Sarebbe bello essere come un albero
Sarebbe bello essere come un albero.
Con le radici ben piantate a terra e la chioma sempre rivolta al cielo.
Saldo di fronte alle intemperie. Sicuro dell’avvicendarsi delle stagioni. Fermo e presente, sempre al suo posto. Imperturbabile rispetto ai cambiamenti del tempo.
Invece capita di trovarsi di fronte alla propria fragilità.
E alla realtà, che è caduca, complessa e imprevedibile.
Incapaci di stare.
Pronti a scappare sotto una difesa, che non protegge ma diventa un muro. Quando stare nella realtà diventa doloroso, perché cadono le aspettative, e si deve rinunciare alle illusioni. E a volte anche i sogni si frantumano.
Si rischia di cadere nel precipizio del vuoto
E in quel momento, nel vuoto, nel pozzo nero, sarebbe importante guardare in alto.
Alla chioma dell’albero, al cielo azzurro..
E se non si riesce a vedere, pensarlo. Immaginarlo. Che c’è, là fuori, e ci aspetta. Presente, come l’albero.
È dal profondo delle radici, dal buio della terra, che si può germogliare.
Si può emergere, e andare verso la luce, aspirare al cielo.
Aspirare a diventare albero.
Aprile 2024
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