Cina: Chendgu e i panda, meravigliose e buffe creature!
Chendgu è conosciuta come la città dei Panda. Tuttavia ci ha sorpreso anche per altro: il suo aspetto avvenieristico di megalopoli, con grandi grattacieli si mescola con elementi originali, zone tradizionali e aree verdi dove la natura prorompe, e in queste visioni contrapposte emerge la cultura dei suoi abitanti.
Dalle case da tè, alle persone che si fermano in una piazza a fare balli tradizionali, a chi si gode un giro con la barchetta nel laghetto del parco, ai tanti giovani in giro, ai molti ragazzi cosplayer, ovvero vestiti come personaggi di cartoni, film o fumetti, Chendgu è una città vitale, che pullula di gioventù e originalità, che ha subito catturato la curiosità della nostra, quasi, ventenne.
Ma anche noi abbiamo destato curiosità come occidentali, e non è mancato chi ci ha fermato per chiederci di fare una foto insieme, la prima di una lunga serie di richieste!
Chendgu dista 1800 km da Pechino, è raggiungibile con un volo interno o con 7 ore di treno veloce (la nostra opzione) che raggiunge anche i 350 km orari.
Davvero lontano come destinazione per un viaggio di 9 giorni.
Ma sapevo che se avessi proposto di andare a vedere i panda al resto della famiglia, avrei trovato tutti d’accordo. Inoltre nei dintorni, a circa 200 km di distanza, c’era la possibilità di andare a Leshan, e vedere il Budda scavato nella roccia più grande del mondo. Per 2 attrazioni poteva valere la pena il lungo viaggio!!
Quindi, avvisati dello sforzo da sostenere per questa tappa intensa, che per gli orari dei treni avrebbe comportato la visita in una giornata di entrambi i posti, ne ho programmato l’inserimento nell’itinerario: per i panda, questo ed altro!🦝
La città di Chendgu
Peccato aver poco tempo per visitare Chendgu nella regione del Sichuan: oltre all’attrattiva dei panda e dei Budda, la citta è anche considerata la capitale della moda, ha antiche origini ed è rinomata per avere la migliore cucina della Cina.
Arriviamo alla stazione di Chendgu, e prendiamo un taxi per il nostro hotel, e subito ci accorgiamo che è la città dei panda: c’è una concentrazione di statue in 3d, gadget, immagini, cose a forma di panda, davvero esagerata: si vedono panda ovunque!!
Il che è divertente, ma effettivamente un pò eccessivo: il business creato attorno a questi animali è davvero immane. E non solo a Chendgu, perché gadgets dei panda si trovano anche in altre città della Cina, essendo l’animale simbolo del paese
Tianfu square
Tianfu square è la piazza principale della città, ed è la prima sorpresa
La piazza circolare, molto grande, ci accoglie con una meravigliosa rosa al centro, con colori intensi che spiccano sul grigio, e sugli specchi dei grattacieli che la circondano.
Uno strano contrasto, ma che io ho trovato molto affasciante, e un luogo dove con piacere ritornavo, essendo il nostro alloggio molto vicino
A lato di tutta questa modernità, si trova una grande statua di Mao Zedong
La piazza ha anche un piano sotteraneo, in parte aperto, luogo anch’esso di passaggio, di ritrovo, di shopping
La sera, illuminata, è davvero splendida
Il Chengdu People’s Park
Il People’s Park è una sorprendente oasi di verde in mezzo ai palazzi e ai grattacieli di Chengdu. E’ un parco enorme dove si trovano ruscelli, un lago, case da tè e ristoranti caratteristici, mercatini, e soprattutto una vegetazione tropicale stupenda
Sembra di entrare in un altro mondo, dove il rumore del traffico è sostituito dal canto degli uccellini, uno spazio di pace e di bellezza molto rilassante.
