Siviglia
Festa della liberazione: Bella Ciao a Siviglia


In quell’esatto momento ho la percezione di quanto sia bello il mondo.
Di quanto sia bello viaggiare
Di quanto sia bella la vita.
Sulle note di Bella Ciao sento una grande emozione salire:
sento di essere cittadina del mondo,
sento di essere cittadina italiana,
sento un senso di gratitudine.
Sento di essere libera.
E ringrazio di essere libera
Tre giorni a Siviglia
Il dettaglio del nostro tour di Siviglia in 3 giorni
Tre giorni sono pochi per visitare questa magnifica città, che ne avrebbe meritato almeno altri due. Ma questi avevamo, e come sempre..poco è molto meglio che niente!
Sera dell’arrivo
Siamo arrivati con il bus Ea dall’aeroporto in Avenida Carlo V e attraversando Avenida Fernando, passando dai Jardin de Murillo, che mi hanno impressionato subito per gli alberi con radici enormi, bellissimi e tutta la vegetazione rigogliosa, abbiamo avuto subito una bellissima visione: una piazzetta splendida con il Balcone di Rosina.
Da qui subito ammaliati, abbiamo continuato a naso, seguendo quello che ci piaceva, senza neanche aver posato le valigie, arrivando in Plaza Santa Cruz, per poi tornare indietro e prendere la strada verso il nostro hotel, calle Agua che costeggia le mura dell’Alcazar, e arrivare, ammirando la magia del quartiere, a Plaza Dona Elvira, graziosissima con le sue panchine di ceramica, dove c’era il nostro albergo, l’hotel Dona Lina (dettagli qui) Già in quel tratto ci siamo fatti un’idea della bellezza del Barrio Santa Cruz.
Era ormai tardo pomeriggio, quasi buio, ma la prima cosa che volevo vedere a Siviglia, e che avevo tanto desiderato, era Plaza de España, quindi là siamo andati, rifacendo la strada a ritroso, in quanto è vicinissima alla fermata del bus. E avevo ragione a volerla vedere subito: la piazza illuminata la notte è un vero spettacolo!!!
Passando attraverso il Parco Maria Luisa, siamo arrivati al quartiere Arenal, che costeggia il fiume Guadalquivir, e passeggiando, fino a Torre dell’Oro, preso la calle Santander di fronte, per andare al nostro ristorante prenotato con the Fork, Casa Carmen, dove abbiamo festeggiato il compleanno di mia figlia, con un’ottima cena, in un locale raffinato ed elegante.
Dopo aver cenato, abbiamo proseguito per calle Santander fino ad Avenida de la Costitucion, trovandoci davanti a Plaza del Triunfo e alla Cattedrale, e dall’altro lato all’Alcazar. Che abbiamo costeggiato per arrivare nella stupenda Plaza de la Alianza, e da lì ritornare in Plaza Dona Elvira.
1° giorno
L’indomani siamo andati a fare colazione in una pasticceria del Barrio Santa Cruz non lontana Plaza Dona Elvira, Salt and Sugar, col suo patio meraviglioso, anche se un po’ cara.
Abbiamo girato per il Barrio Santa Cruz, da Mateos Gago, arrivando davanti alla bella Iglesias de Santa Cruz
Da li’ abbiamo preso per Calle Santa Maria Blanca, con la sua bella chiesa, Plaza de los Refinadores, e per le stradine arrivando a Plaza las Cruzes. In questo quartiere i colori sgargianti di Siviglia spiccano e ti stupiscono con tutta la loro bellezza.
Siamo arrivati all’Alcazar e abbiamo fatto un giro all’interno delle mura, nel Patio de Banderas, i giardini pieni di alberi di aranci, carichi di frutti in questa stagione. La visita l’avevo prenotata online, per l’indomani, per usufruire della possibilità del biglietto gratuito del lunedi’, dalle 16 in poi (dettagli qui) .
