Viaggi di testa e viaggi nel mondo
  • Home
  • Chi sono
    • Chi sono
    • Perchè questo blog
    • Gli articoli del blog e dati
    • Un po’ di storia..la mia!
    • Codice etico: blog per passione
    • Sul perchè del “chi sono”
    • Intervista di Rolling Pandas a Un’anima in viaggio
    • Paesi visitati
    • Contatti e collaborazioni
    • Novembre 2017: sei anni di blog
  • Viaggi di Testa
    • Pensieri e Parole
      • Sui figli adolescenti
        • Adolescenti: gli anni delle superiori
        • Figli adolescenti: quello che i genitori vorrebbero (e dimenticano)
        • Figli adolescenti e genitori: il senso di invasione in adolescenza
        • Natale e adolescenti: l’albero dell’Avvento
        • Figli, conflitti e aspettative
        • Gli adolescenti al tempo del coronavirus
        • Adolescenti: del bullismo e di altri mali del nostro tempo
        • Adolescenti: ti dovrai abituare
        • Sguardo di mamma (di adolescente)
        • L’età difficile (avere a che fare con un’adolescente o quasi)
        • Un adolescente in crescita
        • Quello che gli adolescenti ascoltano
        • Adolescenti: quanto ti dicono “ma gli altri lo possono fare”
        • Adolescenti: gli entusiasmi giovanili
        • Adolescenti: il primo concerto
        • Il giorno dell’esame di terza media
        • Adolescenti: quando tua figlia sceglie la scuola superiore
        • Adolescenti: quando ti portano in viaggio nel tempo
        • Vacanza on the road, di relax o mista, con figli adolescenti?
        • Un adolescente in viaggio
      • Ho guardato scorrere la vita, ho sentito scorrere il tempo
      • Quella “logica” allegria
      • Sono un camaleonte
      • Fai la brava
      • Sogni a breve termine
      • Sono assetata
      • Lavori in corso
      • Nebbia in costiera (la bellezza oltre tutto) – CAMPANIA
      • Guardando il monte
      • Auguri per l’anno 2025
      • Nessuno si salva da solo
      • Voglio accorgermi di vivere
      • Le inimmaginabili possibilità che offre la vita
      • La gioia che ci spetta
      • Sarebbe bello essere come un albero
      • Credi in quello che vedi ma non credere che sia tutto lì
      • C’è chi sta peggio
      • Novembre 2017: sei anni di blog
      • Quando capisci (parte di) quello che vuoi
      • La felicità è desiderio di ripetizione?
      • L’importanza del progetto
      • Reciprocità
      • Sei sempre in giro!
      • Voracità
      • Cosa chiedere a Babbo Natale: il coraggio di desiderare
      • Linee di confine
      • Quel poco che deve bastare
      • Svegliarsi altrove
      • Quando vedo..
      • La vita in diretta, dentro
      • Quello che non passa
      • Alla luce del tramonto
      • La fiducia è una cosa seria
      • Vivere e lasciare andare
      • La voglia di tornare a viaggiare nel mondo
      • La vita degli altri
      • La prepotenza della vita
      • L’ultima opportunità (per sconfiggere la pandemia)
      • I tempi, nella mia vita
      • Navigando
      • Quello che non ho imparato
      • Quel metro di distanza: le nuove distanze della pandemia e altre distanze
      • Viaggio nell’angoscia di aver contratto il Covid-19
      • Maschere e mascherine
      • Dentro la caverna
      • Ho addosso i segni del tempo
      • Le tue impronte
      • Al mare in ROMAGNA, dopo la quarantena
      • Quei giorni in cui il mondo si è fermato (per la pandemia di Coronavirus)
      • Gli adolescenti al tempo del coronavirus
      • Coronavirus, fase 2: ce la faremo?
      • Il coronavirus e il popolo dei viaggiatori
      • Pensieri al dopo il coronavirus
      • Il grande vuoto
      • Pensieri ai tempi del coronavirus, parte seconda: in isolamento
      • Pensieri al tempo del Coronavirus
      • Lassù, oltre le nuvole
      • Ghirlande di Natale e come farle
      • Il meglio e il peggio di noi
      • Dovremmo mettere da parte un pò la cattiveria
      • Preghiera al sole (in un giorno d’inverno)
      • Lode al vento
      • Lode all’acqua
      • Lode al mio mare
      • Settembre
      • Bologna, 2 agosto 1980
      • Oggi mio padre compie 80 anni
      • Davanti alla morte
      • La libertà di sbagliare
      • Integrità
      • La vita nella testa
      • La mia vita in bianco e nero
      • Questo miope mondo
      • La mia faccia racconta
      • La forza del vuoto
      • Il ragionevole dubbio
      • L’eredità genealogica e la storia che si ripete
      • Condividere
      • Empatia
      • Siamo soli?
      • Le belle persone
      • Un gatto per amico
      • Sogno dunque vivo
      • Passare dalle stelle alle stalle in un secondo
      • Il punto di vista di un permaloso
      • Non sopporto gli influencer!
      • Fragilità
      • 30 anni dopo, davanti al mare
      • Dove sta la verità?
      • Fermate il mondo, voglio scendere
      • Le affinità selettive
      • Libertà è partecipazione
      • 50 anni e più
      • Perchè la bellezza ti salva la vita
      • L’effetto pelle e l’effetto alone
      • Gli effetti di una madre invadente nella vita di un figlio
      • Figli, conflitti e aspettative
      • Valutazioni e lezioni
      • Elogio alla fuga
      • Dopo Babbo Natale
      • Regalate la magia ai vostri bambini
      • Il viaggio più bello
      • Non credere a tutto quello che vedi
      • Essere accolti
      • Il giro di svolta
      • L’importanza del contenitore
      • Il giorno di dolore che uno ha
      • Mancanze
      • Il bisogno di “like”
      • Il senso di comunione perduto
      • L’ozio
      • Esporsi
      • Giornate di vento
      • Muri e confini
      • L’estate sta finendo
      • Ingenuità e purezza
      • Catene e libertà
      • Ci sono partenze..
      • Sposarsi l’8 marzo
      • Dentro e fuori
    • Opere
      • ASSISI, Bansky e Gio Evan
      • Formigli e Massini, racconti e verità sul pianeta che affonda come il Titanic: la cultura che può portare salvezza
      • Il Cristo di San Giovanni della Croce di Dalì
      • Hirayama, insegnami la gioia dei Perfect days
      • Questo mondo non mi renderà cattivo .. io lo spero!!!
      • Andando verso il sole … dell’Avvenire.
      • Incontrando Gio Evan
      • Appunti per un naufragio e L’abisso
      • Dalì a MATERA: stupore e bellezza, tra il tempo ballerino e la danza degli opposti
      • Vuoti a perdere, come ancora non ho imparato a vivere (ma ognuno fa quel che può)
      • Festa della liberazione: Bella Ciao a Siviglia
      • DOZZA, il borgo medievale del muro dipinto e della rocca sforzesca, sulle colline imolesi (BO)
      • Soul, il nuovo cartone animato della Pixar: lo scopo della vita è assaporare ogni momento
      • Giovinezza obbligatoria?
      • A spasso dentro quadri e colori: la mostra di Monet e degli impressionisti a Bologna
      • La Casa di Carta: la serie delle meraviglie
      • L’isola dell’abbandono: abbandono e capacità di abbandonarsi
      • Gli anni più belli?
      • Non so dove i gabbiani abbiano il nido…
      • Wynwood walls a Miami
      • Woyzeck: la disperazione di un’anima fragile
      • L’Oscar 2019 al film “Green book”: la capacità di costruire un’amicizia
      • La potenza di una voce: Bohemian Rapsody e Freddie Mercury
      • Abbi cura di me
      • Per non dimenticare: le scarpe della memoria e il monumento contro l’olocausto a Budapest
      • La merda degli altri
      • “Cerca di guardare le stelle e non i tuoi piedi”
      • L’amore, quando c’è, vince su tutto
      • La paura e la fortuna di essere diversi
      • Il senso di comunione perduto
      • Nessuno escluso: abbiamo sbagliato qualcosa
      • Lo stronzo interiore
      • Cosa sto scontando che mi arriva da chi mi ha preceduto?
      • Il Teatro, strumento formativo ed educativo per bambini e ragazzi..un altro bel viaggio
  • Viaggi nel Mondo
    • Viaggi con bambini
      • La meraviglia di Cayo Largo
      • Fuerteventura, Canarie
      • Ibiza e Formentera a primavera
      • Lanzarote, l’energia e le viscere della terra
      • LIGURIA-Golfo dei Poeti
      • Kenya, emozioni in Africa
      • Maldive low cost
      • Montegrotto-Terme Euganee
      • MOLVENO (TN), il suo lago, i suoi monti, i suoi colori
      • Quella volta che siamo andati a Disneyland Paris
      • Repubblica Domenicana
      • SIRMIONE: meraviglia tra lago, archelogia e terme
      • Thailandia e isole del golfo
      • Zanzibar, la prima volta in Africa
    • Un adolescente in viaggio
      • Siviglia
      • Bahamas – Exuma
      • Barcellona, due giorni in inverno
      • Budapest
      • Bratislava
      • Corsica
      • Cuba
      • DUBAI, EMIRATI ARABI in un pomeriggio: visita durante un transito
      • Florida, USA
      • Orlando: Universal Studios e Universal’s Islands of Adventure
      • Fuerteventura
      • Londra e Harry Potter Studios
      • Harry Potter Studios a Londra: un desiderio che si avvera. Il vissuto di un’adolescente
      • Maldive
      • Alle Maldive con un’adolescente
      • MOLVENO (TN), il suo lago, i suoi monti, i suoi colori
      • Milano vicino all’Europa
      • Una giornata a spasso per RAVENNA
      • L’altra Romagna: relax al mare a Punta Marina e Marina di Ravenna
      • Genova: un giro per la città in una giornata d’autunno
      • CAGLIARI e dintorni, SARDEGNA: sorpresa inaspettata a primavera
      • SICILIA
      • Un’adolescente in viaggio
      • Adolescenti: quando ti portano in viaggio nel tempo
      • Viaggiare con ragazzi adolescenti
      • Vacanza on the road, di relax o mista, con figli adolescenti?
    • Trekking e camminate
    • Esperienze in viaggio
      • L’Africa in diretta
      • Casela Park a Mauritius
      • La cucina del Diavolo a Marafa-Kenya
      • Viaggio di nozze nella Polinesia francese
      • L’albero della pace di via D’Amelio a Palermo
      • Quella volta che siamo andati a Disneyland Paris
      • Pesca al tramonto e notturna alle Maldive
    • Consigli di viaggio
      • 7 cose utili in vista di un viaggio
      • 10 passi per organizzare un viaggio di 4 giorni in Giordania
