Cina in fai da te: informazioni pratiche
La Cina, un paese così grande, così diverso, ma così affascinante.
In verità non era nella mia lista dei posti da visitare con priorità, e neanche nella mia lista!
L’occasione di un viaggio d’affari, l’esenzione del pagamento del visto d’ingresso concessa quest’anno, il 2024, e il prossimo, e le recensioni entusiaste di chi c’era stato, ci fa decidere di partire, di intraprendere quest’avventura, abbinando a un viaggio di lavoro un bel tour del paese.
Perché chi vuol fare un viaggio in Cina, organizzandolo in autonomia, davvero si imbarca in un’avventura, che comporta giornate di studi e pianificazione.
La prima cosa da considerare riguarda l’itinerario: è un paese immenso, con tantissime cose da vedere, e dopo un pò mi accorgo che più leggo e mi informo, più trovo posti che vorrei includere nel mio giro. Ma, necessariamente, devo fare una scelta, e limitare le destinazioni in base ai pochi giorni che ho a disposizione.
Una volta deciso l’itinerario, con la partenza molto prossima (non è passato molto tempo da quanto ho prenotato il volo a quando siamo partiti) ho voluto rivedere il film “L’ultimo imperatore”, che non ricordavo quasi per nulla, per entrare nell’energia del paese: devo dire che è stata un’ottima idea, che ha alimentato la mia curiosità di vedere la Città Proibita di Pechino, dove per la maggior parte il film è ambientato, e ho potuto così conoscere un pezzo importante della storia della Cina: è stato poi un piacere riconoscere, al momento della visita, i luoghi visti sullo schermo. Ho poi guardato anche “Lanterne rosse”, girato vicino a Pingyao, e non ho resistito a non mettere la cittadina nel mio itinerario.
Mentre scrivo e racconto di questo viaggio
ripercorro le varie tappe con la mente,
tornando ai giorni scorsi.
E mi piace, perché in questo modo sedimento i ricordi,
fisso in un contenitore tutto quello che ho vissuto,
e i dettagli che piano piano la memoria non riuscirà a trattenere..
E ripercorrendo,
e guardando tutto a posteriori,
realizzo che è stato davvero un gran bel viaggio.
Organizzare un viaggio in Cina fai da te
Organizzare un viaggio in Cina fai da te è molto impegnativo, direi.. complicato: c’è molto da studiare.
Se pianificare un viaggio in autonomia è di per sé un lavoro, per l’impegno che richiede, per la Cina tutto si eleva alla ennesima potenza.
Ho cominciato a cercare ispirazione da itinerari proposti, leggere racconti su blog o siti specifici, consultare guide, ma credo che avrei avuto molte difficoltà se non avessi potuto raccogliere tante informazioni pratiche da un gruppo di viaggiatori su Facebook che riportavano le loro esperienze, problemi e risoluzioni, istruzioni: “Cina fai da te – viaggi, consigli, ispirazione”
Nonostante la complessità organizzativa, una volta arrivati in Cina tutto funziona alla perfezione: hanno un’organizzazione sorprendente, che noi ce la possiamo sognare, con l’ausilio della tecnologia, app, e smartphone. Ecco, senza uno smartphone e una connessione credo che non solo non si possa sopravvivere come turisti, ma forse nemmeno come abitanti!
I pagamenti vengono fatti tramite app, circola pochissimo contante, e le carte di credito sono raramente utilizzate; l’accesso ai mezzi pubblici avviene prevalentemente tramite smartphone (ci sono anche le macchinette automatiche, e da poco si può accedere anche con la carta di credito); i controlli sono capillari e ovunque, stazioni, metro, attrazioni, e sono come quelli degli aeroporti; la rete ad alta velocità dei treni collega le lunghissime distanze, e i treni sono puntualissimi.
A fronte di questa organizzazione pazzesca, pare impossibile credere che nessuna toilette, pubblica o in un posto pubblico, abbia la carta igienica, che non mettano tovaglie o tavagliette sui tavoli, che di turisti occidentali ce ne siano davvero pochi- nel nostro viaggio, a settembre, abbiamo incontrato meno di 10 italiani e pochissimi europei, tanto che la popolazione ci vede come delle rarità, e molti chiedono di fare foto con loro. Ma, soprattutto, stupisce che quasi nessuno parli inglese: anche tra i giovani è raro trovare qualcuno che lo comprenda, e tra coloro che lavorano nei siti turistici, a livello di non sapere cosa significhino parole come “water” o “exit”.