Da Plaza del Triunfo, di fronte all’Alcazar, brulicante di persone, e da cui si gode un ottima vista della Giralda, la torre della Cattedrale, siamo andati verso la cattedrale, sul retro, in Plaza Virgen de Los Reyes, piena di calessi che portano in giro i turisti per la città, che le donano l’atmosfera di altri tempi.
Poi abbiamo imboccato Calle Piacentines, fino a plaza dell’Encarnacion, dove abbiamo trovato un gruppo che si esibiva in una bellissima performance di flamenco sotto un albero gigantesco: ho sentito dentro un’emozione forte, per la bellezza dell’esibizione e per quello che comunicava.
Proprio a pochi metri da li’ c’è il Metropole Parasol, chiamato anche Las Setas, ovvero il fungo, la struttura in legno piu’ grande del mondo, con la sua copertura caratteristica ondulata a nido d’ape, su cui si puo’ salire e vedere il panorama di Siviglia. Bello girarci sotto, attorno, anche andare sopra (il biglietto d’ingresso per la salita costa 3 euro), ma ho preferito il panorama dalla Giralda, nonostante, ahimè, il brutto tempo del giorno successivo, quando siamo andati.
Siamo tornati indietro verso la Cattedrale, prendendo calle Mateos Gago, piena di locali, e abbiamo pranzato alla Cerveceria Giralda, gustando tapas sublimi. Essendo bel tempo, siamo tornati a Plaza de España per vederla di giorno, e di nuovo, lungo la strada, abbiano incontrato una ballerina di flamenco.
Plaza de Espana col sole è una meraviglia, non avrei piu’ voluto andare via. La piazza semicircolare è enorme, 500 metri quadrati ed è circondata da un unico edificio con porticati e due torri. Merita salire le scale dell’edificio, per vederla dall’alto in tutta la sua bellezza. Nell’atrio c’era anche qui uno spettacolo di flamenco, e poi le barche sul fiume, le carrozze dei cavalli, i giardini attorno..insomma magica!!
Poi girando attorno all’Università, prendendo da palazzo Santelmo, bellissimo con le luci del tramonto, fino all’Arenal siamo arrivati sul lungo fiume e Torre dell’Oro. Il lungo fiume al tramonto è strepitoso. Le case e i ristoranti di fronte, dall’altro lato del fiume, nel quartiere Triana, bellissime.
Di nuovo abbiamo preso calle Santander, Cattedrale, Mateos Gago, Calle Rodrigo Caro e siamo passati dall’incantevole Plaza Los Venerables, con tutti i negozietti aperti e caratteristici, fino a Plaza Dona Elvira.
Alla sera siamo andati alla Carbonería in Calle Cespedes, vicino alla chiesa di Santa Cruz, un locale storico, molto spartano, stile circolo studentesco, dove ogni sera si tengono 2 spettacoli di flamenco gratuiti. Vale assolutamente la pena andare per vedere lo spettacolo che dura una mezz’oretta, andando un po’ prima dell’inizio per trovare posto a sedere, ma conviene andare dopo cena, perchè li’ offrono solo piccoli spuntini (anche abbastanza cari e bisogna servirsi da soli), e magari li’ bersi una sangria (anche se non c’è obbligo di consumazione).
2° giorno
Ho concentrato al secondo giorno la visita alla Cattedrale e al Real Alcazar, visto che il tempo previsto era brutto, essendo parte delle visite all’interno.
La mattina è iniziata con la colazione vicino alla cattedrale al bar Mateo, un locale molto carino in calle Mateos Gago. La mattina, d’inverno, è buio fino alle 8 e fino alle 9 si trovano pochi locali già aperti per la colazione: Mateo era uno dei pochi. Dopo colazione abbiamo passeggiato fino alle 11, passando davanti al palazzo dell’ Ayutamiento, di fronte a Plaza Nueva e dietro a Plaza San Francisco, percorrendo Calle Serpes, per arrivare alle 11 alla Iglesias del Divino Salvador, dove dovevamo acquistare i biglietti per l’ingresso nella Cattedrale, che includevano anche la visita alla chiesa stessa. Molto ricca, la chiesa barocca sicuramente vale la visita.