Quello che a un certo punto ha catturato la nostra attenzione è stata un area molto grande con vialetti dove si trovano bacheche con annunci, rosa o azzurri
Di primo acchito abbiamo pensato ad annunci immobiliari, ma usando il traduttore abbiamo poi capito che si tratta di annunci per incontri presumibilmente matrimoniali, che vengono appesi: impressiona vederne la quantità, quello che da noi ormai avviene solo via internet, tramite siti d’incontro, qui è tangibile e sotto gli occhi di tutti all’interno di un parco!!
Kuan Zhai Alley
Questa zona comprende i vicoli di Kuan Alley, Zhai Alley, vicolo largo e vicolo stretto, e Jing Alley, strade antiche restaurate con precisione, con case e cortili tradizionali, negozi di cose curiose e da assaggiare, ristoranti e street food
Arrivando dalle grandi arterie della città, piene di grattacieli e strutture moderne, ed entrando in questi vicoli, sembra proprio di fare un salto indietro nel tempo, essendo proprio dentro al centro della città!
Da qui iniziamo, e cio’ prosegue nelle città a venire, a vedere molti negozi in cui le donne possono truccarsi, pettinarsi e vestirsi come da tradizione
Ceniamo in questi vicoletti, in un piccolo locale sulla strada che ci aveva ispirato, dopo essere riusciti a fatica, ma anche con divertimento, ad ordinare: ancora ci ricordiamo il gusto di quanto mangiato, effettivamente qui c’è una gran buona cucina!
Peccato davvero essere rimasti così poco nella città di Chendgu, tutti e 3 avremmo voluto rimanere, vedere le altre cose che ci sarebbero state da vedere, e godercela di più!!
Il Chengdu Research Base of Giant Panda Breeding
I panda sono alcuni degli animali più rari al mondo, e fino a pochi anni fa, rischiavano l’ estinzione.
Sono patrimonio nazionale cinese e si trovano solo in alcune Province della Cina tra cui il Sichuan, dove si trova il Chengdu Research Base of Giant Panda Breeding
Questa riserva è la più vicina alla città, a 10 chilometri di distanza, è un organizzazione senza scopo di lucro, che dal 1987 si occupa di fare ricerca e allevare panda giganti, per garantire la conservazione della specie, ricreando per loro un habitat naturale.
Il centro originariamente ospitava 6 esemplari, con lo scopo di incentivarne la riproduzione: l’obiettivo è stato raggiunto, e secondo quanto dichiarato nel sito, a ottobre 2024, ci sono 244 esemplari di panda gigante, che non è più a rischio estinzione.
Oltre ai panda che conosciamo, con il loro mantello divertente bianco e nero, il centro ospita i panda rossi, o panda minori, molto carini e simpatici (ma nessuno batte i panda bianchi e neri!), anch’essi con una sorta di mascherina sugli occhi, molto più piccoli, con la livrea rossiccia, e la coda ad anelli. Di questi esemplari ce ne sono 160 nel centro. Entrambi questi panda vivono solo in Cina e, anche se carnivori, si nutrono prevalentemente di bambù
Anche il turismo verso i centri, che sicuramente serve per il loro mantenimento, non sembra sempre un turismo etico ed educato. Nel parco che abbiamo, visto gli animali non sembrano disturbati dalle persone per gli spazi ampi in cui vivono e si muovono, ma le orde di turisti che in certi momenti (agosto o le feste cinesi) arrivano, fanno vivere la visita in modo tutt’altro che tranquillo e godibile, a mio avviso.
Noi siamo capitati in un giorno della mid autumn fest, e tanta gente era già presente, come noi in attesa, prima dell’orario di apertura: quando hanno aperto i cancelli, una folla che pareva indemoniata ha cominciato a correre… verso cosa poi? un punto dove la sicurezza radunava le persone in coda, facendole entrare poco alla volta
Biglietti: fatti la sera precedente su Trip, la fila da fare per gli occidentali è quella dei passaporti.
La visita al Research Base of Giant Panda Breeding
La visita può durare anche più di mezza giornata perché il parco è molto bello. Tuttavia i percorsi, sebbene segnalati, non mi sono sembrati molto chiari.