Può risultare pertanto difficile comunicare e farsi aiutare in caso di necessità, per esempio per raggiungere una stazione della metro o un monumento, o per avere consigli su come muoversi, o per capire cosa contiene un piatto.
Poi ci sono le eccezioni: persone che si danno davvero da fare, a volte anche divertendosi, per farsi e farti capire. Di nuovo entra in ballo lo smartphone, col traduttore: si parla o si scrive nel dispositivo, che traduce, ma a volte traduce cose impossibili, bislacche o ridicole, e bisogna rassegnarsi a non riuscire a capire.
I social europei sono vietati dal governo ma tutti hanno una VPN per bypassare il sistema di blocco, quindi evidentemente chiudono un occhio: è un controsenso rispetto a tutti i controlli, e non si capisce come mai (ma per fortuna) sia consentito.
Ma torniamo al nostro itinerario.
Il nostro itinerario di 10 giorni in Cina
La prima non facile decisione da prendere per la pianificazione, come dicevo sopra, è quale scegliere quale itinerario fare: in un paese così grande le cose che suscitano grande interesse e attrazione sono tantissime.
Ho iniziato a leggere itinerari, a chiedere consigli, e dopo avere modificato un primo giro, e rivoltato la sequenza di un secondo, consapevole del tour de force che ne avrebbe comportato l’attuazione, e combinando gli incontri di lavoro pianificati, ho stilato un itinerario che accontentava sicuramente noi 3, tutti, oltre me, il marito e la figlia quasi ventenne, che dopo anni aveva deciso di tornare a viaggiare con noi, attirata da questa destinazione.
Ecco il mio ITINERARIO di 10 notti (più 2 di viaggio, che si riducono, coi trasferimenti, per le visite a poco più di 7 giorni):
3 NOTTI PECHINO
2 NOTTI CHENDGU
2 NOTTI XI’AN
1 NOTTE PINGYAO
2 NOTTI PECHINO
E veniamo ora alle informazioni pratiche, alcune trovate sul web, altre basate sull’esperienza fatta sulla nostra pelle
Cina in fai da te: informazioni pratiche
☎️ SCHEDE TELEFONICHE E CONNESSIONI
Una delle cose più rilevanti per il viaggio è avere una connessione internet, che permette pagamenti, prenotazioni, navigazione. Ho iniziato quindi a cercare informazioni su schede telefoniche e VPN
Non avendo telefoni che supportano esim, molto comode perchè sono sim virtuali che non necessitano di scheda fisica, ho trovato le seguenti alternative:
-acquistare una sim con numero cinese all’arrivo all’aeroporto
-acquistare una sim in Italia, con numero italiano, di un operatore cinese, on line o presso un negozio di cinesi, che fa da rivenditore
La nostra scelta è stata di acquistare in Italia, in un negozio di cinesi trovato sul sito CMlink, 2 schede telefoniche, con 50 minuti di chiamate verso Italia e Cina, e 5 giga, per 1 mese: praticamente sono le sim che usano i cinesi residenti in Italia per chiamare in Cina, o chattare, collegate ad un numero italiano. Per chi ha un telefono dual sim sono l’ideale. Hanno provveduto ad attivarle al negozio dove le abbiamo acquistate, ma ci hanno addebitato 15 euro ognuna (si poteva anche ordinarle on line ma per noi era tardi per riuscire a riceverle) e hanno sempre funzionato. Si può poi acquistare, per 1.99 euro, un numero cinese dal sito da abbinare, ma impiegano 5 giorni per attribuirlo: noi saremmo stati già in Cina, quindi non abbiamo proseguito con l’attivazione, anche perché, poi, per diversificare e per sicurezza, essendo noi in 3, abbiamo deciso di acquistare, all’arrivo all’aeroporto, una SIM China mobile con numero cinese, CHE SI È RIVELATA NECESSARIA per alcune prenotazioni, o per le chiamate dei taxisti Didi per conferma. Purtroppo con questa ultima SIM abbiamo terminato i 5 Giga anzitempo (non abbiamo compreso come, ed inoltre noi avevamo capito di averne 50) e non c’è stato verso di ricaricarla, quindi abbiamo usato l’hotspot CMlink. Il numero cinese comunque ha continuato a funzionare (il Didi chiamava quel numero) e ha funzionato anche Alipay per i pagamenti. La connessione è necessaria per ogni telefono per l’utilizzo dei mezzi di trasporto con Alipay (da pochi giorni si può accedere in metro anche con carta di credito).
