MYKONOS: la fiera della vanità.. ma quanta bellezza!
Certi angoli e panorami di Mykonos appaiono come un quadro.
Confermano la bellezza, immaginata, letta, sentita, o guardata su uno schermo, prima di arrivarci.
E, tuttavia, lasciano senza parole, per la meraviglia, poiché la realtà supera di gran lunga l’immaginazione
Dopo aver trascorso 4 giorni a Naxos e 3 a Koufonissi, ed esserci nutriti di grande bellezza, torniamo a Mykonos, da dove siamo arrivati, per restarci una notte e un giorno, e poi riprendere il volo verso casa
Da Koufonissi a Mykonos
Da Koufonissi a Mykonos prendiamo un costosissimo traghetto, 85 euro a testa, ma veloce: quello pianificato, che ci sarebbe costato molto meno, purtroppo è stato annullato. Ci consoliamo per il fatto che guadagnano un paio d’ore da vivere a Mykonos.
All’arrivo al porto (da cui siamo partiti), prendiamo un bus verso Fabrika, che è la stazione di arrivo, alle porte della zona pedonale di Mykonos, e anche vicinissima al nostro alloggio.
L’alloggio a Mykonos
A Mykonos gli alloggi in piena stagione sono piuttosto cari.
Ho trovato, in seconda battuta, Dimele Rooms (il primo hotel prenotato aveva un buon prezzo ma era ubicato su per una faticosa salita, anche se non distante dal centro), che si è rivelato in una location perfetta, proprio perché vicinissimo alla fermata del bus e alla zona pedonale, e con vista sui famosi mulini di Mykonos: magari non sarà così affascinante come alloggiare dentro al centro, ma ha la comodità di non dover camminare con i bagagli, nella ressa tra gli stretti vicoletti della città (che in alcuni momenti è difficile percorrere anche senza bagagli🥺)
Le camere sono nuove, arredate con gusto, e davvero gradevoli; è presente la macchina del caffè Nespresso, e sono offerti un succo, degli snack dolci, e 2 brioche per la colazione del giorno successivo (anche se la questa non era prevista). Sono inclusi anche i teli mare, e il personale alla reception è davvero disponibile: ci fornisce informazioni per la visita sulla città, e anche una comoda mappa.
Abbiamo scelto una stanza con balcone e il panorama è davvero superbo: vediamo il tramonto sul mare, e ci svegliamo con la vista dei mulini a vento, simbolo di Mykonos
L’hotel ha un ottimo rapporto qualità prezzo.
Oltre al bus per l’aeroporto, alla stessa fermata di Fabrika partono tutti i bus per le spiagge, in un crocevia di traffico di pullman pazzesco, che devono parcheggiare e fare manovra sulla strada che termina, tra il flusso di gente che arriva, cerca di orientarsi, cammina per i negozi, o tra i ristoranti
Arriviamo che manca poco al tramonto.
Prendiamo una delle vie pedonali, per dirigerci proprio verso i mulini, che distano neanche 10 minuti a piedi: cominciamo ad assaporare la bellezza delle vie di porfido bordato di bianco e delle costruzioni candide, i colori vivaci dei serramenti, delle scale, dei fiori, e dei negozi che espongono la loro merce
I mulini di Mykonos e Little Venice
In pochi minuti arriviamo dai famosi mulini, ubicati su una collinetta: c’è tanta gente, la maggior parte intenta a scattare foto, a scattarsi foto, e prevalentemente agghindata come se dovesse partecipare a un matrimonio di quelli in pompa magna,- o come se fosse a ballare in una discoteca di Ibiza, -mi fa notare mio marito: invece è per strada, piena di lustrini, e accessori stravaganti
I mulini, chiamati Kato Myli, risalgono al 1500, e originariamente erano 16: ora ne sono rimasti 7, di cui di uno sono restate poche pietre. Servivano per macinare il grano,e sono indubbiamente molto affascinanti: la location sul mare è straordinaria. Non sono visitabili, solo uno è stato trasformato in museo, ma si possono osservare anche da vicino, andando persino sotto le pale
Poi, sul fondo, in basso, si scorge Little Venice, un insieme di case colorate costruite a pelo sull’acqua, che ricordano quelle di Venezia, da cui viene il nome.. incantevoli!
Il nome originale del quartiere è Alefkandra, indubbiamente ha un fascino seducente!
Vediamo poi anche, in città, una foto di come erano molti anni fa
Ci dirigiamo proprio lì per vederle da vicino. C’è un marciapiede sul mare che le precede, dove ci sono locali bellissimi e stravaganti, alcuni con la musica a palla
La folla che si aggira al tramonto è pazzesca
Infilandosi tra i locali, si sbuca nel dedalo di stradine della chora, strettissime ma fortemente pittoresche, tutte ordinate, curate, e colorate: Mykonos è davvero una “città bomboniera”
La chiesa Panagia Paraportiani
Attraversiamo queste stradine, girando senza meta, e senza accorgercene, salendo, arriviamo ad un’altro dei posti più iconici della città: la chiesa di Paraportiani, fusione di 4 basiliche risalenti dal XV al XVII secolo, che spicca, bianca, tra il cielo azzurro e il mare blu che è ai suoi piedi, e sembra fatta di panna montata, o di zucchero filato.