Ci siamo poi diretti verso la Cattedrale, che è enorme, la terza piu’ grande del mondo.
Avendo i biglietti siamo entrati direttamente saltando la lunga coda. La cattedrale è veramente ricca di cose da vedere, probabilmente meriterebbe essere visitata con l’audioguida (o forse si scenderebbe troppo nel dettaglio), mescola piu’ stili, ed include la salita alla Giralda.
Al suo interno è presente anche la tomba di Cristoforo Colombo.
Stupendo il giardino degli aranci, che in questo periodo erano pieni di frutti. Certo col sole sarebbe stato ancora piu’ bello!
La salita alla torre Giralda, non è faticosa, perchè ci sono ampi gradoni, e cammin facendo si possono ammirare angoli bellissimi della città dall’alto.
Giunti alla cima, dove ci sono le campane, si puo’ ammirare Siviglia da ogni parte dall’alto: peccato per il tempo piovoso e la nebbia che appiattiva un po’ il panorama, non mettendo in risalto i colori. Ma la magnificenza e l’immensità della chiesa, erano resi comunque
Al termine della visita, volevo andare a pranzo al mercado Lonja del Barranco, un po’ fuori mano rispetto a dove eravamo visto che poi dovevamo tornare all’Alcazar, ma ne avevo sentito parlare molto bene. E’ un edificio in ferro, opera di Gustav Eiffel, oggi trasformato in un mercato gourmet, bello ed elegante, al contrario di quello che magari ci si aspetta da un mercato. Si trova prima dell’inizio del puente de Triana (o Isabel), e vicinissimo a Plaza de Toros, ci sono tanti chioschi che cucinano al momento tapas e diverse specialità, con alti tavoli e sgabelli per sedersi. Sicuramente un posto ottimo per mangiare, da consigliare!
A fine pranzo, ripassando davanti a Plaza de Toros, ho voluto fare un tentativo per vedere se riuscivamo a prendere i biglietti gratuiti per l’ingresso dalle 18 alle 19, al termine della visita all’Alcazar..ma la fila per l’apertura alle 15 era già lunga alle 14.30, e dovendo essere prima delle 16 all’Alcazar, abbiamo desistito, salvo poi, fare un altro tentativo dopo la visita all’Alcazar, non andato a buon fine perchè i biglietti erano esauriti..Per questo motivo dico che non si riesce a fare piu’ di una visita gratuita il lunedi’ pomeriggio.
Anche la visita all’Alcazar è stata molto bella, forse troppo breve. Perchè purtroppo l’ingresso gratuito è alle 16 e la chiusura è alle 17. Ti fanno restare un po’ di piu’, ma il tempo è comunque poco. I giardini sono meravigliosi, purtroppo, di nuovo, il meteo non ce li ha fatti godere al massimo, ma comunque l’Alcazar è una delle cose piu’ belle che ho visto a Siviglia.
Alla sera avevo prenotato il ristorante Gusto, tramite the Fork, a fianco alle cattedrale, perchè avevo letto ottime recensioni riguardo alla Paella. E in effetti non si sbagliavano! Abbiamo mangiato un’ottima Paella mista di carne, pesce e verdure, in un locale proprio molto carino!
Tornando verso casa, camminando in una stupenda città di notte, in Plaza de la Virgen de los Reyos, abbiamo incontrato un gruppo di ragazzi che suonano strumenti a fiato..e l’ultima serata si è riempita di magia!