      • Le 10 spiagge piu’ belle del mondo.. più altre!
      • Vacanza on the road, di relax o mista, con figli adolescenti?
      • Viaggiare con ragazzi adolescenti
      • Turisti fai da te? no Alpitour? …Vantaggi e svantaggi
      • Viaggiare risparmiando: come organizzare un viaggio fai da te
      • Assicurazioni di viaggio, queste sconosciute!
      • Assicurazioni di viaggio e malattie preesistenti
      • Come prenotare un hotel o un appartamento: i principali portali web
      • Maldive in resort economici
      • Maldive d’estate: il paradiso non puo’ attendere
      • Maldive perchè: 10 motivi per andare o tornare alle Maldive
      • Cosa non puo’ mancare in valigia per un viaggio alle Maldive
      • Un’adolescente in viaggio
      • Le nostre case particular e alloggi a Cuba
      • Dilemma: profilassi antimalarica si o no?
      • Londra a 360 gradi dallo Sky Garden
      • Londra: lo Stansted Express e i biglietti delle attrazioni 2×1
      • Budapest: informazioni utili per organizzare il viaggio
      • Budapest: gli imperdibili
      • El Cotillo, l’anima di Fuerteventura
      • Florida, the sunshine state: organizzare il viaggio
      • SEYCHELLES: organizzare un viaggio fai da te
      • Peloponneso ed Atene: organizzare la vacanza
    • Sventure in viaggio
      • Bagagli smarriti
      • La giraffa ritrovata
      • Il taxista a Bangkok
      • Quasi ostaggi in Chiapas, Messico
    • Cose fighe in giro per il mondo
      • Cina, la Grande Muraglia: visita alla sezione di Mutianyu
      • Giro in motoslitta sulle DOLOMITI, a MISURINA, e nevicata in CADORE
      • Il Wadi Rum: paesaggi mozzafiato del deserto della Giordania, e notte in una bubble tent
      • Dormire in una casa galleggiante a RIMINI
      • CASTELBRANDO (TV): Castellana per una notte e un giorno
      • Tra ghiacci e cielo, sul tetto d’Europa: il Monte Bianco con lo Skyway
      • Le carezze delle razze
      • Fiumi, monti e cascate della Corsica del Sud: Solenzara, cime di Bavella e Purcaraccia
      • Come dentro un dipinto: la lavanda in VALSAMOGGIA (BO)
      • Exuma: escursione all’isola dei maialini
      • Wynwood walls a Miami
      • Andare alle Terme di Budapest
      • Scovare un catcafè a Bratislava
      • Verso  la magia …e oltre!!! Visita agli Harry Potter WB Studios di Londra
      • Orlando: Universal Studios e Universal’s Islands of Adventure
      • Fusterlandia a L’Havana
      • Incontro con i Masai a Zanzibar
      • Safari in Kenya
      • Tuffo da una liana nel Rio Chavon-Repubblica Domenicana
      • A cavallo nella valle di Vinales a Cuba
      • Canopy (zipline) nella Valle de Los Ingenios a Trinidad-Cuba
      • Alloggiare all’Havana nella casa del professore che dava lezioni di matematica a Che Guevara
      • Snorkeling alle Maldive
      • Passeggiando sulla passerella di vetro del Tower Bridge
      • Alloggiare in un hotel sul fiume a Bangkok
      • Salita sull’Etna, in Sicilia
    • Sui viaggi
      • Paesi visitati
      • Areoporto, mon amour!
      • Sei sempre in giro!
      • Svegliarsi altrove
      • Le cose che odio delle partenze (per un viaggio)
      • La voglia di tornare a viaggiare nel mondo
      • Lasciami sognare di viaggi
      • Le partenze che non ti aspetti – viaggiare dopo il covid-19
      • Il coronavirus e il popolo dei viaggiatori
      • Collezione di salti dal mondo e posti da Wow!
      • Intervista di Rolling Pandas a Un’anima in viaggio
      • Organizzare un viaggio “fai da me”
      • Adolescenti: quando ti portano in viaggio nel tempo
      • Lode al mio mare
      • La partenza
      • Quando inizia un viaggio
      • Fare un viaggio non è solo viaggiare
      • La percezione del tempo in viaggio
      • Il giorno prima del ritorno
      • Vecchietudine
      • Un po’ di storia..la mia!
    • Tutti i viaggi
  • Viaggi nel mondo per destinazione
    • Italia
      • EMILIA e ROMAGNA
        • Ma quanto è bella BOLOGNA!
        • Il Santuario della Madonna di San Luca a BOLOGNA
        • Un’insolita Bologna da una finestrella
        • A spasso dentro quadri e colori: la mostra di Monet e degli impressionisti a Bologna
        • BOLOGNA e tulipani: un tuffo tra i colori e la bellezza al Tulipark
        • Bologna, 2 agosto 1980
        • Borghi e castelli del MODENESE e altre bellezze: Spilamberto, Castelvetro, Levizzano, Spezzano, Guiglia, Vignola, Savignano, Nonantola, Maranello, Zocca
        • In giro per l’appennino tosco emiliano in estate, tra monti e laghi: il Cimone e il lago della Ninfa
        • In giro per l’Appennino modenese: la cascata del Bucamante
        • I vulcani dell’Appennino emiliano: le Salse di Nirano (Mo)
        • Panchine giganti in Emilia Romagna: a Prignano (MO) e a Castellarano (RE)
        • La Pietra di Bismantova: il mondo da un’alta prospettiva
        • Da CASTEL del RIO a BARBERINO: gita dalla valle del Santerno alla valle del Mugello (BO-FI)
        • CEREGLIO e baci (BO)
        • Cesenatico d’inverno e il presepe galleggiante della Marineria
        • DOZZA, il borgo medievale del muro dipinto e della rocca sforzesca, sulle colline imolesi (BO)
        • Due anime in viaggio in moto.. alle GROTTE di LABANTE (BO)
        • Il Labirinto della Masone (PR): perdersi tra le canne di bambù
        • 25 Aprile Festa della Liberazione a Monte Sole, MARZABOTTO (BO)
        • MORADUCCIO, natura travolgente sul fiume Santerno e la cascata delle meraviglie (BO)
        • FERRARA: un giro per la città
        • L’ARGINE DEGLI ANGELI (RA-FE), la ciclopedonale sospesa sul Delta del Po
        • Riflessi e ponti di COMACCHIO e giro in motonave sul Delta del Po (FE)
        • Una giornata a spasso per RAVENNA
        • L’altra Romagna: relax al mare a Punta Marina e Marina di Ravenna
        • Al mare in ROMAGNA, dopo la quarantena
        • Bellezze naturali della ROMAGNA: la Grotta Urlante e la Cascata della Sega a PREMILCUORE (FC)
        • RIMINI: colori arte e storia al Borgo San Giuliano
        • Piazzetta Betlemme e i suoi dipinti, a SAN GIOVANNI in PERSICETO (BO)
        • Le meraviglie della VALSAMOGGIA (BO)
        • Campi di girasoli: la bellezza in VALSAMOGGIA (BO)
        • Come dentro un dipinto: la lavanda in VALSAMOGGIA (BO)
      • Alto Adige: CAREZZA e dintorni, una carezza per l’anima (BZ)
      • La vita è bella… ad AREZZO!
      • Assisi, Bansky e Gio Evan
      • Ma quanto è bella BOLOGNA!
      • Un’insolita Bologna da una finestrella
      • Il Santuario della Madonna di San Luca a BOLOGNA
      • BOLOGNA e tulipani: un tuffo tra i colori e la bellezza al Tulipark
      • BOLZANO d’estate.. e BOLZANO d’inverno
      • Incantevole BORGHETTO SUL MINCIO (VR): una notte in ex mulino, in compagnia del fiume
      • CAGLIARI e dintorni, SARDEGNA: sorpresa inaspettata a primavera
      • CAMPANIA
        • Nebbia in costiera (la bellezza oltre tutto) – CAMPANIA
        • Alla riscoperta di NAPOLI
      • CASTELBRANDO (TV): Castellana per una notte e un giorno
      • Da CASTEL del RIO a BARBERINO: gita dalla valle del Santerno alla valle del Mugello (BO-FI)
      • CEREGLIO e baci (BO)
      • Cesenatico d’inverno e il presepe galleggiante della Marineria
      • Pedalando per le valli di COMACCHIO: la ciclopedonale dell’ARGINE DEGLI ANGELI (RA-FE)
      • Riflessi e ponti di COMACCHIO e giro in motonave sul Delta del Po (FE)
      • DOZZA, il borgo medievale del muro dipinto e della rocca sforzesca, sulle colline imolesi (BO)
      • Favignana: colori, odori, suoni, e sapori e l’intrigante storia dei Leoni di Sicilia
      • Favignana: l’ex stabilimento della tonnara e l’affascinante storia della famiglia Florio
      • FERRARA: un giro per la città
      • Le GROTTE DI FRASASSI: un’altra meraviglia della natura nelle MARCHE
      • Genova: un giro per la città in una giornata d’autunno
      • Una sosta a GORIZIA
      • Due anime in viaggio in moto.. alle GROTTE di LABANTE (BO)
      • LAGO di GARDA
        • RIVA del GARDA e dintorni: il parco grotta cascata del VARONE e la ciclabile del Garda
        • SIRMIONE: meraviglia tra lago, archelogia e terme
        • LAGO DI GARDA: MALCESINE e PESCHIERA sulla sponda veronese
        • Tra cielo e lago sul GARDA: Rocca di MANERBA e Punta Sasso (e puntatina a Salò e alla panchina gigante di Cisano)
      • LAMPEDUSA
        • Accogliente Lampedusa
        • L’isola e la spiaggia dei Conigli a Lampedusa
        • Le spiagge di LAMPEDUSA e il resto non perdere
        • Cronache da LAMPEDUSA
        • LAMPEDUSA: informazioni e suggerimenti per organizzare il viaggio
      • LIGURIA-Golfo dei Poeti
      • Impressioni di LUCCA, in Toscana
      • Il fascino indescrivibile e avvolgente di MATERA
      • Milano vicino all’Europa
      • Giro in motoslitta sulle DOLOMITI, a MISURINA, e nevicata in CADORE
      • Appassionatamente in giro per il centro di MODENA
      • In giro per l’Appennino Tosco Emiliano in estate: il monte Cimone e il lago della Ninfa
      • In giro per l’Appennino modenese: la cascata del Bucamante
      • I vulcani dell’Appennino emiliano: le Salse di Nirano (Mo)
      • Borghi e castelli del MODENESE e altre bellezze: Spilamberto, Castelvetro, Levizzano, Spezzano, Guiglia, Vignola, Savignano, Nonantola, Maranello, Zocca
      • Panchine giganti in Emilia Romagna: a Prignano (MO) e a Castellarano (RE)
      • MOLVENO (TN), il suo lago, i suoi monti, i suoi colori
      • Montegrotto-Terme Euganee
      • MORADUCCIO, natura travolgente sul fiume Santerno e la cascata delle meraviglie (BO)
      • Alla riscoperta di NAPOLI
      • Insolitamente PISA
      • Il Labirinto della Masone (PR): perdersi tra le canne di bambù
      • Una giornata a spasso per RAVENNA
      • RIMINI: colori arte e storia al Borgo San Giuliano
      • RIVA del GARDA e dintorni: il parco grotta cascata del VARONE e la ciclabile del Garda
      • L’altra Romagna: relax al mare a Punta Marina e Marina di Ravenna
      • Al mare in ROMAGNA, dopo la quarantena
      • Bellezze naturali della ROMAGNA: la Grotta Urlante e la Cascata della Sega a PREMILCUORE (FC)