Oltre alle SIM, se si vuole navigare su Google o usare i social, incluso Whatsapp (con cui si possono fare chiamate), è neccessario acquistare una VPN per bypassare il firewall cinese (ce ne sono anche di gratuite, ma poichè avevamo letto di problemi di funzionamento abbiamo preferito stare sul sicuro e acquistarne una per uno); le esim spesso le hanno integrate; con Cmlink non servirebbe, ma occorre se su guide usare il wifi per non consumare giga: noi abbiamo scelto LetsVPN, che costa molto poco (5 euro) ed ha sempre funzionato.
Relativamente ai telefoni, attenzione ai power bank: ci sono dei limiti Wh e se non si leggono le specifiche possono venire sequestrate.
🈯️ LINGUA
La maggior parte delle persone non parla inglese, incluse quelle che lavorano nel turismo (taxisti, addetti alle attrazioni e agli hotel) e non capisce neanche le cose basilari. I taxisti ti parlano in cinese anche se non capisci.
È importante quindi avere un traduttore, o più di uno (Google translate, Papago, ecc.) da usare sia con la traduzione vocale, sia scrivendo, o scansionando le immagini. Ma capita, a volte, che le traduzioni, soprattutto dei menù, non siano comprensibili o inerenti.
🈲️ PAGAMENTI: LE APP ALIPAY E WECHAT
APPLICAZIONE ALIPAY
Alipay è un app fondamentale per i PAGAMENTI, che accettano ovunque.
Occorre inserire i dati del passaporto e di una, o meglio più, carte di credito: genera un qr code, da presentare per il pagamento inserendo la cifra da pagare, o in alternativa, si scansiona il qr code del venditore e viene inserita la cifra. Una volta presa la mano il sistema è molto comodo, simile al nostro Satispay, sempre più diffuso anche in Italia.
ATTENZIONE: non collegare la stessa carta a più telefoni altrimenti Alipay può venire bloccato (a noi è capitato per un doppio inserimento di carta di credito): contattando l’help il problema viene risolto in un paio d’ore, seguendo le istruzioni fornite per il controllo che viene richiesto per riemettere l’autorizzazione all’uso (fare foto, inserire dati e documento, ecc).
Ovviamente per usare l’app occorre una connessione, e spesso occorre togliere la VPN (vedi in seguito) per evitare rallentamenti.
Per il PAGAMENTO DEI MEZZI PUBBLICI occorre generare un qr code per ogni diversa città, dalla sezione trasporti: viene scaricata la mappa della città e devono essere reinseriti i dati del passaporto.
APPLICAZIONE WECHAT
Noi l’abbiamo scaricata per avere un sistema di pagamento alternativo, ma l’abbiamo usata poco. Per i cinesi è anche l’alternativa a whatsapp. È stata necessaria per prenotare Piazza Tienanmen. Per usarla è necessario avere un numero telefonico cinese.
Noi abbiamo utilizzato principalmente Alipay. Tutti, ma tutti, anche la piccola bancarella, e anche per un acquisto di pochi centesimi, l’accettano.
Le carte di credito sono accettate per le attrazioni, per il resto non sono molto in uso. All’arrivo all’aeroporto abbiamo cambiato un po’ di contanti, nel caso di eventuali emergenze, che, avendo installato Alipay su 3 telefoni, non abbiamo avuto.
🈴️ PRENOTAZIONI: TRIP.COM
L’applicazione Trip.com è super utile per fare PRENOTAZIONI di trasporti, hotel ed attrazioni.
Consente anche l’accumulo di euro, e, una volta completato il soggiorno/viaggio, si possono scontare su nuove prenotazioni (io prenotando hotel e attrazioni anche strada facendo, ho scontato diverse decine di euro).
