 

Ma il mare davanti anche qui è un incanto

 

 

Pori, la spiaggia più lontana

 

 

Proseguendo, nel caso a piedi, per un altro paio di chilometri, si costeggia il mare e si incontrano insenature e grotte marine con un acqua azzurissima

 

 

C’è anche una piscina nella roccia, chiamata l’occhio del diavolo,

 

 

Piccole dune piene di vegetazione selvatica e fiori di timo, che odorano in maniera pazzesca.. e poi si giunge a Pori

 

 

La spiaggia di Pori è un lungo semicerchio, di sabbia: un tratto piano la divide dall’altra parte del mare con rocce a picco color ocra

 

 

Quando siamo andati noi, la prima volta, era impetuoso e si infrangeva con irruenza sulle rocce, dando vita ad uno spettacolo esilarante: dovevo fare attenzione però che il vento non mi portasse via!!

 

 

Questa parte è molto selvaggia, e per questo bellissima. Il mare, da entrambi i lati, ha tonalità dal celeste al blu, al verde spettacolari

 

 

La parte di sabbia è dolcemente digradante con trasparenze caraibiche

 

 

Abbiamo avuto la fortuna di vederla quasi deserta, una volta per il vento forte, arrivando a piedi nel pomeriggio, e la seconda giungendo al mattino con la prima barca delle 9.30

 

 

In questo modo abbiamo potuto godercela nella maniera migliore, vuota, e nel suo massimo splendore.

 

 

Sulla spiaggia ci sono due taverne, l’ideale per fermarsi dopo una lunga passeggiata

 

 

Il meltemi, il vento della Grecia

Nel periodo che siamo rimasti a Koufonissi è soffiato il meltemi molto forte per 2 giornate, tanto che in una di queste i traghetti non hanno potuto viaggiare. Una fortuna essere partiti da Naxos il giorno prima del fermo. Il consiglio è di guardare sempre lo stato dei venti sulle app apposite, come Windfinder, e informarsi sulle partenze presso gli uffici che vendono biglietti, in caso di previsto vento forte.

A noi, amanti del vento, (non saremmo andati tante volte a Fuerteventura) non ci ha troppo infastidito, anzi, poiché il secondo giorno nemmeno le barchette navigavano per andare alle spiagge, abbiamo raggiunto a piedi la spiaggia di Pori, 4 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno, con una passeggiata di una bellezza stravolgente, cosa che senza vento forse non avremmo fatto.

Un aspetto negativo è che col vento non si riescono a tenere aperti gli ombrelloni.

 

Mangiare a Koufonissi

 

 

Per mangiare non ho molti suggerimenti perché.. il ristorante con miglior vista era casa nostra!

Quindi spesso abbiamo fatto la spesa e mangiato sotto il nostro piccolo pergolato, feta, olive greche, pomodori, tonno, due volte abbiamo preso asporto moussaka e pita gyro. Sull’isola ci sono un paio di supermarket ben forniti, uno di fronte al porto, l’altro prima di entrare nella chora, a prezzi più o meno come i nostri.

L’offerta comunque è vasta, ci sono tanti ristoranti caratteristici nella chora, e taverne sul mare e sulle spiagge, oltre a locali dove bere qualcosa al tramonto: il più caratteristico è Mylos, il mulino poco oltre il porto, e i localini sul lungomare a fianco a casa nostra, dove  allestiscono sugli scogli, o a bordo acqua, e dove, la sera, fanno anche musica.

I ristoranti che abbiamo testato sono stati:

Mixalios ottimo per la carne, i souvlaki migliori del viaggio

Souvlaki Sti Strofi, lungo una delle stradine piu belle e colorate della chora, dove si ordina e  distribuiscono il cibo da una finestrella. Ha alcuni tavoli fuori e fa anche take away: noi abbiamo preso un buon pita gyros e pita soouvlaki da mangiare sul nostro terrazzino. Apre alle 17.30, e si riconosce dalla coda delle persone che attendono

 

 

-il ristorante Rouchounas, all’inizio della chora, dove abbiamo preso mousaka di capra da portare via, buonissimo

tavern greca, di fronte al porto, dove abbiamo pranzato prima di partire, ottimo polipo e saganaki (formaggio fritto)

I prezzi non sono tanto diversi da quelli che si trovano da noi, lievemente inferiori in quanto in queste isole non caricano il coperto (ma il pane si).

