Dolomiti
Da Ortisei al rifugio delle ODLE: strepitosi paesaggi per un trekking in VALGARDENA
Ormai il rifugio delle Odle, o Geisleralm, è diventato cosi famoso che se ne parla un pò ovunque.
Io l’ho conosciuto da un post di Rita del blog Info di viaggi: questo posto bellissimo mi aveva colpito a tal punto da essere messo nella mia lista dei posti da vedere prima o poi.
Il rifugio, che si trova in Val di Funes, solitamente viene raggiunto partendo dalla malga Zannes e in caso voleste fare questo percorso potete trovare le indicazioni nell’articolo di Rita https://infodiviaggio.it/rifugio-delle-odle-info-di-viaggio/
oppure consultando il sito del rifugio https://www.geisleralm.com/it/estate/escursioni.html#
Noi, soggiornando a Selva di Valgardena, l’abbiamo raggiunto da Ortisei
Facendo il percorso da Ortisei, passando dalla malga Brogles, per arrivare al rifugio delle Odle, si è verificato per me uno di quei casi in cui si dice che il bello è piu nel cammino che non nella meta: non che non sia bella la vista di quello che viene chiamato ” il cinema delle Dolomiti”, le cime aguzze vicinissime e la roccia che arriva alla vallata, la baita in mezzo al prato con le caratteristiche chaise long in legno è davvero un panorama mozzafiato, ma forse con tutto il parlarne, la folla di turisti che invade il luogo e che vuole fotografarsi, fa perdere un po’ della magia originaria
Il percorso
Il percorso da Ortisei, da dove parte la funicolare Rasciesa, fino al rifugio delle Odle, è davvero duro: noi eravamo stanchi morti a fine giornata, abbiamo camminato per quasi 8 ore, per circa 17 km, attraversando sentieri di tutti i tipi: strade sterrate, sentieri nel bosco in salita e in discesa, su rocce, radici, terra, sassi, un guado di un fiumiciattolo, grandi prati.
È una parte del sentiero numero 35, chiamato anche Adolf Munweg, o sentiero delle Odle, che attraversa appunto il parco Puez Odle e che arriva in Val di Funes
La fatica vale tutta per il percorso fino alle Odle : abbiamo visto panorami da cartolina indimenticabili, prati verde brillante con le meravigliose dolomiti attorno, boschi di pini e abeti col profumo intenso, cespugli di erica, poi rododendri, stelle alpine e altri fiori colorati; abbiamo incontrato mucche al pascolo, abbiamo avuto la fortuna di passeggiare con gli asini, abbiamo visto splendidi cavalli liberi nei prati
Il sentiero 35 Aldof Munkelweg verso il rifugio delle Odle
Da Resciesa a Malga Brogles
La funicolare, da Ortisei, in 8 minuti porta a monte allo Chalet Resciesa: sedendosi nella parte inferiore si vede il paese di Ortisei diventare sempre più piccolo, mentre il panorama delle montagne, del gruppo Sella, Sassolungo e Marmolada si perde a vista d’occhio
Il nostro cammino inizia alle 9.30
La prima parte del sentiero è in mezzo al bosco; dopo circa 5 minuti si giunge alla baita Cason e comincia ad apparire un panorama molto suggestivo
Da qui partono due strade carrabili consecutive in sasso che si addentrano nel bosco, con una discesa molto ripida, fino alla forcella, che al ritorno con la stanchezza danno il colpo di grazia della giornata
Al termine del bosco si arriva sull‘altopiano dove la strada prosegue abbastanza pianeggiante, e si apre in una vallata da fare sotto il sole, con a lato la vista del Sassolungo e del Sella
Proseguendo il cammino si iniziano a vedere le cime aguzze delle Odle
Questo tratto è meraviglioso e pieno di sorprese: iniziano le mucche al pascolo, i cui campacci risuonano a valle
Poco oltre incontriamo un bel gruppo di asini, che hanno voglia di socializzare, si avvicinano, si fanno toccare e abbiamo la fortuna di passeggiare con loro per un po’
Al ritorno vedremo anche dei cavalli bellissimi su questi grandi prati
Intanto ci avviciniamo sempre più alle Odle, e arriviamo al passo Brogles, a 2119 metri: incontriamo ancora tante mucche, vicine questa volta, mentre la strada comincia a scendere, e in lontananza, in mezzo a un prato verdissimo in uno scenario da cartolina, vediamo la malga Brogles
Il contesto è meraviglioso, per me il punto più bello: arrivare qui vale assolutamente il viaggio, e io sono estasiata. Anzi sarebbe stato bello fermarsi anche a pranzo, in questa bella baita, che si raggiunge dal passo in 10 minuti tramite una ripida discesa fatta di lastre di porfido
Ma possiamo concederci solo una breve sosta, il cartello segnaletico indica un’ora per il rifugio delle Odle, mentre le informazioni avute dall’ufficio del turismo di Selva erano di un tempo totale inferiore alle 3 ore, e online non si trovano tante indicazioni su questo percorso. Ripartiamo alle ore 12.05.
Da Malga Brogles al Rifugio delle Odle (Malga Geisler)
Riprendiamo il cammino sul sentiero 35 Adolf Munkweg, sotto le Odle, ed è da qui che comincia un trekking non così difficile, ma molto impegnativo nel bosco, tra ripide discese, e risalite, l’attraversamento di un torrente, fino ad arrivare sul fondo delle montagne, proseguendo in una parte sui sassi, per poi risalire in modo ripido addentrandosi di nuovo nel bosco.