La sezione “I MIEI VIAGGI” contiene tutte le prenotazioni assieme, ed è molto comoda; viene comunque inviata anche una mail, con la conferma.
Per gli HOTEL Trip.com funziona come booking.com, ma ha molte più alternative. Ci sono soluzioni cancellabili anche fino al giorno stesso, e i dettagli delle camere sono molto ricchi.
Attenzione: spesso sono proposte anche stanze senza finestre, personalmente non le amo.
La conferma via mail della prenotazione è inviata anche in lingua cinese, con le indicazioni per il taxista, o per l’hotel.
Per i biglietti delle ATTRAZIONI (tipo Riserva dei panda, Esercito di terracotta, ecc.) occorre selezionare la lingua inglese per poter effettuare l’acquisto.
I biglietti dei TRENI si possono prenotare, ed è meglio farlo appena possibile per mettersi in lista per l’acquisto (l’addebito è immediato) anche se la vendita inizia solo da 15 giorni prima. Se i posti si esauriscono e l’acquisto non va a buon fine, si viene messi in lista d’attesa: meglio controllare alla data di inizio vendita se l’acquisto è andato a buon fine o si è stati messi in coda. Nel secondo caso, Trip tenterà di acquistarli fino alla partenza, ma potrebbe essere opportuno cercare un’alternativa perchè non è garantito l’acquisto (anche se io ho visto che poco prima della partenza spesso tornano disponibili dei biglietti). Meglio ancora è inserire alternative di treno, classe e orario alla prenotazione.
ATTENZIONE alle pluriprenotazioni!!
A me è capitato di non aver messo alternative, e sono finita in coda per un treno: ho acquistato i biglietti di classe superiore (business) mantenendo la coda per vedere se tornavano disponibili biglietti più economici, ma dopo un pò di tempo mi hanno cancellato dalla coda, perché risultava un’altra prenotazione per lo stesso treno (ho dovuto cancellare prima i biglietti più cari e acquistare i biglietti tornati disponibili più economici).
Se si acquista un treno che ha la lista di attesa, mettendo diverse alternative di classe, viene addebitata la cifra più alta, e se riescono ad acquistare la più economica viene effettuato il rimborso della differenza.
Non ho avuto esperienze per l’acquisto di VOLI, ma con questa app mi sono trovata benissimo.. anzi, crea dipendenza!!
Il SERVIZIO CLIENTI contattato via chat risponde subito ed è molto efficiente. Sul sito si trovano, anche in italiano, tutte le condizioni di vendita e di cancellazione, scritte in modo molto chiaro, anche se articolate.
L’addebito delle prenotazioni è immediato, ma se prevista possibilità di cancellazione, rimborsano entro pochissime ore.
–🚌 MEZZI DI TRASPORTO
–METRO: Una corsa in metro costa 0,36€, si può pagare con l’app Alipay, selezionando la sezione trasporti che genera un qr code, da passare allo scanner all’ingresso e all’uscita. Oppure ci sono le biglietterie automatiche all’ingresso, ma non ho avuto esperienza di quanto facile sia usarle. Da pochi dovrebbe essere attivo anche il pagamento con la carta di credito.
L’app Metromen è utile per calcolare i percorsi ma occorre sapere il nome della stazione, non basta il luogo: purtroppo io non avevo informazioni di una app che contenesse una mappa con luoghi e stazioni metro integrati, (e neanche un iPhone, che pare ce l’abbia), per cui a volte abbiamo perso tempo sia a trovare la metro, che a cercare il nome della stazione più vicina.
All’ingresso della metro viene controllato il passaporto, le borse vengono passate allo scanner come in aeroporto, si deve passare dalla porta di controllo, e per entrare in metro va passato il qr code nel lettore, dopo aver impostato la città se si paga con Alipay. Spesso si deve camminare parecchio per arrivare al treno o all’uscita, fattore che va considerato nel calcolo dei tempi per gli spostamenti.