All’apertura le persone hanno cominciato a correre per arrivare ad un punto in cui i guardiani hanno fatto accedere a gruppi, l’inizio del percorso, dove si poteva vedere il primo panda che dormiva
Poi la gente si è sparpagliata per il parco, alla ricerca di altri panda: non è così facile trovarli, perché loro si muovono, e il parco è grande
Cartelli con i nomi, e le caratteristiche di qualche esemplare, si trovano nelle aree dove abitano, ma non è detto che siano visibili, magari sono a dormire o rintanati da qualche parte
Quindi, dopo l’ingresso, parte una ricerca per individuare gli animali
Noi siamo riusciti a vederne 6 o 7 all’aperto, alcuni che mangiavano o giocavano tra di loro, si arrampicavano, e scendevano dagli alberi, e uno che dormiva su un tronco, ma proprio in alto!
Non si vedono da molto vicino, ma abbiamo li abbiamo potuti ammirare a fare tutte le cose buffe che si vedono fare ai panda nei video che si trovano on line
Dopo le 10 del mattino, nelle varie aree è stato messo un cartello con scritto che i panda sarebbero stati visibili in ambienti al chiuso, per l’alta temperatura, cosa di cui eravamo al corrente: durante le estati calde, i panda hanno bisogno di stare in locali refrigerati, per questa ragione è importante arrivare al mattino, all’apertura, nel tentativo di riuscire a vederne qualcuno all’esterno, nel loro habitat naturale
Nelle aree interne i panda si vedono attraverso vetrate, e anche più da vicino
Abbiamo poi visitato l’area dei red panda: questi animali non soffrono il caldo come gli altri, quindi si trovano sempre all’aperto. Ne abbiamo visti parecchi che mangiavano, o dormivano sugli alberi
Il parco è molto bello, la vegetazione è splendida, il caldo umido è un pò debilitante, l’affollamento crea un pò di fastidio: abbiamo saputo poi che la folla era dovuta alla festa di mezz’autunno di 4 giorni, che porta i cinesi a visitare posti come questo (per questa festa al ritorno all’hotel abbiamo trovato in camera dei dolci caratteristici chiamati moon cake, gentilmente offerti)
Dal sito siamo usciti attorno alle 11, per recarci poi a Leshan.
Il nostro hotel a Chendgu
L’hotel che avevo scelto a Chendgu è davvero a pochi passi dalla piazza principale della città, Tianfu square, e comodissimo alla metro (all’andata, dalla stazione Chendgu est, abbiamo preso un taxi, ma conviene usare la metropolitana che evita il traffico, come abbiamo fatto quando dovevamo ritornare in stazione): location formidabile e stanza stupenda ad un prezzo davvero ottimo, 50 euro la tripla di 39 metri quadri: il City Huaguoshan Hotel
Attiguo al gigantesco Celebrity hotel, ha una reception modesta, dove non parlano una parola di inglese; la stanza al decimo piano, con grande vetrata sui grattacieli è veramente bella!
Ha un angolo delizioso per il tè, con tavolino basso, più uno spazio con divano, dalla parte opposta
Il bagno è grande, in dotazione ci sono ciabattine in spugna ricamate, e accapatoi: è stata la migliore sistemazione del nostro viaggio
Conclusioni
La città di Chendgu ci è piaciuta molto. È una grande metropoli moderna e simpatica ma non opprimente, con alti grattacieli ma anche un bel parco e una zona antica e caratteristica, e diverse attrattive: a nostra figlia è piaciuta molto per l’atmosfera giovane e vivace, e tutti e 3 abbiamo convenuto che sarebbe stato bello fermarsi di più in questa città!
I Buddah a Leshan, di cui racconto a parte qui
Cina: escursione da Chendgu a Leshan per vedere i Budda giganti
meritano sicuramente la visita, e anche la riserva dei panda, ma se si avesse più tempo, forse potrebbe valere la pena visitare altre riserve più distanti e meno frequentate, come il Bifengxia Panda Reserve o il Dujiangyan Panda Base.
settembre 2024
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