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Tre giorni a Siviglia

 

 

Il dettaglio del nostro tour di Siviglia in 3 giorni

Tre giorni sono pochi per visitare questa magnifica città, che ne avrebbe meritato almeno altri due. Ma questi avevamo, e come sempre..poco è molto meglio che niente!

 

Sera dell’arrivo

Siamo arrivati con il bus Ea dall’aeroporto in Avenida Carlo V e attraversando Avenida Fernando, passando dai Jardin de Murillo, che mi hanno impressionato subito per gli alberi con radici enormi, bellissimi e tutta la vegetazione rigogliosa, abbiamo avuto subito una bellissima visione: una piazzetta splendida con il Balcone di Rosina.

 

 

Da qui subito ammaliati, abbiamo continuato a naso, seguendo quello che ci piaceva, senza neanche aver posato le valigie, arrivando in Plaza Santa Cruz, per poi tornare indietro e prendere la strada verso il nostro hotel,  calle Agua che costeggia le mura dell’Alcazar, e arrivare, ammirando la magia del quartiere, a Plaza Dona Elvira, graziosissima con le sue panchine di ceramica, dove c’era il nostro albergo, l’hotel Dona Lina (dettagli qui) Già in quel tratto ci siamo fatti un’idea della bellezza del Barrio Santa Cruz.

 

 

Era ormai tardo pomeriggio, quasi buio, ma la prima cosa che volevo vedere a Siviglia, e che avevo tanto desiderato, era Plaza de España, quindi là siamo andati, rifacendo la strada a ritroso, in quanto è vicinissima alla fermata del bus. E avevo ragione a volerla vedere subito: la piazza illuminata la notte è un vero spettacolo!!!

 

 

Passando attraverso il Parco Maria Luisa, siamo arrivati al quartiere Arenal, che costeggia il fiume Guadalquivir, e passeggiando, fino a Torre dell’Oro, preso la calle Santander di fronte, per andare al nostro ristorante prenotato con the Fork, Casa Carmen, dove abbiamo festeggiato il compleanno di mia figlia, con un’ottima cena, in un locale raffinato ed elegante.

Dopo aver cenato, abbiamo proseguito per calle Santander fino ad Avenida de la Costitucion, trovandoci davanti a Plaza del Triunfo e alla Cattedrale, e dall’altro lato all’Alcazar. Che abbiamo costeggiato per arrivare nella stupenda Plaza de la Alianza, e da lì ritornare in Plaza Dona Elvira.

 

 

1° giorno

L’indomani siamo andati a fare colazione in una pasticceria del Barrio Santa Cruz non lontana Plaza Dona Elvira, Salt and Sugar, col suo patio meraviglioso, anche se un po’ cara.

Abbiamo girato per il Barrio Santa Cruz, da Mateos Gago,  arrivando davanti alla bella Iglesias de Santa Cruz

 

 

Da li’ abbiamo preso per Calle Santa Maria Blanca, con la sua bella chiesa, Plaza de los Refinadores, e per le stradine arrivando a Plaza las Cruzes. In questo quartiere i colori sgargianti di Siviglia spiccano e ti stupiscono con tutta la loro bellezza.

 

 

Siamo arrivati all’Alcazar e abbiamo fatto un giro all’interno delle mura, nel Patio de Banderas, i giardini pieni di alberi di aranci, carichi di frutti in questa stagione. La visita l’avevo prenotata online, per l’indomani, per usufruire della possibilità del biglietto gratuito del lunedi’, dalle 16 in poi (dettagli qui) .

 

 

Da Plaza del Triunfo, di fronte all’Alcazar, brulicante di persone,  e da cui si gode un ottima vista della Giralda, la torre della Cattedrale, siamo andati verso la cattedrale, sul retro, in Plaza Virgen de Los Reyes, piena di calessi che portano in giro i turisti per la città, che le donano l’atmosfera di altri tempi.

 

 

Poi abbiamo imboccato Calle Piacentines, fino a plaza dell’Encarnacion, dove abbiamo trovato un gruppo che si esibiva in una bellissima performance di flamenco sotto un albero gigantesco: ho sentito dentro un’emozione forte, per la bellezza dell’esibizione e per quello che comunicava.

 

 

Proprio a pochi metri da li’ c’è il Metropole Parasol, chiamato anche Las Setas, ovvero il fungo, la struttura in legno piu’ grande del mondo, con la sua copertura caratteristica ondulata a nido d’ape, su cui si puo’ salire e vedere il panorama di Siviglia. Bello girarci sotto, attorno, anche andare sopra (il biglietto d’ingresso per la salita costa 3 euro), ma ho preferito il panorama dalla Giralda, nonostante, ahimè, il brutto tempo del giorno successivo, quando siamo andati.