–DIDI: Spesso noi abbiamo scelto come mezzo di trasporto il DIDI, un alternativa al taxi, come Uber, o più simile al più economico Bolt di Lisbona, per il costo davvero basso delle corse, e per abbattere i tempi degli spostamenti (essendo in 3 eventuali spostamenti che comportavano metro+pullman per le attrazioni sarebbero costate pochissimo di meno). Qualche esempio: dall’aeroporto al centro di Pechino 7.49 euro, per la Grande muraglia 23 euro, per l’Esercito di terracotta dal centro di Xi’an 6.23 euro, per la tratta più lunga, da Chendgu a Leshan, 200 km, 58 euro.
IMPORTANTE: NEGLI AEROPORTI E NELLE STAZIONI I DIDI SONO NELL’AREA “CAR HAILING” O “E_HAILING” QUINDI VANNO SEGUITE LE INDICAZIONI CHE INDICANO QUESTA DIREZIONE, NON QUELLE PER I TAXI.
ATTENZIONE: ci è capitato chevil Didi non individuasse bene la posizione, non abbiamo capito perchè, visto che noi vedevamo esattamente il suo percorso quando era nelle vicinanze e il tempo di arrivo, quindi quasi sempre il taxista ha chiamato quando è arrivato nei pressi, parlando cinese (ha chiamato anche talvolta in caso di prenotazione). Se non vi trova, si può inviare foto con l’app di qualche riferimento per fargli capire la posizione esatta
🚕 funzionamento
Tramite l’applicazione Didi su Alipay si inserisce la destinazione e appare il costo, il tempo di arrivo, targa, colore e modello dell’auto e alcune alternative di taxi.
Le corse si possono anche prenotare in anticipo, e può essere opportuno farlo per gli orario mattutini (noi abbiamo prenotato la sera precedente il Didi per la Grande Muraglia,per la Riserva dei Panda a Chendgu, e per i trasferimenti in aeroporto.)
Il prezzo sull’applicazione non comprende eventuali pedaggi, che verranno aggiunti in seguito.
È possibile che un pagamento resti in sospeso. Nel caso, alla riapertura dell’app viene segnalato e va fatto il pagamento, pena la mancata possibilità di prenotazioni ulteriori.
–BICI: Abbiamo anche noleggiato bici con Alipay, il funzionamento è come quello del noleggio nelle città in Italia, di sblocco e blocco a fine corsa, il prezzo non lo abbiamo capito😬, ma è irrisorio
–TRENI: sono puntuali e affidabili. La prima classe è ovviamente più comoda della seconda, sedili spaziosi, reclinabili, comodo poggiapiedi, acqua e snack.
Sui treni c’è anche un distributore di acqua calda (nel caso per farsi dei noodles, per loro da bere) e un lavandino esterno, con anche acqua fredda, credo potabile
🚅 STAZIONI DEI TRENI
Le stazioni sono grandi come aeroporti, per questo è importante arrivare 45 minuti/1 ora prima per orientarsi e trovare il gate. I controlli sono gli stessi della metro, passaporto per entrare, scanner, metaldetector. Gli accendini spesso li fanno lasciare.
Il check in apre circa 20 minuti prima della partenza del treno, ci sono lunghe code che il personale riesce però a smaltire in tempo.
Il biglietto comprato su Trip è sempre sul passaporto, e va presentato mettendosi in coda dall’operatore, non dagli scanner.
Alla stazione di Xi’an ci sono i distributori di acqua gratuita.
🚌 BUS: preso solo una volta, a Leshan, il biglietto lo abbiamo fatto a bordo pagando in contanti perché non avevamo cambiato la città su Alipay. Un pò difficile individuare le fermate perché non indicate (non so però nelle grandi città)
🏢 HOTEL
In molti hotel non parlano inglese, noi solo a Pechino abbiamo trovato personale che parlava inglese, ed è una comodità; altrove ci hanno dato solo la chiave, muti.
In tutti (medio livello) abbiamo trovato ciabatte, spazzolini, dentifricio, acqua gratis rifornita, bollitore con te, ombrelli, macchinini antizanzare, in uno accappatoi, in un altro un regalo di benvenuto.
Non in tutti c’è il frigorifero (in estate è utile, magari controllare su Trip, dove è scritto, io ho dimenticato di farlo).
Non abbiamo mai preso la colazione inclusa, perchè nella maggior parte dei casi abbiamo letto che è solo salata: compravamo biscotti o dolciumi nei market e ci facevamo tè o caffè al mattino in camera. Il nescafè lo avevamo portato da casa ma si trova anche nei market.