3° giorno (solo mattino)
Siamo andati a far colazione in una pasticceria che avevamo adocchiato il giorno prima, in Avenida de La Costitucion, La Canasta, moderna e con un bell’assortimento di torte e brioche. Tutto molto buono ma purtroppo non sono organizzati benissimo e ci hanno fatto aspettare un po’ per l’ordinazione e per portare quello che avevamo ordinato. In programma c’era da tornare a Plaza de Toros per entrare a visitarla, e questa volta, pagando il biglietto, non abbiamo fatto file. Purtroppo il tempo era ancora brutto, piovigginava, ma la visita è stata molto bella anche se un po’ frettolosa. Forniscono una guida, per seguire il percorso, e una persona ti indica come muoverti e che tasto premere per ascoltare le spiegazioni, non fanno andare sugli spalti e non si puo’ rimanere quanto si vuole perchè tutti devono uscire insieme per il turno successivo. Anche se si è contrari alla tauromachia vale sicuramente la pena visitare questo bel monumento, che fa parte della cultura andalusa.
Terminata la visita, siamo tornati verso il centro città, volevo vedere un’altra piazza di cui mi era apparsa per caso il giorno prima una foto, che rimaneva un po’ nascosta, Plaza del Cabildo. Si trova molto vicino ad Avenida della Costitucion, ma bisogna proprio andarla a cercare, perchè è una piazza chiusa, molto particolare, circolare e contornata da portici, con un paio di entrate da cui entrare. Proprio bella e particolare!
Ormai era rimasto solo poco tempo per pranzare, e poi andare verso l’aeroporto per il volo di ritorno. Abbiamo scelto di andare in un locale a fianco a quello dove siamo stati il primo giorno, in calle Mateo Gago, la Cerveceria Catedral, che si è rivelata ottima per le tapas, abbondanti e gustosissime, con arredamento molto caratteristico.
E poi..è giunto il momento di lasciare la città per ritornare a casa..
Questo è stato il nostro tour di 3 giorni, non proprio razionale, ma aggiustato in base al meteo, che non è stato molto favorevole. E’ rimasta fuori la visita approfondita al quartiere di Triana, e, a parte il Metropol Parasol, tutto il quartiere Macarena.. e anche la possibilità di andare a zonzo solo per godersi l’atmosfera della città! Ma cosi’… mi resta il desiderio di tornarci ancora a Siviglia!
Novembre 2019
qui trovi la mia recensione su Siviglia, informazioni pratiche, culinarie, ecc.
e le 10 cose che mi sono piaciute di piu’
tutti gli articoli su Siviglia
Incantevole Siviglia
I colori bianco e ocra degli edifici
i balconcini delle case e gli azulejos su muri e panchine
le piazzette che spuntano all’improvviso nelle viuzze del casco antiguo
il rumore degli zoccoli dei cavalli sulla strada
gli alberi di arance e quelli enormi con le radici immense
Torre dell’oro e il Guadalquivir al tramonto
Plaza de Espana, immensa e bellissima in ogni momento
l’emozione del flamenco alla Carboneria e per le strade
le calle del Barrio Santa Cruz dove perdersi di notte
il gusto delle tapas, della paella e della sangria
l’immensità e la ricchezza della Cattedrale e il suo giardino degli aranci
il campanile della Giralda e il suo panorama dall’alto
i colori delle ceramiche dell’Alcazar e la bellezza dei suoi giardini
il giallo e il rosso di Plaza de Toros e il racconto della corrida
i colori delle case di Triana, dall’altra parte del fiume,
la circolare Plaza del Cabildo, gioiello nascosto da cercare
la città illuminata di notte e qualcuno che suona e la rende magica.
E non solo.
Siviglia non ha tradito le mie aspettative.
E’ una città che ti avvolge e ti scalda, che ti sorprende ovunque guardi, per la sua bellezza. Per la sua capacità di appagare tutti i sensi, e portarti indietro nel tempo e in epoche diverse, e dentro di te, nell’angolo romantico del tuo cuore
Siviglia: qualche informazione utile e consiglio pratico
Volo
Siamo andati a Siviglia a fine novembre, per il quindicesimo compleanno di nostra figlia, comprando un volo Ryanair da Bologna ad agosto, con un’ottima offerta (circa 80 € a testa), orari buoni, partenza il sabato pomeriggio, ritorno il martedì pomeriggio. Prenotando cosi’ in anticipo si possono trovare ottimi prezzi.