      • Un due tre.. per le vie di Roma
      • Per non dimenticare: le pietre d’inciampo nel ghetto ebraico di ROMA
      • Piazzetta Betlemme e i suoi dipinti, a SAN GIOVANNI in PERSICETO (BO)
      • SARDEGNA
        • CAGLIARI e dintorni, SARDEGNA: sorpresa inaspettata a primavera
        • Spiagge incantevoli della SARDEGNA del sud: la Tueredda, Su Giudeu e Porto Pino
      • SICILIA
        • Agrigento, la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi: fascino greco e meraviglie siciliane
          • La VALLE DEI TEMPLI di Agrigento: fascino, storia e bellezza
          • Scoprendo AGRIGENTO
          • La bianca SCALA DEI TURCHI, perla della Sicilia
        • Sicilia: 6 giorni tra mare, città, natura e templi
        • Salita sull’Etna, in Sicilia
        • L’albero della pace di via D’Amelio a Palermo
        • La SICILIA orientale: il barocco della Val di Noto, le meraviglie della natura, e le delizie per il palato
          • CATANIA, Acitrezza, Acicastello e TAORMINA
          • CALTAGIRONE e GRAMMICHELE
          • Indimenticabile RAGUSA Ibla
          • MODICA, meraviglia  e cioccolato
          • NOTO, la stilosa
          • Il fascino di Ortigia e la Neapolis di SIRACUSA
          • Spiaggia Pineta del GELSOMINETO, Tonnara di VENDICARI e borgo di MARZAMEMI
        • Favignana: colori, odori, suoni, e sapori e l’intrigante storia dei Leoni di Sicilia
        • Favignana: l’ex stabilimento della tonnara e l’affascinante storia della famiglia Florio
        • LAMPEDUSA
          • Accogliente Lampedusa
          • L’isola e la spiaggia dei Conigli a Lampedusa
          • Le spiagge di LAMPEDUSA e il resto non perdere
          • LAMPEDUSA: informazioni e suggerimenti per organizzare il viaggio
          • Cronache da LAMPEDUSA
          • Appunti per un naufragio e L’abisso
        • Trapani Erice e Marsala: chi dice che per vedere i mulini a vento occorre andare in Olanda??
      • SIRMIONE: meraviglia tra lago, archelogia e terme
      • Regale TORINO
      • Elegante TRIESTE
      • Meraviglie della natura: la Grotta Gigante a TRIESTE
      • UDINE, unica e particolare
      • Valle D’Aosta
        • COGNE, ai piedi del Gran Paradiso
        • Tra ghiacci e cielo, sul tetto d’Europa: il Monte Bianco con lo Skyway
        • Chamois, la Perla delle Alpi senza auto in Valle D’Aosta
      • Weekend sulle Dolomiti della VALGARDENA in estate
      • Da Ortisei al rifugio delle ODLE: strepitosi paesaggi per un trekking in VALGARDENA
      • Le meraviglie della VALSAMOGGIA (BO)
      • Campi di girasoli: la bellezza in VALSAMOGGIA (BO)
      • Come dentro un dipinto: la lavanda in VALSAMOGGIA (BO)
      • La diga del VAJONT (BL): una terribile catastrofe
      • VENEZIA, il carnevale e le isole
        • Dormire a VENEZIA, il carnevale e BURANO
        • Pittoresca BURANO
      • VERONA e le sue terme: Aquardens
    • Bahamas – Exuma
      • Exuma: verso il paradiso e.. oltre!
      • Exuma: diario dal paradiso
      • Le 10 spiagge piu’ belle di Exuma, Bahamas
      • Exuma: vedere i maialini nuotare a Pig beach (swimming pigs)
    • Baleari
      • Ibiza e Formentera a primavera
      • Capita… IBIZA in primavera, once again
    • Barcellona
    • Bratislava
    • Budapest
      • Mille angolature di Budapest
      • Budapest: informazioni utili per organizzare il viaggio
      • Budapest: gli imperdibili
      • Per non dimenticare: le scarpe della memoria e il monumento contro l’olocausto a Budapest
      • Andare alle Terme di Budapest
    • Canarie
      • Fuerteventura
        • Fuerteventura, Canarie
        • Una settimana a Fuerteventura: cosa fare
        • Fuerte vado o non vado: 10 motivi per non andare a Fuerteventura
        • Fuerteventura: ma che tempo fa?
        • Fuerteventura perchè
        • Le più belle spiagge di Fuerteventura
        • El Cotillo, l’anima di Fuerteventura
        • I nostri alloggi a Fuerteventura e altri consigli pratici
      • Lanzarote, l’energia e le viscere della terra
    • Cina
      • Cina in fai da te: informazioni pratiche
      • Cina: la mia visita a Pechino
      • Un Cat Cafè tra gli hutong di Pechino!
      • Cina, la Grande Muraglia: visita alla sezione di Mutianyu
      • Cina: Chengdu e i panda, meravigliose e buffe creature!
      • Cina: escursione da Chengdu a Leshan per vedere i Budda giganti
      • Cina: Xi’an, magnifica antica capitale della Cina e l’esercito di terracotta
      • L’esercito di terracotta di Xi’an, in Cina: davvero l’ottava meraviglia del mondo!
      • Cina: Pingyao, la Cina della tradizione e delle lanterne rosse
    • Corsica
      • Corsica del Sud: le accoglienti geometrie della natura
      • Le spiagge della Corsica del sud
      • Fiumi, monti e cascate della Corsica del Sud: Solenzara, cime di Bavella e Purcaraccia
      • Bonifacio, Corsica del Sud: imperdibile meraviglia e falesie
      • Un giro per Bastia, Corsica
      • Cittadine della Corsica del Sud: Portovecchio, Sartene, Propriano
      • Corsica del Sud: informazioni pratiche e utili
      • Le partenze che non ti aspetti – viaggiare dopo il covid-19
    • Cracovia (+ Auschwitz e Birkenau)
      • Affascinante CRACOVIA: visita di 3 giorni alla città polacca
      • AUSCHWITZ e BIRKENAU: visita ai campi dell’orrore vicino a CRACOVIA
    • Croazia: laghi di Plitvice e dintorni
    • Cuba
      • Cuba in fai da te
      • A cavallo nella valle di Vinales a Cuba
      • Le nostre case particular e alloggi a Cuba
      • Canopy (zipline) nella Valle de Los Ingenios a Trinidad-Cuba
      • Fusterlandia a L’Havana
      • Alloggiare all’Havana nella casa del professore che dava lezioni di matematica a Che Guevara
      • La meraviglia di Cayo Largo
      • I cayos di Cuba
    • Emirati Arabi
      • DUBAI, EMIRATI ARABI in un pomeriggio: visita durante un transito
      • I miei 4 giorni ad ABU DHABI, negli EMIRATI ARABI
      • Dune bashing nel deserto Al Khatim di ABU DHABI
    • Florida, USA
      • Florida, the sunshine state: organizzare il viaggio
      • Miami e Fort Lauderdale
      • Everglades e costa del golfo del Messico
      • Orlando: Universal Studios e Universal’s Islands of Adventure
      • Kennedy Space Center a Cape Canaveral (Nasa)
      • Wynwood walls a Miami
      • Miami Beach, Florida
    • Giordania
      • 10 passi per organizzare un viaggio di 4 giorni in Giordania
      • I paesaggi della Giordania
      • Visitando Petra: il mio itinerario
      • I colori di Petra
      • Il Wadi Rum: paesaggi mozzafiato del deserto della Giordania, e notte in una bubble tent
      • Un bagno nel Mar Morto in Giordania
    • Grecia
      • Balos e la sua laguna immensa, e l’idilliaca Gramvousa
      • Meglio ELAFONISOS in Peloponneso o ELAFONISSI a Creta?
      • Creta: Elafonisos, Balos, Falasarna, Chania, le meraviglie dell’ovest
      • Grecia: isole Cicladi
        • MYKONOS: la fiera della vanità.. ma quanta bellezza!
        • NAXOS, tutto quello che si può cercare in un’isola greca
        • Koufonissi, la perla blu dell’Egeo
      • Grecia: Peloponneso e Atene
        • Il canale di CORINTO
        • MONEMVASIA: il Medioevo sul mare
        • ELAFONISOS: colori caraibici nel mare della Grecia
        • Peloponneso, penisola del Mani: una Grecia straordinaria fuori dall’ordinario
        • In giro per il Peloponneso: AREOPOLI, torri e colori, GYTHIO e i polipi appesi
        • LIMENI: case in pietra banca, barche volanti e tartarughe
        • GEROLIMENAS: il mare in una stanza
        • In giro per la calda e caotica ATENE
        • Peloponneso ed Atene: organizzare la vacanza
    • Kenya
      • Kenya, emozioni in Africa
      • Safari in Kenya
      • La cucina del Diavolo a Marafa-Kenya
      • L’Africa in diretta
    • Lisbona, Sintra, Cabo Da Roca e Cascais
      • Il canto di Lisbona: 3 giorni in visita alla città
      • Lisbona: gli imperdibili (per me)
      • Lisbona e Pessoa: la struggente saudade contagiosa
      • I mezzi storici a LISBONA e gli altri mezzi di trasporto
      • Il fado, la musica dell’anima di Lisbona
      • Gita da Lisbona a Sintra, Cabo da Roca, e Cascais
    • Londra
    • Maldive
      • Maldive low cost
      • Maldive con un’adolescente
      • I nostri resort low cost alle Maldive
      • Maldive: cosa non puo’ mancare in valigia
      • Maldive d’estate: il paradiso non puo’ attendere
      • Maldive perchè: 10 motivi per andare o tornare alle Maldive
      • Snorkeling alle Maldive
      • Pesca al tramonto e notturna alle Maldive
    • Mauritius
    • Messico
    • Parigi
      • Quella volta che siamo andati a Disneyland Paris
      • Lo sgretolarsi delle certezze – L’incendio di Notre Dame de Paris
    • Polinesia
      • Un sogno chiamato Polinesia
      • Viaggio di nozze nella Polinesia francese
    • Siviglia
    • Seychelles
      • SEYCHELLES: un sogno a lungo cullato
      • SEYCHELLES: organizzare un viaggio fai da te
      • Seychelles: le incantevoli spiagge e l’antica foresta di Praslin
      • Seychelles: in bicicletta verso le spiagge paradisiache di La Digue
      • Seychelles: un assaggio delle bellezze del sud di Mahè
    • TERME
      • Giornata alle terme con le amiche
      • VERONA e le sue terme: Aquardens
      • SIRMIONE: meraviglia tra lago, archelogia e terme
      • Andare alle Terme di Budapest
    • Thailandia e isole del golfo
      • Bangkok
      • Il taxista a Bangkok
      • Alloggiare in un hotel sul fiume a Bangkok
      • Koh Tao e Koh Phangan, le isole del golfo della Thailandia
    • Trekking e camminate
    • Repubblica Domenicana
      • Repubblica Domenicana: un tuffo dove l’acqua è piu’ blù
      • Repubblica Domenicana, Bayahibe
      • Repubblica Domenicana, escursione a Saona
      • Repubblica Domenicana, escursione nell’entroterra
      • Tuffo da una liana nel Rio Chavon-Repubblica Domenicana
        • CONTATTI
    • Zanzibar
      • Zanzibar, la prima volta in Africa
      • Incontro con i Masai a Zanzibar
  • Privacy e cookies policy