Praticamente dobbiamo arrivare a quel prato che si vede nel punto a sinistra della foto, sotto le montagne
La meta che sembra non arrivare mai e i tempi che si allungano ben oltre l’ora indicata.. i paesaggi che ci si presentano però sono di una bellezza da mozzare il fiato
È vero che non siamo allenati, ma mentre nella prima parte i tempi ci sono sembrati corretti, anzi abbiamo avuto il tempo di fermarci a godere del panorama, a coccolare gli asini, a fare delle foto, questo tratto è indubbiamente più lento per il forte dislivello
Quando finalmente si giunge alla vetta, si apre una vallata sorprendentemente enorme, un prato verde brillante che contrasta col bianco grigiastro delle montagne e sul fondo una baita, che non è ancora la nostra meta: è la malga Casnago: siamo arrivati in Val di Funes
Sono le 13.45, abbiamo impiegato 45 minuti in più rispetto a quanto indicato. Che non sarebbe un problema, se l’ultima funicolare non fosse alle 18, e noi non avessimo ora assolutamente bisogno di una sosta per riposare!!
Cinque minuti più avanti si arriva finalmente al Geisleram, il rifugio delle Odle, il mio obiettivo!! ma bisogna superarlo per vedere di fronte lo spettacolo!
Ci sono le pluri fotografate chaishe long in legno, e soprattutto il rifugio è proprio ai piedi delle Dolomiti, un panorama davvero unico e la vista a 360 gradi su queste montagne: capisco perchè questo posto è chiamato il cinema delle Dolomiti!
Vediamo subito un bagno di folla, al ristorante c’è una lunga coda di persone che attende: la notorietà acquisita tramite i social toglie un po’ della magia al posto nonostante lo splendido contesto
Ci fermiamo un pò ad ammirare la nostra meta, raggiunta con fatica e sudore e riusciamo anche a conquistarci una delle famose sedie
Poi ritorniamo verso la malga Cusnago, ma anche qui c’è gente che aspetta al ristorante, e noi non abbiamo tanto tempo.. decidiamo di metterci all’ombra di un albero a riposare, e a mangiare degli stuzzichini che fortunatamente avevo portato, con del caffè, prima di riprendere il cammino del ritorno
Ripartiamo alle 14.30, il marito non è tanto fiducioso di farcela ad arrivare prima della chiusura della funicolare, i tratti in salita, anche al ritorno sono tanti, ma io sono speranzosa di poter raggiungere anche questo ulteriore obbiettivo.
Ci fermiamo pochissimo lungo il cammino, per fortuna abbiamo i bastoncini da trekking che aiutano e dopo 1 ora e 45 siamo al rifugio Brogles
La salita dopo il rifugio è tremenda, sotto il sole che batte in faccia, ma appena terminata, guardandosi attorno coi colori del pomeriggio il paesaggio è ancora più bello
Possiamo allungare il passo per la minor pendenza, rincontriamo le mucche, tante, gli asini e più avanti anche dei meravigliosi cavalli che brucano l’erba
Arriviamo di nuovo alla parte dentro al bosco, e le due salite qui sono ripidissime da fare con la stanchezza che abbiamo alle spalle.. ma poi manca poco.. infatti alle 17.30 arriviamo alla funicolare, addirittura in anticipo e ci sembra un miracolo, abbiamo impiegato un’ora per fare il primo tratto!
Arriviamo al termine del trekking molto soddisfatti, la bellezza che abbiamo visto non la dimenticheremo: siamo in un luogo che è patrimonio Unesco, abbiamo assaporato ogni passo, ogni panorama spettacolare ed inimmaginabile che ci si è presentato durante il percorso, con l’entusiasmo alle stelle, e nonostante i momenti in cui la stanchezza ci ha fatto dubitare, rallentare, l’insegnamento di aver un obiettivo, lottare per raggiungerlo ed essere ripagati, è stato importante. Siamo esausti ma felici e pensiamo di meritarci un buonissimo strudel, un Hugo e un caffè in una delle migliori pasticcerie di Ortisei, a coronamento di una bellissima giornata!
Informazioni utili
Parcheggio: Parcheggio Seceda (è consigliabile attivare presto per trovare posto. Prezzo giornaliero 13 euro estate 2023)
Funicolare: Resciesa
Sentiero: 35
Chilometri: 17 circa
Tempo (per non allenati):
fino a Malga Brogles da 1 a 2 ore – facile
da Malga Brogles a Rifugio delle Odle: 1.45/2 ore impegnativo
ti potrebbe interessare anche
Weekend sulle Dolomiti della VALGARDENA in estate
Cercavo un posto dove il verde inducesse un senso di quiete e di relax.
Dove la vista a perdita d’occhio e l’altezza portasse i pensieri oltre l’orizzonte, e sopra al cielo.
Ho trovato un posto dove la sorpresa ti coglie ad ogni passo, e l’entusiasmo divampa, facendoti sentire il battito del cuore. Mettendo tregua tra le parti che discutono continuamente ed inesorabilmente.
Un posto dove la fatica è soppiantata dalla meta da raggiungere, e l’ascolto di sé, e di quel che c’è attorno, mette a tacere il resto. Un luogo dove la bellezza ti assale e ti porta con sé, ti toglie il respiro ma ti dà anche respiro, riempiendo polmoni, occhi, cuore.
Questo posto è la Valgardena.
La Valgardena
Ortisei
Santa Cristina
Selva di Valgardena
Soggiorno a Selva di Valgardena
Alloggio a Selva: Garnì Morene
La cittadina di Selva di Valgardena
Il primo giorno: Salita al Ciampinoi
Il secondo giorno: camminata da Ortisei al rifugio delle Odle
Terzo giorno: relax in baita a Selva e Passo Sella
Selva di Valgardena: dove mangiare
Conclusioni
RIVA del GARDA e dintorni: il parco grotta cascata del VARONE e la ciclabile del Garda
idee per trekking e camminate