✔Hotel scelti e prezzi per tripla, a notte
–Pechino: Tangfu boutique hotel Gulou branch – posizione Nanlouguxiang⬆️, hutong pedonale, 80 €
+ 1 notte Junyi Selected hotel, di fronte a stazione Beijng West, 80 €
–Chengdu: Huaghuosan hotel⬆️ – zona Tianfu square, decimo piano con vista, stupendo, 50 €
–Xi’an: Ibis Styles- Bell and Tower, sulla piazza della Torre del tamburo e a fianco a quartiere mussulmano ⬆️, 50 €
–Pingyao: Juxange inn – courtyard hotel, città antica, 22 €⬆️ incluso transfert dalla stazione
-Pechino: di nuovo Tangfu boutique hotel (ci è piaciuta sia la location che l’hotel). Per questo ultimo soggiorno abbiamo avuto un inconveniente alla seconda prenotazione, non ci hanno dato la stanza prenotata ma una di livello inferiore, che ci hanno cambiato il giorno successivo. Le stanze non sono tutte uguali, io avevo scelto quelle al primo e secondo piano che sono rinnovate, non ho idea di come siano le altre, ma comunque questo hotel per location e servizio mi sento di consigliarlo
👮 SICUREZZA e CONTROLLI
In ogni città visitata ci siamo sempre sentiti tranquilli ovunque. A Pechino nelle zone degli hutong (vicoletti con le case antiche) è ben visibile il cartello con la foto e i dati del poliziotto addetto alla sicurezza: noi siamo andati anche col buio.
Nelle piazze principali di Xian e Chendgu è presente un camper adibito alla Polizia.
I controlli ci sono ovunque, agli ingressi delle attrazioni, di stazioni e metropolitane, in entrata e in uscita, dove bisogna passare il passaporto. Più capillari a Pechino in zona Tienanmen e Città proibita: qui anche nelle strade.
All’aeroporto di Pechino in partenza controllano tutto, all’ingresso effettuano anche un controllo esplosivi, e prima dei gate, in caso sospetto, fanno aprire i bagagli per verificare cosa è stato segnalato e se può passare.
💰 COSTO DELLA VITA
–CIBO: mangiare è abbastanza economico, sia nei ristoranti che negli street food, dove abbiamo spesso mangiato, se avevano anche tavolini, così spetavamo di riuscire a capire gli ingredienti, vedendo, cosa ordinare. Abbiamo fatto la spesa nei market per colazione bibite e frutta a costi irrisori (l’acqua da mezzo litro 25 cent)
-🤩 ATTRAZIONI: le attrazioni non sono costose, la più onerosa è la Grande muraglia, 23 euro, e l’Esercito di terracotta, 15 euro, i siti più piccoli si aggirano in media sui 5 euro.
ATTENZIONE: in molti siti gli over 60 hanno biglietto scontato a metà prezzo o non pagano (in alcuni dai 65); anche i bambini hanno sconti o biglietti gratuiti,e gli studenti con tesserino della scuola/università pagano solitamente metà prezzo.
Le attrazioni acquistate su intermediari (tipo Get your guide, Civitas, ecc) sono più costose: meglio comprarle sul sito oppure tramite Trip.com, dove hanno lo stesso prezzo.
Se non è alta stagione si possono acquistare anche il giorno stesso per avere maggiore flessibilità (verificare che per alcune è necessario acquisto il giorno precedente, tipo Piazza Tienanmen)
🚻 BAGNI PUBBLICI
Nelle città ci sono molti e ben segnalati bagni pubblici. Non sono invece presenti nella maggior parte dei ristoranti.
Ho avuto occasione di frequentarli tutti, da quelli degli hutong, nelle attrazioni, nelle stazioni, nei treni e anche nelle hall degli hotel: tranne che sui treni in nessuno c’è la carta igenica, quindi è fondamentale avere fazzolettini sempre con sé.. lascio immaginare la condizione delle toilette in città🤢. Nella maggior parte è indicato se squat toilette, ovvero turca, o water.