Cracovia

Affascinante CRACOVIA: visita di 3 giorni alla città polacca

 

 

La mia Cracovia

Il ticchettio degli zoccoli dei cavalli che arrivano, trascinando carrozze bianche guidate da eleganti cocchieri, e che portano i turisti

 

 

Il suono, ogni ora, della tromba, che appare dalle finestre del campanile più alto della Basilica di Santa Maria, col saluto finale, atteso, del trombettista

 

 

I palazzi d’epoca, colorati, eleganti, attaccati uno all’altro, ognuno diverso, che seguono il perimetro della piazza, ma anche le curva della strada

 

 

La piazza Reikny Glowny, immensa, imperiale, elegante, quadrata, che io non immaginavo così… la zona centrale occupata dal Fondaco dei tessuti, che la fa sembrare di minori dimensioni, sempre animata e vivace. Incantevole con le luci della sera

 

 

Ho amato questa piazza, che ho girato in lungo e largo ogni giorno della mia permanenza in città. Arrivarci in 2 minuti dal mio alloggio, così vicino, -e il posto migliore dove stare-, era come giungere ad un appuntamento irresistibile con la bellezza, l’originalità, la magnificienza

 

 

Tutto, in Stare Miasto, la città vecchia, è ordinato, pulito, curato, e armonioso; i locali, si distinguono tra quelli estremamente eleganti, quelli con un gusto retro’, e altri intrisi di tradizion: tutti hanno grande personalità

 

 

Il castello Wavel, domina in modo discreto su una colinetta, e risalta guardandolo dalla Vistola, ma è imponente quando si raggiunge

 

 

I giardini Planty, attorno alla città vecchia, hanno preso il posto delle mura, e regalano piacevoli passeggiate.

Se Stare Miasto si contraddistingue per eleganza, Kazimierz sprizza di vivacità, di originalità, di mescolanze

 

 

Con le sue chiese e le sue sinagoghe, coi suoi locali, che mi hanno ricordato i “ruins bar” di Budapest.

Brulica di giorno e soprattutto di sera.

Mentre a Podgorze, cala il silenzio sul ghetto ebraico, portavoce della memoria degli orrori del periodo nazista, pur celebrando la grandezza di uomini come Schindler, e la sua fabbrica, e Pankiewicz, e la sua farmacia dell’Aquila, e portando al mondo la loro storia. La memoria in tante sedie vuote su una Piazza

 

 

I 2 quartieri sono uniti dal Father Bernatek’s bridge, passerella pedonale e ciclabile, attrattiva per i panorami, e per i suoi plastici acrobati che volteggiano nell’aria sulla Vistola. Bellissimo la sera

 

 

Un viaggio a Cracovia è l’occasione per riflettere sulle diverse polarità che contraddistinguono l’uomo: su quanto di grandioso e bello sia riuscito a creare, come le miniere di sale, con i percorsi nel sottosuolo, le stuperfacenti sculture; i grandiosi edifici, e poi .. espressioni d’arte come la Dama con l’ermellino, dipinta da quel genio di Leonardo.. ma mostraanche di quanta di brutalità e crudeltà sia stato capace, con la deportazione  e lo sterminio di massa di tanti esseri umani nei campi di Auschwitz e Birkenau

 

 

A Cracovia era da tempo che volevo andare, e, finalmente c’è l’ho fatta.

 

Tre giorni e mezzo a Cracovia

 

 

Complice un volo a un prezzo davvero conveniente, e con ottimi orari, per inizio settembre, con la compagnia Wizzair, prenoto per la permanenza in città di 3 giorni e mezzo: Wizzair è conosciuta per non essere molto affidabile, per via delle frequenti cancellazioni, ma un prezzo così non me lo posso lasciare scappare.

Va tutto bene, quindi partiamo, godendoci 2 giornate di un tempo sereno, e anche di un caldo anomalo in città per essere l’inizio di settembre, mentre nei 2 giorni successivi assaporiamo il clima autunnale, grigio ed umido.

Vedere e viversi la città col sole è grande un privilegio, visto che, a detta anche dei locali, il meteo a Cracovia è davvero sfavorevole, e pioggia e nuvole sono all’ordine e del giorno.  Noi l’abbiamo vista in entrambe le versioni e ovviamente col sole è un incanto

 

 

ma anche con il cielo grigio ha il suo fascino

 

 

In 3 giorni e mezzo sono riuscita a vedere tutto quello che avevo pianificato, sicuramente gli highlights della città, e le principali escursioni, alle Minere di sale e ad Auschwitz-Birkenau: un giorno in più avrebbe reso meno stancanti le giornate, e mi sarebbe piaciuto, per poter godere della meravigliosa città con calma.

 

Cracovia: gli highlights

La città vecchia, Stare Miasto

L’immensa Rynek Glowny e la Basilica di Santa Maria


Rynek Glowny è la Piazza del Mercato, ricca di monumenti ed edifici storici, su cui primeggia la Basilica gotica di Santa Maria, Bazylica Mariacka, del 1220, bellissima, imponente, e con la particolarità di avere 2 torri diverse, e di diversa altezza: sulla più alta, ad ogni ora, un trombettiere suona una breve melodia, affacciandosi alle finestre, per farla udire, nelle diverse direzioni, a tutta la città, e al termine, da ogni finestra, da il suo saluto con la mano. Per me era super affascinante fermarmi ad attendere, guardare uscire la tromba, ascoltare la melodia ed attendere il saluto. Quando mi sono trovato al mio alloggio allo scoccar dell’ora, riuscivo a sentire il suono della tromba!

 

 

Sulla torre è anche possibile salire, per vedere il panorama della piazza.

L’interno della Basilica ha vetrate policrome, un polittico enorme e un soffitto stellato

 

 

Mentre affaccia su una immensa piazza, la chiesa ha accanto anche una deliziosa ed intima piazzetta, Plac Mariacki, il cui accesso è da un lato o da dietro: qui si trova la piccola chiesetta trecentesca di Santa Barbara, in un angolo davvero incantevole, soprattutto con le luci della sera

 

 

Sul retro della Basilica, si trova la piazza Maly Rynek, che nonostante non sia molto citata come luogo da visitare, ho trovato molto graziosa, con i suoi palazzi colorati che vi si affacciano

 

 

La Piazza del Mercato sembra meno grande di quel che è perchè ha al centro il Fondaco dei Tessuti, un grande edificio del XIV secolo, che, all’epoca, ospitava il commercio dei tessuti, mentre ora è sede di bancarelle di artiginato e souvenir

 

 

 

 Ai lati ha dei porticati che ospitano eleganti bar e ristoranti, ed accanto si trova la torre del municipio del 1300, alta 70 metri, sebbene il municipio non ci sia più

 

 

Affianco si trova una scultura in bronzo, che rappresenta la enorme testa cava reclinata del Dio Eros: mi pareva di riconoscere lo stile, infatti allo stesso artista, Igor Mitoraj, appartierne la statua di Icaro caduto, che abbiamo visto davanti al Tempio di Zeus, nella Valle dei Templi di Agrigento!

Dal lato opposto, si trova la chiesetta di Sant’Adalberto (Chiesa di San Wojciech), particolare per le sue piccole dimensioni, in confronto all’enormità del resto, la Basilica, il fondaco e la piazza stessa; pare che sia il monumento più antico della piazza (risalente al X secolo), nonostante il suo attuale aspetto barocco, e conserva un’atmosfera mistica: noi l’abbiamo sempre vista, anche di sera, piena di fedeli in preghiera

 

 

Tutto intorno alla piazza si trovano dei bei palazzi, con incantevoli bar e ristoranti, in un atmosfera davvero imperiale.

 

La Basilica di San Francesco

Non distante dalla piazza, vale la pena visitare anche la Basilica di San Francesco, in stile gotico balcanico, ovvero con mattoni rossi, con le sue meravigliose vetrate interne, e il soffitto stellato. In questa Basilica andava spesso a pregare Papa Woytila

 

 

I luoghi di Papa Woytila

 

 

Di fronte, si trova un edificio con il ritratto di Papa Woytila: è il palazzo del Vescovo, in Franciszanska 3, dove il Papa polacco, originario di Wadowice, oggi santo, fece il seminario, fu ordinato sacerdote, e divenne vescovo

 

 

Altri punti ricordano Papa Giovanni Paolo II, come la casa  di via Kanonicza 21, la Basilica di San Francesco, dove si trova un suo ritratto, l’università Jagellonica che frequento’. Davanti alla cattedrale c’è una statua in suo onore

 

 

L’Universita Jagellonica, il cortile e l’orologio in movimento 

A pochi passi dalla Piazza del Mercato, si trova il Collegio Maius, l‘Universita Jagellonica, la prima università voluta da Casimiro il Grande, edificio gotico del 400, che merita di essere visto: qui studio’ anche Copernico, e ora però non si tengono più lezioni

 

 

 

Noi non abbiamo visitato gli interni, ma soltanto il bel cortile con porticato, recandoci anche di, proposito per vedere il caratteristico orologio con statuine, che sfilano da una porticina in alto, al suono della musica, nelle ore dispari, dalle 9 alle 15

 

 

Porta e Ulica Floranska

Dalla Piazza del Mercato, parte, a lato della Basilica, verso nord, la via del passeggio, la Ulica Florianska

 

 

Sempre molto animata e piena di negozi, conduce alla porta omnima, Porta Floriana, dedicata a San Floriano, principale via di accesso alla città in passato, e unica rimasta delle 8 porte delle mura, che un tempo circondavano la città vecchia, sostituite ore dai giardini Planty, dove è molto piacevole passeggiare

 

 

Di fronte a Porta Floriana si si trova il Barbacane, un bastione del 400: un tempo, un fossato scorreva tra i 2 monumenti

 

 

Fuori dalla porta e non distante merita la vista il bel teatro Juliusz Slowacki

 

 

La Dama con l’ermellino, il capolavoro di Leonardo

Poco distante da Porta Floriana, all’interno della città vecchia, si trova il museo Czartoryski 

 

 

Un museo che personalmente non ho trovato particolarmente interessante, prevalentemente sulla storia polacca, e con alcune ceramiche e quadri anche di autori italiani, ma dove si trova esposto un bellissimo dipinto di Rembrandt, e soprattutto, in una intima e tranquilla sala, la famosa Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci, che è davvero un incanto: c’è la possibilità di avvicinarsi molto, e apprezzare la meraviglia dell’ermellino e del il viso della dama! Sicuramente vale la pena!