Trasporto dall’aeroporto al centro
Il trasferimento dall’aeroporto al centro città è molto comodo con il bus EA, che si prende appena fuori dagli arrivi all’aeroporto, sulla sinistra, e si ferma vicino al casco antiguo e cattedrale, in Avenida Carlos V, Prado San Sebastian. Impiega circa 40 minuti, e costa 4 euro, biglietti da fare sul bus. Per gli orari si puo’ vedere questo link https://reddelineas.tussam.es/?lang=es#
Alloggiare a Siviglia
Il posto migliore dove alloggiare a Siviglia, a mio parere, è il Barrio Santa Cruz, in mezzo alle stradine tipiche e alle piazzette, e vicino ai principali monumenti, Cattedrale ed Alcazar.
Io ho trovato un piccolo hotel molto caratteristico, prenotato su Booking.com ,in un punto fenomenale, Plaza Dona Elvira, modesto, prenotando ad agosto ad un prezzo molto competitivo, 65 € la tripla, dove siamo stati benissimo, l’hotel Dona Lina.
A fine novembre era già addobbato a Natale, una piccola reception, con personale molto gentile.
Le scale e i muri sono decorati con i classici azulejos di Siviglia, e questo fa entrare completamente nell’atmosfera della città.
La nostra camera era fatta in modo strano, ma spaziosa, bagno molto grande, ingresso con scrittoio, bollitore e 3 mele, e una stanza lunga, con letto matrimoniale e singolo appoggiati alle testate, tv in alto sul muro e un balconcino che dava proprio sulla piazza.
Non tutte le camere sono cosi’, sono entrata in una doppia e ho visto che era molto piccola, e ho letto nelle recensioni che alcune hanno la finestra sul patio interno, non da tutti gradito. Io avevo chiesto di avere una stanza con finestra sulll’esterno, Niente lusso, ma ristrutturazione recente: noi abbiamo trovato l’hotel molto gradevole.
Entrate gratuite ai monumenti
Il lunedì è la giornata in cui in molti monumenti è prevista l’entrata gratuita. Ma è molto difficile riuscire ad usufruire di piu’ di un ingresso o due per la sovrapposizione degli orari:
Torre dell’oro ha ingresso gratuito dalla mattina, noi non abbiamo ritenuto prioritario visitarla ma sarebbe stata l’unica che avremmo potuto vedere, in abbinamento ad un altra visita gratuita.
Plaza de Toros de la real Maestranza ha ingresso gratuito dalle 15, i biglietti non si prenotano, ma occorre andare a fare la fila mezz’ora o un’ora prima. Io ho provato ad andare alle 14.30 ma la coda era già lunga e alle 15.30 dovevamo essere all’Alcazar, per cui sono ritornata alle 17.30, ma tutti i biglietti erano già esauriti. Siamo poi tornati il giorno successivo e siamo entrati pagando il biglietto senza fare coda. La visita è piuttosto corta, dura poco piu’ di mezzo’ora, semi-guidata con audioguida (bella perchè fa immedesimare nel torero che deve entrare nell’arena ma senza possibilità di vistarla in autonomia, di visitare gli spalti o fermarsi ulteriore tempo).
Cattedrale e Alcazar sono prenotabili on line, dalle 16 per un’ora o poco piu’ di visita: se dovete scegliere tra cattedrale e Alcazar, consiglio di scegliere la cattedrale (si prenota il venerdì precedente il lunedì della visita, ma bisogna prenotare subito all’apertura per trovare posto, mentre per l’Alcazar si puo’ prenotare in ogni momento), in quanto avendo cosi’ poco tempo, per l’Alcazar che comprende anche i giardini, poco piu’ di un’ora è veramente poco. Il biglietto per la cattedrale comprende anche la visita interna alla chiesa del Divino Salvador, un tesoro barocco spagnolo che vale la pena visitare. Se si decide di andare non con il biglietto gratuito, consiglio o l’acquisto on line, dove pero’ deve essere indicato un orario, o l’acquisto presso la chiesa del Divino Salvador, dove non si fa coda e che consente di andare all’orario che si vuole.