 

 

Siamo tornati indietro verso la Cattedrale, prendendo calle Mateos Gago, piena di locali, e abbiamo pranzato alla Cerveceria Giralda, gustando tapas sublimi. Essendo bel tempo, siamo tornati a Plaza de España per vederla di giorno, e di nuovo, lungo la strada, abbiano incontrato una ballerina di flamenco.

 

 

Plaza de Espana col sole è una meraviglia, non avrei piu’ voluto andare via. La piazza semicircolare è enorme, 500 metri quadrati ed è circondata da un unico edificio con porticati e due torri. Merita salire le scale dell’edificio, per vederla dall’alto in tutta la sua bellezza. Nell’atrio c’era anche qui uno spettacolo di flamenco, e poi le barche sul fiume, le carrozze dei cavalli, i giardini attorno..insomma magica!!

 

 

Poi girando attorno all’Università, prendendo da palazzo Santelmo, bellissimo con le luci del tramonto, fino all’Arenal  siamo arrivati sul lungo fiume e Torre dell’Oro. Il lungo fiume al tramonto è strepitoso. Le case e i ristoranti di fronte, dall’altro lato del fiume, nel quartiere Triana, bellissime.

Di nuovo abbiamo preso calle Santander, Cattedrale, Mateos Gago, Calle Rodrigo Caro e siamo passati dall’incantevole Plaza Los Venerables, con tutti i negozietti aperti e caratteristici, fino a Plaza Dona Elvira.
Alla sera siamo andati alla Carbonería in Calle Cespedes, vicino alla chiesa di Santa Cruz, un locale storico, molto spartano, stile circolo studentesco, dove ogni sera si tengono 2 spettacoli di flamenco gratuiti. Vale assolutamente la pena andare per vedere lo spettacolo che dura una mezz’oretta, andando un po’ prima dell’inizio per trovare posto a sedere, ma conviene andare dopo cena, perchè li’ offrono solo piccoli spuntini (anche abbastanza cari e bisogna servirsi da soli), e magari li’ bersi una sangria (anche se non c’è obbligo di consumazione).

 

2° giorno

Ho concentrato al secondo giorno la visita alla Cattedrale e al Real Alcazar, visto che il tempo previsto era brutto, essendo parte delle visite all’interno.

La mattina è iniziata con la colazione vicino alla cattedrale al bar Mateo, un locale molto carino in calle Mateos Gago. La mattina, d’inverno, è buio fino alle 8 e fino alle 9 si trovano pochi locali già aperti per la colazione: Mateo era uno dei pochi. Dopo colazione abbiamo passeggiato fino alle 11, passando davanti al palazzo dell’ Ayutamiento, di fronte a Plaza Nueva e dietro a Plaza San Francisco, percorrendo Calle Serpes, per arrivare alle 11 alla Iglesias del Divino Salvador, dove dovevamo acquistare i biglietti per l’ingresso nella Cattedrale, che includevano anche la visita alla chiesa stessa. Molto ricca, la chiesa barocca sicuramente vale la visita.

 

 

Ci siamo poi diretti verso la Cattedrale, che è enorme, la terza piu’ grande del mondo.

 

 

Avendo i biglietti siamo entrati direttamente saltando la lunga coda. La cattedrale è veramente ricca di cose da vedere, probabilmente meriterebbe essere visitata con l’audioguida (o forse si scenderebbe troppo nel dettaglio), mescola piu’ stili, ed include la salita alla Giralda.

 

 

Al suo interno è presente anche la tomba di Cristoforo Colombo.

 

 

Stupendo il giardino degli aranci, che in questo periodo erano pieni di frutti. Certo col sole sarebbe stato ancora piu’ bello!

 

 

 

La salita alla torre Giralda, non è faticosa, perchè ci sono ampi gradoni, e cammin facendo si possono ammirare angoli bellissimi della città dall’alto.

 

 

Giunti alla cima, dove ci sono le campane, si puo’ ammirare Siviglia da ogni parte dall’alto: peccato per il tempo piovoso e la nebbia che appiattiva un po’ il panorama, non mettendo in risalto i colori. Ma la magnificenza e l’immensità della chiesa, erano resi comunque

 

 

Al termine della visita, volevo andare a pranzo al mercado Lonja del Barranco, un po’ fuori mano rispetto a dove eravamo visto che poi dovevamo tornare all’Alcazar, ma ne avevo sentito parlare molto bene. E’ un edificio in ferro, opera di Gustav Eiffel, oggi trasformato in un mercato gourmet, bello ed elegante, al contrario di quello che magari ci si aspetta da un mercato. Si trova prima dell’inizio del puente de Triana (o Isabel), e vicinissimo a Plaza de Toros, ci sono tanti chioschi che cucinano al momento tapas e diverse specialità, con alti tavoli e sgabelli per sedersi. Sicuramente un posto ottimo per mangiare, da consigliare!