 

 

Il castello Wawel

Dalla parte opposta della piazza, verso sud, c’è l’altra strada del passeggio, Ulica Grodzka, sulla quale affacciano le adiacenti chiese dei Santi Pietro e Paolo, barocca, che sorprende perchè ha davanti le statue dei 12 apostoli, e di Sant’Andrea, con la sua facciata romanica

 

 

Di sera, tra illuminazione e musicanti, hanno grande fascino

 

 

Poco oltre, da questa via o dalla via Kanonicza, si arriva ai piedi della collinetta del Castello Wawel,antica residenza dei reali polacchi, fino a quando la capitale non si spostò a Varvasia, nel XVI secolo

 

 

La Cattedrale del castello Wawel, intitolata ai Santi Stanislao e Venceslao, restò sede di incoronazione e funerali, anche quando Cracovia non era più capitale.

Nell’800 il castello fu occupato dagli austriaci, e solo quando dopo la prima guerra mondiale Cracovia fu annessa alla Polonia, divenne sede del presidente

 

 

Da questo lato, il castello non appare nella sua magnificienza

 

 

Per apprezzarne forme e dimensioni, occorre spostarsi verso il fiume, o ammirarlo dal fiume stesso con una mini crocera

 

 

Senza dubbio merita salire ed entrare: la prima cosa che appare è la sontuosa Cattedrale, davvero particolare, composta da più edifici di diversi stili, colori, altezze.. 

 

 

Attacato alla Cattedrale c’è il castello: proseguendo nell’ampia corte, si può entrare nel cortile anche se non si visitano gli interni

 

 

Per mancanza di tempo, abbiamo dovuto fare delle scelte e non siamo riusciti a visitare gli interni, nè della cattedrale nè del castello; abbiamo però potuto passeggiare negli splendidi spazi e giardini esterni

 

 

All’estremità si può godere del panorama sulla Vistola, dei viali di passeggio sul fiume, e del lato opposto della città

 

 

Scendendo da questo lato, si può arrivare alla Grotta del Drago. Il drago sputafuoco, oggetto di varie leggende, è il simbolo della città, ed è una scultura in bronzo, che a orari prestabiliti sputa fuoco: noi l’abbiamo visto per caso, durante la gita sul fiume, proprio mentre stava sputando il fuoco. I negozi di souvenir della città sono pieni di gadget che rappresentano il drago.

Segnalo infine che, sulla strada al crocevia che, passato il castello, va in direzione del quartiere Kazimierz, c’è una chiesa barocca, bianca, molto grande, che non desta attenzione di giorno, ma che la sera, invece, illuminata si mostra in tutto il suo splendore: la chiesa di San Bernadino. 

 

Il vivace quartiere Kazimierz

In passato la zona di Kazimierz era una città a sè stante da Cracovia, dove vivevano sia cristiani che ebrei. Il suo nome deriva da Casimiro, in onore del sovrano Casimiro il Grande, il più importante re polacco, che riportò la Polonia dalla rovina alla rinascita, che fece costruire il Castello di Wawel, la cattedrale e l’università (ora Jagellonica), ed accolse un gran numero di ebrei.

Ora Kazimierz è un quartiere molto vivace, soprattutto la sera, pieno di locali e negozi caratteristici ed originali, spesso arredati con pezzi vintage, che mi hanno ricordato un po’ i ruins bar del quartiere ebraico di Budapest

 

 

L’atmosfera è molto diversa da quella elegante e regale di Stare Miasto. Accanto a strade con palazzi non imperiali ma eleganti, se ne trovano altre con edifici decadenti, pieni di scritte, murales, tutt’altro però che non interessanti. 

Il fulcro di Kazimierz è Plac Nowy, una piazza molto animata, pieno di giovani la sera, di bancarelle attorno, che ha al centro un particolare edificio rotondo, ex mattatoio, patria dello street food, che si acquista dalle finestrelle esterne, dove primeggia lo zapiekanka, una baguette aperta farcita a piacere. A me questa piazza è piaciuta sia di giorno

 

 

che di sera

 

 

 

Nel lato ovest di Kazimierz, quello cristiano, si trovano delle bellissime chiese, come quelle gotiche di Santa Caterina

 

 

e quella maestosa e splendida del Corpus Domini, capolavoro gotico baltico all’esterno esterno e barocco all’interno

 

 

Mentre nella parte ovest del quartiere, quella ebraica, si trova la deliziosa piazza Szeroka, con un giardinetto e tanti locali con antiche insegne e uno spiazzo su cui affacciano piacevoli bar e ristoranti e, dove si trovano quattro sinagoghe e un cimitero ebraico

 

 

La zona è piena di vicoletti molto pittoreschi con i sanpietrini a terra, e ricorda molto il ghetto ebraico di Roma. La sera, è una zona molto frequentata, dove è molto piacevole passeggiare. Sul fondo di piazza Szeroka si trova la Vecchia Sinagoga   

 

 

 

Podgorze, il ghetto e i luoghi della memoria

Podgorze, che i polacchi pronunciano “Podgurzch”, quasi incomprensibile, si trova sulla sponda opposta della Vistola, ed è il luogo dove furono ghettizzati tutti gli ebrei, circa 17000, nel 1941 dai nazisti del Terzo Reich, durante l’occupazione della Polonia, nella seconda guerra mondiale.

Proseguendo oltre, verso il fiume, dalla Vecchia Sinagoga, si trova un trafficato ponte: in pochi passi da lì si arriva alla Plac Bohaterow Getta, o Piazza degli Eroi del Ghetto. Dopo la costituzione del ghetto ebraico in questo quartiere, diviso da un muro dal resto della città, fatto costruire nazisti nel 1941, gli abitanti non ebrei furono costretti a trasferirsi, e le migliaia di famiglie ebree che abitavano in città vennero costrette a trasferirsi nel ghett. Circa 17000 persone vivano stipati nelle case, in numero non sufficiente per accoglierli tutti, in condizioni disumane, subendo fame, malattie e maltrattamenti.

La piazza diventò il punto di selezione degli ebrei per la deportazione verso campi di sterminio, e delle esecuzioni di chi non era abile al lavoro. Coloro che venivano deportati dovevano lasciare sulla piazza tutti i loro averi. Oggi, in memoria di questi crimini, e per non dimenticare, sulla immensa Plac Bohaterow Getta, sono state installate grandi sedie vuote in acciaio, disposte in più file: alcune rivolte verso la farmacia dell’Aquila, che si trova su un lato, altre rivolte verso la strada, a simboleggiare i vuoti lasciati dai deportati, e gli averi forzatamente abbandonati

 

 

Il monumento è molto impattante, e mi ha ricordato  quello delle scarpe della memoria sul Danubio di Budapest.

 

La Farmacia dell’Aquila

All’angolo della Plac Bohaterow Getta, si trova la Farmacia dell’Aquila, appartenuta al farmacista Tadeuz Pankiewicz, l’unico non ebreo rimasto a vivere nel ghetto

 

 

Io avevo spesso sentito parlare della Fabbrica di Schindler, ma mai della storia di Pankiewicz e della sua farmacia e mi ha molto colpito..

Gestendo la sua farmacia, con la scusa che fosse l’unica del quartiere, l’uomo aiutò molti ebrei, sostanzialmente imprigionati dentro quell’area, fornendo medicinali e assistenza, procurando tinture per capelli agli anziani per evitare loro la deportazione, sedativi per tenere quieti i bambini mentre erano nascosti, offrendo nascondiglio, facendo da punto di contatto tra gli ebrei e per le comunicazioni, e cercando di salvare qualcuna di quelle persone, che proprio sulla piazza venivano raccolte per la deportazione o per essere uccise. Infine portò la sua testimonianza nel libro che scrisse  “Il farmacista del ghetto di Cracovia”

 

 

Ora la farmacia è diventata un museo interattivo, ma è restata tale e quale come era in quel periodo: si può visitare, ed entrando si trovano documenti, foto, bilance ed altri strumenti, bottiglie, contenitori, medicinali; si possono aprire tutti i cassetti, che contengono scritti e informazioni; ci sono pannelli luminosi, schermi che proiettano documentari, persino telefoni che, sollevando la cornetta, raccontano storie..

 

La fabbrica di Schindler

Come raccontato nel famoso film “Schindler list”, Schindler, di origini tedesche, iscritto al partito nazista, imprenditore e non sicuramente uno stinco di santo, rilevo’ una fabbrica a Cracovia, con lo scopo di fare soldi e un buon affare, ma vedendo le atrocità che subivano gli abitanti del ghetto, realizzò che l’impiego di ebrei nella sua fabbrica, poco distante dalla Plac Bohaterow Getta, poteva salvare persone dalla deportazione

 

 

Riuscì a far prevalere la compassione sui suoi interessi personali, adoperandosi per far vivere gli ebrei che prestavano lavoro presso di lui in migliori condizioni, e dignitose rispetto a quelle in cui avrebbero vissuto nei campi di lavoro e di concentramento. Con la redazione della famosa lista, cerco’ di salvare quante più persone possibili, rischiando anche la vita.

La fabbrica di Schindler a Cracovia è ora un museo, dove viene spiegata e documentata la storia di quei tempi: non siamo riusciti a visitarla perché i biglietti con la guida italiana, auspicabile, devono essere acquistati mesi prima. E’ possibile riuscire ad acquistare i biglietti in loco, facendo lunghe code e senza guida.