Mangiare a Siviglia
Mangiare a Siviglia è un gran bel viaggio! Pare che proprio qui siano nate le tapas, che sono una prelibatezza. Curioso il modo di dire andare a “tapear”, cioè andare per locali a mangiare tapas! Noi le abbiamo assaggiate qui a pranzo:
Cervecería Giralda, bellissimo locale caratteristico
http://www.cerveceriagiralda.com/
Cerveceria La Catedral, locale bello e particolare, con teste di toro appese alle pareti, per chi apprezza il genere, attiguo al precedente,in calle Mateos Gago, perpendicolare alla cattedrale, prezzi ottimi, tapas fantastiche, porzioni grandi
mercato Lonja del Barranco, vicino al ponte di Triana e sulla sponda del fiume Guadalquivir, un mercato solo gastronomico, bello, elegante con buona varietà e qualità, cibo cotto all’istante, pulito, si mangia dopo aver preso il cibo su tavoli con sgabelli alti. Io ho mangiato delle crocchette magnifiche, scegliendo il gusto, mio marito un polipo alla griglia e mia figlia un hamburger preparato con ottima carne.
https://www.visitasevilla.es/it/mercati-tradizionali/lonja-del-barranco
La colazione, che non avevamo inclusa l’abbiamo fatta:
-alla pasticceria la Canasta Av. de la Costitucion, bel locale, con molta varietà di paste e torte, ma sono un po’ disorganizzati e possono avere tempi lunghi se il locale è affollato
–Mateos Bar in calle Mateos Gago, locale molto carino e tipico, colazione ottima
-Pasticceria Salt and Sugar in Barrio Santa Cruz, Calle Ximénez de Encis, un po’ cara, churros eccessivamente fritti per me, ma buona varietà e con un patio bellissimo
A cena abbiamo mangiato paella al ristorante Gusto a fianco alla Cattedrale (20 € a paella), ottima e locale molto carino
e al ristorante Casa Carmen, Calle Santander, locale moderno e raffinato con cibo ottimo, entrambi prenotati su Tripadvisor con The Fork (che consiglio)
L’altra sera rimanente, a cena, siamo andati alla Carbonería, locale un po’ imbucato in calle Cespedes, consigliato come poco turistico e alla mano e soprattutto per gli spettacoli gratuiti di flamenco. Lo spettacolo di flamenco dura mezz’ora, ce ne sono 3 a serata, partendo dalle 21.30 e merita sicuramente, quello che non consiglio è di cenare nel locale, non ci sono tapas, ma solo prosciutto, formaggio, tonno, pomodoro, tortillas, da prendere al banco, facendo fila, in quanto ci sono poche persone a preparare, si deve prendere e portare al proprio tavolo il cibo, e salumi e formaggi sono consegnati su un pezzo di carta oleata, senza neanche un piatto. Il mio consiglio quindi è di andare per lo spettacolo, arrivando un’ora o mezz’ora prima e bere qualcosa (ma comunque non c’è obbligo di consumazione), l’unico inconveniente è che se si arriva all’ultimo momento si rischia di vedere lo spettacolo in piedi.
https://casacarmenrestaurant.com/
http://lacarbonerialevies.blogspot.com/
Da visitare:
Oltre ai monumenti sopra citati ovviamente c’è lei, quella che per me è la regina, Plaza de Espana. Merita vederla sia di giorno che di notte e girarla in ogni suo angolo, salire sulle scale dove si vede interamente nella sua grandezza, passeggiare sui suoi ponti, magari concedersi un giro con la barca (che i miei compagni non hanno voluto fare, 6 euro 35 minuti). E godersi anche i giardini che ha attorno, il parco Maria Luisa.
Il Metropol Parasol detto anche Las Setas, ovvero il fungo, è bello da vedere, in Plaza de la Encarnation, una struttura moderna molto particolare in legno, ma se avete poco tempo si può fare a meno anche di salire: la vista è molto più bella dalla cattedrale.