 

Cosa vedere a Koufonissi: la chora e i mulini

 

 

La chora, ovvero il centro del paese resta su una collinetta, si accede quindi da una stradina in salita, ed è bella, ordinata ed elegante, con la classica pavimentazione in porfido grigio bordato di bianco. Le case sono bianche con porte e finestre colorate, prevalentemente di blu

 

 

Sono spesso adornate di fiori, un tripudio di bouganville

 

 

O sono arricchite con particolari colorati: il tutto in classico stile cicladico, con muri candidi, dagli angoli arrotondati

 

 

Nel centro si trovano bei negozi e ristoranti, che solitamente hanno le sedie colorate (le avevo già viste ad Areopoli lo scorso anno)

 

 

Anche la chiesa della chora è bianca e azzurra: la domenica mattina sono stata attratta dalla messa in greco, che si udiva per tutta la chora

 

 

La strada che prosegue oltre il porto conduce, salendo, ad un mulino trasformato in un bar, il Mylos Koufonisia, da cui si gode un bel panorama, e molto popolare al tramonto

 

 

Resta in alto e quindi ne vedevamo la sagoma anche da casa nostra

 

 

Scendendo, si può proseguire dalla parte opposta per una bellissima strada lastricata, che offre splendidi panorami delle rocce a picco sul mare

 

 

Di fronte si trova un altro mulino, che si può raggiungere con una piccola salita, e ho scoperto, arrivandoci, che è un hotel: chissà che spettacolo dormire lì!

 

 

A fianco c’è una chiesetta col cimitero.

Dalla parte opposta della chora, una piazza divide dalla spiaggia cittadina

 

 

Dopo la spiaggia, la strada si biforca, a sinistra si sale verso l’interno, e verso la zona dove ci sono splendide strutture in affitto, sempre in stile calcidico. Alcune sembrano fatte di zucchero!

 

 

A destra c’è la zona sul mare dove si trova la Casa del pescatore, con locali per bere e  ascoltare musica la sera, e ristoranti

 

 

Come arrivare a Koufonissi

Si può raggiungere Koufonissi:

volando su Myknos o Santorini e poi con traghetto che fa sosta anche a Naxos

volendo su Atene e poi con traghetto

 

 

I traghetti sono molto costosi, diciamo che è la spesa che più incide sul budget; tuttavia ci sono alcuni traghetti lenti, poco frequenti (come Ekaterini o lo Skopelitis) che servono le Cicladi: impiegano oltre il doppio del tempo, ma sono molto economici. Potrebbe essere conveniente non fare il diretto da Koufonissi, ma cambiare traghetto a Naxos, e prendere una coincidenza per Mykonos o Santorini, dove si possono trovare opzioni più convenienti. Insomma il transfer va studiato un pò!

Per consultare le combinazioni e gli orari dei traghetti si possono consultare siti come  Ferryhopper.

I biglietti si possono fare anche in loco, presso le agenzie o biglietterie: quella di Koufonissi è al centro della chora. Io avevo letto on line che non era necessario prenotare (ma in caso per agosto meglio informarsi bene), così abbiamo potuto decidere al momento quale traghetto prendere (e rivedere i nostri piani precedenti).

Spesso traghetti e i voli per le isole greche hanno dei ritardo. Anche per questo noi non avevamo prenotato traghetti. Alle biglietterie, comunque, nel caso, è possibile, con un piccolo supplemento, cambiare l’orario, o stampare il biglietto acquistato on line.

 

Escursioni da Naxos a Koufonissi

Da Naxos è possibile anche fare escursioni in giornata a Koufonissi..Oppure organizzarsi coi traghetti veloci, e poi, una volta arrivati visitare la chora e le spiagge con le barchette (io consiglio questa opzione).  Il mio suggerimento comunque è di restare qualche giorno, anche più dei 3 giorni che siamo stati noi, per godere a pieno di questa isola, della bellezza, dei ritmi lenti… e rigorosamente non in agosto. Ma nel caso.. anche una giornata è meglio che niente, per toccarne la bellezza!

 

 

Conclusioni

 

 

Quando sai di avere poco tempo, vivi più intensamente ogni momento.

E allora il tempo si dilata, e anche pochi giorni ti sembrano tantissimo💙

La mattina non vedevo l’ora di svegliarmi, alla Casa del pescatore, godermi qualche attimo da sola, o andare a passeggiare quando poche persone erano ancora in giro, e poi tornare per fare colazione, sul tavolo blu, con un tè e semplici fette di pane tostato e marmellata, ma davanti alla vista più bella. E magari mettermi un pò a leggere, con il  suono delle onde e il canto dei gabbiani

 

 

La sera, o a pranzo tornavamo a casa, con la gioia di godere del nostro spazio; e in caso di troppo sole in spiaggia o troppo vento.. a noi che importava, potendo stare davanti al mare?

 

 

Non me la aspettavo così bella, Koufonissi, nonostante l’entusiasmo di tutti quelli che c’erano stati. Avevo visto decine di foto, ma le foto, neppure le mie, rivedendole, rendono i colori, e soprattutto l’atmosfera, e ora non so quale preferire, tra lei e la meravigliosa Elafonisos dello scorso anno

 

In ogni caso, Koufonissi me la porto nel cuore.

 

 

Venivano da Naxos

NAXOS, tutto quello che si può cercare in un’isola greca

 

e abbiamo proseguito per Mykonos, tappa di passaggio per il ritorno

 

MYKONOS: la fiera della vanità.. ma quanta bellezza!

per foto e racconti puoi seguire la pagina

https://www.facebook.com/unanimainviaggio

e i post

koufonissi

Pori a Koufonissi

alcuni scatti alcuni scatti

la casa del pescatore a Koufonissi

l’arrivo alle Cicladi

 

 

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.