 

Il Father Bernatek’s bridge

Il moderno Father Bernatek’s bridge, ponte pedonale e ciclabile sulla Vistola, unisce il quartiere Podgorze con il quartiere Kazimierz

 

 

Ha la particolarità di avere sulle sue funi di acciaio delle statue di acrobati, che, in modo molto realistico, pare librino nell’aria, facendo acrobazie sui fili

 

 

Il ponte è stato realizzato nel 2010 ad opera dell’artista Jerzy Kędziora, in sostituzione di uno precedente, ed è stato dedicato al monaco padre Laitus Bernatek

 

 

Con l’illuminazione della sera, quando l’abbiamo visto noi e, dicono, al tramonto, è davvero spettacolare

 

 

Prima di giungere al ponte, e attraversandolo, le luci dei led che lo illuminano, e illuminano gli altri ponti, sono una magnifica vista

 

 

 

Escursione alle miniere di sale

Le miniere di sale, in polacco Kopalnia, si trovano a Wieliczka, distante una mezz’ora di treno da Cracovia. I primi scavi risalgono a 700 anni fa, quando venne rinvenuto il salgemma in questa zona: da allora sono stati scavati 300 chilometri di gallerie, su 9 livelli, fino ad arrivare a 327 metri di profondità. Il percorso turistico è di 3.5 chilometri, e consente di scendere fino al terzo livello, a 135 metri nel sottosuolo. La miniera restò attiva fino al 1996, quando venne riconvertita in sito turistico, riconosciuto dall’UNESCO.

La visita, consentita solo con una guida, inizia dopo la discesa di 378 gradini fino a 64 metri: in totale si dovranno scendere circa 800 gradini (anticipo subito che il ritorno è in ascensore)

 

 

Si svolge percorrendo poi gallerie e cunicoli, che conducono ad ambienti dove sono riprodotte scene di lavoro con statue e cavalli e strumenti di lavoro dei minatori del tempo, e dove vengono spiegati i metodi di estrazione e trasporto; ma anche camere dove sono presenti altari, cappelle, lampadari, statue in omaggio a santi e personaggi importanti, bassorilievi

 

 

Tutto è fatto di sale, le pareti delle gallerie, il pavimento, le statue scolpite, i lampadari che paiono di cristallo.. solo le porte che collegano una galleria all’altra, e non possono restare aperte contemporaneamente, le strutture costruite a sostegno, che sono in legno, e gli antichi macchinari di lavoro, ancora perfettamente conservati.

È presente persino un lago sotterraneo, un bar per ristoro con servizi, un negozio, e alcuni ambienti che possono essere affittati per cerimonie. Il momento più stupefacente della visita è quando si arriva nel punto più basso visitabile, alla cappella di Santa Kinga, 400 metri quadrati, uno spazio enorme, con bellissimi lampadari, statue e rappresentazioni scolpite: è davvero  incredibile che tutto questo si trovi sotto terra!

 

 

Escursione ad Auschwiz e Birkenau

A questa escursione, emotivamente molto toccante ho dedica un post a parte

 

AUSCHWITZ e BIRKENAU: visita ai campi dell’orrore vicino a CRACOVIA

 

TRE GIORNI E MEZZO a Cracovia: informazioni utili per l’organizzazione del viaggio

In 3 giorni e mezzo di permanenza a Cracovia sono riuscita a vedere tutto quello che avevo pianificato, gli highlights della città e le principali escursioni, alle Minere di sale e ad Auschwitz-Birkenau: un giorno in più avrebbe reso meno stancanti le giornate, e mi sarebbe piaciuto per poter godere della meravigliosa città con calma; mi avrebbe permesso inoltre di visitare gli interni di qualche monumento, che dovendo fare un scelta, ho deciso di saltare.

 

Città girata prevaletenente a piedi; in un paio di occasioni, per tratte lunghe da percorrere dopo una giornata, (Podgorze- Piazza del mercato e  Stazione-Podgorze) abbiamo preso Bolt (5-7 euro), che fornisce un servizio di taxi più economico di altri, comodo, tramite app, che avevamo già utilizzato a Lisbona 

 

PERIODO: 4-7 settembre 2025  

 

METEO: 2 giorni di caldo insolito, a detta loro, fino a 28 gradi, 2 giorni con media di 18 gradi.

 

VOLO: Wizzair, puntuale, prenotato a fine gennaio, 45 euro a persona.

 

TRANSFER AEROPORTO: andata con Taxi prenotato con Booking (gratuito con l’alloggio), ritorno a piedi fino alla stazione dall’alloggio, treno, € 6 a persona, 25 minuti.

 

ALLOGGIO: BRACKA MAIN SQUARE: prenotato da Booking, suite a 2 minuti dalla Piazza del Mercato, location top, stupenda camera con cucina comune

 

 

se interessa prediligete camere con vista città, perché le altre danno su un cortile interno con un locale molto rumoroso. Dalla finestra vedevo da una parte il Fondaco dei tessuti

 

 

dall’altra la Chiesa di San Francesco

 

 

90 euro a notte in 2 (e con Genius era incluso transfer con taxi dall’aeroporto). Consiglio un alloggio più vicino possibile alla piazza principale perché è meraviglioso vederla a tutte le ore, comodissimo alle vie principali Floranska e Grodzka, al castello, e si arriva a piedi anche a Kazimierz e Podgorze. Stazione raggiungibile in 20 minuti a piedi.

Possibilità di deposito bagagli gratuito prima e dopo il check in. Check in automatico con QR code.

Dall’alloggio si poteva sentire anche il suono della tromba ogni ora, che viene dalla finestra della torre più alta della Basilica (visibile bene dalla piazza Santa Barbara, con tanto di saluto finale del trombettista: bellissimo!)

  

FREE TOUR CENTRO E CASTELLO: con Antonio da Foggia, prenotato su WhatsApp (reperibile su facebook)2 mesi prima. Personaggio istrionico, divertente, storico militare, preparato: a noi è piaciuto moltissimo, ci ha dato tantissime informazioni in generale, oltre che sulla città, anche sulla situazione europea attuale. Rifarei il giro con lui senza indugi, ma consiglio di valutare se può piacere il personaggio

 

 

VISITA AD AUSCHWITZ E BIRKENAU: Prenotata visita in italiano da sito ufficiale per le 14.15, poco meno di un mese prima, quando mi sono accorta che i posti stavano esaurendo, € 30 a persona.

Andata con Treno (la stazione in polacco si chiama Oswiecim) ore 11.26 arrivo 12.52, € 4 a persona in biglietteria + bus ore 13.00 per sito, circa 1 euro, biglietto fatto da macchinetta automatica in loco.

Ritorno a piedi (2km) in quanto alle 16.15 cessa il servizio del bus, treno ore 18.28, € 4 euro.

 

VISITA ALLE MINIERE DI SALE: qui non sono stata abbastanza veloce a prenotare la visita in italiano. Ho scritto una mail per sapere se prenotando in altra lingua avrei potuto cambiare, qualora si fossero liberati posti, e mi hanno risposto che a ridosso del giorno della visita avrebbero potuto essere messi in vendita altri biglietti. Quindi, vedendo che in inglese c’erano sempre disponibilità, anche un giorno per l’altro o per il giorno stesso, ho atteso e tenuto sotto contro la situazione. La mattina del giorno prima hanno messo in vendita, per l’orario, che mi interessava ulteriori 35 biglietti in italiano.

Visita con guida in italiano ore € 16.15.

Andata con Bolt ore 14.45 € 12, ma tornando indietro prendirei il treno, sicuramente piu veloce, perché abbiamo trovato traffico.

Ritorno in treno ore 18.41 (10 minuti a piedi dalle miniere alla stazione), biglietto fatto alla macchinetta sul treno, 20 minuti, € 2. La stazione si chiama Wieliczka Rynek Kopalnia.

 

MUSEO CZARTORYSKI (Dama con l’Ermellino): visita con audioguida, € 17, biglietti presi la mattina stessa in loco, durata circa 1 ora e mezza.

 

FARMACIA DELL’AQUILA: biglietti presi in loco, € 5. Le disponibilità per la fabbrica di Schindler iniziavano da novembre, quindi ci siamo limitati a vederla da fuori, dove, nel tardo pomeriggio abbiamo visto una fila bella lunga all’ingresso/biglietteria per acquisto biglietti in loco.

 

MINI CROCERA SULLA VISTOLA: Mira Bay, barca in legno, biglietti in loco, 2 ore, € 19 a persona (o mezz’ora, metà giro € 12 euro).

 

PREZZI PRANZI E CENE: 1 portata 2 bevande da 24 a 42 euro in 2.

CIBO: sparsi ovunque in città si trovano baracchette dove vendono gli obwarzanek, delle specie di bretzel a forma di anello intrecciato a spirale

 

 

In alcuni negozi vengono anche farciti e sono strepitosi

 

 

Tantissimi i dolci, ottima la torta Kremowka fatta di 2 strati di pasta sfoglia e pienissima di crema. 

 

 

Ottime le zuppe, in particolare la zurek servita in un contenitore fatto di pane, lo stinco e il gulash, le cotolette, le patate preparate in parecchi modi e le barbabietole fritte

 

 

Il mio cibo preferito pero’ sono stati i pierogi, ravioli tipo quelli cinesi, a mezzaluna, farciti e conditi in tantissimi modi. In città esiste una simpatica catena specializzata in questo piatto Pierogarnia Krakowiacy

 

 

PAGAMENTI: non abbiamo cambiato soldi, usato sempre carta di credito (tranne free tour in cui abbiamo usato gli euro)

 

Note:

Somme arrotondate per eccesso.

La città è piena di Carrefour express.

I biglietti di Miniera ed Auschwitz sono rimborsabili fino a 14 giorni prima. Per entrare ad Auschwitz occorre documento d’identità.

La stazione centrale di Cracovia è all’interno della Galleria Krakowska

 

 

 ITINERARIO

Di seguito l’itinerario dettagliato di 3 giorni e mezzo a CRACOVIA:

 

GIORNO 1: arrivo In tarda mattinata 

-Taxi dall’aeroporto, incluso nella prenotazione dell’alloggio con Booking.

-Giro sulla piazza principale Rynek Glowny e Stare Miasto (Città vecchia)

-Passeggiata fino al quartiere Kazimierz.

-Pranzo da Mr Vincent Pierogi

 

 

-Plac Nowy e vista dall’esterno delle chiese e delle sinagoghe del quartiere.

-Quartiere Podgorze, Piazza degli Eroi del Ghetto, visita alla Farmacia dell’Aquila, vista esterna della Schindler’s factory.

-Cena : Gotanna Chita in Stare Miasto (centro storico)

 

 

e passeggiata Rynek Glowny e Floranska, comprati dolci per colazione da Goralskie Praliny 

 

 

GIORNO 2

Mattino

-Free tour centro storico e castello con ANTONIO da Foggia.

-Pranzo da Morskie Oko, Stare Miasto

 

 

Pomeriggio

-Visita alle Miniere di sale di Wieliczka.

