Quando il tempo è passato
Arriva un giorno in cui ti rendi conto che non hai più tutte le possibilità.
Che tra poco non avrai più tutte le energie per fare qualunque cosa ti piaccia e non hai tutto il tempo per rimandare qualcosa che vorresti fare. Che i sogni devono essere ridimensionati, ma che diventa indispensabile mantenerli.
Arriva un giorno in cui sei ancora in tempo a decidere se continuare a non vedere, chiudere un occhio o due, mentirti inconsciamente, o con coscienza, per sopravvivere, o accettare il rischio di una verità scomoda o dolorosa, ma in definitiva liberatoria e onesta. E nonostante quella, dirti che è andata così, e cercare pace e motivi di gratitudine.
Quando ti rendi conto che non hai più le forze per continuare a fuggire o combattere, in qualsiasi modo hai fatto fino ad ora, e non sai come fare per uscire da te, per non incontrare un qualche malessere.
Un giorno in cui ti accorgi che non va più bene tutto, che non tutto è più adatto a te, che devi cercare il modo di trovare qualcosa di adeguato, anche se non è quello che preferisci.
Un giorno in cui devi trovare diverse motivazioni, accettare nonsensi, recuperare valori, adottare comportamenti diversi, pena una lotta continua con l’avanzare della vita.
Un giorno che è importante che tu comprenda se i sacrifici hanno ancora un senso, visto che il tempo si riduce. E se ha un senso dare peso e spazio a cose e persone poco importanti, o che ti fanno stare male.
Arriva un tempo in cui devi essere bravo ad accorgerti quando rischi di cadere nel ridicolo, quando rischi di cadere nella voglia di farti compatire o di richiedere attenzione in modo malsano.
Un tempo in cui puoi guardare quelli che sono più avanti di te e con coscienza fare ogni sforzo possibile per evitare di smettere progressivamente di non vedere l’altro ma solo te stesso, diventando vittima e carnefice. Perché così hai la possibilità di dar spazio a un minimo di saggezza.
Un momento in cui sarebbe importante guardare bene e consapevolmente la tua realtà, e nello stesso tempo essere capace di scappare, sfuggire consapevolmente alla mancanza di futuro, progetti, prospettive, facendo quel che puoi, e senza condanne. Dirti la verità sul passato, sul futuro, sulle conquiste, sui fallimenti, su di te, sugli altri, sul mondo attorno. Combattere e sfidare in un modo nuovo.
E poi, non guardare nè avanti nè indietro, e neanche guardarti troppo attorno: chi non c’è, chi c’è e come c’è. Praticare tutto il possibile per prendere le distanze: da te, dai pensieri grigi e funesti, da quello che ti impedisce di vivere bene il tempo rimasto. Che, si sa, è meno di quello ormai trascorso.
settembre 2022
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