A fine pranzo, ripassando davanti a Plaza de Toros, ho voluto fare un tentativo per vedere se riuscivamo a prendere i biglietti gratuiti per l’ingresso dalle 18 alle 19, al termine della visita all’Alcazar..ma la fila per l’apertura alle 15 era già lunga alle 14.30, e dovendo essere prima delle 16 all’Alcazar, abbiamo desistito, salvo poi, fare un altro tentativo dopo la visita all’Alcazar, non andato a buon fine perchè i biglietti erano esauriti..Per questo motivo dico che non si riesce a fare piu’ di una visita gratuita il lunedi’ pomeriggio.

Anche la visita all’Alcazar è stata molto bella, forse troppo breve. Perchè purtroppo l’ingresso gratuito è alle 16 e la chiusura è alle 17. Ti fanno restare un po’ di piu’, ma il tempo è comunque poco. I giardini sono meravigliosi, purtroppo, di nuovo, il meteo non ce li ha fatti godere al massimo, ma comunque l’Alcazar è una delle cose piu’ belle che ho visto a Siviglia.

 

 

Alla sera avevo prenotato il ristorante Gusto, tramite the Fork, a fianco alle cattedrale, perchè avevo letto ottime recensioni riguardo alla Paella. E in effetti non si sbagliavano! Abbiamo mangiato un’ottima Paella mista di carne, pesce e verdure, in un locale proprio molto carino!

Tornando verso casa, camminando in una stupenda città di notte, in Plaza de la Virgen de los Reyos, abbiamo incontrato un gruppo di ragazzi che suonano strumenti a fiato..e l’ultima serata si è riempita di magia!

 

 

3° giorno (solo mattino)

Siamo andati a far colazione in una pasticceria che avevamo adocchiato il giorno prima, in Avenida de La Costitucion, La Canasta, moderna e con un bell’assortimento di torte e brioche. Tutto molto buono ma purtroppo non sono organizzati benissimo e ci hanno fatto aspettare un po’ per l’ordinazione e per portare quello che avevamo ordinato. In programma c’era da tornare a Plaza de Toros per entrare a visitarla, e questa volta, pagando il biglietto, non abbiamo fatto file. Purtroppo il tempo era ancora brutto, piovigginava, ma la visita è stata molto bella anche se un po’ frettolosa. Forniscono una guida, per seguire il percorso, e una persona ti indica come muoverti e che tasto premere per ascoltare le spiegazioni, non fanno andare sugli spalti e non si puo’ rimanere quanto si vuole perchè tutti devono uscire insieme per il turno successivo. Anche se si è contrari alla tauromachia vale sicuramente la pena visitare questo bel monumento, che fa parte della cultura andalusa.

 

 

Terminata la visita, siamo tornati verso il centro città, volevo vedere un’altra piazza di cui mi era apparsa per caso il giorno prima una foto, che rimaneva un po’ nascosta, Plaza del Cabildo. Si trova molto vicino ad Avenida della Costitucion, ma bisogna proprio andarla a cercare, perchè è una piazza chiusa, molto particolare, circolare e contornata da portici, con un paio di entrate da cui entrare. Proprio bella e particolare!

 

 

Ormai era rimasto solo poco tempo per pranzare, e poi andare verso l’aeroporto per il volo di ritorno. Abbiamo scelto di andare in un locale a fianco a quello dove siamo stati il primo giorno, in calle Mateo Gago, la Cerveceria Catedral, che si è rivelata ottima per le tapas, abbondanti e gustosissime, con arredamento molto caratteristico.

E poi..è giunto il momento di lasciare la città per ritornare a casa..

 

 

Questo è stato il nostro tour di 3 giorni, non proprio razionale, ma aggiustato in base al meteo, che non è stato molto favorevole. E’ rimasta fuori la visita approfondita al quartiere di Triana, e, a parte il Metropol Parasol, tutto il quartiere Macarena.. e anche la possibilità di andare a zonzo solo per godersi l’atmosfera della città! Ma cosi’… mi resta il desiderio di tornarci ancora a Siviglia!

 

 

 

Novembre 2019

 

qui trovi la mia recensione su Siviglia, informazioni pratiche, culinarie, ecc.

Incantevole Siviglia

 

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Patrizia Pazzaglia, Patty dopo un po’.

Sono versatile, camaleontica e un po’ nevrotica. 

Una come tante.  Nessuna grande passione, ma so appassionarmi.

Prendo tutto molto sul serio e in tutto quello che faccio, se mi interessa, ci metto impegno e dedizione.

Scarsamente tecnologica, diversamente social.

Mi piace condividere, mi piace ascoltare, esprimermi, se è il caso, e stupirmi.

Mi piace vivere intensamente e andare in profondità delle cose che mi interessano e lasciare andare ciò che non mi serve (anche se con difficoltà).

Mi piace lasciarmi contagiare dalla bellezza e dalle emozioni e..naturalmente viaggiare, fuori e dentro di me, col corpo e con la mente (ma anche con lo spirito).

Perchè la vita è un gran bel viaggio.