-Cena: Stodola (prenotato al pomeriggio) in Floranaska Ulica

 

 

GIORNO 3

Mattina

-Cortile dell’Università Jagellonica (già visitato nel free tour), per vedere l’orologio che suona con personaggi che escono, alle ore dispari

-Visita Fondaco dei tessuti nella Piazza del Mercato, e giro dal Planty (parco attorno al centro storico dove erano le antiche mura) per raggiungere la stazione.

-Pranzo con pretzel, i bretzell polacchi riepieni acquistati da Goracy Precel street food, nel sottopasso nei pressi della stazione

 

Pomeriggio

-Visita ai campi di Auschwitz e Birkenau (collegati da una navetta in 10 minuti).

-Cena: Lokalna a Podgorze (raggiunto con Bolt), con la classica zuppa servita in un contenitore nel pane, e cotoletta

 

 

e giro sul ponte Father Bertanek e a Kaziermierz fino a Piazza del Mercato

 

GIORNO 4

Mattino

-Visita al Museo Czartoryski, dove si trova la Dama con l’Ermellino

-Visita interno Basilica di Santa Maria

-Pranzo: Polsky Smokie in Stare Miasto (ottimo per pranzi veloci)

 

 

Pomeriggio

-Passeggiata sotto il castello sul fiume Vistola e tour con barca in legno con Mira Bay 

Sera: volo di ritorno 

 

Cracovia è incantevole, ordinata pulita, i locali sono stupendi, da quelli eleganti, a quelli vintage e quelli tradizionali, ci sono tanti artisti di strada e carrozze che creano atmosfera, e abbiamo sempre mangiato benissimo🥰

 

settembre 2025

 

ti potrebbe anche interessare

AUSCHWITZ e BIRKENAU: visita ai campi dell’orrore vicino a CRACOVIA

 

tutti i viaggi per destinazione

Viaggi nel mondo per destinazione

Visite: 201
Se ti è piaciuto condividi su :

AUSCHWITZ e BIRKENAU: visita ai campi dell’orrore vicino a CRACOVIA

 

 

Raccontare qualcosa della visita ai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau non mi viene molto facile.

Lascerò parlare alcune emozioni che ho provato, mentre venivo inghiottita nella voragine dell’orrore, ciò che ricordo in modo particolare, e le poche fotografie, quasi rubate, con un senso di violazione. Ma che ho deciso di voler scattare a sostegno della memoria, per la volontà di fare, nel mio piccolo, la mia parte, dare un contributo, divulgare, e magari destare interesse su questo oscuro periodo della nostra storia.

Come scrisse Primo Levi, anch’esso deportato, al campo di Auschwitz Monowitz

 

 

“Comprendere è impossibile,

conoscere è necessario”.

 

Documento la mia visita, scrivendo questo post anche per contrastare quello che si ipotizza possa avvenire alla scomparsa degli ultimi sopravvissuti alla tragedia dell’Olocausto, ovvero che tutto cada nell’oblio, e imperversi la menzogna che niente di tutto ciò sia mai avvenuto

 

 

Auschwitz e Birkenau, i campi di concentramento vicino a Cracovia

Decidendo di andare a Cracovia non potevo esimermi dal recarmi ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, distanti solo un’ora di treno dalla città: non mi sarei sentita in pace con me stessa, se non lo avessi fatto. Lo sentivo come un atto dovuto, come commemorazione e rispetto per quanto accaduto, un voler aggiungere un tassello in più alle testimonianze ascoltate di frequente dalla voce di sopravvissuti, come Liliana Segre, Sami Modiano ed altri, dopo aver letto e aver visto tante volte in televisione o sui libri quei posti, aver guardato film e documentari, tra i più conosciuti, “La vita è bella“, “Il bambino con il pigiama a righe”, “La tregua“, fino al più recente “La zona di interesse”

 

 

La visita al campo di sterminio di Auschwitz

Non è neppure facile partecipare alla visita ai campi di sterminio, che inizia ad Auschwitz, ed ascoltare la guida che racconta come tutto è cominciato, come tutto avveniva, e finiva, conducendoci nei luoghi dell’orrore, della sofferenza estrema, e della altrettanta estrema crudeltà.

Si segue, in un ascolto silenzioso, percorrendo i viali, entrando in alcuni di quegli edifici a blocchi di mattoni rossi, e delimitati da filo spinato e torrette di controllo

 

 

In un ascolto fatto di pugni allo stomaco, di nodi alla gola, di incredulità, di enorme tristezza; di quello che ti arriva addosso vedendo ciò che resta di un essere umano dietro ad alcune vetrate: capelli, tantissimi capelli, occhiali, valigie, scarpe, vestiti, pentolame

 

 

E la realizzazione del grande inganno a cui, -si comprende,- erano soggette le persone, vedendo le cose che portavano con sé per il loro viaggio: l’illusione, dietro le false promesse, di un luogo migliore dove vivere, e di un lavoro che li rendesse liberi, mentre invece venivano condotti in un posto dove i più andavano incontro alla morte

 

 

E se non una morte nelle camere a gas, una morte di stenti, per malnutrizione, per malattie, spesso per il freddo, viste le basse temperature, che, d’inverno, arrivano in questi luoghi anche a meno -20, con solo un pigiama leggero da indossare, all’esterno, nei campi di lavoro, e nei dormitori non riscaldati.

Se non morivano, i prigionieri erano costretti a sopravvivere in modo disumano, in quei luoghi di annientamento, del corpo e dell’anima, dove il valore e la dignità della vita venivano cancellati, e qui se ne vedono le prove. L’identità della persona diventava un numero, in un primo momento apposto su una casacca a righe, poi tatuato su un braccio.

Un lungo corridoio pieno di fotografie mostra questo: un numero e un distintivo a triangolo di colore diverso, sulla divisa a righe, per contraddistinguere se fossero ebrei, omossessuali, rom o prigionieri politici; il nome e l’anno di nascita sotto l’immagine, e il breve periodo di permanenza prima dello sterminio

 

 

Sulla parete di sinistra, volti di donne, le prime coi capelli, le successive con la testa rasata. Sulla destra gli uomini, tutti rasati, stessa uniforme. E mentre nelle donne scorgo uno sguardo pieno di tristezza e rassegnazione, degli uomini mi impressionano i loro occhi sbarrati, in cui leggo il terrore.

Talvolta i deportati diventavano cavie umane, oggetto degli esperimenti medici del dr. Mengele, denominato anche Angelo della Morte, accanito sostenitore della credenza che i tedeschi fossero una razza superiore biologicamente: sterilizzazione forzata, sperimentazioni sui gemelli, sulle persone con malattie congenite, e sui bambini, e dolorosissime pratiche a fini di studio su ebrei e rom, che si concludevano con la morte, per studiarne gli effetti sui cadaveri.

In un altro edificio si scende, e si trovano le soffocanti celle di prigionia sotterranee, luoghi di punizione e tortura, dove, in piccolissimi spazi di un metro quadro, erano costretti a restare in piedi, al buio e con poca aria, fino 4 persone; a fianco, un cortile dove si trovava il muro delle fucilazioni.

Poco oltre, sotto una collinetta dove si scorge una ciminiera, entrando da una inquietante porta, si arriva negli ambienti dove dicevano li portassero a fare la doccia: loro ci credevano, li facevano spogliare tutti, completamente, però ad uscire dai buchi, visibili sul soffitto, non era l’acqua per lavarsi, ma lo Zyklon B, un gas che uccide per soffocamento. Le luci spente, in modo che l’angoscia facesse aumentare respiro e calore e accelerasse la fine. 

Restano, dietro a un vetro, in mostra, centinaia di contenitori vuoti, che contenevano il gas.

 

 

A fianco si trovano i forni crematori che servivano per incenerire i cadaveri, ed è qui che per la prima volta ho sentito parlare dei “sonderkommando”, ovvero dei prigionieri deputati al più atroce dei lavori: erano costretti ad occuparsi dei corpi dei morti, una volta gassati. Dopo averli visti entrare nelle camere a gas, e atteso il tempo della morte, i sonderkommando dovevano andare a prendere i cadaveri dal mucchio, rasare i capelli alle vittime, e poi metterle nei forni. Terminate queste operazioni, dovevamo provvedere a gettare le ceneri, nei fiumi, o comunque farle sparire: non dovevano restare tracce di quelle esistenze, e neanche dei crimini commessi.

Un ascolto, durante il percorso, fatto di domande che emergono dentro, prima fra tutte come è stato possibile che sia avvenuto tutto questo; come è possibile che l’uomo sia arrivato a tanta brutalità nei confronti di altri esseri umani, che abbia sviluppato la volontà di sterminare dei suoi simili, sulla base di convinzioni così folli; maturato un accanimento tale da concepire un genocidio, e che cosa possa avere dentro di sé per essere capace di tanta atrocità.

 

E, ascoltando la storia,

viene naturale il parallelo

con quello che sta accadendo

ai giorni nostri, con altrettanta

incredulità e rabbia.

Sembra che anche quando

l’uomo ha vissuto, subito, o conosciuto

direttamente o indirettamente l’inferno,

la coscienza possa comunque

tornare ad addormentarsi.

Che chi è stato vittima

possa diventare carnefice

e fare subire ad altri

quello che egli stesso ha subito.

Che l’uomo non riesca

ad imparare dal passato.

 

All’ingresso di uno degli edifici ad Auschwitz è riportata la frase del filosofo George Santayana

 

“Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”

 

E oggi, piu che mai, sembra davvero che si abbia la memoria corta

 

 

Il campo di Auschwitz è stato creato dai nazisti del terzo Reich nel giugno del 1940, convertendo ex caserme militari della prima guerra mondiale, e occupava un territorio di 42 metri quadrati. Qui sono stati inizialmente deportati cittadini polacchi, i cui territori erano stati occupati dai tedeschi, in particolar modo, personaggi della cultura, intellettuali, artisti, insegnanti, sacerdoti, da cui temevano l’organizzazione di rivolte antinaziste; inoltre prigionieri sovietici, zingari, e per la maggior parte ebrei, provenienti da ogni parte d’Europa

 

 

Fuori dal muro di cinta del campo, in un punto, si intravede la casa del film “La zona d’interesse”, storia incredibilmente vera, abitazione dove vivevano il comandante del campo, Rudolf Hoss, la moglie, i 5 figli, e la servitù: il film mostra come veniva condotta una vita “normale” dalla famiglia nella loro quotidianità, mentre a fianco migliaia di esseri umani vivevano in condizioni di prigionia e stenti, venivano uccisi e cremati: si odono in lontanza, urla, spari, si vede il fumo uscire dalle ciminiere dei forni, mentre la moglie cura i fiori del suo giardino, i bambini giocano, il padre, terribile comandante nazista, riveste i panni del papà amorevole.

 

 

Visita al campo di sterminio Birkenau

Birkenau si trova a 3 km da Auschwitz. Venne fatto costruire dai nazisti nel 1941, smantellando un intero villaggio, e si presenta in maniera molto diversa: una distesa enorme, in un campo, con quel che resta di alcuni dei tanti edifici in muratura, e dei pochi resti delle baracche in legno; il filo spinato, le macerie dei forni crematori (distrutti dai nazisti, nell’intento di non lasciare prove dell’olocausto), i binari.