Ci fermiamo a sedere di fronte a un lato della chiesa guardando la parete candida e la gente passare, per un pò.
Anche in questo angolo di Mykonos partecipiamo alla fiera della vanità, uno spettacolo pazzesco e senza pudore, dove la cosa più importante è farsi una fotografia..
Beh, .. mi ci metto anch’io, e stranamente il marito riesce a fare una gran bella foto😂🤩
Il giorno successivo, al mattino, ripassiamo .. e ancora c’è folla e le persone continuano a far foto, a cercare lo scatto d’effetto, che alla vista ti farà credere quello che non è…
.. ma c’è anche, per fortuna, chi è rilassato, e, incurante, fa l’uncinetto!
Il porto vecchio e la chiesa di Agios Nikolakis
Passando dalle rovine che ci sono attorno alla chiesa, scendendo, si arriva alla zona del porto vecchio, una grande baia che inizia con una minuscola chiesetta col tetto blu, Agios Nikolakis. La via, sul lungomare, ha affacciati negozi e ristoranti, e si può fare una bella passeggiata, passando dalla piccola spiaggetta cittadina, per vedere la baia e la città dal lato opposto
La piazza della chiesa sul porto vecchio è la zona caratteristica per ammirare i famosi e meravigliosi tramonti di Mykonos
Il tramonto a Mykonos
Da poco prima del tramonto Mykonos si trasforma in un bordello pazzesco.
In certi punti, nei vicoli piu stretti, si fa fatica anche a passare, tra le persone che escono per la serata e i croceristi in visita.
Il momento del tramonto richiama davvero tantissima gente, che si mette in attesa che la palla di fuoco scenda nel mare.
Non si può dar loro torto: l’unico tramonto che vediamo è davvero eccezionale. Siamo al porto vecchio, e ci siamo riusciti a conquistare uno spazio vicino al parapetto sul mare. Sembra di essere ad un concerto, in attesa dell’uscita dell’artista: con gli altri aspettiamo che il sole scenda. E ci aspetta una meravigliosa visione!
La chora
Ci rinoltriamo tra i vicoletti della chora, ammirando i balconi e le scale colorati
le chiesette che appaiono di tanto in tanto
le boungaville che scendono e adornano gli edifici
i negozi zeppi di merce variopinta, ed estrosa
Siamo in cerca di un posto per la cena, ubriacati dai locali e con la difficoltà di scegliere, tra i posti per turisti, gli street food, gli eleganti cocktail bar.
Attendiamo un tavolo al ristorantino da Petite Tavern, che ci era stato consigliato dalla reception del nostro alloggio, un posto carino, con buon cibo e servizio cordiale..
L’ultimo giorno in Grecia
L’indomani ci resta ancora la mattinata e buona parte del pomeriggio a Mykonos, prima di lasciare, anche quest’anno, la Grecia.
Facciamo ancora un giro per la Chora. Vediamo anche il povero e inconsueto mezzo dell’immondizia destreggiarsi tra gli stretti vicoletti
Finalmente la mattina presto c’è meno gente in giro, i gatti invece sono sempre tanti 😻
La chora è un tripudio di colori, che sono più accesi con la luce del giorno, esaltandone la bellezza: il caldo torrido estivo però comincia a farsi sentire
Ripassiamo dal porto vecchio e da Agios Nikolakis
Passeggiando, notiamo, stupiti, alcuni sagrati delle chiese occupati dai tavoli dei ristoranti
Ripassiamo da Little Venice, bellissima anche con la luce del giorno, e finalmente meno affollata
e dai mulini
Mykonos non è grande, è tanto turistica, ma è da vedere e rivedere a tutte le ore; una bellezza che si trasforma, e che supera l’impoverimento dell’esaltazione dell’ego alla massima potenza
In spiaggia a Gyalos (Yalos)
Mykonos ha una piccola spiaggetta cittadina, proprio sul lungomare, oltre la chiesa di Agios Nikolakis.
Ma, vicine, raggiungibili con pochi minuti di bus, si trovano parecchie spiagge: una delle più famose è Ornos, poi c’è la chic Psarau, e la modaiola Paradise Beach. Noi decidiamo di andare a Yalos, che è raggiungibile in bus da Fabrika in una decina di minuti.
La spiaggia di Yalos è una piccola baia, con ombrelloni piuttosto fitti (e cari) e molto affollata agli inizi di luglio, e ha un mare cristallino molto bello. Ci sono molti bar e ristoranti, alcuni dei quali con musica alta
Sul fondo, vicino alle rocce, c’è una piccola parte di spiaggia libera, dove decidiamo di fermarci e farci un bel bagno. All’ora di pranzo, passiamo davanti ai ristoranti, ma nessuno ci alletta particolarmente (anche per i prezzi!), per cui decidiamo di tornare a Mykonos per l’ultimo pasto, dove troviamo un grazioso locale che vende prodotti tipici e ha pochi tavoli, proprio tra i mulini e Little Venice, Zorba Delicatessen. Concludiamo quindi in bellezza, con ottimo cibo e una vista da favola.
E poi, è l’ora di andare a recuperare i bagagli all’hotel, e prendere il bus per l’aeroporto.
La nostra vacanza è finita, ma sono certa che non sarà l’ultima alle Cicladi: queste isole sono troppo belle!!
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