👜 BAGAGLI
Consiglio di usare dei trolley non degli zaini: noi avevamo 1 trolley ciascuno + zainetti e mia figlia uno zaino: lei ha fatto una gran fatica perché anche se si prendono taxi o si alloggia vicino a una metro, la strada da percorrere per arrivare ai treni o ai gate delle stazioni solitamente è parecchia.
❗Dettagli e curiosità che mi sono rimasti impressi😳
-I motorini tutti elettrici che non li senti arrivare, e che suonano di continuo
-Il mix di tradizionale e moderno delle città e i quartieri grattacielo nelle periferie, visti dai treni
-Le donne cinesi che amano vestirsi e fotografarsi con abiti tradizionali, e i tanti che chiedono di fare foto con me, bionda, o con tutta la famiglia
-I cinesi che scatarrano e sputano everywhere🤢
-A tavola bevono e servono acqua calda!!
-Sono molto diffusi, soprattutto a Pechino, i posti dove puliscono le orecchie: un addetto suona un campanello, riconoscibile da lontano
-L’avviso più diffuso è “mind your step“😂
-Il People’s park a Chendgu con centinaia di annunci per matrimonio esposti
-Le lagne che si sentono in giro, dagli avvisi registrati e ripetuti con gli altoparlanti ad oltranza😒, o fatti a voce con cantilena continua, dai negozi, alle attrazioni, ai venditori che propongono le merci, al radio taxi sul Didi
📌 Cosa mi ha dato fastidio 🙄
-Non poter chiedere informazioni/comunicare quando mi serviva, perché non comprendono l’inglese (dalle indicazioni per strada, al taxista che chiama per la posizione, ecc)
-Le poche indicazioni stradali per metro e/o dentro le attrazioni
-La fatica per capire gli ingredienti della cucina e per ordinare il cibo (pochi menù scritti anche in inglese)
-Il traduttore (di più tipi) che spesso traduce cose impossibili (a volte ci siamo fatti anche delle sane risate)
Conclusioni
🔆 Un viaggio in Cina come questo è piuttosto faticoso, sia per l’organizzazione, che fisicamente, soprattutto con un programma serrato come il mio: è sicuramente consigliabile, se possibile, avere più giorni ma credo sia inevitabile che, nel cado, si diventi voraci e si tenda a voler aggiungere altre tappe e cose da vedere.
Ma è molto entusiasmante, seppur le tratte in treno siano lunghe, quelle a piedi per le visite stancanti, le giornate intense; c’è da aggiungere che, nel nostro caso, se a Pechino la stagione è stata perfetta, a metà settembre, a Chendgu e Xi’an il caldo era ancora piuttosto asfissiante ed umido, e chi lo soffre molto può essere rallentato. Per contro, credo che ci sia meno folla rispetto ad agosto o alle feste cinesi: il giorno della visita alla riserva dei panda è caduto nei 3 giorni del Mid Autumn Festival e in effetti abbiamo visto la differenza! In compenso in hotel ci hanno fatto trovare dei Moon Cake, il dolce cinese tradizionalmente preparato proprio per la Festa di metà autunno!
E’ importante studiare subito come funzionano le app, una volta capito, tutto fila velocemente che è una meraviglia.
Con pochi giorni se si vogliono vedere le attrazioni principali non possono esserci tempi morti, e ci si deve alzare molto presto, capire come arrivare a un luogo, dove andare per fare i biglietti (o farli online), dove entrare, ecc. Poi, occorre cercare di capire dove e cosa mangiare, farsi capire, -ed essere preparati a rinunciare a capire,- . I tempi sono di solito più lunghi di quel che si può immaginare.
Insomma è un viaggio sicuramente impegnativo, e i tipi ansiosi, o che perdono facilmente la pazienza come me, devono mettere in conto parecchia fatica (e altrettanta a chi deve seguire i miei ritmi).
Alla fine però si resta stupiti dall’organizzazione eccellente, dall’inaspettato che non programmato magari ti trovi di fronte, dal venire a conoscere un mondo così diverso dal nostro, e con grande fascino, e dalla immensa bellezza dei luoghi. Che ti fanno venire voglia di tornare, una volta finito il viaggio, per visitare anche altre zone diverse che, hai capito, saranno di altro incommensurabile splendore.
settembre 2024
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Molto molto interessante
Grazie mille, spero sia utile!