L’arrivo, col pullman che porta in loco, dal campo di Auschwitz, è nel punto esatto dove i binari entrano, e terminano dentro il campo: l’immagine vista tante volte in televisione o nelle fotografie

 

 

Il cielo è grigio, in linea con lo stato d’animo con cui ci apprestiamo a continuare la nostra visita, in questo luogo di dolore e di morte.

In silenzio, percorriamo la strada sterrata, guardandoci attorno, la stessa che facevano i prigionieri: noi sappiamo cosa ci aspetta, loro erano ignari e provati da un viaggio già massacrante e umiliante, stipati nei carri ferroviari come bestie; fino ad arrivare ad un vagone, nel punto esatto dove l’ufficiale medico delle SS, guardando le persone arrivate, faceva la selezione, decidendo chi doveva andare da una parte, e chi dall’altra: da un lato venivano mandati coloro che apparivano in salute per lavorare, dall’altro i più fragili, anziani, bambini e malati, condannati subito alle camere a gas

 

 

I primi venivano marchiati con numero tatuato su un braccio, rasati e vestiti con la divisa a righe, leggerissima, inadatta per il freddo del luogo, e destinati ai lavori forzati. In poco tempo si riducevano a scheletri per il poco cibo che veniva dato loro, zuppa e un po’ di pane, a fronte di pesanti giornate di lavoro. Potevano andare in bagno solo 2 volte al giorno, e coloro che venivano adibiti alla pulizia dei servizi si consideravano fortunati perché almeno lavoravano in un luogo coperto, e non sotto gli occhi vigili dei terribili guardiani

 

 

Le camerate dove dormivano non erano riscaldate, erano loculi di 3 piani di pochi metri, dove dovevano dormire ammassati; le postazioni non erano fisse, quindi ogni giorno c’era la rincorsa per conquistare un posto non al piano terra, dove si avvertiva di più freddo

 

 

A gennaio del 1945, con l’imminente arrivo dei sovietici, le SS nel tentativo di non lasciare le tracce dello sterminio, fecero esplodere le camere a gas, di cui a Birkenau si vedono solo i resti, e i prigionieri che erano in grado di camminare,  furono costretti al trasferimento forzato verso altri campi di prigionia, nelle così dette marce della morte, perchè, durante il percorso, in tanti non riuscivano a sopravvivere, o venivano uccisi se non avevano le forze per proseguire. Nel campo furono lasciati solo i malati, o coloro che non erano in grado di affrontare la marcia.

Il  27 Gennaio, quando i sovietici arrivarono ad Auschwitz, trovarono 7000 prigionieri nel campo: la data è diventata poi il giorno della memoria.

I dati del museo indicano un milione e 100.000 ebrei deportati e circa altri 200.000 prigionieri tra polacchi, sovietici e rom. I sopravvissuti furono 223.000.

Nel 1947 i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau divennero un Museo.

 

Considerazioni

Prima di visitare i campi di concentramento e sterminio credo sia opportuno sentirsi pronti: trovarsi, non dietro uno schermo o una pagina, ma immersi nell’energia di questi posti che trasudano di una così grande sofferenza e di morte, è emotivamente molto forte. Soprattutto occorre essere pronti a sopportare l’idea di quanta cattiveria e atrocità possa albergare nell’animo umano, e possa essere agita.

Comunque, tutto questo è esistito, e per quanto doloroso, credo che vedere coi propri occhi, possa essere uno strumento che incentivi a tenere alta l’attenzione, e alla consapevolezza di voler contrastare qualsiasi avvisaglia si riconosca, che possa far pensare che la storia possa ripetersi. Per questo, sono dell’idea che ogni scuola superiore dovrebbe prevedere di portare i propri studenti a visitare i campi di concentramento, e che le vicende che ne hanno portato alla creazione, debbano essere oggetto di studio approfondito ed obbligatorio.

Dalla visita ai lager si esce scossi, e, dopo, occorre tempo per elaborare, far sedimentare, raccogliere emozioni e pensieri. 

Per quel che mi riguarda, ancor di più ho sentito rafforzarsi il sentimento di grande ammirazione per chi ha avuto la forza di sopravvivere a tanto orrore subito, e anche di raccontarlo, facendo prevalere alla presumibile voglia di dimenticare, la necessità di far conoscere.

Termino con il testo di una canzone, a cui non avevo mai prestato troppa attenzione, che mi sono andata a riascoltare, e che da allora non smette di girarmi nella testa

Canzone del bambino nel vento (Auschwitz)
Son morto con altri cento
Son morto ch’ero bambino
Passato per il camino
E adesso sono nel vento
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz c’era la neve
Il fumo saliva lento
Nel freddo giorno d’inverno
E adesso sono nel vento
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz tante persone
Ma un solo grande silenzio
È strano, non riesco ancora
A sorridere qui nel vento
A sorridere qui nel vento
Io chiedo come può l’uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento
In polvere qui nel vento
Ancora tuona il cannone
Ancora non è contenta
Di sangue la bestia umana
E ancora ci porta il vento
E ancora ci porta il vento
Io chiedo quando sarà
Che l’uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà
E il vento si poserà
Io chiedo quando sarà
Che l’uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà
E il vento si poserà
E il vento si poserà

 

scritta da Francesco Guccini nel 1992
cantata dai Nomadi e Guccini

 

 

 

Informazioni utili

 

Visita e biglietti

Per la visita ai campi di Auschwitz e Birkenau consiglio vivamente la visita guidata in italiano, da penotare con largo anticipo.

La visita in italiano si può prenotare sul sito ufficiale: noi avevamo prenotato per le 14.15, poco meno di un mese prima, quando mi sono accorta che i posti stavano esaurendo. Il prezzo è circa € 30 a persona.
La visita gratuita senza guida è possibile ad alcuni orari, scritti sul sito, che cambiano in base alla stagione,  ma va comunque prenotato il biglietto sul sito. Per l’ingresso è richiesto un documento.
Sconsiglio l‘acquisto di pacchetti o biglietti presso intermediari, come Get your Guide o Civitatis, che in questo caso evidentemente si rivolgono ad agenzie non troppo affidabili, e può accadere che annullino all’ultimo momento la visita in italiano, rendendo impossibile trovare poi biglietti per l’ingresso, o che spostino l’orario di partenza e abbiano tempi morti o di attesa ai campi: questi racconti di alcuni che avevano prenotato con loro.
Ci si può rivolgere a guide private, reperibili sul web, il prezzo è maggiore, ma conviene cercare informazioni riguardo l’affidabilità.
Su Facebook c’è un utile gruppo dove trovare informazioni che si chiama Visitare Cracovia.

 

Raggiungere Auschwitz

Auschwitz si puo’ raggiungere:

--in treno, dalla stazione centrale di Cracovia, Krakow Glowny, che si trova dentro la Galleria Krakowska, a circa 15 minuti a piedi dalla Piazza del Mercato.

Biglietto acquistabile on line sul sito delle ferrovie polacche PKP, dove sono consultabili anche gli orari, o in stazione, destinazione Oswiecim (che è il nome di Auschwitz in polacco)

Tempo del tragitto: da un’ora ad un’ora e mezzo. Prezzo circa 4 euro a tratta.

Alla stazione di arrivo c’è un bus che porta al campo, il biglietto si può fare da macchinetta automatica in loco, costo; meno di 1 euro. Questo bus termina le corse poco dopo le 16 (quando siamo andati) quindi la stazione, in caso di orari successivi si può poi raggiungere percorrendo 2 km a piedi o con Bolt.

 

-in pullman, che partono da dietro la stazione centrale di Cracovia, via Bosacka 18,  stazione degli autobus MDA, a circa 15 minuti a piedi dalla Piazza del Mercato. Diverse compagnie coprono la tratta, come Lajkonik  o Flixibus (gestito dalla stessa società)
Tempo del tragitto: un’ora e mezzo, ma con l’incognita traffico. Prezzo circa 5 euro, arrivo proprio davanti al campo.

 

 

 

Settembre 2025
Potrebbe anche interessarti

La vita è bella… ad AREZZO!

Per non dimenticare: le pietre d’inciampo nel ghetto ebraico di ROMA

Per non dimenticare: le scarpe della memoria e il monumento contro l’olocausto a Budapest

Visite: 231
Se ti è piaciuto condividi su :
7 cose utili in vista di un viaggio
Consigli di viaggio Viaggi nel Mondo

7 cose utili in vista di un viaggio

Luglio 16, 2023
SEYCHELLES: organizzare un viaggio fai da te
Consigli di viaggio Seychelles Viaggi nel Mondo

SEYCHELLES: organizzare un viaggio fai da te

Giugno 30, 2022
Ho addosso i segni del tempo
Pensieri e Parole Viaggi di testa

Ho addosso i segni del tempo

Luglio 27, 2020
Le 10 spiagge piu’ belle del mondo.. più altre!
Consigli di viaggio Viaggi nel Mondo

Le 10 spiagge piu’ belle del mondo.. più altre!

Luglio 4, 2020
Collezione di salti dal mondo e posti da Wow!
Cose fighe in giro per il mondo Sui viaggi Viaggi nel Mondo

Collezione di salti dal mondo e posti da Wow!

Febbraio 28, 2020
Cosa vuoi cercare ?
Articoli più letti
  • Fiumi, monti e cascate della Corsica del Sud: Solenzara, cime di Bavella e Purcaraccia
  • Borghi e castelli del MODENESE e altre bellezze: Spilamberto, Castelvetro, Levizzano, Spezzano, Guiglia, Vignola, Savignano, Nonantola, Maranello, Zocca
  • Corsica del Sud: informazioni pratiche e utili
  • In giro per l’Appennino Tosco Emiliano in estate: il monte Cimone e il lago della Ninfa (MO)
Seguimi su Facebook

Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.

Log In




  • Lost your password?

DISCLAIMER

Copyright © un@nimainviaggio [2017]. All Rights Reserved.

Powered by Patrizia Pazzaglia

Questo sito utilizza cookie funzionali e script esterni per migliorare la tua esperienza.

Le mie impostazioni
Privacy Settingscookies statistichecookies necessari

Privacy Settings

Questo sito utilizza cookie funzionali e script esterni per migliorare la tua esperienza. Quali cookie e script sono utilizzati e come influiscono sulla tua visita sono specificati a sinistra. È possibile modificare le impostazioni in qualsiasi momento. Le tue scelte non influiranno sulla tua visita.

NOTA: Queste impostazioni si applicano solo al browser e al dispositivo attualmente in uso.

cookies statistiche

Google Analytics

cookies necessari

Salva le mie impostazioni