Fuggire per ritrovarsi
Quando fuggo non fuggo da me dai miei problemi. Fuggo per ritrovarmi. Perché mi rendo conto di essermi allontanata troppo da me e devo ritrovare il mio centro, le mie risorse.
Per saper vedere le cose dalla giusta e misurata prospettiva senza esserne fagocitata. Senza essere sopraffatta dall’ansia, dalla paura, dal senso di impotenza e distruzione che albergano in me, che ho necessità di far tacere, di tenere a bada perché non mi servono.
Quando fuggo è perché ho bisogno di girarmi dalla parte illuminata dell’ombra, quella che fa vedere bene e chiaro. Non stare nella luce abbagliante che mi fa chiudere gli occhi. E nemmeno nel buio che non mi fa vedere. Ma stare nel punto in cui con chiarezza posso vedere e da lì ripartire, con la carica necessaria per proseguire oltre, consapevole di quello che ho alle spalle.
Quando fuggo è perché sono alla ricerca di un bello che da fuori risuoni dentro di me. Di una verità, di una compassione, di una apprezzamento per me stessa e per il mondo, che spesso fatico a riconoscere, o dimentico, imbrigliata negli automatismi e nelle dinamiche di tutti giorni. Di scatenare quella curiosità che fa ancorare al presente e nutre l’animo, che riconnette col tutto e col profondo. Che fa sentire che non è tutto perduto, che ancora esiste e si può vedere la meraviglia e alimenti desiderio di perdersi nel mondo, nella vita
Quando fuggo, non fuggo prendo spazio, prendo tempo, prendo respiro. Prendo, per me.
giugno 2022
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incantevole il tuo articolo, belle le tue parole
il concetto di fuga, fuga per ritrovartti …
era gradevole leggerti
per questo hai bisogno di viaggiare …
bisogna sempre cercare nella propria vita, nella propria giornata, nelle proprie cose la paossibilità di fuggire per ritrovarsi, bisogna sempre ritrovare se stessi, …
grazie
buon fine settimana
Sr. Mariadoria
se non si fugge non si può tonare ed apprezzare. Grazie Sr. Mariadoria