Ma li’ sulla piazza è presente un albero gigantesco meraviglioso: ecco, la vegetazione, gli alberi e i giardini che ci sono a Siviglia, mi hanno colpito per la loro grandezza e magnificenza. Sotto all’albero abbiamo assistito a un’emozionante spettacolo di flamenco.
Il Barrio Santa Cruz è una meraviglia, tutto pedonale, stradine strette, case tipiche dai toni bianco, ocra e arancio, che sbucano spesso in piccole piazzette deliziose, e tanti negozietti
Da non perdere la nascosta Plaza de Cabildo, non lontana dalla Cattedrale, dietro Avenida de la Costitucion, molto particolare.
Avenida de la Costitucion e calle Serpes sono molto belle per passeggiare, sono le vie dello shopping ma sono anche piene di palazzi stupendi; molto carina anche calle Piacentines e le stradine attigue, alcune delle quali dedicate specificatamente alla vendita di determinati prodotti (per esempio ne abbiamo trovata, per caso,dove vendevano esclusivamente abiti da sposa e da cerimonia).
Oltre il fiume, le case colorate che si vedono sono quelle del quartiere Triana, che si raggiunge attraversando il ponte omonimo, chiamato anche ponte Isabel II, o da Puente de Santelmo, vicino Torre dell’Oro. Subito dopo il ponte Triana, si trova il Castello s. Jorge, il mercato coperto, che merita un passaggio, piazza Altozano, tutto vicinissimo, ed è piacevole passeggiare sul lungofiume di calle Betis, con le sue case colorate. Merita vedere la chiesa di Santa Ana, da cui siamo passati, e sicuramente un giro per le strade del quartiere, che non siamo riusciti a fare.
Al tramonto i colori sui palazzi sono meravigliosi, e col bel tempo merita sicuramente arrivare all’Arenal, per fare un giro lungo il Guadalquivir, scendendo anche proprio sulle rive del fiume, nei pressi di Torre dell’Oro.
In tre giorni non pieni e tre notti non siamo riusciti a vedere altro. Ma mi riprometto di tornarci a Siviglia, per me una città incantevole.
Il nostro tour di 3 giorni a Siviglia nel dettaglio lo trovi qui
tutti gli articoli su Siviglia
Le 10 cose che piu’ ho amato a Siviglia
Siviglia l’ho amata tutta, dal primo istante, e qui riporto le 10 cose che più mi sono piaciute, nei 3 giorni scarsi avuti a disposizione
1 Plaza de España
immensa e bella da togliere il fiato, ad ogni ora del giorno e della notte
2 il flamenco
all’improvviso in una piazza, in una strada, o nei locali dedicati, suoni, canto, danza che mi hanno smosso sempre un’ emozione
3 il Real Alcazar
Residenza reale composta da vari edifici di epoche differenti, stupendi ambienti, azulejos e giardini da favola
4 la città di notte
romantica, con un’illuminazione che fa risaltare ogni angolo, e le carrozze che portano in viaggio nel tempo
5 Plaza de toros
con le sue tonalità rosso ed ocra e le sensazioni dei toreri quando stanno per entrare ed affrontare il toro
6 le case giallo e ocra nel Barrio Santa Cruz
combinazione meravigliosa, ed io, con gli occhi all’insù ad ammirare la bellezza
7 la cattedrale
la piu’ grande cattedrale gotica del mondo, bella in ogni sua angolazione, con la Giralda che spicca, e dalla cui cima si gode un panorama superbo
8 le piazzette
che compaiono all’improvviso nelle vie o si nascondono, veri gioielli da ammirare
9 la vegetazione
lussuriosa, alberi enormi con enormi radici, alberi di aranci in ogni dove e bellissimi giardini
10 le tapas
deliziosi assaggi di specialità del luogo, con sapori intensi, una delizia per il palato, in localini stupendi !!
Questa è la mia Siviglia, ma non solo, c’è ancora tanto e molto di più..
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novembre 2019